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Autore: Saaabb_6    27/08/2013    0 recensioni
Tutto iniziò un bel giorno d'estate, avevo una vita normalissima, una bella famiglia, mia madre è sempre stata molto compresiva , è sempre stata molto presente,mio padre faceva l'impiegato o meglio fa ancora l'impiegato,tornava presto a casa e stava sempre con me e mio fratello. Però ero stanca, stanca dei soliti falsi amici, della noiosa normalità, volevo qualcosa di più, e volevo mostrare a tutti che valevo di più di quanto credevano. E ora sono qui, a Londra la città dei miei sogni, con una valigia e un cuore pieno di speranza. Sono una ragazza normale, non ho una bellezza mozzafiato, ho i capelli mossi di un castano molto chiaro, gli occhi verdi brillanti, le curve abbastanza accentuate, ma sono bassa ed è la cosa che odio più di me, sono 1,60, adoro i tacchi e i vestiti
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Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche l'ennesimo incontro con un proprietario era fallito, le case o costavano troppo o erano troppo piccole. Esasperata chiamai Harry. "Styles ho bisogno di te!" "lo sapevo tutti hanno bisogno di me! Comunque piccola principessa di cosa hai bisogno?" "di un posto per dormire, trovare casa qui è impossibile! Non è che hai un buco da offrirmi? Ti preeego" "diciamo che a Londra non ho una casa, new York è quella più vicina, però potresti venire da noi,per un po'!" mi disse, e io presa dall'esasperazione non me lo feci ripetere due volte "okkei, dove abiti?" "non preoccuparti passo a prenderti io, incontriamoci allo stesso posto di stamattina tra dieci minuti" cosi attaccò, fortunatamente ero vicinissima così in due minuti arrivai. Mentre aspettavo quella testa di gallina,notai due ragazzi avvicinarsi a me, imprecai mentalmente e mi domandai come mi era saltato in mente di mettermi un vestito così stretto e corto, mi alzai titubante e iniziai a camminare velocemente, presi il telefono e chiamai Harry "hey sto arrivando, ma dove sei?" " ho avuto un cambio di programma sono più avanti,vicino allo Starbucks, fai veloce e vieni" "ma perch.." "sta zitto e vieni subito" intanto i due ragazzi avanzarono il passo fino a quando uno dei due non arrivò a bloccarmi un braccio. "oh, amico ma secondo te che ci fa questa bella ragazza tutta sola?" "boh sicuramente si sta annoiando perché non le facciamo compagnia noi?" parlavano tra loro, io non capivo nulla sentivo solo il sangue gelarsi nelle vene, mentre riflettevo uno dei due mi strattonò e mi accorsi che probabilmente mi aveva fatto una domanda. "allora baby ci rispondi?" "io.. Io.. Non.. Ho.. Capito" tentavo di parlare ma le parole mi morivano in gola "ah si?! Ti ho chiesto se eri sola!" mi sentivo perduta se gli dicevo di si mi avrebbe preso, se gli dicevo di no e poi scopriva che non era vero, non so cosa poteva accadermi, tentavo di ricordarmi le mosse di judo che il mio migliore amico Luigi mi aveva insegnato, ma la paura mi bloccava. Intanto l'altro ragazzo mi diede un schiaffo, mentre pensavo cosa rispondergli colui che mi aveva dato uno schiaffo cadde a terra seguito dopo pochi secondi dall'altro, alla vista di Harry mi sentii subito meglio ma dopo pochi secondi non capii più nulla. Al mio risveglio ero in una camera che non avevo mai visto, udivo solo delle persone parlare . " mi sono spaventato a morte quando l'ho vista così" disse un ragazzo, credo fosse Harry " beh ci scommetto" rispose un altro " vabbè comunque è molto carina! Bravo Harry!" segui un altro. Mi alzai dal letto, uscii dalla camera e scesi le scale trovai cinque ragazzi, gli one direction probabilmente, che parlavano animatamente di quello che mi era accaduto, quando si accorsero che c'ero anche io Harry subito mi corse incontro. "Rebecca tutto bene? Perché sei scesa mi chiamavi venivo io! Vuoi dell'acqua? Qualcosa da mangiare?" "Harry calmati sto bene! Mi sono ripresa, grazie comunque, sei stato molto gentile a portarmi a casa tua, e devo ammettere che è stupenda questa casa!" "figurati, mi dispiace di non essere arrivato prima, ma sono passato a prenderti il vestito che ti avevo promesso, per la festa di Louis" sentii un colpo di tosse e capii che proveniva da un ragazzo moro con una cresta perfetta,intuii fosse Zayn perché mia cugina mi aveva parlato tantissimo di un certo Zayn con una cresta perfetta. Harry lesse i miei pensieri e mi disse " scusa non ti ho ancora presentato i miei amici! Ma scommetto che lui lo conosci già vero? Zayn cresta perfetta lo chiamano tutti! Lui è Niall il dolce biondo irlandese, lui è Louis il creatore della festa di domani sera, e infine questo è Liam." " piacere, non sono vostra fan, ma mia cugina Federica lo è e mi racconta molto spesso di voi " "ciao Rebecca" mi salutò Zayn, subito dopo tutti quanti fecero lo stesso, non so ne dove mi uscì ne come mi saltò in mente di dirlo, ma guardando Zayn mi uscì uno spontaneo: "sai che sei un figo pazzesco? Sembri un Dio greco" subito dopo la mia faccia andò in fiamme, e lui si mise a ridere. "beh anche tu non scherzi proprio" a quelle parole il mio stomaco si contorse in un modo incredibile e se non era per Harry che mi manteneva da dietro sarei caduta per terra. Un silenzio tombale calò improvvisamente nella casa, con la faccia di Harry che da felice diventò cupa, ma non feci molta attenzione a ciò, pensai più che altro a rompere quel silenzio fastidioso. "allora, Harry vi ha detto che vi toccherà sopportarmi per un po' ?" Il viso del biondino si illuminò " davvero" rispose" Harry non ci aveva detto nulla, beh sei la benvenuta, vuoi qualcosa da mangiare? " " no preferirei farmi una doccia se per voi va bene, Harry potresti mostrarmi per favore il bagno ?." " certo seguimi, allora se vuoi gli asciugamani sono qui, il bagnoschiuma è questo, qui c'è shampoo e balsamo e la schiuma, non lascio che la usi nessuno però per te faccio un'eccezione" "grazie, credo proprio che farò un bello shampoo rigenerante" detto ciò uscì e io iniziai a spogliarmi. Dopo venti minuti uscii dalla doccia, infilai l'intimo e senza pensare andai da Harry "scusa Harry, mi sono dimenticata di chiederti il phon e non è che puoi darmi una tua maglietta? Non ho ancora aperto la valigia". "oh certo Rebecca" appena si girò e notò che ero in intimo la sua faccia andò a fuoco, mi prese il tutto e me lo passò, notando la sua espressione risi "credevo fossi abituato a questi abbigliamenti sbaglio o sei tu quello che ha visto più patate di un agricoltore?" non so dove mi uscì questa frase, di solito non ero così volgare però mi uscì spontaneo. Lui rise e disse "sai ora dovremmo vivere insieme se tu ti presenti così da me, sarà ancora più difficile non saltarti addosso", a questa affermazione risi e uscii fuori, quei giorni in quella casa saranno i più belli pensai Spazio autrice Ho notato che non avete recensito nulla vi prego una sola recensione anche se brutta fa niente, voglio migliorare ma se voi non recensite io non so dove devo migliorare
  
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