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Autore: Sephora_    29/08/2013    3 recensioni
Ariel, o meglio Eliana Ariel Montgomery.
Lei è una normale ragazza: timida, gentile, aggraziata, innocente, stupenda.
La vita è stata ingiusta con lei, ha perso la mamma quando aveva solamente dieci anni. Dalla morte della madre, ha vissuto con il padre: ricco imprenditore pieno d’impegni, che dopo poco tempo dalla morte della moglie si risposò con una donna piena di sé ed egoista. O meglio, chiamata da Ariel: la strega.
La sua vita non è bella, la sua vita è un po’ come quella di Cenerentola.
Ma, cosa succede se un giorno dovesse incontrare un ragazzo? Un ragazzo affascinante, seducente, sfacciato, misterioso.
Riuscirà lei a tirare fuori il meglio di lui? Riuscirà a togliere quell’ ombra, quel mistero da quel ragazzo e dai suoi occhi?
Oppure sarà tutto tempo sprecato e la deluderà?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6 (Parte 2°)
 

Pochi minuti dopo, ci troviamo davanti una porta in legno chiaro al sesto piano di quel palazzo. Vedo Harry aprire la porta e spostarsi su un lato.
< Prima le signore. >
< Grazie Harry, che gentiluomo.. >
< Fai come se fossi a casa tua, fatti un giro se vuoi. >
< Okay, va bene. >
Lo vedo sorridere compiaciuto e poi entriamo entrambi dentro casa. Rimango incantata. Inizio a girare l’appartamento. Arredamento nettamente moderno, con colori vivaci e con molta prevalenza d’arancione. Mi guardo intorno, la casa è molto ordinata e profumata. Arrivo nel salotto, noto che tutta la casa è formata da molti open space: ingresso e salotto sono ambiente unico, cucina e sala da pranzo e poi ci sono due camere da letto con due bagni in camera.
< Complimenti Harry, bellissima casa. Certo che per avere diciannove anni, hai gusti decisamente.. fini oserei dire. > sorrido. < Posso togliere le scarpe? Mi fanno male i piedi.
< Si, certamente. >
Pian piano mi tolgo le scarpe e le metto in un angolino.
< Vieni, voglio farti vedere una cosa. >
Sento la sua mano prendere la mia e trascinarmi fuori. Appena usciamo, un grande terrazzo si presenta davanti a me.
< Caspita, ma è bellissimo. >
< D’estate monto la verandina con una piccola piscina, sai, per fare piccole feste. >
< Sei organizzato Styles. >
Sorrido compiaciuta dei suoi guasti. Ad un tratto però, abbassando lo sguardo, noto dei strani segni sulla sua mano. Delicatamente gliela prendo e gli sfioro la mano, non erano segni, erano cicatrici.
< Harry ma questi.. come te li sei procurato? >
< Non è niente, mi sono solo.. tagliato da piccolo. >
Sento il suo corpo irrigidirsi. Lo guardo negli occhi e noto che per la prima volta, svincola il suo sguardo dal mio. “ Che mi stia dicendo una bugia? Meglio non fare domande. “ pensai. Quando alzo il viso, noto del sangue sulla sua maglietta.
< Harry hai del sangue sulla maglietta..>
< Uh, sarà stato quando ho picchiato quel maiale. >
< Harry ci sei andato pesante però. Voglio dire, non aveva fatto niente di così orrendo.. >
Parliamo mentre entriamo nel salotto. Lo vedo girarsi di scatto ed infuriato verso me.
< Ti stava palpando il fondoschiena Ariel, ti stava importunando! Volevi che lo lasciassi fare? Magari ti portava anche a letto! >
Vedo i suoi occhi andare a fuoco, come prima.. Inizio a tremare..
< No..no certo che no. Non volevo per.. >
< Ariel, tu non capisci. Sei troppo bella, e i maschi ti guardano, ti sbavano dietro, ma tu non te ne rendi conto. Quel ragazzo ci stava provando spudoratamente e schifosamente con te. E io non potevo sopportare più.. >
< Harry, infondo è quello che stavi facendo tu.. >
Vedo che si avvicina pericolosamente a me, schiacciandomi nuovamente a muro. Un gemito di paura lascia le mie labbra.
< Quando tu lo supplicavi, lui ha smesso? Lui non ha cuore Ariel.. > sibilla tra i denti.
< Nemmeno tu hai smesso subito quando te l’ho chiesto.. > sussurro.
Sento un pugno sbattere vicino la mia testa. Sobbalzo e mi stringo a lui. Altre lacrima scendono sulle mie guance. Sento il suo tocco sfiorarmi il collo, proprio sul segno, che lui aveva lasciato temporaneamente sulla mia pelle.
< Tu sei mia Ariel, e di nessuno.>
< Ammettilo che sono tua perché mi vuoi solamente portare a letto! >
Non so da dove prendo questo coraggio, ma glielo urlo a due millimetri di distacco. Ad un tratto, sento la mia guancia bruciare così forte, da smettere di piangere. Harry mi aveva dato uno schiaffo. Sposto i miei capelli dal viso e mi tocco la guancia. Guardo impaurita Harry ed indietreggio sempre di più. Vedo gli occhi di Harry spalancati..
< No.. no. Ma che cosa ho combinato.. non di nuovo, non di nuovo. Ariel io.. >
< S..stai lontano da me, mostro. >
Vedo gli occhi di Harry farsi minuscoli e lucidi. A sguardo basso, si dirige verso la cucina.Lentamente, scivolo lungo il muro toccandomi la guancia.
“Mi ha dato uno schiaffo..” penso.
Ad un tratto, sento un urlo e poi, un rumore di vetro rotto. Mi alzo di scatto da terra e mi precipito in cucina. Appena entro, una scena ghiacciante mi si presenta davanti. Harry, accasciato a terra con la mano insanguinata e dei pezzettini di vetro sulla mano e per terra. In più, c’è dell’acqua.
< Harry ma cosa.. >
< Vai via Ariel, io sono un mostro. Io metto paura alle persone. > risponde cupo.
Lentamente, scansando il vetro, mi avvicino a lui e mi inginocchio abbracciandolo. Il suo viso, finisce poggiato sul mio petto.
< Non sei un mostro Harry. Sono i tuoi comportamenti a renderti in un modo che non sei. E’ vero, mi metti paura a volte, ma non tu, i tuoi modi di fare. Ma, vedi Harry, io credo in te. So che tu sei buono. Non so cosa ti sia successo per diventare così, ma so per certo, che il vero Harry è dolce e gentile. Io non ho paura Harry, non ho paura di te. Ma del tuo carattere. Ti sembrerà strano, perché ci conosciamo da poco. Ma in questi giorni, anche se mi hai fatto soffrire.. ho imparato anche a volerti bene. Ieri sera quando non ti sei fatto sentire, già mi mancavi.. Se tu vorrai, io sarò al tuo fianco Harry, solo se tu vorrai. >
Sento delle braccia circondarmi il corpo e poi, dei strani suoni, come dei singhiozzi. Ad un tratto, sento una cosa, bagnarmi il ginocchio. Abbasso lo sguardo e da dietro dei riccioli, vedo Harry piangere. Rimango di sasso.
< Harry.. > dico senza sapere cosa aggiungere.
< Grazie Ariel, ma adesso.. vorrei rimanere un po’ da solo.. se non ti dispiace. >
Annuisco, e in silenzio, lascio quella stanza. Prima di varcare la soglia, sento il mio nome. Mi giro.
< Ti prego, non andare dicendo in giro di questo mio momento. > abbassa lo sguardo.
< Sarà il nostro piccolo segreto. >
Pian piano, lascio la stanza, andando verso il salotto. Mi siedo sul divano e pian piano chiudo gli occhi. “Non posso crederci, Harry ha pianto..” penso.

* * *

Sento dei rumori provenire dalla cucina. E’ passato un quarto d’ora e di Harry nessuna traccia. Ad un tratto, lo vedo uscire dalla cucina e mi guarda. Il suo sguardo è serio, indecifrabile. Mi si avvicina e io sollevo lo sguardo incontrando i suoi occhi.
< Mi aiuteresti a medicare la mano, Ariel? >
Annuisco e mi alzo dal divano seguendolo. Attraversiamo un piccolo corridoio e poi, entriamo in una stanza, la sua.
Guardo affascinata quella stanza. E’ di un colore caldo, come un arancione fuoco e poi al centro della stanza, appoggiato al centro della parete frontale, un letto matrimoniale semplice, candido, bianco. Alla sinistra del letto, una finestra; alla destra invece una porta dove credo c’è il bagno.
< Wow Harry, è magnifica. >
< Si, è carina. > sorride.
Si dirige verso il bagno ed io lo seguo. Appena entro, un bel bagno si presenta davanti me. Vedo Harry con la mano sotto l’acqua, tentare di togliersi dei piccoli pezzi di vetro, la sua espressione di dolore, mi fa venire i brividi. Lentamente mi avvicino prendendogli la mano.
< Lascia fare a me. >
Avvicino le mie piccole dita a quei pezzettini di vetro e lentamente, li tolgo dalla sua pelle. Sento gli occhi di Harry, fissare tutti i miei movimenti. Dopo aver rimosso il vetro, metto la sua mano sotto l’acqua.
< La cassetta del pronto soccorso è dentro quel mobiletto. >
< Okay d’accordo, tu aspettami in camera. >
Mi abbasso e prendo la cassetta, richiudendo poi il mobiletto.
Mi dirigo in camera da letto, uscendo dal suo bagno. Apro la cassettina e prendo del disinfettante.
< Brucerà un po’.. ma spero non troppo.. > dico avvicinandomi a lui.
Mi siedo sul letto al suo fianco. Lentamente, sfioro le sue ferite con il disinfettante. Lo sento sobbalzare. Tolgo la mano all’istante.
< Harry io.. > cerco di scusarmi.
< Tranquilla, è normale che brucia.. > strizza gli occhi.
Riprendo ad appoggiare il cotone sulla ferita.
< C’è un modo per non farmi sentire dolore mentre mi disinfetti la mano, sai? >
< E qual è? > chiedo ingenuamente.
< Questo.. >
Con la mano libera, mi sfiora la guancia lentamente, d’istinto chiudo gli occhi bloccandomi ed improvvisamente, sento le sue labbra sulle mie. Sobbalzo colta di sorpresa. Sento che mi libera la mano dal cotone e pian piano mi sdraia sul letto, senza staccare le labbra dalle mie. Sento la testa, poggiare sul cuscino e il peso di Harry, trasferirsi sul mio corpo. Il mio cuore, batte all’impazzata, come se avessi fatto ore ed ore di corsa. Sento una cosa umida, lasciare una piccola scia sulle mie labbra per poi, cercare d’entrare. L’accolgo d’istinto, e in un batter d’occhio, io ed Harry siamo protagonisti di un bacio da favola. Sento la mia lingua rincorsa dalla sua e viceversa. Si sfiorano, si toccano.. ma tutto fatto nel modo più dolce. La sua mano, mi sfiora il fianco facendomi trasalire. Un piccolo sospiro, esce da me. Sento i denti di Harry pizzicare le mie labbra. Metto le mie braccia attorno al suo collo e gioco con i suoi ricci, attorcigliandoli tra le mie dita. Le sue labbra, tracciano una scia indefinita di baci su tutta la mia mascella, per poi risalire alle mie labbra e dare vita ad un bacio, diverso da quello di prima. Un bacio più intenso, più voluto, più desiderato. Sento le sue mani frugare sotto la mia maglia e poi, sollevarla lasciando scoperta la pancia. Il mio respiro aumenta d’intensità. Non ho paura, solamente sono piacevolmente coinvolta. Le sue labbra sono bollenti, piene di passione, si sente. Ma pian piano, il ritmo passionale del bacio, torna lento come quello di prima. Dopo un po’, sento le sue labbra, staccarsi dalle mie. Riapro gli occhi e sento la fronte di Harry poggiare sulla mia. Entrambi respiriamo affannati. Sorrido timidamente e vedo Harry che ricambia il mio sorriso. Nessuna parola, niente di niente, quel momento è perfetto già così.
Delle dolcissime fossette gli compaiono ai lati del viso ed io, c’affondo il dito dentro. Una bellissima e melodiosa risata, si disperde per la stanza. Rotola vicino a me, e si mette su un fianco guardandomi. Lo guardo, o meglio, lo ammiro. Il suo volto è rilassato. Sta bene, si vede.  La sua voce, spezza il silenzio.
< Dormi con me Ariel, ti giuro che non ti torcerò un capello. Ma dormi con me. Mi sento così solo la notte.. >
Rimango colpita dalla semplicità di quella frase.
< Harry, vorrei, ma non ho vestiti, e poi domani devo andare a scuola. Sono vestita troppo elegante. >
Vedo gli occhi di Harry, scrutare il mio corpo.
< I jeans sono apposto piccola, e le scarpe pure, l’unica cosa è la maglietta. Per questo, ci penso io domattina. Per la notte, ti do un mio pigiama. Ti prego rimani. >
Lo guardo negli occhi. Ripenso al bacio di prima e rabbrividisco. Lo guardo ancora..
< Harry, hai tentato di, di.. insomma ci siamo capiti. Come posso dormire tranquilla? > lo guardo seria.
< Sono disposto a dormire per terra. >
Rimango spiazzata. Sospiro.. “Che faccio? Rimanere o no?” penso. Prendo un respiro profondo.
< E va bene, rimango, ma soltanto se dormi al tuo posto. >
I suoi occhi si illuminano e si china su di me lasciandomi un bacio stampo sulle labbra. Sento le gote diventare rossissime ed Harry saltare giù dal letto.
Lo vedo frugare dentro un grande armadio fatto di specchi. Mi alzo dal letto e chiamo Alfred per avvisarlo, che dormo fuori casa.

* * *

Esco dal bagno e vedo Harry con il solo pantalone del pigiama addosso. Sento il mio viso andare a fuoco. Il suo fisico è perfetto.
< Ma che siamo belle, signorina. >
Faccio un giro su me stessa, il suo pigiama mi sta enorme. Ma ha un buon’odore, il suo.
Sento e vedo Harry che picchetta sul materasso. Lentamente mi ci avvicino e salgo gattonando sul letto. Prendo posto nella mia metà ed Harry, mi tira le coperte su.
< Così va bene? O senti freddo? >
< Va benissimo Harry, ma tu? Non senti freddo? > lo guardo negli occhi.
< Oh no piccola, io sto benone. Ora dormi dai, è già tardi e domani devi alzarti presto, anzi, dobbiamo.>
< Allora,buonanotte Harry.. > gli sorrido.
< Buonanotte Ariel. > mi sorride.
Sento che si posiziona meglio sotto le coperte e poi, sento un braccio poggiarsi sul mio fianco. Sorrido debolmente e pian piano, mi addormento.

* * *

Sento qualcosa di caldo sul mio collo, come qualcosa che soffia. Sento come dei massaggi sulla testa, è così rilassante.. Mi muovo lentamente girandomi su un fianco. Tanta caloria mi invade. Pian piano, apro gli occhi e la visione che mi si presenta davanti è angelica.
Harry a torso nudo, poggiato su un fianco con la testa rivolta verso me e un braccio che mi tiene stretta a se. Un sorriso si apre sul suo volto.
< Buongiorno mia principessa. > sussurra prima di lasciarmi un bacio sulla testa.
Sento le gote diventare rosse.
< B..buongiorno Harry.. > biascico assonnata.
Solo ora mi rendo conto, che ho una mano poggiata sul petto di Harry ed il mio viso è quasi appiccicato ad esso.
< Sono le sette piccola, e la colazione è quasi pronta. In bagno troverai i tuoi vestiti e un asciugamano pulito. Appena finisci, ti aspetto in cucina, piccolina mia. > sorride e poi, scivola giù dal letto.
Rimango stupita, non sembra affatto Harry. “Che la conversazione di ieri gli abbia fatto bene?” penso.
Mi alzo anche io dal letto e lentamente, mi dirigo in bagno. Mi lavo e mi cambio. Ma quando arrivo alla maglia, rimango sorpresa: è una camicia di Harry, bianca. Lentamente la indosso e vedo che mi viene abbastanza bene. Arrotolo un po’ le maniche e lascio qualche bottone aperto, giusto per renderla femminile. Sistemo i capelli, metto un filo di rimmel che porto sempre dietro ed esco dal bagno. Mi dirigo verso la cucina, e un buon’odorino riempie il mio olfatto. Appena arrivo, la scena che mi si presenta è davvero buffa e dolce. Harry è poggiato al tavolo, già vestito, di tutto punto, con le braccia aperte ed un sorriso contagioso. Sorrido anche io.
< Non sapevo che fossi così bravo, Styles. > dico avvicinandomi a lui.
Mi prende le mani e me le porta sulle sue spalle, per poi unire le sue mani dietro la mia schiena e tirarmi a se, lasciandomi un casto bacio sulle labbra.
< Non sapevo i miei vestiti ti stessero così bene, amore. > sorride.
Lo guardo negli occhi arrossendo. Credo che quello, sia l’inizio, di una lunga storia.
 
 
 

#Spazio Autrice

Ed eccomi qui ragazze, come promesso, vi ho postato una lunga seconda parte. Credevo che riuscivo a completare il capitolo in due parti, invece mi sbagliavo: mi sono resa conto che il capitolo è troppo lungo. quindi, per sapere come finisce l’intero capitolo, dovrete aspettare domani, con la terza parte.
Intanto godetevi la seconda parte e fatemi sapere cosa ne pensate.
Spero di trovare alcune recensioni domani mattina: più recensioni ci sono, più capitoli posto, perché ripeto, siete voi che mi fate andare avanti *-*
Vorrei ringraziare ancora una volta tutti voi. 
Ringrazio chi legge la mia storia;
ringrazio chi recensisce la mia storia;
ringrazio chi l’ha messa tra i preferiti;
ringrazio chi l’ha messa tra le ricordate;
e ringrazio chi l’ha messa tre le seguite.
Un bacio ed una serena notte, Sephora. ♥

  
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