Scusate se c ho messo tanto tempo a postare qst capitolo..ma sn stata davvero molto impegnata!!! -_-


Mi risvegliai in un letto d’ospedale.
Ero sicura di trovarmi in un’ospedale: prima di tutto avevo una flebo tristemente attaccata al braccio destro,in secondo avvertivo quel forte odore tipico degli ospedali,un misto di medicinali e cibo di qualità discutibile.
Riley, mia sorella, sedeva su di una poltrona apparentemente scomoda vicina al letto.
Dormiva.
Probabilmente si era appisolata mentre aspettava che mi riprendessi.
I miei genitori non c’erano.
Mi chiesi dove fossero.
Poi,improvvisamente,mi tornò in mente ciò che era accaduto prima del mio ricovero in quell’odioso ospedale.
Mi tornò in mente Regina...rabbrividii.
Michael...che ne era stato di lui?
Mi aveva portato lui in ospedale?
Forse,anche se proprio non riuscivo ad immaginarlo intento a sprecare una parte del suo preziosissimo tempo per aiutare la sottoscritta.
Cercai di tirarmi su a sedere, ma un violento capogiro mi fece risprofondare nel cuscino.
Avevo anche la nausea,ma era normale: dovevo aver perso molto sangue.
O meglio,mi era stato rubato...da Regina.
Regina,che dietro quella sua aria da studentessa liceale tutta curve e capelli platinati nascondeva un’oscura identità.
Era una Vampira.
Una vera e propria ragazza Vampiro,una creatura della notte,che credevo non potesse esistere.
Credevo che i Vampiri fossero solo dei personaggi inventati per indurre i bambini ad andare a dormire presto la sera,ma era chiaro che mi ero sbagliata di grosso.
“Non ci posso ancora credere” mi dissi,mentre facevo un nuovo tentativo di tirarmi a sedere,ma invano “Quella Regina è una Vampira,e devo ammettere che io...io ho paura di lei”
La porta che si spalancava mi riscosse dai miei cupi pensieri.
–Julia,ti sei svegliata!-
Sorrisi,anche se debolmente, a mia madre,che aveva gli occhi rossi,ed era molto pallida.
La testa mi girava ancora molto, e stava cominciando a farmi male.
–come stai? Come ti senti?- chiese mia madre,sedendosi su di uno sgabello sistemato accanto al mio letto.
Prima non l’avevo notato.
–c-credo...credo di stare bene..certo,non sono in ottima forma,ma sto bene...- risposi, scoprendo che parlare mi provocava un intenso dolore alla gola.
Mia madre parve decisamente sollevata.
Nonostante il dolore,chiesi a mia madre: -come ci sono finita in ospedale?-
Volevo assolutamente sapere chi mi aveva portato lì.
–Ti ha portato qui un ragazzo...non lo conoscevo- rispose lei,mentre cercava di pulirsi gli occhi sporchi di trucco colato con un fazzolettino.
Un ragazzo? Michael?
–Un ragazzo,dici? Un ragazzo abbastanza alto,con i capelli castani e gli occhi verdi?-
Mi aspettavo che mia madre annuisse, ma lei scosse la testa con aria sicura.
–no,era piuttosto basso..aveva i capelli sul biondo cenere...e gli occhi scuri,mi sembra-
“Eh? Io non conosco nessuno che corrisponda a questa descrizione.
"Chi è questo ragazzo?”
–allora,chi era? Un tuo nuovo amico?- chiese mia madre, sospettosa –o è forse...il tuo ragazzo?-
-mannò,mamma,cosa vai a pensare!!???- “Io non lo conosco nemmeno questo tipo!”
–va bene,non è il tuo ragazzo. È un tuo amico,quindi. Come si chiama?-
“Cosa le rispondo adesso? Cosa le rispondo?”
–H-harry...si chiama Harry..si,si chiama così-
-Ah,Harry? Bel nome,Harry. Mi piace-
“Ti piacerebbe ancora se sapessi che non è il suo vero nome?” pensai, sapendo perfettamente che a mia madre non sarebbe certo andato giù il fatto che io non le stessi raccontando la verità su quel ragazzo.
–beh,quando lo vedi,ricordati di ringraziarlo anche da parte mia,Julia. E invitalo a casa quando vuoi..sembra un ragazzo molto per bene-
“Un ragazzo molto per bene? Se fosse un ragazzo così per bene,sarebbe rimasto qui!!”
Era questo quello che pensavo, e quello che avrei voluto dire a mia madre.
Ma non lo feci, ovviamente.
Sembrava così felice, così sollevata...non volevo turbarla di nuovo, non dopo tutto quello che aveva passato a causa della mia impulsività.
In effetti,tutto quello che era successo era per colpa mia.
Se avessi raccontato a mia madre di Regina,forse avrei potuto evitare tutto ciò che era accaduto, e mia madre non sarebbe stata tanto in pena per la mia salute.
–si,si...lo è. Un ragazzo per bene,intendo-
Non so perchè lo dissi.
Forse cercavo di convincermene anche io.
–sarà meglio svegliare Riley...sai,era davvero molto preoccupata per te-
Mia madre si alzò, si avvicinò alla poltrona sulla quale Riley dormiva beatamente, e scosse mia sorella delicatamente.
Riley si svegliò di soprassalto, ma quando vide che mi ero svegliata, sorrise, sollevata.



Quella sera, quando Riley e i miei genitori lasciarono l’ospedale, rimasi completamente sola.
Mentre una grande noia, accompagnata da un senso di panico all’altezza dello stomaco cominciava ad attanagliarmi, lasciai la mia mente libera di vagare.
Pensai a Jennifer (era molto ormai che era scomparsa, e ancora non si sapeva niente su dove fosse, chi l’avesse rapita...se l’avevano rapita, ovviamente), a Regina ( mi era quasi impossibile credere che fosse una Vampira...una Vampira vera!...),a Michael (era stato lui a salvarmi...ma perchè poi non mi aveva portata personalmente all’ospedale? Non poteva? Regina gli aveva forse fatto del male?...),a Kyle (Ero quasi sicura che si fosse invaghito di Jennifer...e la cosa veramente strana era che non mi dispiaceva affatto) e infine al ragazzo misterioso che mi aveva portata in ospedale.
Tutte persone molto diverse, ma che occupavano, nella loro diversità, una piccola parte della mia mente, totalmente concentrata sugli accadimenti degli ultimi giorni.
Si,anche Kyle in qualche modo c’entrava...mi avevano molto insospettito le sue parole...l’ultima volta che l’avevo incontrato aveva biascicato qualcosa a proposito di “non poter più tornare indietro” e “affrontare ogni situazione con coraggio”.
Cominciavo a temere che Kyle si trovasse in guai seri, molto seri.
Non appena fossi uscita dall'ospedale,decisi,avrei ficcanasato un po' in giro.
–Ti senti bene?- chiese improvvisamente una voce femminile dal tono stranamente familiare.
Mi presi un grande spavento, in quanto temetti che Regina fosse tornata per completare la sua opera.
Ma per fortuna non era così.
Sulla porta, in penombra, stavano tre persone; due ragazzi e una ragazza, per l’esattezza.
Uno dei due ragazzi era Michael, sicuramente: l’avrei riconosciuto tra mille.
Quando si fecero avanti,li potei vedere chiaramente.
Come avevo immaginato,uno dei tre era Michael.
Certo,non si poteva dire che fosse in piena forma: un taglio fresco gli correva da sotto all’occhio sinistro fino al mento, attraversando la guancia; aveva i capelli scompigliati, ed era terribilmente sudato.
Guardando meglio, notai anche un altro taglio sulla fronte del ragazzo,ma era sicuramente molto più superficiale rispetto all’altro, per fortuna.
Il ragazzo che stava al fianco di Michael era piuttosto basso, aveva i capelli biondo cenere, pettinati all’insù, e grandi occhi scuri.
Immaginai dovesse trattarsi del ragazzo che mi aveva portata in ospedale, colui che io avevo ribattezzato Harry.
E accanto a “Harry”.....c’era Lindsay,la mia amica Lindsay!
–Lindsay? Che diavolo...?- farfugliai.
Ero davvero sbalordita!
Un sorrisetto comparve sul volto della mia amica.
–Julia,ti trovo in forma!- disse, in tono ironico, ovviamente.
–ma tu...? tu amica sua?- ed indicai Michael
–e tu? Tu chi sei? Sei tu chi mi hai portata qui,non è vero?- chiesi, questa volta rivolta a “Harry”.
–ehi,ragazzina,calma!- mi disse lui –come mai tanta fretta?-
-come mai tanta fretta!!!???? Come mai tanta fretta!!!???? Mi sembra ovvio!!! Io voglio delle risposte,perchè non ci capisco più niente!- sbraitai.
Non me ne fregava niente di apparire completamente svitata ai suoi occhi e a quelli degli altri.
Volevo solo sapere!
–Ok,Julie,tu vuoi delle risposte. Va bene,te le daremo- mi disse Lindsay, cercando di calmarmi.
–si,te le daremo,purchè la pianti di sbraitare come una gallina,mocciosa-si intromise Michael con quel suo odioso tono di superiorità.
Lo fulminai con un’occhiataccia.
–potresti anche evitare di chiamarmi in quel modo...no,genio? Se permetti...sono già abbastanza arrabbiata, perciò vedi di non farmi perdere la pazienza!!!-
Michael scoppiò a ridere.
Una risata di scherno, che mi fece voglia di alzarmi e di assestargli un bel calcio nelle parti basse per fargli provare il vero dolore.
–perchè,se perdi la pazienza cosa mi fai,mocciosa?? Io credo che tu non ti sia ancora resa conto di chi hai davanti!-
Stavo per replicare, ma “Harry” cinse Michael con un braccio e disse: -Suvvia,amico,smettila di tormentare questa ragazza. Non ti sembra di esagerare?-
L’occhiata omicida che Michael rivolse al ragazzo lasciava intendere che pensava di non aver affatto esagerato.
–potrei sfogarmi su di te,Zachariah. Che ne dici?-
-primo,dico che devi chiamarmi Zack,non Zachariah; secondo,preferirei senza ombra di dubbio che tu ti sfogassi su qualcun’altro...-
-no,penso proprio che l’onore di essere preso a pugni dal sottoscritto spetterà proprio a te,Zachariah...- replicò Michael.
Per fortuna, Lindsay si intromise nella conversazione.
–ragazzi,andiamo!!! Quando imparerete ad andare d’accordo?? Non sopporto più i vostri continui battibecchi!- esclamò, alzando gli occhi (di un sorprendente color verde-azzurro) al cielo.
–ehi,vi siete già dimenticati di me?- sbottai io, mentre, finalmente, riuscivo a tirarmi su a sedere senza che un capogiro mi costringesse a distendermi nuovamente –io voglio delle risposte! Tante risposte!-
-vuoi delle risposte?- fece Michael,tornando a guardarmi –allora le avrai-



OK,LO SO KE QST CAPITOLO è UN TANTINO CORTO..MA ME LO COMMENTATE LO STESSO??? UN BESOO!!!
Ah, a proposito: che ne pensate del personaggio di Zack?? io personalmente lo adoro *-*