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Autore: Alex Wolf    27/08/2013    6 recensioni
Dal primo capitolo:
« Ma che cosa fai? Mettimi giù rampollo viziato!. »protestai nel mentre il mio sedere toccava il cuoio chiaro della sua sella.
« Quanto sei bisbetica. » borbottò salendo dietro di me e passando le sue mani attorno ai miei fianchi per prendere le redini.
« Togli quelle mani, guido io. » ringhiai afferrando d’impulso le redini e procurandomi una fitta alla spalla.
« Smettila. » mi riprese il principe scocciato levando le mie mani dalla giuda e riportandoci le sue. « E sta zitta. Hai già parlato troppo. » spronò il cavallo.
Risucchiai le guance e le labbra all’interno e le rilasciai andare con uno schiocco frustrato.
« Se dovrò viaggiare così, tanto vale che mi metta comoda. » borbottai appoggiando la mia schiena al suo torace e chiusi gli occhi. « Se ti metti a cantare qualche canzone in elfico ti strappo le labbra. » aggiunsi.
Non fatevi ingannare dalle apparenze, leggete e poi saprete dirmi che ne pensate ;)
Storia ispirata al film "la compagnia dell'anello"
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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When you let her go.
 
 
 



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La notte aveva deposto la sua mano su Gran Burrone. Nessuna nube viaggiava nel mantello scuro rischiarato solo dalla luna e dalle stelle. Il vento soffiava leggero increspando di venature l’acqua che scorreva tranquilla nei suoi letti.
Nella fioca luce lunare la mia ombra mi seguiva fedele e muta mentre gli stivali neri scamosciati che mi arrivavano fino al ginocchio picchiettavano il loro tacco sulla struttura del ponte.
Quando mi fermai per ammirare le montagne che si estendevano  oltre le cascate delimitanti la fine di Gran Burrone scorsi con la coda dell’occhio un movimento non molto lontano.
Voltandomi riconobbi la figura di un uomo alto e dal portamento regale che pareva andare di fretta.
Si diresse verso il ponte senza sapere che io vi sostavo e borbottò qualcosa fra se e se.
Quando si accorse della mia figura fu perché lo salutai educatamente.
 
« Salve. »
 
Lui si boccò voltandosi nella mia direzione e sbatté le palpebre confuso.
 
« Buona sera. » ricambiò il saluto.
 
« Voi dovreste essere Boromir, figlio del sovrintendente di Gondor… » mi azzardai a dire staccandomi dalla ringhiera di legno del ponte e aggirandolo.
Indossava una cappa foderata di pelliccia, una camicia rosso scuro sovrastata da una veste di pelle nera e rigida e ai piedi portava degli stivali. Attaccato alla cintura di cuoio pendeva un corno d’osso con imboccatura e rifiniture d’argento.
 
« Esatto. » parlò con voce sorpresa.
 
Aveva un modo di parlare… curioso se così si poteva definire. La sua voce era calda e ruvida al tempo stesso.
 
« E voi chi sareste?. » domandò curioso quando tornai ad appoggiarmi alla ringhiera con il bacino.
 
Incrociai le braccia al petto facendo tintinnare l’elsa della spada contro la fibbia di metallo che la sosteneva alla mia cintura.
 
« Solo Eleonora. » annunciai sentendomi leggermente stupida.
 
Solo Eleonora… che cosa stupida da dire. Sarebbe stato meglio se avessi detto “ La ragazza del drago”.  Pensai.
 
« Da dove venite?. » chiese curioso senza spostarsi di un millimetro.
 
La luna illuminò i suoi occhi grigi e riuscii a scorgervi tristezza, curiosità, mi stero e molto altro. Che animo tormentato doveva essere.
 
« Da troppo lontano perché voi sappiate dove si trova la mia casa. »
 
« Allora perché siete qui?. »
 
« Per il consiglio indotto da Re Elrond, mi pare ovvio. »
 
« Per il consiglio?. » s’accigliò « Ora anche le donne posso partecipare?. » borbottò.
 
« Come siete maschilista. » mi offesi alzando in mento e rizzando le spalle in un gesto di superiorità.
 
Sebbene l’avessi fatto lui restava più alto di me. Non ero una ragazza bassa, andavo fiera del mio metro e 74 d’altezza ma li tutti sembravano troppo alti da farmi sentire una nana.
 
« Crescere con idee in cui le donne non possano combattere e partecipare non è maschilismo, mia cara, solo pura verità. Le femmine dovrebbero pensare a occuparsi dei lavori di famiglia e far felice il marito. » ammise lui convinto.
 
Boccheggiai ancora più offesa e trattenni una cascata di insulti che tenevo fermi in gola.
 
« Mi fate schifo. » dissi poi, indignata. « I vostri pensieri sono vecchi e stupidi come lo sarete voi. »
 
« E voi siete petulante e… »
 
Prima che finisse la frase lo gettai a terra poggiandogli uno stivale sul petto e la punta della spada sotto la gola.
 
« Aggressiva. » conclusi io ringhiando quasi.
 
« Aggiungerei avventata, prepotente e con malsane idee in testa. » gracchiò prendendo fra le sue mani la mia caviglia e spostandola per gettarmi a terra.
Mi ritrovai schiacciata sotto il suo peso. Trattenni un grido di rabbia e resi fiato scalciando.
 
« Sprecate energia Eleonora. » sorrise divertito dalla scena e dai miei vani tentativi di fuga.
Era più grosso di me, più forte e più stupido.
 
« E voi sprecate il vostro fiato Boromir. » sorrisi trionfante quando il mio ginocchio calciò in mezzo alle sue gambe e lui cadde al mio fianco ansante.
 
Risi leggermente alzandomi e recuperando la spada da terra per riporla nel fodero.
 
« Noi donne siamo più forti e intelligenti di quanto possiate pensare. » dichiarai scavalcandolo e dirigendomi agli alloggi.
Lo sentii inveire contro di me e poi restare a terra a contorcersi dal dolore mentre un senso di vittoria s’impossessava di me.
 
 
 
« Su una cosa ha ragione: sei avventata. » disse lo stregone comparendomi affianco.
 
Gli rivolsi una breve occhiata curiosa e poi tornai a concentrarmi sulla strada per gli alloggi.
 
« Era un maschilista e un ipocrita. » borbottai in mia difesa mentre scendevamo i gradini di pietra che portavano in una piazza con al centro un gazebo anch’esso di pietra.
 
« La maggior parte degli uomini che incontrerai nella terra di mezzo, forse tutti a dire la verità, penseranno che le donne servano solo ai lavori domestici. » ammise sedendosi su una panda di pietra sotto il gazebo.
 
« Forse… » sussurrai io appoggiandomi con una spalla alla colonna più vicina.
Incrociai le caviglie e annodai le braccia sotto il petto con aria sapiente.
 
« Ma da dove vengo io le donne sono rispettate, alcune combattono, altre sono medici… abbiamo molti diritti. » spiegai. « E sentire solo la metà delle cose che ha detto Boromir mi ha mandato in bestia. » ammisi.
Mentre parlavo pensavo alle donne dell’esercito, a tutte quelle che avevano passato una vita negli ospedali a salvare persone e a molte altre.
 
« Boromir è uno sciocco. » mi confessò Gandalf mentre si accendeva la pipa e la portava tranquillamente alle labbra. « Ma è un ottima risorsa, combatte bene… »
 
« Speriamo che sia vero quello che dici, mago. » trattenni uno sbadiglio.
 
« Anche il principe Legolas è un buon combattente, non trovi?. »
 
Mi stava punzecchiando? Sul serio?.
 
« Se la cava con l’arco e le frecce… » è logico è un elfo. « Fin troppo bene. »
 
« Ho visto la vostra piccola… discussione con il principe poco prima. » i suoi occhi mi fissarono curiosi in attesa di qualche mia strana mossa.
Forse si aspettava che io fossi imbarazzata dalla sua affermazione, ma se lo ero non lo sapevo neanche io e comunque non lo diedi a vedere.
 
« Perché non siete venuto da noi allora? Mi avrebbe fatto piacere parlare con voi. »lo colsi alla sprovvista.
Una nuvoletta di fumo gli uscì dalle labbra diventando un anello e altri lo seguirono incastrandocisi alla perfezione finché non formarono quello che sembrò un tiro a segno.
 
« Ne terrò conto per la prossima volta, mia cara. » sorrise.
 
« Ora se mi permetti, mi congedo. » mi staccai dal pilastro su cui ero appoggiata e mi stiracchiai. « Buon notte, Gandalf. »
 
« Buona notte, ragazza dei draghi. » e dopo quell’ultima affermazione mi congedai.
 
 
 
 
Hola, Hello, Ciao, Hallo, Hey, Weee.
Terzo capitolo.
Se qualcuno è interessato su youtube ci sono I video trailer della fanfiction.
Sono tre e tutti iniziano similmente ma continuano diversamente, perciò vi consiglio di guardarli fino in fondo.
Basta cercare:
When you let her go – Legolas and El fanficition (efp).
When you let her go – Legolas and El fanfictioon (efp) second video.
Legolas fanfiction & El (efp)
  
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