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Autore: Tweedles    28/08/2013    0 recensioni
Blaine appoggiò l’ultima scatola nella sua nuova camera al quinto piano, sospirò profondamente per calmare il cuore che gli batteva a mille. Chiuse la porta della sua nuova stanza e si guardò intorno sentendo già le lacrime riempirgli gli occhi. Non stava solo chiudendo quella porta. Stava chiudendo con tutto quello che era stato prima. Con il ragazzo tutto sommato felice, il leader degli Warblers, quello ben voluto da tutti. Ma era storia antica, ormai. Perché tutto era andato a rotoli?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Warblers/Usignoli
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Blaine si aggiustò il papillon e si mise un’abbondante nocedi gel sulla mano.

«Ommioddio Tappo, ancora con quello schifo? Devo veramente fare da parrucchiere a un gay?» Thad afferrò il moro per il polso e gli mise la mano sotto l’acqua corrente.

«Ma saeri inguardabile! Mollami, mi devo mettere il gel!»

Thad guardò Blaine con aria di superiorità. «Chi è il più intelligente dei due?»

Blaine abbassò lo sguardo.

«Bravo Tappo, adesso vai a prendere Berg come un vero ometto.»

«Ma c’è Tommy…»

«Magari riesci a fargli pena e ti perdona, non credi?»

«Non mi sembrava interessato l’ultima volta che abbiamo parlato.»

«Beh, in ogni caso smettila di fare il melodrammatico, che adesso mi devo fare bello io per Lexi.»

Blaine strabuzzò gli occhi. «Hai seriamente intenzione di portarla al prom?»

«Sì, ovviamente!»

«Buona fortuna!» Blaine uscì dalla stanza ridacchiando, David lo avrebbe ammazzato.

La palestra del McKinley era addobbata di azzurro e rosa e i New Direction erano vestiti di conseguenza.

Berg si accostò all’orecchio di Blaine, mentre lo teneva a braccetto «Spero per loro che si cambino d’abito, sembrano dei bambolotti…»

Blaine rispose scuotendo la testa «Sì, effettivamente hai ragione. Anche se credo che siano meglio questi vestiti color bebè piuttosto degli abiti “da sera” della Berry…» Il ragazzo la indicò mentre stava facendo dei gorgheggi in mezzo alla sala, come riscaldamento. Berg rimase imbambolato a guardarla a bocca aperta. «Ma… è bellissima.»

Blaine si girò esterrefatto. «No!»

«Oh sì, fratello.»

«No!»

«Decisamente!»

«Non ci credo –Blaine alzò gli occhi al cielo– non ci posso davvero credere. Hai appena avuto un colpo di fulmine per Rachel Berry.»

«Si chiama Rachel? Non senti anche tu il suono delle campane quando dici il suo nome? Rachel. Aaaaah.»

Dopo una ventina di minuti di fila, in cui Blaine, sempre più incredulo, passava da stati di ridarella acuta a stati di profonda depressione post-rottura, i due entrarono nella sala e vennero presi alla sprovvista da un flash abbagliante.

«Oh bene, ho la prima foto ricatto della serata!» Blaine abbozzò un ghigno malefico.

«Quindi ora sono libero?»

«Neanche per sogno. Non puoi andare già dietro a Rachel! Starà per uscire per l’esibizione…»

«Ma io voglio andare a conoscerla!»

«Non sono così sicuro tu lo voglia veramente!»

I lamenti di Berg vennero repentinamente soffocati dall’inizio dell’esibizione delle New Direction. Blaine diede una gomitata nelle costole all’accompagnatore. «Adesso la potrai vedere, non sei contento?» Berg annuì estasiato, poi guardò Blaine. «Ma nel frattempo, prima della sua esibizione, balliamo!» Afferrò il moro per il gomito e lo portò in mezzo alla pista, dove già una decina di coppie stavano ballando.

Tutti intorno a loro si fermarono e li guardarono sconcertati, mentre la musica continuava assordante. Berg si girò a guardare i ragazzi in cerchio intorno a loro .«Che c’è?! Non avete mai visto due ragazzi ballare? Adesso vi faccio scioccare io –prese il viso di Blaine fra le mani e gli piantò un bacio sulle labbra– adesso che abbiamo fatto lo spettacolino torniamo a ballare?»

«Non credo proprio, frocetti del cazzo –aveva parlato un ragazzone enorme con i capelli a spazzola neri e un tirapugni appeso al collo– adesso venite fuori con me.»

Blaine inorridito si mise una mano sulla bocca, sperando con tutto il cuore di essere rimasto alla Dalton. Berg nel frattempo, mentre era preso per la collottola da un amico del primo bullo, cercava di liberarsi dalla stretta con scarsi risultati. Dopo neanche dieci secondi i due erano per terra sull’asfalto del parcheggio, con un fornito gruppo di energumeni intorno a loro.

Berg si alzò in piedi «Davvero pensate di farmi paura?»

Blaine lo tirò per la maglia «Berg, non devi farlo –si rivolse al gruppo– lui è con me solo per venire al prom, non è gay, lasciatelo andare, prendetevela solo con me…»

Uno dei ragazzi puntò il dito contro di lui, ridendo piegato in due «Ooooh, l’avete sentito il buliccio? Cerca di salvare il suo amichetto… Va bene, vuol dire che prima sistemeremo lui per le feste e poi passeremo a te, contento?» E poi il gruppo si strinse attorno ai due amici.

David si mise a strillare mentre camminava freneticamente avanti e indietro negli spogliatoi che gli erano stati adibiti come sala per il warm-up vocale. «Dov’è Blaine?!»

Nick e Jeff scattarono in piedi, mettendosi sull’attenti «Andiamo noi a cercarlo, signore.»

David li scacciò via con la mano «Bravi, andate, e trovatelo. Noi invece continuiamo il riscaldamento vocale, siete pronti?»

Dopo circa dieci minuti le prove vennero brutalmente interrotte da Nick che entrò come una furia nella stanza. «L’abbiamo trovato, chiamate un’ambulanza, subito! Seguitemi!» Il ragazzo tornò sui suoi passi e portò il gruppo fino al parcheggio, dove tutti poterono vedere Blaine con i capelli fradici di sangue e una pozza sotto la testa che si allargava velocemente.
Thad cadde in ginocchio e Nicholas corse al fianco di Blaine e controllò che respirasse ancora; nel frattempo Kirk si avvicinò all’altro ragazzo steso per terra, che però sembrava essere messo meglio.

Quando Nicholas rassicurò tutti dicendo che Blaine respirava ancora, David si erse in tutta la sua statura e si diresse verso la palestra di nuovo. Wes cercò di tenerlo per la manica «Dove vuoi andare? Non pensarci neanche ad andare a vendicarlo. Chi gli ha fatto questo non ci metterebbe molto a fare lo stesso a te.»

David si girò con un sorriso gelido «Ti assicuro che non farò cazzate, ma questa questione è troppo grande per noi, vado ad informare il preside.»

   






Non commento perchè mi vergogno a pensare a quanto è passato dall'ultima volta...

    -Tweedles

  
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