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Autore: Remem    28/08/2013    2 recensioni
[..] "Noi ce la faremo, spaccheremo il culo a quei figli di troia e vinceremo alla gara. Stanne certa Emma, mantengo le promesse." [..]
La ricetta per una vita frenetica, entusiasmante e diabolica?
Mmh, prendete due ragazze e mettetele a Los Angeles; poi prendete due ragazzi andati fuori di testa e sommate. Ma tutti con la stessa fissazione: vincere alla gara delle band.
[I fatti e i personaggi di questa storia sono puramente casuali]
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mick Mars, Nikki Sixx, Tommy Lee, Vince Neil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allen si buttò sotto il davanzale della sua finestra, fissando una ragnatela sotto d’esso.
Era davvero nei guai: Linda l’avrebbe raccontato a suo padre..
“Cercate qualcuno?” sentì la voce fioca di Linda. Nel suo tono si nascondevano tranquillità e felicità.
Al alzò leggermente la testa per sbirciare:
Nikki smise di ridere, mentre l’amico continuava a lamentarsi degli spuntoni del cancello.
“Eh…..” il corvino aprì la bocca, non riuscendo a dire nulla
“La mia bambina sta dormendo nel suo lettino, chi siete voi?” la vide sorridere
“Mi fa male il pene Nikki, andiamocene…”
“Ti sei fatto male, caro?”
“Noi, noi ce ne stavamo andando…”
Allen ridacchiò; Linda senza occhiali, la botta di fortuna più grossa che avesse avuto nei suoi diciassette anni di vita.
“Eeeh…ora lo porto a casa..” si giustificò Nikki
“Cercavamo una certa All-“ “Alexandra, già..siamo venuti a farle una serenata..voi non siete Alexandra..?” il bassista riuscì a trovare una scusa abbastanza giustificabile.
Allen si girò verso Linda: sorrideva imbarazzata. Non potò credere che non avesse riconosciuto Nikki.
“No, fanciulli. Sono Linda, la mamma -alzò gli occhi al cielo- di Allen” sorrise
“Che cazzo…?” bisbigliò Allen
“Bene. Tom, andiamo….saluta la signora…..arrivederci..” Frank prese la mano del batterista e lo trascinò fino al cancello, sorridendo furbo.
La bionda si svestì in fretta e si buttò sotto le coperte: sapeva che Linda sarebbe venuta a vedere se stava realmente dormendo.
Meno di due minuti dopo, entrò Linda.
Chiuse la finestra della sua stanza, le diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
 
“Linda mi ha baciata!”
“Linda ti ha baciata?”
“Linda?!”
“Chi cazzo è Linda? E’ tre ore che state parlando di questa, porca troia!” Tommy sbuffò: come sempre si era perso la descrizione della mamma di Allen.
Nikki ridacchiò:
“Oh, Thomas, è la matrigna di Al”
“Già, ed è un vero mostro!” ribatté Emma
“Guarda guarda….Nikki, Tom, la pupa di Nikki e la mia pupa!” Vince sbucò fuori dal nulla, abbracciò forte Emma che strillò.
“Io non sono la tua fottutissima pupa!” si allontanò.
Tommy scoppiò a ridere e quasi non si strozzò con la birra.
Allen salutò Vincent, che subito andò da Nikki, saltandogli addosso e baciandolo su una guancia:
“Vince, che cazzo fai!?” sbraitò il bassista
“Ti volevo solo salutare, amore mio. Me lo dai un bacetto?” il biondo chiuse gli occhi e avvicinò le labbra alla sua pelle.
Scoppiarono tutti a ridere; Nikki compreso.
“A cosa devo questo grande onore?” gli chiese fissandolo
“Ho sentito Mick, è una bomba quel ragazzo! Per me è già ben che preso!” saltellò
“Scusa?”
“Che c’è?” il biondo si sistemò i capelli
“Come hai fatto ad averlo già sentito?” Tommy buttò la bottiglia di birra per terra
“Stamattina; ero al Whisky e lui era in una stanza a suonicchiare. Si stava preparando per voi…cioè, per noi..” il cantante si storse il naso
“Capisco…” il moro fissò dritto gli occhi di Nikki, entrambi molto confusi.
Emma era molto eccitata nel sentirlo suonare: l’amica lo aveva descritto come una fotocopia di Albert. In più era un chitarrista..e lei aveva un debole per i ragazzi con gli occhi azzurri e che san suonare la chitarra.
 
Entrarono nella stanza prove del locale: lo trovarono seduto in mezzo a centinaia di spartiti, tutti sparsi sul pavimento.
“Ciao” disse solo. Poi tornò a ripassare un pentagramma
“Mick, ti dobbiamo presentare due nostre..amiche” sospirò Tommy “Allen” ed indicò la bionda, che lo salutò; “Emma” ed indicò la mora che sorrideva a trentadue denti.
“Piacere” sorrise alzandosi, stringendo le loro mani “fate parte del gruppo pure voi?”
“No…ecco noi facciamo parte di un altro gruppo…” sbuffò Emma
“Capisco” sorrise e prese la chitarra “che vi suono?” si sedette
“Libero..” Nikki alzò le mani, li altri approvarono.
Mick cominciò a suonare la sua Gibson nera. Era così agile e determinato. Sembrava facesse parlare la chitarra; tra i denti teneva una sigaretta oramai formata solo più dal filtro e da qualche pelucchietto di tabacco bruciato.
Vince sorrideva compiaciuto, fissando gli altri.
Emma scorse tra gli spartiti una canzone dei Led Zeppelin: lei amava quel gruppo.
Tommy si alzò in piedi, battendo le mani rumorosamente:
“Sei un cazzo di genio, amico.”
Mick si rilassò, posando la chitarra sulla sedia e sorridendo.
 
“Perché Mick è un bravo ragazzooo, Mick è un bravo ragazzooo!” i ragazzi si erano riuniti attorno al bancone del locale a festeggiare Mars; era quasi tutto ubriachi fradici, tranne Allen ed Emma che osservavano i quattro canticchiare e poi ridere.
“Me ne voglio andare!” urlò Emma nel casino del locale
“Dovrei andare anche io, avevo detto a Linda che sarei tornata prima di cena..massì. lei tanto torna per le undici, fanculo.” Sbuffò la bionda, sorridendo.
Emma la guardò storta;
“Stai bene?” le chiese Allen
“Sì…bene. Stavo pensando a Mick” sorrise
“Che pensi? Secondo me è mooolto bravo!”
“Già, ma..non credi che dovremmo trovare un chitarrista pure noi? O ti sei scordata il tutto? Il tuo ragazzo ti sbatte così bene da farti perdere la memoria?!” si alzò alzando le braccia. Lo sguardo fisso dentro gli occhi di Allen.
La bionda spalancò la bocca;
“Come, scusa? Credo di non aver capito l’ultima tua domanda…!” sbraitò
“Ti ho chiesto se il tuo ragazzo ti scopa talmente bene da farti perdere la memoria. Sai com’è..ti sei voluta iscrivere a quella merda di battaglia senza nemmeno una cazzutissima band! E te ne freghi, altamente. Da quando ti sei messa insieme a quel rincoglionito, chi cazzo ti ha più vista? Sparite, senza nemmeno più farvi vedere né sentire!”  Emma era fuori di sé. Allen si alzò e andò incontro all’amica, puntandola con l’indice:
“Se credi che io sparisca insieme a Nikki per scopare in chissà quale posto segreto, beh, faresti meglio a ricrederci!” le urlò
“Io sono fuori dalla band, Allen. Non te ne sei più occupata” Emma smise di fissarla negli occhi;
la bionda si girò, dando le spalle all’amica. Prese il chiodo e se lo infilò:
“Hai ragione” disse
“Meno male, almeno te ne rendi conto!”
“Sì, ma non ho mai detto di non averci mai pensato, va bene? Io ci tengo e senza di te io non faccio un bel cazzo di niente. Quindi vedi di muovere il culo e deciditi. Ma sappi che io e te siamo e saremo per sempre una squadra” tornò a fissarla.
Emma aveva gli occhi lucidi.
“Allen…mi disp-“ “sta’ zitta” Allen si avviò verso la figura di Nikki, lo abbracciò e gli sussurrò qualcosa all’orecchio. Poco dopo uscirono dal locale, salutando T-Bone, Vince e Mick.
 
Allen entrò in casa, seguita da Nikki.
“Linda arriva per le undici, quindi rilassati. Vuoi qualcosa da mangiare, bere..?” gli chiese
“No..no..ma-magari dell’acqua” sorrise “che è successo che te ne sei voluta andare?” chiese serio. Fissava la figura della bionda versare in un bicchiere dell’acqua.
Lei non rispose. Tornò da lui e gli porse il bicchiere, sorridente.
“Allora?” insistette il ragazzo
“Ho…ho litigato con Emma. Nulla…nulla di grave.”
“Sicura?”
“Sì..”
“Dai, vieni qui..” bisbigliò il bassista posando il bicchiere sul tavolino del salotto, per poi buttarsi sul divano; la bionda gli sorrise, sedendosi nel poco spazio rimasto nel sofà.
“Sei ingombrante!” esclamò fissandolo. Lui rise.
Allen si chinò per baciarlo: sentì le sue mani posarsi sulla sua schiena, spingendola verso di lui. Si imbarazzò di quel gesto, ma si attaccò al suo corpo.
Strinse le proprie mani intorno ai suoi capelli, tirandoli leggermente;
Whiskey” sospirò la bionda staccandosi dalle sue labbra, sorridendo. Il bassista sorrise furbo: “Whiskey..” , iniziò a giocare con la maglietta della ragazza, per poi toglierla.
Allen si sentì un enorme imbarazzo addosso: infondo non era mai stata sopra un ragazzo, più grande di lei, nuda…in casa sua. Ma continuò; fece lo stesso con la canottiera nera del ragazzo.
 
Toc toc?
 
“Fermo” bisbigliò la bionda nell’orecchio del bassista; “hanno bussato…” tolse le sue mani dal suo petto e si alzò frettolosa, correndo verso il portone.
Guardò l’ora: le nove. Segno che Linda non poteva essere.
Tirò un sospiro di sollievo ed aprì la porta in modo da non farsi vedere mezza nuda:
“Emma?” la bionda era evidentemente imbarazzata
“Allen, ti prego, fammi entrare. Ti devo parlare. Dobbiamo parlare!” urlò la mora
“No!” disse Al, sgranando gli occhi
“Cosa no, Al?!” Emma sembrava abbastanza infastidita dal comportamento dell’amica
“Non puoi entrare…”
“E perché, scusa?” sorrise nervosa
“Ehm, mi stavo per fare la doccia e sono mezza nuda…”
“E quindi? Ti ho già vista…in costume o in reggiseno, ti vergogni di me?”
“No…”
Prima che Allen potesse ancora parlare, Emma aprì la porta.
Allen incrociò le mani dietro la nuca, voltandosi verso Nikki; il bassista si mise seduto, scrutando la propria maglietta per terra.
“Ciao Emma!” esclamò tranquillo
“Ciao, Nikki” rispose fissando l’amica con aria furiosa.
  
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