L' acqua fresca che le circondava rendeva l'aria ancora calda più accettabile, mentre le due ragazze si scambiavano ricordi di mesi passati in lontananza.
L' una stretta all' altra si poterono sentire complete e finalmente a casa; non c'erano più quegli interminabili chilometri di troppo a dividerle.
-Allora? Hai trovato qualche donzella migliore di me mentre io ero a lavorare? Disse Emy scherzosamente, scostando dietro l' orecchio dell' altra un ciuffo nero corvino ribelle.
Lea rise alla battuta; chiudendo gli occhi però, poteva benissimo ricordare quel bacio fugace avvenuto poche settimane prima, nel mezzo di una crisi di nostalgia.
Si sa che gli amici ci sono sempre nel momento del bisogno..alcuni più, e alcuni meno. Il caso volle che Lea, sconfortata da quel vuoto incolmabile, una sera diversa dalle altre si ritrovò a chiamare Andrea, l' amica che nei momenti di disperazione c'era sempre stata.
Lei aveva sempre avuto un debole per Lea, e in quel momento vedendola piangere non potè lasciar stare tutto.
Un bacio. Un solo bacio che cambiò tutto.
-Ma figurati, sai che per me tu conti più di ogni altra persona al mondo! Replicò la ragazza, posando le braccia intorno al collo dell' altra. In effetti davvero era così, Andrea L' aveva baciata, ma fu un bacio non corrisposto. Lea era una brava ragazza, ma soprattutto onesta.
Si morse le labbra e cercò di sorridere ad Emy, che aveva momentaneamente spostato lo sguardo su una meravigliosa farfalla che stava svolazzando vicino a loro.
Il pensiero di doverle dire nell' immediato cos' era successo quella sera non l' aggradava molto.. Dopo tre mesi di lontananza, l' unica cosa che voleva era stringerla a se.
Avvicinò delicatamente di viso della mora al suo, sottraendo al piccolo animale l' attenzione e stringendola a se la baciò con intensitá, la stessa che le aveva colmate all' inizio della loro relazione. I loro corpi si avvicinarono ancora, quasi a chiedere di riavere indietro i mesi che le avevano divise. Fu un bacio da sogno, tanto atteso e fortemente voluto.
Il tempo che seguì sembrò sfuggire in un lampo.
Sfruttarono gli ultimi raggi per asciugarsi, mentre si avviarono verso le rispettive famiglie che stavano organizzando una festa di bentornato a casa di Lea.
-Sai, è una cosa in grande quella di sta sera! Pensati che hanno messo sotto anche quella peste di Matt! disse a Emy passeggiando per il centro.
-Dai, vuoi che sia davvero così cattivo tuo fratello? Le rispose giá sapendo la risposta.
-Esattamente!amore, sei stata via mesi..non secoli! Sai cos'è in grado di combinare quella peste, e speriamo che oggi fili tutto liscio oggi, perché è un giorno speciale, per una persona speciale.
Emy si sentì scaldare il cuore; era da tanto che nessuno la trattava con tanto amore, nemmeno il padre, che poteva vedere di rado abitando lontano. Anche per lei era stato molto difficile lasciarla per tutto quel tempo, ma è sempre stata una ragazza forte e sicura. Il suo ricordo la spingeva a fare di più.

Infilarono le chiavi nella toppa della serratura, aprirono la porta e un' ondata di allegria pervase immediatamente le ragazze.
Ognuno gridava il proprio "bentornata!", rendendo quel momento, il suo momento. La gioia smisurata faceva splendere nel volto della ragazza un sorriso pieno d' amore e, con la mano stretta ancora in quella di Lea, fece il primo passo verso le famiglie, verso le persone che da tanto l' aspettavano.

* l' angolino mio bello, oooh:3. Volevo chiedere scusa per la mia assenza, Un grazie anche a Paolo che mi ha aiutata nella creazione, ti voglio bene baka.*