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Autore: loveuniall    28/08/2013    5 recensioni
La mia vita era un vero schifo, cosa può esserci di peggio di un trasferimento dal luogo in cui hai sempre vissuto, per di più per una ragazza timida come me? Ma questa nuova vita riservava un aspetto positivo, difficile da raggiungere ma pur sempre positivo
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

#narratore esterno.

Niall era ancora seduto accanto a Wendy, quando decise di dirle la verità. Non sapeva il motivo di quella decisione:dopotutto loro si odiavano, ma ne sentì comunque il bisogno. Forse essendo semplicemente stanco di sentir descrivere perfetta la sua vita, pur essendo tutto tranne che questo.

Il ragazzo prese un lungo respiro e raccontò tutto. Non aveva un discorso pronto ma fece parlare il suo cuore. “ io non ho una vita perfetta Wendy..” iniziò.

Sai qualche anno fa, più o meno al primo anno di liceo mia madre ci abbandonò. Letteralmente intendo. Mio padre ha un lavoro che lo obbliga a viaggiare molto. E lei era stanca di vivere sola, di tutto... forse anche di noi. Stanca di non aveva avere nessuno da amare nessuno presente, ecco. ” disse facendo una piccola pausa. Aveva sempre tenuto tutto dentro e sfogarsi risultava più difficile del previsto. Faceva male ricordare.

Wendy d'altro canto ascoltava rapita. L'aveva chiamata per nome, per la prima volta nessun soprannome offensivo o dispregiativo semplicemente Wendy. Uscito dalle sue labbra il suo comune e banale nome suonava quasi come una sinfonia. Cercò però di darsi un contegno e concentrarsi sul compagno. Non era facile parlarne e questo lei lo sapeva bene, da sempre abituata a ignorare i problemi.

Dicevo: stanca di stare sola ha deciso di lasciare nostro padre. E farsi una nuova famiglia con un altro uomo. Ricordo ancora perfettamente la sua figura slanciata tenere fra le mani un trolley mentre ci supplicava di andare con lei.”

Flashback

Mamma, mamma dove vai? ” chiesi ingenuamente.

Tesoro vieni con me non sei stanco di stare solo? Hai bisogno di un padre presente Niall, stai crescendo.” rispose lei in lacrime.

M-mamma sei diventata matta? E Greg? Papà? Ci stai abbandonando? Che farò senza di te..” risposi preoccupato.

Tu e Greg verrete con me. Vedrai sarà tutto perfetto:andremo a vivere da Kevin anche lui ha dei figli. Vivremo insieme come una grande famiglia felice.” rispose con un sorriso a trentadue denti.

No. Io non voglio abbandonare questa casa mamma tanto meno papà.”

Ricorda solo che la tua mamma ti vorrà sempre bene, per qualsiasi cosa chiama.” disse lei uscendo velocemente dalla nostra villetta.”

Fine Flashback

Vuoi sapere una cosa? Non l'ho vista più. Lei chiamava ma io non ho mai risposto. É una traditrice ecco cos'è. Da quel avvenimento io sono cambiato. Il mio carattere prima era molto più mansueto ero sempre dolce e gentile. Ero il tipo di ragazzo che non sfruttava le donne. Ero anche molto timido. Con il mio carattere, che è diventato più sfacciato, è cambiato anche il modo di vedere le ragazze. Sai quante volte ho visto piangere mio padre in camera sua ripetendosi che era colpa sua? Lo sai? No tu non sai quello che abbiamo passato. Le donne sono tutte uguali; una botta e via. ”

Disse con tono duro e distaccato.

Non sembrava neanche lui, di solito aveva sempre voglia di scherzare. I suoi occhi erano sempre illuminati da una scintilla strana, da una luce allegra. Adesso di questa luce non c'era neanche l'ombra. I suoi occhi avevano assunto profondità, ma allo stesso tempo erano spenti.. quasi come se ciò di cui stava parlando non lo riguardasse. Dopo non molto continuò quello che aveva l'aria di un monologo.

Vedi Wendy, so che anche tu soffri e forse puoi capirmi. Quando sei tu da tempo quello distrutto, la vittima è bello prendere il coltello dalla parte del manico. Sai, non ho mai avuto una ragazza. Tantissime scopate certo, ma non sono mai stato innamorato.

Quando stavo con qualcuna, subito dopo averla usata a mio piacimento la lasciavo lì per dov'era ancora svestita. Era l'unico modo che avevo a disposizione per riscattare mio padre.” disse.

E continuò ancora e ancora. Raccontò di come, si era sentito appagato prendendola in giro. Così era riuscito a sfogarsi, immagino che quella che aveva davanti era la madre.

Di come però poi si sentiva male vedendola scappare piangendo. Ma ormai lui non poteva tornare indietro, ne valeva il suo orgoglio, quello prima di tutto.

Il suo lungo, lunghissimo discorso andò avanti ininterrottamente fino alla fine. Fino a quando si sentì svuotato, leggero: si era tolto un peso.

La ragazze al contrario aveva un groppo in gola, quella strana sensazione che si prova quando vorresti scoppiare a piangere ma non puoi.

Oppressa da sé stessa scappò stanca, di lui, dei suoi problemi e di quello che la circondava.

In realtà si sentiva un po' in colpa, ma i sensi di colpa sparirono quando si ricordò che lui aveva fatto la stessa cosa con lei .

Stanca di camminare si accasciò nell'erba bagnata da gocce di rugiada promettendo a se stessa che avrebbe preso in mano la sua vita.



Lollino :D

Ciao fanciulle bellissime (?)

Questo capitolo è stato un po' difficile da scrivere ma finalmente ho finito, anche se non n mi convince.

Ditemi che ne pensate in una recensione vi prego.

Detto questo :

Peace and Hazza sistah!

  
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