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Autore: missaretta97    30/08/2013    10 recensioni
"Lui è Harry Styles, colui capace di far innamorare una ragazza solo con uno sguardo. Perché dovrebbe volere me? Io non sarò mai abbastanza per lui. Non capisco come sia riuscita solo a pensarlo."
Jessie sembrava stranamente felice del mio sfogo, mentre lo sguardo di Harry era indecifrabile. Non ce la feci a non guardarlo, e infatti voltandomi verso di lui successe quello che avevo previsto. Una lacrima mi rigò lentamente la guancia destra, che io asciugai prontamente con la mano. Lui a quel punto si alzò velocemente dalla sedia, nello stesso instante in cui lo feci io.
"Mi sono solo illusa." Dissi vedendolo, quasi sfuocato, avvicinarsi a me.
"Sarah.." Esclamò lui cercando di afferrarmi una mano.
"Mi hai solo illusa." Dissi rivolgendomi a Harry e guardandolo l'ultima volta negli occhi, scappai dalla cucina.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Our Summer

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Capitolo 15.

 
Avevo sempre saputo di non essere una ragazza, come dire, da 'copertina'. Quelle che hanno con un corpo fantastico, e dei visi impeccabili. Sapevo che non potevo competere con loro. Ma non mi ero mai lamentata del mio aspetto, perché non mi era mai importato. Io ero io, e non potevo cambiare. E poi, sinceramente, a me erano sempre piaciuti i miei capelli scuri e miei grandi occhi da bambi. Ma appena avevo aperto la porta di casa, quel briciolo di autostima che avevo era andato a farsi benedire. Jessie, la cugina di terzo grado dei ragazzi -diventata 'sfortunatamente' anche mia parente- quella che aveva una fissa per Harry, era la tipica ragazza da cui sarei stata alla larga. Sapete quando a scuola incontrate la più popolare, quella bionda ossigenata, tutta vestita di rosa, e con una miriade di ammiratori dietro? Bene, io avevo sempre tenuto le distanze dalle persone così. Creava sempre meno problemi farsi i fatti propri, e tutto mi andava alla grande.
Ma grazie alla mia sfortuna, un nuovo prototipo di barbie si era instaurato in casa nostra con serie intenzioni. Ci avrebbe deliziato con la sua presenza per tutta la sera solo ed esclusivamente per il semplice fatto che gli mancava Harry.
Sarà stato il suo modo di vestire, o di atteggiarsi, ma non mi ispirava molta simpatia.
"Mm.. piacere, sono Sarah.." mi presentai porgendole la mano. Lei la guardò quasi schifata ed io la ritirai subito.
"Chi?" Disse acida.
"Emm.. io?" dissi confusa.
"No, chi te lo ha chiesto?" Fece una smorfia, poi mi superò entrando in salone. "Harry!!" Esclamò correndogli incontro.
Quest'ultimo stava appena scendendo le scale, spensierato, con tutta l'intenzione di lanciarsi sul divano e incollarsi alla televisione. Infatti la sua reazione fu esilarante: non appena sentì l'urlo, alzò il viso terrorizzato e vide Jessie correre verso di lui. Inizialmente fece una smorfia, quasi scocciato, ma senza aver il tempo di pensare se la ritrovò avvinghiata a lui come se fosse una cozza.
Oddio, ma questa da dov'era uscita? Insomma, capivo benissimo che non era esattamente un tipo timido, ma io non mi azzarderei mai a saltare addosso a un maschio in quel modo. Cioè, vi immaginereste me in braccio ad Harry urlandogli che mi è mancato?
Una scena del genere potrebbe accadere solo in un mondo parallelo, dove Debby sarebbe una ragazza fine, dove Niall odierebbe il cibo, e dove Harry sarebbe ancora vergine. Insomma, per intenderci, non potrebbe mai capitare. E poi, per dirla tutta, mi dava anche un po' fastidio.. Fastidio. Fa.sti.dio. Fastidio è diverso da gelosia. Io non ero gelosa, intendiamoci!
"Hey ragazzi, chi è l'oca avvinghiata ad Harry sulle scale?" Disse Debby uscendo dalla cucina con un sacchetto di patatine.
Zayn e Louis scoppiarono a ridere. "E' Jessie.." Le rispose Niall fregandole un manciata di patatine.
Lei si portò le mani alla bocca. "NO.." disse stupita.
"Si è lei, credo di saper riconoscere mia cugina.." Continuò Niall.
Debby alzò gli occhi al cielo. "Sembra una pu-"
"Debby!" la rimproverai.
Lei sbuffò. "Puffa! Sembra una puffa. Cosa pensavi che dicessi, eh?" Zayn scoppiò a ridere e le circondò il collo con un braccio.
"Su, andiamo a salutarla." Disse poi trascinandola con lui verso Jessie e Harry.
"Ciao Jessie!" disse Zayn.
"Zayn!" Esclamò lei sorridendogli. "Chi è questo schianto accanto a te? La tua ragazza?" Continuò lei, indicando Debby.
Quest'ultima aveva un'espressione indecifrabile. La bocca le si era spalancata, poi era talmente arrossita da sembrare un pomodoro. Zayn ridacchiò e le baciò una guancia, non migliorando la situazione. "No, è un'amica..".
"Sono Debby, piacere!" disse poi, una volta essersi ripresa, e allungandole una mano.
Jessie evitò la mano, e la strinse in un abbraccio. "Piacere mio!" Rispose lei.
Debby era ancora più sorpresa. Mentre io ero decisamente scioccata. Insomma, perché si comportava così? Perché a me mi aveva 'schifata' mentre a Debby se l'era abbracciata? Cosa le avevo fatto?
"Quando si mangia?" Disse Jessie toccandosi la pancia. "Ho una fame!" Sorrise.
Magari dovrei provare a darle una seconda possibilità. "Anch'io!" dissi.
Lei fece una smorfia guardandomi da testa ai piedi. "Si, ma non esagerare te. Si inizia a vedere un po' di pancetta, tesoro. Fai qualche sport, almeno?" Il mio sorriso si spense.
"Emm.."
"E tesoro, sai che sei pallida? Non sarai mica malata spero!" disse poi. Io mi morsi le labbra, e incontrai gli occhi di Harry. Quei suoi occhi tanto belli, che mi guardavano quasi dispiaciuti. Come se fosse colpa sua quello che mi stava dicendo Jessie. "Guardati hai due occhiaie!" Io chiusi gli occhi, cercando di trattenermi. Strinsi i pugni per darmi forza.
"Ho dormito poco." E dopo averlo detto mi allontanai dagli altri. Ma anche di schiena, riuscii a percepire la presenza di uno sguardo confortante, che vegliava su di me, come se non mi volesse abbandonare.
 

 
Era la prima volta che mi guardavo allo specchio in quel modo. Che fissavo i miei occhi, i miei capelli e il mio sorriso, disprezzandoli. Era orribile quella sensazione; non avevo mai dato importanza al mio aspetto. ma da quando una ragazza molto più bella di me, me lo aveva fatto presente, iniziava a pesarmi. Ma non volevo deprimermi. Ero solamente me stessa, e io stavo bene così. Non riuscirei nemmeno a immaginarmi con un corpo diverso.
Così quella sera, per non sentire più cattiverie di quel genere, solo rivolte esclusivamente a me, me ne andai in camera presto, con la scusa di avere sonno.
Era da mezz'oretta ormai che mi ero rintanata in camera, e la noia mi stava assalendo. Avevo acceso il computer, che poi avevo usato come stereo, avevo provato a leggere un libro, ma con scarsi risultati, perché mi distraevo con poco, e adesso stavo disegnando. Amavo disegnare, ma quella sera l'ispirazione tardava a venire.
"Ciao ragazzi.." sentii una voce provenire da sotto. "Sono stata bene con voi stasera!"
Spalancai le orecchie, per riuscire a sentire quello che Jessie stesse dicendo. "Anche noi" Le rispose qualcuno. Aveva la voce roca, ma sensuale. Capii subito che si trattava di Harry. Certo Harry, come ti saresti annoiato con lei sempre in braccio? Capivo il fatto che era da molto tempo che non uscisse con una ragazza, ma ridursi a quella specie di sanguisuga non mi sembrava una soluzione così positiva. Insomma, avrebbe dovuto cambiare. Avrebbe dovuto iniziare a mettere la testa a posto, e iniziare a trattare le ragazze come dei esseri umani, avrebbe dovuto capire che anche noi femmine, abbiamo dei sentimenti.
Ma forse aveva già iniziato. Forse con Jessie era una cosa seria. Con lei magari si sarebbe comportato bene. E io sarei stata felice per quel riccio: felice per la sua nuova relazione e perché avrebbe smesso di stuzzicarmi. Ma allora perché non riuscivo ad essere serena? Perché non riuscivo a vederlo con Jessie? O con qualunque altra ragazza? Perché sentivo una stretta allo stomaco ogni qual volta che lui pronunciava il suo nome?
"E Harry?" la sentii pronunciare. "Non farti desiderare, chiamami presto!"
Sentii una risata. "Certo, Jessie!"
Ed ecco ancora quella strana sensazione allo stomaco. Sentii la porta di casa chiudersi, e poi dei passi salire le scale. Ci misi poco a capire che stavano venendo in camera mia. Spalancai gli occhi, e velocemente scesi giù dalla sedia quasi lanciando la matita che avevo in mano sulla scrivania. Corsi verso il mio letto e mi ci infilai dentro chiudendo gli occhi per far finta di dormire. Sentii dei passi avvicinarsi alla mia stanza, per poi fermarsi improvvisamente.
"Sarah.." sussurrò qualcuno dopo aver schiuso la porta. Dalla voce capii che era Harry, ma rimasi con gli occhi chiusi. Lui sospirò poi entrò lo stesso chiudendosi la porta alle spalle. Si avvicinò al mio letto e si sedette sul bordo, in modo da essermi accanto, poi allungò un braccio, facendo arrivare la sua mano sulla mia guancia. Io ero irrigidita. Ero rimasta ferma immobile sotto il suo tocco.
Come mai mi faceva quell'effetto? Insomma, era Harry! Era solo il migliore amico dei miei fratelli, quello che non avevo mai sopportato. Eppure non capivo perché mi sentissi così debole. Non appena si avvicinava a me, mi immobilizzavo. Una volta non mi succedeva così.
"Mi dispiace.." sussurrò accarezzandomi. A cosa si riferiva? Ma non riuscii a pensare molto. Ero troppo concentrata sulla sua mano che passava delicatamente dalla mia guancia fino a sfiorare il mio labbro inferiore. Poi sentii una leggera pressione sulla fronte. Cavolo, mi aveva dato un bacio. Un bacio sulla fronte, ma pur sempre un bacio! Ma quello che non capivo era il motivo. Il motivo per il quale mi aveva dato il bacio e quello per cui era venuto qui. Sospirò e rimase a guardarmi fino a quando qualcun altro prese parola.
"Hey Harry.." Era Zayn. "Cosa ci fai qui?"
"Niente.." sussurrò facendo arrivare la mano ai miei capelli, per poi giocarci.
"Oh.." mormorò Zayn, come se avesse capito tutto da quel gesto. "Ti stava cercando Louis.."
Harry annuì. "Va bene.." E dopo averlo detto, annullò quel contatto con il mio corpo e uscì dalla mia stanza.
"Sarah?" Mi chiamò Zayn. Io tenni gli occhi chiusi. "Su, apri gli occhi. Lo so che sei sveglia!"
Come? Li aprii e lo guardai. Aveva un sorriso soddisfatto stampato in faccia. "Come lo sapevi?"
"Sai, non sei una brava attrice.." Mi guardò, poi ridacchiò. "Appena lui ti ha dato quel piccolo bacio sei arrossita e per poco non ti spuntava un sorriso!"
"No, non è vero..."
"Fidati, lo è!" esclamò. "Però tranquilla, Harry non si è accorto di niente.."
"Menomale.." borbottai.
Lui rise. "Comunque, mi dispiace per Jessie.. non starla a sentire, va bene?" Disse guardandomi negli occhi. "Fammi questo favore, non credere a niente di ciò che ti dice.. Sei bellissima Sarah, lei è solo invidiosa.." Continuò.
Io annuii e lo abbracciai. "Grazie Zayn.." Mormorai. "Mi fai un favore anche te?"
Lui annuì. "Se ti piace Debby, non aspettare troppo a dirglielo. Non voglio che tutto si complichi ancora di più."
Lui sospirò. "Va bene.." mormorò sciogliendo l'abbraccio.
 


Se qualche mese prima, mi avessero detto che sarebbe successo tutto questo, sarei stata la prima a salire in macchina per questa vacanza. Chi lo avrebbe mai detto che Louis, Niall e Zayn sarebbero diventati i ragazzi più dolci che avessi mai conosciuto? Che sarebbero diventati, insieme al mio fratellone Liam e a Debby, i miei punti di riferimento? Io sarei stata la prima a negarlo, ma invece ora mi ritrovavo ad affrontare la realtà. Una realtà che non avrei mai immaginato. Perché nonostante la loro dolcezza, stavo iniziando ad provare un certa simpatia nei confronti di Harry.
Non era, però, una semplice simpatia. Non era una di quelle 'ti ho perdonato e non ti odio più, possiamo essere amici?' No, certo che no. Perché anche se era tutto complicato fra di noi, era successo troppo velocemente. Fino a pochi giorni fa, ci insultavamo e ci stuzzicavamo come se fossimo cani e gatti. Mentre adesso mi sentivo così strana con lui. Così vulnerabile. E non ne capivo nemmeno il motivo. Il perché avessi quelle reazioni alla sola sua vicinanza era un mistero. Soprattutto perché era stato un cambiamento tanto radicale, quanto improvviso.
Dovevo mettermi in testa che lui era sempre Harry Styles. Quello che non mi sopportava, che si divertiva a farmi arrabbiare, che adorava mettermi in difficoltà, quello che... ieri sera mi aveva accarezzata e mi aveva baciata sulla fronte. Certo, dormivo e quindi in teoria non avrei dovuto saperlo, ma morivo dalla voglia di chiedergli delle spiegazioni. Ma non potevo certo spuntargli davanti al viso e dirgli sorridente: 'Hey, ti ricordi ieri sera? Quando mi accarezzavi? Ero sveglia! Perché mi hai chiesto scusa?'
No, certo che non potevo. Era tutto talmente assurdo che aspettavo uscisse Harry da un momento all'altro urlandomi 'Ci sei cascata! Davvero pensavi che fossi cambiato?' Il tutto accompagnato da un'amara risata. E questo mi faceva rivoltare lo stomaco, perché infondo io speravo veramente in questo nuovo Harry.
Mi piaceva.
Ed era sbagliato, perché io uscivo con Daniel. Anche se non avevamo fatto un primo passo, mi sembrava ingiusto nei suoi confronti. Non potevo pensare così costantemente ad Harry quando sapevo che Daniel provava qualcosa per me. Non come adesso: con Harry come pensiero fisso, e con un appuntamento con Daniel ai paraggi. Era tutto così sbagliato.
E poi Harry sembrava trovasi così bene con... Jessie.
Solo pensare a quel nome, mi fece fare una smorfia.
Mi guardai velocemente allo specchio, e aggiudicando questo vestito che stavo indossando, scesi al piano di sotto. Andai in cucina, mi riempii un e d'acqua e lo bevvi tutto d'un sorso. Poi mi andai a sedere sul divano, accendendo la televisione, aspettando che arrivasse Daniel a prendermi.
Cambiai interrottamente canale, fino a trovare 'The vampire diaries' e mi misi a guardarlo concentrata. Amavo quella serie tv, me l'aveva fatta scoprire un'amica, e già dal primo episodio mi era piaciuto Damon. Quindi si, facevo parte del team 'delena'.
"Ciao!" Mi salutò una voce roca sedendomi accanto. Io sussultai, perché non mi ero accorta della presenza di quel qualcuno, troppo concentrata nel guardare la tele.
"Mm.. ciao Harry" Borbottai, rivolgendogli un sguardo veloce, poi il silenzio ci avvolse. Non ci rivolgemmo più la parola: c'erano troppo cose da dirci, ma nessuno dei due voleva affrontarle.
Fu lui a rompere quel straziante silenzio. "Come mai sei vestita così?"
Mi girai dal suo lato, guardandolo. "Sai, potrei farti la stessa domanda.." Dissi alludendo al fatto che stava indossando solo un paio di boxer. E diciamo solamente che questa cosa non mi rendeva così tanto indifferente. Sinceramente, se non avessi avuto un briciolo di contegno, gli avrei sbavato davanti alla faccia, o almeno sarei rimasta a fissarlo intensamente. Cosa che stavo facendo. Mi morsi il labbro cercando di distrarmi. Cavolo Sarah, non puoi pensare in questo modo su Harry! Non quando esci con Daniel! Mi rimproverai.
Lui alzò le spalle. "Avevo caldo.." mi rispose sorridente. "Ma adesso rispondimi tu.."
Alzai le spalle, ricopiandolo. "Esco con Daniel." Dissi semplicemente.
Vidi il suo sorriso spegnersi. "Oh.."
"Già.." mormorai.
"Beh.."
"Cosa..?"
"Divertiti.."
"Certo.."
"Torni per cena?" Chiese infine. Avevamo iniziato a parlarci a stentoni. Era strano: niente battutina sulla mia uscita, o su Daniel. Cosa gli prendeva ad Harry?
"Credo di si." gli risposi.
"Bene.." disse, ed io annuii. "Divertiti"
"L'hai già detto.." gli feci notare.
Lui cercò di fare un sorriso. "Hai ragione!" Mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia. Mi irrigidii al solo contatto delle sue labbra, e il mio viso diventò immediatamente rosso.
Lui se ne accorse, e il sorriso di prima divenne più grande. Come uno di quelli che ero abituata a vedergli. Poi si alzò uscendo dal salotto, e non appena aprii la bocca per chiedergli dove andasse, sentii il clacson di una moto. Daniel era arrivato, ed io avevo più voglia di seguire Harry, che andarmene con lui.


 

  
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