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Autore: ShownnyJ    28/08/2013    3 recensioni
Un futuro non troppo lontano, in cui i poveri grazie ad una rivoluzione hanno capovolto la situazione, diventando ricchi, mentre le persone che vivevano agiate prima sono morte o sopravvissute alla guerra. Vivono malvisti dai vicini e odiati perfino dalla loro prole. Di notte cresce la paura nelle villette... Dietro a quei prati accuratamente falciati e quelle aiuole sempre ben curate si nascondono i crimini più terribili... Cosa succederà al quartiere che in questi 17 anni dalla fine della guerra ha vissuto in pace?
Genere: Azione, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 2- Stuart

 

Lyanna, la madre di Stuart, ogni anno addobbava la casa con nuove foto delle scorse vacanze o festività, riponendo quelle vecchie in un album; solo una rimaneva sempre nella libreria del salotto, lei diceva a tutti che quella era troppo speciale per essere archiviata, Stuart invece, non trovava niente di diverso da tutte le altre, raffigurava lui e sua madre seduti su di una grande poltrona mentre il padre in piedi che abbracciava entrambi da dietro; stava fissando la faccia di sua madre su quella foto, ormai era stata scattata un paio d’anni prima e si accorse che, come in tutte le altre foto, il suo viso era leggermente girato verso sinistra, “mostrare sempre il lato migliore” questo era il motto di sua madre; nel lato destro del suo viso aveva un piccolo neo sopra il labbro superiore che secondo lei era il tocco di classe che il cielo le aveva donato. 

Stuart in quella foto era irriconoscibile, due anni prima aveva quindici anni; non era mai stato molto alto, ma aveva sempre avuto una corporatura muscolosa, nella foto portava i capelli abbastanza lunghi mentre ora erano corti e castani mentre gli occhi erano azzurro chiaro.

Mentre fissava la fredda cornice d’argento, un rumore catturò la sua attenzione, si affacciò alla finestra del salotto e vide la signora Johansson attraversare la strada di tutta fretta, quasi non venne investita dall’auto di sua madre, che tornava dal centro commerciale con il pranzo.

-Stavo venendo proprio da lei! - urlò Marcia tanto che Stuart la sentì, nonostante si trovasse almeno a dieci metri di distanza.

-Sono qui ma si sbrighi Marcia, ho molte cose da fare! - rispose sua madre in modo sfuggevole; da quando aveva posto fine alla vita di quegli uomini a casa di Grace e da quando quest’ultima si era chiusa in se stessa rifiutando visite perfino dalla sua migliore amica, Lyanna non fu più la stessa, usciva usciva di rado e mangiava il minimo indispensabile nonostante i rimproveri del marito.

-Mi inviti ad entrare, le devo mostrare una cosa! - concluse la signora Johansson correndo verso la porta di casa Sparks, prima ancora che Lyanna le desse una risposta.

Stuart corse ad aprire per evitare che Marcia buttasse giù la porta a suon di pugni.

-‘Giorno signor... - non finì la frase che la donna si stava accomodando sul divano del salotto.

-Accendi la televisione, ragazzo! - urlò.

-Marcia Johansson, non può entrare in questo modo, si alzi e se ne vada, per favore! - urlò  Lynn dall’uscio di casa con la busta della spesa in mano.

La signora Sparks richiamò Marcia ma quando la tv si accese sul canale nazionale, si sedette sul divano in preda al panico: un uomo incapucciato stava mandando in onda abusivamente un avvertimento.

-Popolo della Neo-Florida, come tutti ben sappiamo il nostro paese è l’unico Stato che si salvò dalla catastrofe degli Stati Uniti d’America; i cambiamenti climatici che da secoli frastagliano le nostre coste e inondano interi continenti hanno risparmiato questo posto, dando una possibilità di vita ai suoi abitanti.

Questo paese deve tornare alla situazione originaria, la rivolta di diciassette anni fa’ non ha fatto che peggiorare la situazione, noi Vinti cerchiamo di aiutare la Nazione a risollevare le finanze ed eliminare gli usurpatori, per questo, gli omicidi di due ufficiali dei Vinti, avvenuti nei giorni passati non passeranno inosservati.

Tutto l’esercito di Vinti è ora in marcia per trovare gli assassini; setacceremo ogni isolato di ogni città. La guerra è iniziata... - disse l’uomo con enfasi.

-... Dormite tranquilli, fin che potete! concluse con una risata fragorosa.

Finito di parlare l’uomo alzò una pistola alla tempia e premette il grilletto, forse per evitare gli inevitabili interrogatori da parte delle forze dell’ordine ormai succubi dei Vinti.

Stuart e Marcia avevano un’espressione preoccupata ma Lyanna era terrorizzata più del solito; lei aveva sparato, lei, avrebbe causato la distruzione di intere città e la morte di intere famiglie.

Lynn era ferma a fissare il televisore spento, non sapeva cosa fare, non sapeva cosa dire;

in parte il suo gesto assassino aveva salvato Mabel e Josh dalla morte ma dall’altra aveva scatenato la Guerra che avrebbe causato la morte di molte persone, e lei, la morte l’aveva vista in faccia durante la rivolta; il padre era morto nelle sue braccia con una pallottola conficcata nel petto mentre la madre era morta di parto mettendo al mondo il fratello di Lyanna.

-Bisogna riunirsi tutti per decidere il da farsi, non abbiamo molto tempo! - Gridò Marcia correndo a chiamare Grace. 

-Mamma... - disse Stuart 

-Mamma! - gridò, non udendo risposte.  

-Ti prometto che andrà tutto bene! Sistemeremo questa situazione e torneremo alla vita di sempre! - 

Lyanna rispose con un abbraccio.

 

 

Stuart guardava il giardino affollato di casa sua, c’erano Marcia e Dom, Grace, suo padre e sua madre; discutevano a gran voce mentre lui era nella sua stanza insieme alla sua ragazza.

-Amore, cosa faremo? Mia madre vuole trasferirsi, è troppo preoccupata per la guerra imminente! - disse Sarah con un’espressione preoccupata.

-Sta sera decideranno cosa fare, stanno discutendo proprio di questo ora... Sentiamo che dicono. - 

Karl e marcia erano gli unici a sostenere la conversazione, gli altri si limitavano ad annuire o scrollare le spalle.

-Karl lo sai meglio di tutti, la guerra che sta per travolgere questo Paese non risparmierà nessuno, i Vinti sono spietati e senza scrupoli! - 

-Questo lo so, marcia! Ma non posso lasciare tutto e partire senza neanche sapere dove andare! - rispose a tono Karl.

improvvisamente intervenne Lyanna: - Mio fratello. Lui fa parte di un gruppo armato che fà quello che ormai la polizia corrotta no può più fare... - disse finalmente Lynn.

-... Lui può darci riparo fin che non vedremo come si evolve la situazione! - 

Ci fu un silenzio generale per una decina di secondi poi Marcia prese parola: - Tuo fratello, Lyanna, non lascerebbe mai che una come me entrasse nella sua “zona sicura”! - 

-Si invece, se sono io a chiederglielo! - disse Lyanna che finalmente in questo contesto di pericolo riusciva a trattare marcia in modo accettabile.

-Amore, non posso lasciare il lavoro, la casa, tutto per un uomo alla tv; potrebbe essere una montatura per spaventare la gente per qualche motivo! - disse Karl accampando scuse per non lasciare il suo quartiere.

-Karl, quell’uomo si è sparato! Non può essere una montatura, la guerra è imminente, i Vinti non aspettavano altro per iniziarla! - 

Un altro silenzio piombò nel giardino di casa Sparks.

-Dobbiamo farlo, per nostro figlio, è solo un ragazzo karl! Tutti qui verranno uccisi quando scopriranno che sanno qualcosa su di noi! - 

-Ho un altra proposta invece, perchè non ti consegni ai Vinti? Tu hai cominciato questa Guerra, spetta a te risolvere la situazione! - Gridò seccata Marcia.

-Ha sparato, per salvare i miei figli! - urlò Grace picchiandola sulla guancia.

Tutti sorpresi dell’entrata in scena di Grace fissarono Marcia che si stava sedendo con una mano posata sulla faccia dolorante.Dopo una decina di minuti di riflessione una voce ruppe il silenzio: - Partiremo domani notte, portate il minimo indispensabile; io guiderò la mia auto che essendo una quattro ruote motrici può tornare sempre utile, mentre voi cercate di far stare tutto in una sola auto, massimo due, meno diamo sull’occhio meglio sarà per noi. - disse Dom che finalmente si era reso partecipe alla conversazione.

Stuart sentendo quella notizia si disperò, non avrebbe più rivisto Sarah, aveva solo un giorno per dirle addio, non voleva partire, non voleva lasciare la città per nessun motivo a meno che non fosse venuta anche lei; erano ormai due anni che stavano insieme e l’idea di perderla lo torturava.

-Sarah non ho intenzione di partire, lascia solo che parli con i miei genitori e gli farò cambiare idea! - disse Stuart , “spero solo di riuscirci” pensò subito dopo.

Quella sera quando la sua ragazza se ne fu andata, Stuart non smesse di pensare all’idea di perderla, ma un altro pensiero gli martellava nella testa, “nessuno quella sera, si era chiesto per quale motivo ci fossero dei Vinti a casa di Grace” probabilmente suo zio avrebbe avuto la risposta.

Il telefono cellulare di Stuart squillò parecchie volte prima che si accorgesse che a chiamarlo era Sarah.

-Sono morti! La casa, le fiamme, Sono arrivati, non so che fare!- disse la fidanzata di Stuart mentre piangeva.

-Amore calmati, cosa è successo? Dove sei?- rispose terrorizzato Stuart.

-I Vinti sono già qui! Hanno incendiato tutto il quartiere, stanno arrivando! Sono nel parco del mio quartiere, ti prego vienimi a prendere, mi sei rimasto solo tu!- concluse Sarah.

Le luci di casa Sparks si accesero sentendo la sgommata che le gomme della macchina di Stuart produssero.

 

Spazio Autore: Ok, vi sarete accorti che ci ho messo un sacco ad aggiornare, il motivo è che questo capitolo è stato a dir poco difficile da scrivere, non perchè contiene cose difficili da dire ma perchè ogni cosa che scrivevo alla fine non mi piaceva... E se devo essere sincero non amo neanche questa copia finale perchè poteva essere scritto meglio ma in questo periodo questo è quello che riesco :) (esame di riparazione matematica ahah) sperando che vi piaccia lo stesso mi farò perdonare con i prossimi :) detto questo
dico una cosa per Sara "ogni riferimento a persone o cose è puramente CASUALE" ahaha :)
Enjoy,
- Jacopo 

  
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