Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: DeniRevenger_    27/08/2013    1 recensioni
E' incredibile quanto la tua passione di una vita, porti a realizzare il tuo futuro.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai erano arrivate le vacanze natalizie. E io non sapevo come passarle. Essere single, era strano. Da Ottobre, erano successe un po' di cose, diciamo. Io avevo iniziato a studiare all'università. Alternavo lo studio alle prove di ballo. Ero stata scelta per una piccolissima parte in uno show a Broadway. Nulla di che, ero una ballerina di ultima fila ma per me, era un sogno che si realizzava. Adoravo questa vita ma mi mancava qualcosa, o meglio qualcuno. Da quell'undici Ottobre, avevo perso di vista tutti quanti. Ero rimasta da sola. Melanie aveva smesso di contattarmi. Le scrivevo, la chiamavo ma nulla. L'unica cosa che sapevo era che Joe, si era messo insieme a quella ragazza presenta quella sera, Blanda. Era una ragazza veramente eccezionale. Sapevo che era una persona che avrebbe trattato meravigliosamente il mio ex ragazzo. Sapevo che era andato a Zurigo, dalla famiglia di lei. Aveva già conosciuto la sua famiglia, wow. Sembrava una cosa seria. Lui era felice e questo mi rendeva serena. Ma io, ero rimasta da sola. Era il mio incubo. Stavo male, sul serio. Avevo anche litigato con Kim, la mia adorata sorellina.. Diceva che ero stata una cretina a lasciare un ragazzo del genere. Ma lei non poteva capire. Aveva mollato quello più grande di lei e adesso stava con uno della sua età, un ragazzo adorabile. Ero sola, letteralmente. Quel piccolo appartamento dove stavo, sembrava immenso. Freddo, triste, silenzioso. Mi ostinavo a studiare, fare le prove. Fare le prove e studiare, ancora. Stavo andando in depressione. Iniziai a prendere dei medicinali, per cercare di riprendermi. Ma stavo talmente male, che non funzionavano. Per la prima volta in ventidue anni, avrei passato il Natale da sola.. I giorni volavano, velocissimi. La mattina della vigilia di Natale, ricevetti un messaggio da parte di Melanie. Diceva che dovevamo vederci, quel pomeriggio stesso, perché mi doveva delle spiegazioni. Tirai un sospiro di sollievo. Quel pomeriggio, suonò il campanello. Non appena entrò dalla porta, mi abbracciò e scoppiò a piangere. Diceva: -Lexie, che ti è successo? Sei distrutta.. Mio dio.. E' tutta colpa mia, cazzo. Sono stata una pessima amica, lo so.. Ma sono stata presa da tutt'altro.. So che è brutto dirlo.. Ti voglio bene, Lexie.. Io iniziai a urlarle contro che se ne doveva andare perché non volevo vederla. Continuava a piangere, dicendo che non voleva. Ero arrabbiata con lei. Vedendo che non cambiavo idea, se ne andò a testa bassa, dicendo che mi avrebbe aspettata. Se l'avessi perdonata, magari avrei passato il Natale insieme a lei e a Nick, che mi mancava molto. Poco dopo, mi arrivò un suo messaggio dove diceva che stavano partendo per Dallas, dove avrebbero passato quei giorni, con la sua famiglia. Non appena lessi le parole "riprendi i contatti con mio fratello", non sapevo che fare. Lui si era consolato, alla fine. Mentre io, ancora pensavo a lui. Mi alzai dal letto e andai sul balcone. Avevo con me un bicchiere di vodka liscia e una sigaretta. Speravo che quello mi avesse fatta distrarre. Ed eccomi di nuovo.. Stavo piangendo. Mentre tutta la gente passava la vigilia di Natale insieme ai propri cari, o a comprare i regali dell'ultimo minuto, io ero a casa da sola, a bere per dimenticare. Mi ero rovinata la vita. Restai su quel balcone fino a mezzanotte. Mi era passata anche la fame. Entrai in casa barcollante. Mi infilai a letto e mi addormentai in poco. La mattina di Natale, mi svegliai da una chiamata. Era Kim. Da lei, a Los Angeles, erano le sei del mattino. Era già sveglia a scartare i regali con papà, sua mamma e Colin. Disse che gli dispiaceva e che mi voleva bene. Le dissi che le volevo bene anche io e le augurai un felice Natale. Andai in salotto e vidi una busta a terra, sotto alla porta. La aprii e le lacrime iniziarono e scendermi lungo le guance. C'era scritto: -Sei ancora in tempo, bellissima. Sei sempre la benvenuta. Buon Natale. All'interno della busta, c'era un biglietto aereo per Dallas. Avevo paura ma accettai. Presi un piccolo trolley e misi dentro qualcosa di caldo. Indossai un paio di jeans, un felpone enorme e un paio di Ugg. Ancora piangevo, dalla gioia. Il biglietto, era stato a scritto a mano, da Melanie, con la sua firma e quella di Nick. Forse mi consideravano parte della famiglia? Forse sì, forse no. Per me, erano diventati la mia famiglia. Alle 18, ora locale di Dallas, ero davanti al cancello di casa Jonas. Suonai e tutti corsero fuori ad abbracciarmi. Compreso Joe, da solo, senza la sua ragazza. Prese il mio trolley e mi fece strada. Quel piccolo gesto, mi aveva migliorato l'umore degli ultimi due giorni. Sapevo che sarebbe stato un Natale passato tra amore, felicità e dolcezza.
  
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