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Autore: Chidorichan    03/03/2008    3 recensioni
Fan fiction ItachixDeidara anche se la mia coppia prefrita è NarutoxSasukeXD
Non aveva occhi che per lui.
Sentiva che era lontano dalla sua stretta.
Sentiva che non poteva averlo tutto per se.
Anche se gli era impossibile dimenticarlo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi, Akasuna no Sasori , Deidara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte Kisame avverò il proprio desiderio.
Possedette Itachi voglioso del suo corpo e del suo amore.
L'Uchiha acconsentì a tutto quello che l'altro gli chiedeva.
Ripensandoci in fondo non era brutto essere sottomessi.
Kisame era più grosso di lui e non gli avrebbe di certo permesso di comandare come faceva con Deidara.
Però non gli dispiaceva quella sensazione.
Il sesso di Kisame che lo penetrava e il caldo che sentì quando venne dentro di lui.
Aveva il votlo in fiamme lo sapeva.
Però non gli interessava anche se era imbarazzato da morire.
Ogni tanto imprecava fingendo di non essere troppo partecipe.
I: ahhh..Kisame Dio Cristo fai male....datti una calmata!
L'altro cercava di darsi un contegno.
Anche se in malo modo.
L'ultima cosa che Itachi sentì prima di addormentarsi era la voce di Kisame che gli sussurrava
K: Itachi-san...ti amo non ti lascerò a nessuno....

Deidara dormiva profondamente quando un rumore nella notte lo svegliò.
Sembrava il suono dei singhiozzi e proveniva dall'ingresso.
Si alzò dal letto cercando di non svegliare il suo Danna.
Si rivestì e si ricompose un po' meglio e si avviò fuori dalla sua stanza, voltando un ultima volta la testa in dietro
per vedere se Sasori era ancora addormentato.
Chiuse piano piano la porta alle sue spalle e andò a passi lenti verso l'ingresso.
Appena varcò la soglia non trovò nessuno.
Guardò in cucina ma non c'era nessuno.
Si decise e uscì nel giardino.
I singhiozzi erano più forti.
Un passo...
Un singulto...
Un altro passo...
Vide una figura sotto al ciliegio con la testa china e con le ginocchia raccolte al petto.
Gli si avvicinò timoroso.
Gli mise una mano sulla spalla e la figura si voltò verso di lui.
Il volto di Itachi devastato dalle lacrime gli parve ancora più bianco alla luce della luna.
D: I-Itachi-san...che ti è..s-successo?
Balbettò sconvolto nel vedere Itachi che piangeva per la prima volta da quando lo aveva conosciuto.
Itachi non rispose.
Il biondo si chinò su di lui.
D: Itachi-san...io...mi d..
Un pugno lo colpì in pieno stomaco facendolo piegare in due dal dolore.
Un rivolo di sangue gli percorse il mento.
I: VATTENE BASTARDO! LASCIAMI STARE!
Deidara era ancora peigato in due dal dolore.
Il voltò di Itachi era sconvolto.
Le lacrime scendevano numerose dei suoi occhi sanguigni.
Deidara era incredulo.
Itachi...stava veramente piangendo non se lo era immaginato.
Il bello è che piangeva per lui.
Lui che lo aveva tradito spudoratamente.
Lo aveva fatto soffrire.
............Lo aveva fatto piangere........
Vederlo mentre tremava smosso dai signhiozzi era uno spettacolo pietoso e in un certo lugubre.
Un demone che piangeva era difficile da vedere.
Ma non era piacevole.
Anzi era una cosa straziante.
Deidara non resistette più di tanto a quella vista.
Lo guardò tremando e gli voltò le spalle.
Sentiva i singulti dell'altro da dietro.
Era colpa sua....
Si tappò le orecchie.
Solo colpa sua...
Cercò di non ascoltare.
Sua....era un maledetto bastardo e lo sapeva.
Gridò.
L'altro era di nuovo seduto per terra.
Non voleva vedere la sua faccia straziante.
Con le lacrime trasparenti che la solcavano.
Quelle lacrime parevano bruciare quella pelle bianca come fossero incandesceni.
Lo avrebbero marchiato a fuoco per tutta la vita.
Deidara sapeva che era lui la causa di quelle lacrime.
D: Itachi-san....mi dispiace....perdonami...ma i-io non riesco ad amarti veramente...io sono troppo legato a Sasori-san...
Quelle parole colpirono l'Uchiha al cuore come un pugnale.
I singhiozzi aumentarono.
Il biondo si morse un labbro a sangue pentendosi di quello che aveva detto.
Ad un certo punto non sentì più singhiozzi.
Sospirò.
I: capisco....bene...vuol dire che abbiamo commesso entrambi un enorme errore....
Disse piatto.
D: ah....allora non sono l'unico a quanto ho capito.
I: no non sei l'unico...mi sono lasciato trasportare da Kisame...
Arrossì leggermente.
D: bene...credo che non abbiamo più niente da dirci....
I: concordo....
Si guardarono di sbieco.
Si salutarono con un ultimo abbraccio freddo e senza affetto.
Ognuno tornò nella propria stanza gettandosi tra le braccia del proprio amato.
Le due camere si riempirono di amore in una sincero nell'altra un po' meno.

durante quell'inverno il ciliegio perse tutti i suoi fiori come al slito....
Ma la cosa strana è che quella primavera rimase spoglio......
Come l'amore che c'era stato tra i due...
Una cosa fugace e poco seria.
Infatti, l'amore non sempre è una cosa seria.
Possiamo dirlo tutti, chi più chi meno.
Ma in fondo ai nostri cuori sappiamo che l'amore oltre che a fonte di benessere e felicità,
caura delle gravi ferite ai cuori e la profondità dipende dalla incerità dell'amore che è finito.
La tua anima rimane scalfita per tutta la vita.
Sei segnato.
Marchiato a fuoco.
Come una lacrima ardente di disperazione che scende lungo la guancia.
Cerchi di scacciarla ma quella lacrima invisibile rimane che tu lo voglia o no.
L'ultimo petalo di ciliegio si posò a terra il primo giorno di primavera e da lì non fiorì mai più....


......FINE.....
  
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