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Autore: VioletTurner    30/08/2013    1 recensioni
"Bene, lo sospettavo, ero incinta da 3 settimane ormai. E il padre non c'era più. Cominciai a chiedermi, o almeno ad immaginarmi la mia vita da quell'istante. Si era fermato il tempo da quando la dottoressa mi aveva dato la notizia al telefono. Ero ufficialmente una ragazza madre. Ero ancora una studentessa, non lavoravo, come avrei potuto mantenerlo? Tutti questi pensieri mi attanagliavano.
Mi stesi sul letto e fissai il soffitto, sperando che gli occhi si chiudessero e si riaprissero, come fosse stato soltanto un sogno.
Ma quale sogno e sogno, pensai mentre un altro conato di nausea mi attanagliava le viscere.
Johnny mi aveva fatto delle domande precise...l'avrei tenuto? No...Si...Oddio non lo so…"
Eppure mi era sembrato molto interessato, come se si volesse occupare di me e del bambino. Ma perché prendersi a carico una ragazza madre? Pagarle addirittura il posto in una clinica francese? E io che avrei fatto? Chi mi avrebbe mantenuta economicamente? Avevo una tremenda paura di come sarebbe andata avanti la mi vita. E soprattutto avevo paura che la decisione che stavo per prendere era sbagliata. Qualunque essa sia"
Genere: Commedia, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP
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*- Happiness beyond the door -*

Se riesci a superare i confini, la vita dall'altra parte è meravigliosa (Grey's Anatomy)


"Posso vederla?" chiese Johnny…
"Di la...ci sono i camici da indossare con cuffia e mascherina, uno alla volta…" 

...
"Ciao amore…" mi salutò Damiano, vestito di bianco… "Dove sono?" chiesi. Tutto era bianco intorno a me. Nulla era definito… c'era solo lui "Dove non sei... vorresti dire...non sei ne in Paradiso ne all'Inferno...vieni con me"
"Dove?" esclamai. Con tutto quel bianco attorno non si vedevano né vie né sentieri.
"Vuoi vedere nostro figlio?" chiese Damiano. "Non sono morta vero?" chiesi afferrando la mano di lui che sembrava così reale, fatta di carne, come quando la toccavo in passato.
"Ti stai abbandonando, questo ti dico. Ma una parte di te vuole vivere. Devi decidere tu...o attraversi quella porta" disse indicandomi un rettangolo nero "O resti qui con me...devi solo decidere…"
"Quanto tempo ho?" chiesi allarmata guardandomi attorno se c'era un contatore, come quelli di una bomba. Nulla
"Vieni qui a vedere…" disse Damiano con un telecomando in mano e azionando un televisore con il pulsante.
Le immagini erano chiarissime . Johnny era andato a trovare me. Indossava una cuffia e un camice. La mascherina era bagnata e i suoi occhi lucidi. Mi stringeva la mano. "Ti ho sentito anche io sai? Quando mi hai stretto la mano all'ospedale…" disse triste Damiano. "Puoi rispondere ad una mia domanda?" chiesi prendendogli di nuovo la mano, per sentirlo vicino "So già che vuoi chiedermi...si ne sono felice, sei raggiante...e per questo che vorrei che tu continuassi…" . Poi prese il mio viso fra le mani "Sarò sempre una parte di te, ma non voglio che impedisci a te stessa questo amore...che vivi con nostro figlio...vostro figlio...Johnny sarà un buon padre vedrai" finì stringendo le mie mani e baciandole. "Ti amo Viola...per questo voglio che tu continui con lui...lui non te l'avrà detto, o forse pensava che fosse solo un sogno...ma gli ho fatto capire di volervi insieme…". Lo guardai interrogativa. Lui pigiò il tasto rewind e venne una scena che non mi aspettavo...Damiano mi raccomandava a Johnny, parlando in pugliese, cosa che mi fece sorridere. Poi vidi che stavo per baciare Johnny e il mio senso di colpa per averci solo pensato. Seguiva una mia immagine che avanzava verso Johnny. Sembravo Jessica Simpson, togliendo i capelli neri. "Ecco perché mugugnava nel sonno 'Viola baciami…'" dissi sorridendo. A dir la verità mi veniva da ridere.
"Si…" annuì Damiano "Lui era già innamorato di te"
"Posso farti un'altra domanda? Come mai…"
"Ho dato una lettera così privata a Johnny? Semplicemente mi fidavo di lui...lo ritenevo il più adatto per starti vicino quando...insomma...volevo la pace interiore, volevo togliermi di mezzo"
"Come mai non hai più pensato al suicidio? E poi perché? Avevi me...Eri un bravo attore… stavi scalando la vetta!"
"Volevo finalmente confessarti il mio amore...mi sono fatto forza...e visto che Giovanni ti trascurava…pensavo che starti vicino era l'unico modo per trovare ancora più forza...ti ricordi quando mi sono dichiarato?"
"Si" sorrisi "Tremavi dalla testa ai piedi...non riuscivi a parlare"
"Che coglione!" disse ridacchiando
"Eri solo teso...lo capisco!" risposi ridendo
"Ti confesso che vorrei che tu restassi qui con me...vivere il nostro amore qui in questo posto…"
"Ma?..."
"Ma voglio che nostro figlio cresca con una madre e un padre" Poi vide lo schermo e spinse il tasto verde con la scritta 'Presente'. "Insomma poi...guarda Johnny...quell'uomo ti ama quanto ti amo io…" disse e poi mi guardò, aveva gli occhi lucidi "Non voglio farlo soffrire, per il mio egoismo". Lo abbracciai tenendolo stretto a me.
"Sei proprio un angelo…" sospirai. Lui mi accarezzava i capelli.
Ad un tratto sentii una voce spezzata dal pianto, un eco che si espandeva
"Viola...ascoltami, mi senti? Svegliati ti prego, amore mio"
Sgranai gli occhi...era Johnny
"Demian è bellissimo, è buffo e cicciottello, ha gli occhi azzurri" continuava.
I miei occhi diventarono lucidi...Damiano mi guardò "L'hai chiamato Demian? Come chiamavi me? Che ero il principe dei tuoi sogni?". Annuii. Commosso mi abbracciò "Sempre detto che sei fantastica...grazie amore. Grazie! Non sai quanto mi hai fatto felice…"
Tornai a guardarlo negli occhi "Mi manchi tanto Dam"
Sentii di volerlo baciare; mi avvicinai. All'improvviso dallo schermo sentimmo un rumore, il suono del mio elettrocardiogramma che dava l'allarme...stava diventando quasi piatto. La porta stava svanendo…

Mi misi a correre… vicino a me una parete mostrava un calendario, ogni volta che mi fermavo per prendere fiato, passavano i giorni...e la voce di Johnny in quei giorni, che mi chiedevano di farmi forza e di tornare era sempre più forte "Torna amore" faceva un eco "Sono perso senza di te" faceva un altro. Damiano correva insieme a me. Arrivai alla porta dopo una settimana. Un vento mi attirava alla porta come una calamita "Vai" mi intimò Damiano. Guardai la porta e poi Damiano poi di nuovo la porta. Cominciai ad attraversare poi mi girai, lui aveva trattenuto la mia mano. Gli diedi un bacio a stampo "Proteggici…"dissi, lasciai la sua mano e attraversai la porta nera… guardando verso Damiano e urlando a gran voce "Non ti scorderò mai…!"

Aprii gli occhi all'improvviso. Era tutto appannato ma mano mano le immagini divennero più chiare, nitide.
"Johnny" sospirai "Dove sei Johnny?". L'infermiera che era venuta per prendere i parametri scappò via.

"Signor Depp, signor Depp!" disse l'infermiera cercando dappertutto. Alla fine vide la sagoma di Johnny davanti al nido. "Oddio...grazie al cielo l'ho trovata signor Depp!"
"Cosa è successo?" chiese allarmato
"La signorina si è svegliata...chiede di lei!". Johnny si precipitò con l'infermiera fino alla sala rianimazione della maternità.
Io fissavo il soffitto con gli occhi lucidi. "Amore" disse Johnny correndo al capezzale, sorridendo "Amore sono qui…" . Io mi girai piano verso di lui e abbozzai un sorriso. "Ti...amo…" dissi debolmente. Lui mi si avvicinò e mi baciò sulla fronte. "Devo fare pipì!" aggiunsi debolmente. "Romantica la ragazza" rise lui. Mi veniva da ridere ma abbozzai un sorriso più accentuato. Dietro riconobbi delle figure… "Mamma? Papà?". Papà stava meglio, sempre debole, e portava un vaso di fiori.
Johnny si scostò lasciando passare mia madre
"Grazie!" disse mio padre stringendo la mano di Johnny e dandogli una pacca sulla spalla
"Non c'è di che…" rispose Johnny con gli occhi lucidi e poi tornò a guardarmi.
Passò un giorno. E poi un altro. E un altro ancora E potei allattare per la prima volta Demian.
Mi spostarono nel reparto maternità.
Stavo parlando e scherzando con Johnny quando la nutrice portò le culle
"Amore della mamma!" dissi quando lo vidi.
Castano con gli occhi azzurri. Come il papà…
"Sei pronta?" chiese Johnny.
"Si ma...non so davvero come si fa". La nutrice sorrise "Ecco a lei, lo tenga stretto, ma non troppo, deve trovare lui il seno con il suo aiuto". Demian dopo vari tentativi, trovò e cominciò a poppare. Non potevo fare a meno di carezzare le sue guanciotte paffute, quanto le manine che toccavano la mia pelle...dopo un po’ si addormentò tra le mie braccia e lo portarono di nuovo al nido. Se ne andò via con il sorriso, il marmocchietto.
Dopo una settimana potevo già uscire.
"Vedrai te, che bella sorpresa…" disse Johnny aiutandomi a portare l'ovetto dove dormiva pacioso Demian…
"Eh no! Te l'ho detto che non so resistere. Adesso non ti lascerò in pace fino a che non mi dirai di che si tratta!" dissi.
"Non uscirà un fiato fino a che non saremo arrivati in albergo" si impuntò lui.
"Ufff...aaaaaaaa" sbuffai.

Arrivati in albergo sistemai il piccolo nella culla, che dormiva ancora.
Johnny mi prese per mano e mi portò nella stanza attigua, stando attento a non far baccano.
"Chiudi gli occhi"
"Ecco...lo sapevo...non mi far attendere" dissi impaziente battendo il piede.
"Innanzitutto...congratulazioni mammina" disse baciandomi "Poi porgi la mano"
"Ok" dissi sorridendo ed eseguendo l'ordine. Sentii al tatto una busta di carta e aprii gli occhi.
Mi affrettai ad aprirla
'Ommerda…!' dissi leggendo il foglio. Poi guardai lui


> Io direi che per oggi posso smettere di pubblicare. Vi lascio leggere, recensire e soprattutto, voglio lasciarvi con la voglia di scoprire cosa succederà nei prossimi capitoli...siete curiose XD?
Un bacione a tutte, scrivetemi le vostre impressioni. fa sempre piacere sentire le opinioni delle proprie lettrici
Viola

 

   
 
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