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Autore: Yellow Canadair    28/08/2013    15 recensioni
Marineford: ecco Akainu che sferra il suo attacco peggiore... ma d'un tratto...
-Fermo dove sei mostro! come osi tentare di colpire alle spalle un personaggio amato in tutto il mondo, il sogno erotico di migliaia di lettrici di One Piece?- esclamò lo strano personaggio vestito come un Marine, i codini biondi tenuti fermi da due odango ai lati della testa schioccavano al vento nonostante fosse agosto e non tirasse un filo d'aria. -Io sono Sailor Moon! E sono venuta fin qui per punirti... in nome della Luna!-
Warning: Spoiler di Marineford!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akainu, Portuguese D. Ace
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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GUARDA CHE LUNA, GUARDA CHE AKAINU


Akainu stava per colpire Rufy, inerme a terra; il suo roventissimo e micidiale pugno era ormai prossimo ad ucciderlo. Ma Ace non poteva rimanere silente di fronte a tale assassinio, e con una corsa disperata si portò tra l’ammiraglio e Cappello di Paglia.

Strinse i denti, pronto a sentire quel proiettile di magma trapassarlo… strinse ancora di più gli occhi, pronto al dolore… ma quanto ci metteva a colpirlo? Sollevò la testa cauto e una vocina acuta gli trivellò i timpani:

-Fermo dove sei, mostro!-

L’oscurità era calata all’improvviso su Marineford, nonostante fosse appena passata l’ora di pranzo; il cielo era diventato blu scuro e un’enorme, innaturale falce di luna con le punte rivolte verso l’alto brillava oltre i pennoni delle navi.

Una figura spiccava sulle barriere che avevano separato la laguna dal mare; era una ragazza con un corto gonnellino e una divisa che sembrava prendere in giro quelle della Marina. I codini biondi tenuti fermi da due odango ai lati della testa schioccavano al vento mentre la gonna rimaneva ferma come fosse fatta di piombo.

Un fascio di luce illuminò i suoi occhioni azzurri ed esclamò minacciosa: -Come osi tentare di colpire alle spalle un personaggio amato in tutto il mondo, il sogno erotico di migliaia di lettrici di One Piece?- un misterioso stacchetto musicale aveva riempito l’aria, tutti si guardarono intorno e capirono che proveniva dai lumacofoni.

Ormai tutti si erano fermati, nessuno combatteva più, l’attenzione del mondo era su quella ragazza in divisa.

-Io sono la paladina della legge! Sono una combattente che veste alla marinara! Io sono Sailor Moon! E sono venuta fin qui per punirti… in nome della Luna!

-Ahahah!- la prese in giro Akainu, con il pugno di lava che ancora ardeva mentre Ace e Rufy, zitti zitti, si defilavano. -Povera illusa, non puoi niente contro il potere della Marina!- berciò minaccioso l’omaccione.

-E della lava.- completò il pugno.

-METEORA VULCANICA!- Gridò Akainu, indirizzando il suo micidiale attacco contro Sailor Moon, che si scansò appena in tempo per non venire uccisa, ma si strinò il gonnellino azzurro. Tutti i Marines e i pirati intanto si godevano la stranissima scena.

-Oh, no!- piagnucolò sedendosi a terra e contemplando il disastro. -E adesso? Mi farà in mille pezzi, quel bruto!!- e giù un fiume di lacrime, tanto che i possessori del Frutto del Diavolo si allontanarono per prudenza.

-Ora ti annienterò, maledetta impicciona!- minacciò il Cane Rosso caricando un altro pugno. Ma si fermò a mezz’aria, interrotto da una rosa rossa che con il rumore di uno sparo gli trapassò la mano di lava conficcandosi, intatta e con le goccioline di rugiada tutte al proprio posto, nel cemento ai suoi piedi.

-Chi è stato…?- latrò Akainu.

Un assolo di flamenco partì dai lumacofoni e dal lato opposto di Marineford, proprio di fronte a Sailor Moon che aveva momentaneamente smesso di piangere, comparve un individuo in mascherina, frac e tuba con un lungo mantello che ondeggiava nell’aria, nonostante fosse agosto e non soffiasse un alito di vento.

-Evviva, è arrivato Milord!- squittì la coraggiosa e indomita guerriera sailor.

-Le tue malefatte hanno fatto versare calde lacrime a tutte le donne innamorate che seguivano la serie. Non meriti la nostra pietà.- disse Milord suadente al Marine.

-Ma quali malefatte!?- protestò lui. -È questo qua...- disse indicando il punto dove c’era Ace, che nel frattempo però se l’era svignata. -…che non ha fatto altro che razziare e assassinare! Io voglio difendere la giustizia!-

-Tocca a te, Sailor Moon!- gridò invece Milord, ignorandolo.

I lumacofoni cominciarono a trasmettere all’unisono un altro stacchetto mentre Sailor Moon cominciò a vorticare per aria tra lucine e nastrini rosa. -Vortice del cuore di luna!! Entra in azione!!!- gridò battagliera.

-Nooo!!- urlò Akainu, centrato in pieno da una mandria di cuoricini fucsia. -Per me è finitaaaa!!- e si polverizzò sotto gli occhi attoniti di tutti i Marines; i pirati infatti erano andati via da un pezzo.

Per Sailor Moon e Milord fu emessa una taglia: la ragazza era ricercata in cambio di un gettone per la doccia al Lido Serenella di Dressrosa, l’uomo per una bustina di calciatori Panini, ma nonostante questo nessuno li rivide mai più. 

  
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