La biondina
era a terra; aprì gli occhi e li batté ripetutamente cercando di mettere a
fuoco l’ambiente circostante, con scarsi risultati. Di certo non era aiutata
dalla scarsissima luce presente. Con le mani tastò il terreno alla disperata
ricerca degli occhiali. Le sue dita incontrarono vari ramoscelli prima di
trovarli. Li pulì un po’ dalla terra e li indossò.
-Rotti…-
Gemette esasperata quando si accorse che vi era una lunga crepa sulla lente
sinistra. –Pace, dovrò arrangiarmi così-.
Si rimise
in piedi e osservò meglio attorno: l’oscurità celava agli occhi la maggior
parte di quel luogo, riusciva a vedere ben poco… quelle pietre levigate e
dritte… erano forse…
-TOMBE???- Gridò a sé stessa, in preda ad un attacco di panico.
Girò due volte su di sé, cercando di guardare in tutte le direzioni
contemporaneamente. –Questo vuol dire che sono in un…-
-Cimitero?-
Concluse per lei una figura nell’ombra. –No, tu non sei in un cimitero. Sei nel
mio cimitero.-
La sagoma
fece un passo avanti. Aveva il volto coperto e non lasciava intendere nulla di
buono, ma la ragazza fu lo stesso rassicurata di una
presenza umana in quel posto.
-Chi…chi
sei?- Chiese provando a farsi coraggio.
-Io… io
sono… il becchino!- Un ghigno affiorò alle sue labbra.
-Ma tutto
questo io l’ho già visto… Bloody Hell?
Possibile che sia davvero la fan fiction di Devil??- Una volta presa consapevolezza del fatto, prese la
parola –Io sono Angela. Senti… becchino… ho bisogno del tuo aiuto per uscire da
qui-
-Vieni-
Disse lui con un cenno della testa e cominciando a camminare.
La ragazza
corse per qualche metro e si affiancò a lui. I due proseguirono così,
camminando in religioso silenzio l’uno affianco all’altra per un tempo
indefinito. Fu Angela la prima a rompere quella quiete opprimente.
- Ma… tu
sei consapevole di essere solo un insieme di dati che prende forma dalla
fantasia dei lettori? Sai che tutto questo non è la realtà?
Il becchino
scoppiò in una fragorosa risata e si girò a guardarla.
-Questa è
la mia realtà. Io sono di questo mondo come tu sei di fuori e, per quanto mi
riguarda, è solo la tua realtà ad essere vacua e priva di significato. Inoltre-
continuò girando lo sguardo verso di lei –Per quel che vedo,
anche tu ora sei come me! Solo un’accozzaglia di numeri senza un vero
significato, no?
Il becchino
si fermò.
Le ombre
delle tombe disegnavano lunghe ombre sul terriccio scuro. L’aria era statica e
pesante, odorava quasi di chiuso.
Improvvisamente,
quasi senza che la ragazza se ne accorgesse, alzò la mano e gliela poggiò sulla
guancia, in modo deciso eppure incredibilmente delicato.
-Credi che
io non provi delle emozioni, dei sentimenti??- Le
chiese lui. I suoi occhi erano colmi di lacrime, eppure non c’era pianto nella
sua voce.
Il silenzio
dominò di nuovo per qualche secondo.
-La tua
mano è così…- C’era insicurezza nella voce della giovane.
-Calda?-
Finì per lei la frase. –Ne dubitavi, vero?
Angela
abbassò lo sguardo. Si sentiva così in colpa per quello che aveva detto. Non le
era nemmeno venuto in mente che avrebbe potuto ferirlo parlandogli in questo
modo, esattamente come ci si potrebbe rivolgere ad un automa.
-Io…-
Sospirò e trovò finalmente il coraggio di guardarlo negli occhi –Mi spiace…-
Un sorriso
amaro si fece spazio nel suo volto e scosse la testa, quasi più a se stesso che
a lei. Le cinse le spalle con un braccio e ripresero a camminare. Le uniche due
cose che scandivano il passare del tempo erano il ritmo dei loro passi e il
battito dei loro cuori.
Dopo quasi
un’ora le ombre erano scese ancora di più e Angela quasi non distingueva i lineamenti
del ragazzo a fianco a lei. Perché in fondo di un ragazzo si doveva trattare…
la voce sembrava ancora immatura sebbene fosse così alto. Ma poi… aveva età? In
fondo era nato già…
-Siamo
arrivati- La voce del becchino la riscosse dai propri pensieri.
La ragazza
guardò davanti a sé: una lapide con una fossa scavata davanti… ma la fossa era
vuota. Quasi ci cadde dentro quando fece un passo avanti. Sporgendosi, non
riusciva a vedere il fondo.
Il becchino
si avvicinò alla lapide e tirò fuori un accendino. Fece cenno all’altra di
avvicinarsi. Click. Dieci centimetri
di fiamma guizzarono all’improvviso e per un momento la ragazza si ritrasse,
stringendo gli occhi che si erano ormai abituati all’oscurità. Due smeraldi nel buio. Questo pensò il
becchino vedendo il riflettersi del fuoco negli occhi di lei.
Angela si
avvicinò per leggere l’iscrizione sulla lapide, anche se non ne capiva lo
scopo. Dopo qualche istante strabuzzò gli occhi e ricadde all’indietro. Era
diventata bianca come un fantasma e cominciava a sudare freddo.
-CHE
DIAVOLO DI SCHERZO
è
Senza aspettare
una risposta la ragazza raccolse un sasso da terra e lo lanciò nella fossa.
Attese.
Niente
rumore, niente sasso che incontrava qualcosa su cui sbattere, niente fondo.
Bella sorpresa, vero Angela?
-Devi
saltarci dentro se vuoi uscire da qui-
-Dovevo
immaginarmelo…- La ragazza guardò esasperata la fossa. Si preparò a saltare
quando il becchino le posò una mano sulla spalla.
-Tu credi…-
Cominciò lui - … credi che potrei mai essere amato? In fondo- Allargò le
braccia e si guardò con un breve risolino isterico –In fondo hai ragione tu,
sono solo un software… un verme… un verme che vive nel buio senza il coraggio
di affrontare il mondo là fuori…-
Angela gli
si avvicinò e fece scivolare giù il fazzoletto nero che gli copriva il viso.
Lentamente si alzò in punta di piedi e posò le proprie labbra sulla guancia del
ragazzo. Sì, ora poteva vedere benissimo che non poteva avere più di 18 anni.
-Sai…-
disse lei –A volte anche i vermi meritano di essere amati…-
Saltò nella
fossa.
Sapeva che
non l’avrebbe rivisto mai più.
La caduta
fu stranamente breve. Il tempo di
caricare una pagina web pensò. Quando arrivò in fondo cadde sopra a quel
degenerato che avrebbe riconosciuto ovunque, nonostante lo conoscesse da
qualche ora: Harrison.
-Prima quel
sasso e poi questa esaltata!!! Cos’altro mi dovrà
capitare adesso??-
-Beh, le
disgrazie non arrivano mai da sole- Disse Jin dietro
di lui.
Scusate per
il ritardo d’aggiornamento -_-‘ chiedo venia. Sono
stata una settimana ferma perché non mi andava di scrivere le ultime due
battute T-T non mi lincerete mica, vero??? In ogni
caso adesso tocca al nostro amatissimo (seee) Darth Harion!
Ciao e
commentate!! ^_-