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Autore: red_1924    27/08/2013    10 recensioni
Era come se ad un tratto lui mi avesse salvata, ero in un baratro, e quanto toccai il fondo lui mi prese per mano, e mi aiutò a risalire. Lo sentivo dentro di me. Lo sentivo parte di me. Lui era sangue. Lui mi scorreva nelle vene, lui mi faceva vivere. Ed era strano, perché non sapevo che questo significasse amare qualcuno.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora, non uccidetemi, perché secondo me amerete questo capitolo.
Mi odierete in seguito probabilmente.
Allora, come sempre a 10 recensioni aggiorno.
Mi scuso se ci sono errori.
LEGGETE DI NUOVO L’ANGOLO AUTRICE, E’ IMPORTANTE.
BUONA LETTURA DOLCEZZE <3

 

Dev's Pov


Parcheggio l'auto di Joe nel vialetto di casa Gomez.
Sbatto aggressivamente la portiera e busso alla porta della mia migliore amica.
“Maledizione Sel, apri”.
La mia amica, in pigiama, e il suo ragazzo dietro, mi aprono la porta. 
“Dems che succ... ” 
La interrompo entrando in casa e gettando le chiavi dell'auto per terra.
“Quel bastardo. Non voglio più vederlo”
Il mio tono si alza di qualche ottava e Matt e Selena mi fissano, confusi.
“Dev che succede?” Domanda Matt, sedendosi sulla poltrona.
Non reggo più, non posso fingere anche con loro, mi conoscono troppo bene. A un tratto mi accascio per terra e inizio a piangere. Matt e Selena mi abbracciano, senza chiedere spiegazioni.
Dopo poco inizio a raccontare l'accaduto. Dire che Matt e Selena erano incazzati è dir poco.
“Pezzo di merda, non doveva permettersi”
Matt è quello più incazzato. Inizia a girare per casa nervosamente, alludendo al fatto che Joe la pagherà. Io però non voglio questo. Mi ha spezzato il cuore, ma lo amo. Sacrificherei la vita per lui. 
“Merita una ragazza come Ronnie. Lei è bellissima.”
Mormoro tra me e me, ma entrambi mi sentono e Selena inizia a urlare.
“Sei matta? Te sei meglio di qualsiasi oca appariscente. Quelle le trovi da tutte le parti. E in ogni caso, questo non da il diritto a Joe di trattarti cosi.”
Matt le si avvicina, sussurrandole qualcosa e lei placa la sua ira. 
“È stata la... la scena più brutta cui io abbia assistito dopo quella in cui... mio..mio padre minacciò mia madre” mormoro, stringendomi le braccia sullo stomaco. Al ricordo di quella scena altre lacrime minacciano di uscire, ma mi mordo il labbro inferiore, cosi da placare quella voglia di urlare e piangere.
Selena mi posa una coperta sulle spalle, e con una salviettina mi leva il trucco sbavato sul viso, poi dolcemente mi stringe a se.
“Voglio tornare a casa”.
Matt raccoglie le chiavi dell’auto di Joe da terra, e mi porge la giacca.
“Ne sei sicura? Puoi restare a dormire qua..”
Scuoto il capo, afferrando la giacca dalle mani di Matt. Non volevo disturbarli ancora.
“No, voglio vedere com’è la situazione, domani ci sentiamo ok? Se le cose non migliorano, vengo direttamente qui.”
Selena annuisce e mi abbraccia nuovamente. Matt indossa un paio di jeans e una t-shirt e poi dopo poco ci ritroviamo in viaggio verso casa mia.
“Ehi Dems, entro con te?”
Matt percepisce la mia tensione, e non appena svolta l’angolo, s’intravede l’auto di Nate a casa.
Probabilmente erano tornati. Chissà se Ronnie era li.
“No, grazie Matt, faccio sola”.
Sospiro, in ansia e vedo Matt scuotere il capo.
“Non se ne parla, entro con te”.
Ferma l’auto e si piega verso di me, abbracciandomi “sei pronta?”.
Annuisco ed entrambi scendiamo dall’auto, dirigendoci verso la porta d’ingresso.
Sento Nate urlare, solo lui. Urlava contro Joe?
“N-non voglio entrare Matt...” Faccio qualche passo indietro, ma il mio migliore amico mi ferma.
“Entriamo insieme, ok?”.
Prendo un respiro profondo, e poi annuisco. Afferro le chiavi di casa e apro la porta.
Tutti si girano verso di me. Nate, Melissa, Ronnie… Joe.
La sua figura è mal ridotta con una mano sanguinante, una guancia arrossata e gli occhi gonfi. Ha pianto e qualcuno l’ha preso a botte. Il mio sguardo si ferma su Nate, poi ritorna su Joe.
A un tratto non sento più niente dei sentimenti provati fino ad ora. Ho solo voglia di corrergli incontro, abbracciarlo e baciarlo.
'Joe..io..'
Faccio qualche passo per avvicinarmi, ma Matt mi tiene lontana. Joe m’interrompe e si avvicina a me, ma Nate lo spinge indietro urlandogli contro.
“Lasciala in pace, coglione”.
Melissa interviene, cos’altro vuole? Mi ha rovinato la vita, è felice no?
“Nate lascia stare”.
Mio fratello continua a urlare contro tutti, è incazzato, lo so. Ma questa faccenda non riguarda lui.
“Joe... voglio parlare solo con te.”
La mia voce è come un sussurro in tutta quella confusione ma Joe sembra percepirla. Non appena si alza e viene verso di me, tutti ci guardano sorpresi, e intravedo sul volto di Matt un sorriso compiaciuto.
Era deluso da Joe, ma tifava ancora per noi.
Salgo le scale, per arrivare in camera mia, seguita da Joe, che si chiude la porta alle spalle, poggiandosi contro di essa. Non riesco a guardarlo, dargli le spalle è l’unica possibilità che ho per rimanere lucida e parlargli senza essere raggirata dai suoi occhi. Da lui.
"Demi, è stato un gesto imperdonabile, non so cosa mi sia preso, forse i cocktail di troppo, forse... ". 
'Forse sei un coglione' gli sussurro io, accennando una risata amara.
Senza guardarlo, mi volta e lo raggiungo. Gli afferro la mano ferita, togliendo il sangue in eccesso con le dita. Poi, finalmente alzo lo sguardo verso i suoi occhi, scuri, cupi.
“Tu... tu provi qualcosa..per Ronnie?'
Domando impaurita. Terrorizzata dalla sua risposta. 
"No... è stata la situazione, io non voglio giustificarmi, sono stato un mostro, tu non ti meriti niente di tutto ciò che ho fatto stasera... Sei .. Sei il capitano e decidi tu".
Accenno un mezzo sorriso, fissando le sue scarpe. Sono sporche, come i pantaloni, avrà corso nel fango.
"Ma quale capitano? Mi sento piccola, impotente su tutto”.
La sua mano libera si muove verso di me, poi ritorna al suo posto. Continuo a sfiorargli le nocche con il pollice, fissando le sue scarpe. 
“Ti piace?...Lei? Ronnie?”
“Non è niente in confronto a te, al tuo sorriso, al tuo modo di fare. Tu sei perfetta “.
Annuisco, lasciandogli la mano, poi raggiungo il mio armadio e prendo un borsone.
Lui è ubriaco, tutti lo avevamo notato, puzzava di alcool. Ma adesso ha bisogno di me, tanto quanto io ho bisogno di lui.
“Che intenzioni hai?”.
La sua voce è spezzata, come la mia. Posso sentire l'ansia e la paura.
“Mi hai ferita, Joe…” Mi fermo, infilando nel borsone alcuni vestiti e la biancheria.
“Lo so, e mi dispiace, non te lo meriti, sono uno stronzo e..”. Continua a guardare per terra, sento i suoi singhiozzi. Scuoto il capo tra me e me, e chiudo la zip del borsone.
Probabilmente sto facendo un grosso errore.
Lo interrompo e continuo a parlare.
"...Ma io ti amo".Finalmente il suo sguardo incrocia il mio. Nei suoi occhi noto un luccichio di speranza. Lo sento trattenere il respiro. 'Mi fido di te. Non provi niente per lei e..ti perdono. Se non è fatto con sentimento, non è un vero tradimento.'
Le sue labbra si curvano in un sorriso, e i suoi passi accelerano fino a raggiungermi. Le sue braccia mi cingono i fianchi, mentre le mie mani si stringono intorno alle sue spalle. 
'Io ti perdono, ma ci vorrà tempo per sistemare tutto'
Lui annuisce, senza lasciarmi andare.
“Prometto che riuscirò a farti fidare di me, non mi comporterò mai più cosi, mi farò perdonare. Io..io ti amo più della mia vita Demi”.
“Ti amo anch’io” 
Mi allontano leggermente e afferro il borsone, per poi soffermarmi sul suo sguardo.
“Posso..possiamo dormire da te? Non voglio restare qua..sai..”
Annuisce, prendendo il mio borsone.
“Tutto quello che vuoi”.
“Ehi, fa guidare me, non puoi”.
Dopo diverse negazioni, riesco a vincere, mi metto alla guida e dopo venti minuti arriviamo a casa sua. Joe si è addormentato, cosi picchietto un po’ sulla sua spalla. I suoi occhi scuri si aprono, fissandomi. Per tutta la serata ho avuto il suo sguardo lontano e per la prima volta, quella sera, riconosco il mio Joe. 
È perfetto. 
“Ehi, come ti senti?” Sussurro a pochi centimetri da lui. 
Mi sorride, sereno, e mi bacia dolcemente. Ma dopo un po’ mi allontano. 
Nei suoi occhi leggo di nuovo la paura.
“Hai bisogno di una doccia, puzzi di alcool” Gli sorrido accarezzandogli il viso, provando a rassicurarlo. 
“Voglio stare con te, e cercare di farmi perdonare”. 
Lo zittisco e scendo dall'auto. Lui mi raggiunge, e insieme saliamo in camera sua. 
“Sei ubriaco fradicio” mormoro, posando il suo giacchetto sulla sedia, mi avvicino a lui, togliendogli la camicia. 
“Che cosa vuoi farmi eh?” Sorride maliziosamente. 
Le sue mani mi stringono i fianchi, ma prontamente mi allontano, per poi spingerlo in bagno.
“Fatti una doccia, e dopo vieni a riposarti.”
È stata una lunga serata. Davvero dolorosa. 
Ma non riesco a immaginare di  stare, per un solo giorno, senza di lui. Non ci riesco. Forse me ne pentirò, ma lo amo e..non posso perderlo. 
È cosi, quando ami qualcuno dai tutto pur di starci assieme.
Mi sono stesa nel letto di Joe, tirandomi le coperte fino a sotto il mento e osservo quella camera. È tappezzata da foto che ritraggono lui assieme ad un ricciolino, dai tratti simili ai suoi. Doveva essere Nick. 
“Ehi Nicholas, non mi conosci lo so..chissà se sei fiera di tuo fratello. Quando si mette d'impegno, è davvero stronzo. Ma lo amo, e sono sicura del fatto che anche tu lo amassi. Non capisco perché tu non ti sia fatto aiutare da Joe. Io ero come te, lo sai, mi avrai vista da lassù, giusto? Hai visto il disastro che ero. Lui mi ha salvata. Mi ha salvata da me stessa..”.
A un tratto Joe fa il suo ingresso in camera, con indosso solo i boxer. Si fionda fra le coperte e stringe le sue mani attorno a me, per poi posare la testa sul mio seno.
'Sei morbida e bella.'
Rido tra me e me, per poi invitarlo a dormire, mentre gli accarezzo i capelli.
"..sono sicuro che se ti avesse conosciuta, adesso mi starebbe prendendo a cazzotti, peggio di come ha fatto Nate..e anche lui si..si sarebbe innamorato di te".
Mugola prima di addormentarsi. Aveva ascoltato tutto, e si sentiva davvero male per ciò che aveva fatto. Siamo umani no? Tutti commettiamo errori.
Sento il suo respiro addolcirsi e lentamente, assieme a lui, mi addormento anch’io.
 

*****

 

 

La luce del sole colpisce i miei occhi, che copro istintivamente.
Poi pian piano metto a fuoco la stanza, e mi accorgo di Joe, al mio fianco, che mi osserva, stringendo il cuscino.
“Buongiorno principessa”.
Sorrido, nascondendomi sotto le coperte. Avevo un viso orribile appena sveglia. Soprattutto dopo la serata trascorsa.
“Ehi, ehi, ehi. Togli quelle coperte, sei bellissima”.
Eccolo, il ragazzo che amo. Che sa leggermi nella testa, che anche quando non parlo, sa cosa voglio sentirmi dire.
“Sono molto meglio di qualsiasi stronzetta trovata per strada… o conosciuta in un ristorante”.
Ovviamente la mia frecciatina ha fatto effetto. Il viso di Joe si incupisce e bassa lo sguardo.
“Ehi, scherzavo, tranquillo. Sono qui, con te”.
Gli affero il viso tra le mani, baciandolo poi dolcemente.
Dopo un po’ si allontana, continuando a tenermi stretta fra le sue braccia.
“Giuro, mi sento un mostro”.
Sfioro il mio naso contro il suo e lo bacio nuovamente.
“Non lo farai più, lo so. Io mi fido di te, Joe”.
“Prometto che recupererai tutta la fiducia in me”.
Mi sorride, e perdo un battito.
La sua barba cresciuta di poco, i suoi capelli scompigliati, i suoi occhi scuri fissi nei miei.
E’ cosi perfetto, ovvio che tutte avrebbero provato a portarmelo via. Ma è mio, mi appartiene, come io appartengo a lui.
“Facciamo la doccia insieme, tesoro?” Dice maliziosamente, per poi scoppiare in una risata cristallina.
“Scemo, vai prima te, io avviso Nate e gli altri che sono qui”.
“Va bene principessa”.
Mi stampa un bacio sulle labbra, e si incammina in bagno.
Io afferro il telefono, componendo il numero di Selena.
“Chi parla?”
La voce assonnata della mia migliore amica, risuona dall’altra parte del telefono.
“Genietta, indovina un po’?”.
Rido, aspettando una sua risposta.
La sento squittire e poi iniziare a parlare a raffica.
“Sei con Joe? Com’è andata? Avete dormito assieme? E con quella stronza?”
La zittisco, spiegandole tutto. Lei è felice, e anche Matt.
Sono i nostri migliori amici, ovvio che sono felici per noi.
Sento Matt fare ulri da stadio, urlando “Jemi, Jemi, Jemi”.
Poi dopo un po’ decido di attaccare.
Adesso mi spettava la telefonata più difficile, non volevo chiamare Nate, ma dovevo.
Sono sicura del fatto che Nate, ora, odiasse Joe.
“Pronto fratellino?”
Sento sospirare Matt, come se fosse in ansia da ieri.
Finalmente Demi, dove cazzo sei?”
“Da… ehm… Joe”.
Sento il silenzio, e poi in sottofondo la voce di Melissa, blaterare qualcosa.
“Sei da quel bastardo? Ora vengo a prenderti. Non devi più vederlo.”
Come previsto. Sarei stata capace di scappare assieme a Joe, se Nate avesse continuato con questa sceneggiata.
“No, no e no. Tu stai la dove sei, abbiamo chiarito, ed io sto bene, stiamo bene. Invece di pensare a Joe, pensa a alla troia dell’amica di tua moglie ok?”.
Detto questo, gli attacco il telefono in faccia, al momento giusto.
Joe esce dal bagno, indossando un telo intorno la vita, che gli copre i fianchi, scendendo fino al ginocchio.
“Chi era al telefono?”
Dice sedendosi accanto a me e afferrandomi le mani.
“Nate, odia il fatto che io sia qui, ma chi se ne importa”.
Sorrido, per poi gettargli le braccia al collo e guardarlo.
“Amo il tuo sguardo”.
Lui sorride e risponde, avvicinandosi di poco a me.
“Ed io amo il modo in cui sorridi guardando me”.
Sfioro il naso con il suo, sussurrando.
“Io amo quelle tue labbra perfette che si piegano in un sorriso ogni volta che dico che ti amo”.
Avvicina le labbra alle mie e mi bacia dolcemente.
“Ed io amo te, da sempre, da morire… anzi no, da vivere.”
Si stende su di me, e mi bacia dolcemente, poi dopo poco, ci ritroviamo avvolti nelle lenzuola, intenzionati a coccolarci, mentre lui mi bacia fra i capelli.
“Restiamo cosi?”
Domando, alzando lo sguardo verso di lui.
Mi sorride e mi lascia un umido bacio sulla fronte.
“Per tutta la vita, abbracciati cosi, io e te.”
Inizio a disegnare piccoli cuori immaginari sul suo petto nudo.
“Sarebbe bellissimo, ma tu devi andare a lavoro no? Jason ti ucciderà.”
Si schiaccia la mano contro la fronte, gettando la testa all’indietro, sul cuscino.
“Cazzo.”  Poi mi guarda e ride. “Vieni al lavoro con me?”
Sbarro gli occhi, e mi allontano di scatto.
“Non se ne parla Joseph, il lavoro è tuo. Io andro da Selena, Matt vi raggiungerà.”
Il suo viso prende l’espressione di un cucciolo.
“No, no e no Joe.”
Lo fulmino con lo sguardo e ride, poi si alza e inizia a vestirsi.
“Qualche giorno verrai con me.”
“Si certo, quando mi sposi.”
Dico ironicamente, gettandogli la maglietta dello staff del negozio.
“Allora presto.” Mi strizza l’occhio, ammiccando mentre entro in bagno.
“Non fare l’idiota,e  vai, è tardi.”
Dopo infiniti convenevoli, viene verso di me, dandomi un leggero bacio sulle labbra ed esce di casa, promettendomi che sarebbe tornato per pranzo.
Mh, chissà, forse avrei potuto fargli una sorpresa.

 
 
ANGOLO AUTRICE:
Allora bellissime, volevo che leggeste questo angoletto stavolta, perché davvero, devo ringraziarvi di cuore, per tutto quello che fate per me. Grazie per tutto il supporto che mi date e grazie per leggere e recensire questa ff.
Ci tengo molto come avrete ben capito.
Detto questo, ancora grazie.
Ripeto a 10 recensioni aggiorno, e per qualsiasi cosa, sono xwashappy su twitter.
ALLA PROSSIMA <3

 
 

 

  
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