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Autore: 1DalIlaria    31/08/2013    3 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6th July 2013, Friday
                    
 
 
 
<< Wow che mangiata!>> disse Dalila.
 
<< Era tutto ottimo, bravo Liam!>> disse Niall.
 
Liam lo ringraziò con lo sguardo e cominciò a sparecchiare.
Dalila si alzò e cominciò ad aiutarlo.
 
<< Ferma, faccio io. Tu, Niall e Louis andate pure in sala>> disse Zayn mettendole una mano sulla sua e fermandola. Dalila guardò prima le loro mani e poi il ragazzo.
 
<< Tranquilla, ci penso io>> le disse il pakistano sorridendole.
 
<< Okay, come vuoi>> gli rispose la bionda. Aveva capito che il moro voleva restare da solo con l’amico. Che dovessero parlare di qualcosa di importante? 
Dalila seguendo gli altri due cantanti sotto lo sguardo protettivo di Zayn e quello confuso di Liam. 
 
<< E così avete fatto pace..>> cominciò il castano riprendendo a sparecchiare.
 
<< Già>> rispose Zayn.
 
<< E come è successo?>> chiese curioso Liam.
 
<< Diciamo che…>> cominciò Zayn sorridendo << E’ stato merito di un cucciolo di tigre>> disse in fine.
 
<< Davvero?>> chiese sorpreso Liam.
 
<< Già, se non fosse stato per lui a quest’ora…>> il pakistano non concluse la frase e rabbrividì leggermente. Non voleva pensare in che situazione sarebbero stati lui e la bionda se Palla Di Pelo non li avesse riavvicinanti.
 
<< E il peluche?>> chiese Liam curioso e cambiando discorso.
 
<< Quello… è solo un regalo>> rispose Zayn passandogli un piatto.
 
<< E che significato ha?>> Liam lo guardò attentamente.
 
<< Non lo so. So solo che le ho fatto un regalo>> confessò il maggiore dei due.
 
<< Non guardarmi così!>> lo scacciò Zayn. Si sentiva già abbastanza confuso per fatti suoi se ci si metteva anche Liam e la sua faccia maliziosa, di sicuro, non aiutava.
 
<< Ma che sei tenero!>> lo prese in giro Liam.
 
<< Piantala!>> lo sgridò il moro arrossendo.
 
<< Zayn che arrossisce! Che ti ha fatto quella ragazza?!>> continuò la presa in giro il castano.
 
<< Liam, non ti sopporto quando fai così>> gli disse Zayn guardandolo serio.
 
Il minore dei due smise di riedere e guardò attentamente l’amico.
 
<< Come ti senti?>> gli chiese improvvisamente serio.
 
<< Non lo so… penso bene. Ma sono ancora confuso>> gli rispose il moro.
 
<< Capito… Be, comunque avete fatto pace e questo è già qualcosa. Vedrai che si sistemerà tutto>> gli disse dandogli una pacca sulla spalla.
 
<< Non ci devo pensare, giusto?>> disse Zayn guardando l’amico.
 
<< Esatto, mio dolce Zayn>> lo prese in giro Liam scoppiando a ridere.
 
Zayn non ebbe il tempo di rispondergli che Dalila spuntò sulla soglia della porta.
 
<< Ehy>> disse Zayn salutandola.
 
<< Vi lascio soli>> disse Liam andando verso Dalila e facendole l’occhiolino. Dalila arrossì un po’ e poi si rivolse al pakistano davanti a sé.
 
<< Sei stanca?>> chiese Zayn.
 
Dalila annuì. Come aveva fatto a capire che voleva chiedergli di accompagnarla a casa?
 
<< Okay, prendo la giacca e ti porto in albergo>> disse Zayn salendo sul primo gradino della scale.
 
<< Ti porto giù Simba?>> le chiese fermandosi.
 
<< No, posso lasciarlo qui da voi?>> chiese Dalila.
 
<< Certo, lo tengo in camera mia?>> chiese Zayn.
 
<< Mi faresti un favore, non voglio lasciarlo in albergo>> disse Dalila.
 
<< Okay>> e detto ciò Zayn salì sparendo dalla vista della ragazza.
 
Dalila entrò in sala ma si fermò sulla porta e sbadigliò.
 
<< Vuoi che ti accompagniamo?>> chiese Louis.
 
Dalila non ebbe il tempo di rispondergli che qualcuno, alle sue spalle, lo fece al suo posto.
 
<< L’accompagno io>> disse Zayn prendendo le chiavi della macchina.
 
<< Okay, allora a domani!>> disse Louis alzandosi e andando ad abbracciare l’italiana.
Poi fu il turno di Niall e in fine quello di Liam. Quest’ultimo le schioccò un bacio sulla guancia e le diede la buona notte.
 
<< A domani ragazzi! ‘Notte!>> disse Dalila poi Zayn la trascinò fuori.
 
I due uscirono dalla porta e Zayn la prese per mano. I due salirono in macchina e per l’intero viaggio, che durò più o meno dieci minuti, nessuno disse nulla.
 
 
 
Camminarono lungo una strada, per poi arrivare al Tamigi. La luna era piena e il cielo stellato, non una nube copriva la cupola di quel blu intenso. La strada costeggiava la lunga distesa d’acqua, nella quale si riflettevano luci dai colori caldi che facevano contrasto con il colore scuro dell’acqua. Traghetti illuminati scivolavano lenti sul fiume, il quale affiancava le meraviglie turistiche più conosciute di Londra.
 
Su quella strada poi c’erano loro, due ragazzi appena usciti da un ristorante, che avevano alle spalle il ricordo di una giornata meravigliosa passata insieme. Due ragazzi che passeggiavano tenendosi per mano, per non lasciarsi mai. Per non perdersi, non di nuovo. Probabilmente entrambi sapevano che tra di loro c’era qualcosa di speciale, ma a quanto pareva non proprio tutto era perfetto.
 
Arrivarono più o meno a metà strada, camminavano già da una mezz’ora. Al di là del fiume scorsero la London Eye, imponente e ancora più bella di sera con le cabine illuminate.
 
<< É stata una giornata davvero magnifica>> disse lei camminando con lo sguardo rivolto verso il fiume, mentre si lasciava accarezzare i capelli da un venticello lieve e piacevole.
 
<< Hai ragione, anche io sono stato benissimo oggi>> Harry guardò Ilaria e lei si girò verso di lui. Si scambiarono uno sguardo, poi la ragazza guardò davanti a sé.
 
<< Oggi per me è stata la giornata delle prime volte se ci pensi. La prima volta che ho nuotato con un delfino, la prima volta che ho visto le giraffe e molti altri animali dal vivo e la prima volta che ho mangiato giapponese – girò lo sguardo verso di lui – è un giorno da ricordare>> finì.
 
<< Per quanto mi riguarda sono tutti giorni da ricordare da quando ti ho incontrata per la prima volta>> disse Harry sorridendo.
 
In un attimo la mente della rossa corse velocemente indietro nel tempo, tornando a circa tre anni prima.
 
“Da quanto tempo ti piace?”
“Da quando l’ho incontrato per la prima volta.”
 
Scosse la testa, scacciando immediatamente quel pericoloso ricordo che era riemerso senza motivo. Il cantante la guardò improvvisamente serio, notando che per l’ennesima volta in quella giornata la testa di Ilaria era da tutt’altra parte tranne che lì con lui.
 
<< Sai, potrei dire anche io la stessa cosa>> disse lei con un pizzico d’ironia, soffocando subito quel pensiero.
 
<< Ma?>> fece il riccio quasi rassegnato.
 
<< “Ma” cosa?>> chiese la ragazza confusa dalla sua domanda. Per lei non esisteva nessun “ma”.
 
<< Ma non lo dici>> Harry smise di camminare e si voltò verso la rossa per guardarla dritta in faccia.
 
Ilaria lo osservò, diventando anche lei subito seria e lasciando uscire un sospiro profondo.
Tenendosi ancora per mano, la rossa lo tirò verso il muretto a lato della strada che costeggiava il fiume e si sedette, invitando il cantante a fare lo stesso. Harry si mise al suo fianco e la guardò senza però trovare il suo sguardo, intento ad osservare le proprie mani.
 
<< Mi dici che succede? – chiese il riccioluto vedendo che la ragazza non si decideva a parlare – è tutto il giorno che sei strana, la tua mente sarà stata presente per nemmeno la metà del tempo che abbiamo passato insieme>> continuò.
 
La ragazza ancora non rispose, ma prese a torturarsi le mani più pesantemente ed Harry notò che le tremavano.
Il cantante poggiò una mano su quelle di lei, cercando di tranquillizzarla.
 
<< Ci siamo divertiti>> constatò lei in un sussurro.
 
<< Certo che ci siamo divertiti – rispose il riccioluto sorridendo – ma ho notato che qualcosa è cambiato da quando... – fece una pausa, cercando di captare la reazione della ragazza – da quando abbiamo parlato nella vasca dei delfini>> concluse.
Lei ancora non lo guardava negli occhi, le sue mani presero a tremare più forte. Un pensiero l’assaliva e la spaventava.
 
<< È per quello che ci siamo detti?>> domandò esitante lui, vedendo che Ilaria non accennava a rispondere. Sperava con tutto il cuore che non fosse quello il problema.
 
<< Harry... – cominciò lei in un sussurro, mentre il ragazzo sospirò quasi rassegnato – il fatto è che sono successe troppe cose>> disse, finalmente guardandolo in faccia.
 
Probabilmente si stava arrampicando sugli specchi, doveva a tutti i costi nascondere ciò che le passava per la testa. Cosa poteva dirgli? Che il suo passato la spaventava e aveva paura che potesse ripetersi in futuro...con lui?
 
Ilaria cominciò a stringere la presa sulla mano di Harry, accarezzandogli il palmo con il movimento continuo del pollice.
 
<< Sono venuta qui per passare una vacanza con la mia migliore amica, invece incontro te e mi stravolgi tutti i miei giorni – spiegò la rossa – e poi la radio e ciò che mi hai detto stamattina...>>
 
Ilaria portò la mano libera al volto del riccioluto, poggiandogliela delicatamente su una guancia a palmo aperto.
 
<< Dammi solo il tempo di abituarmici>> continuò lei sorridendogli appena. Harry chiuse gli occhi al tocco della ragazza ed annuì, riaprendoli.
 
<< Quindi è solo questo il problema?>> chiese il cantante, quasi sollevato. La rossa annuì, cercando di sembrare il più convincente possibile.
 
<< Ti serve del tempo?>> domandò il riccio allontanando la mano da quella di lei.
 
<< Ehy... – fece Ilaria alzandosi dal muretto e posizionandosi in piedi tra le gambe di Harry – non mi serve niente, non voglio che ti allontani>> disse, tenendogli ancora una mano sulla guancia e l’altra poggiata sulla sua spalla.
 
<< Sei sicura?>> domandò lui serio, puntando lo sguardo in quello di lei.
 
La ragazza lo osservò attentamente, perdendosi prima nei suoi occhi chiari, per poi passare alle sue labbra morbide e non poté nascondere il suo desiderio di baciarle di nuovo. Ma cosa sarebbe successo se l’avesse fatto? Era confusa e un bacio sarebbe potuto essere sia curativo che devastante. Avrebbe potuto capire ciò che desiderava e ciò che era più giusto fare, oppure avrebbe potuto renderla ancora più confusa ed insicura, facendola cadere in un baratro dal quale sarebbe stato difficile uscire.
 
Senza però nemmeno sfiorare le sue labbra, lo guardò negli occhi e capì che lei desiderava Harry, lo desiderava più di ogni altra cosa, ma quella paura la bloccava. Si accorse che era invasa dalla paura, così potente da poterla fermare dall’amare la persona alla quale forse teneva di più e che l’aveva aiutata tante volte quando le era capitato di rinchiudersi in camera ed abbandonarsi ad un mare di lacrime.
 
Ma probabilmente, se quel sentimento non fosse sparito, non avrebbe potuto concedersi a lui e lasciarsi andare come desiderava. Però, l’unica cosa della quale era sicura era che doveva scacciarlo da sola, solo lei poteva aiutare sé stessa, ma aveva bisogno che Harry le stesse accanto, anche ignaro di ciò che stava succedendo dentro di lei. Le bastava la sua sola presenza.
 
Tenendo lo sguardo fisso negli occhi verdi di lui gli accarezzò nuovamente una guancia.
 
<< Sicura>> gli sorrise.
 
Si scambiarono ancora qualche sguardo, poi la rossa gli mise le braccia al collo e lo abbracciò, stringendolo forte.
 
Ma non appena il suo volto scomparve dietro la spalla del riccio, il sorriso di poco prima svanì e la sensazione di poco prima prese il suo posto.
 
 
 
Arrivati all’albergo Zayn parcheggiò e spense la macchina. Dalila slacciò la cintura di sicurezza e si voltò verso il ragazzo, pronta per salutarlo. Solo quando Zayn si slacciò anche lui la cintura Dalila capì che la serata non era finita, che la stava accompagnando in camera.
 
I due scesero dall’auto,  Zayn affiancò Dalila e, presa per mano, entrarono in albergo. Sempre in silenzio i due presero l’ascensore e salirono fino al piano dove alloggiavano le due ragazze. Quando i due arrivarono Zayn lasciò la mano di Dalila ed uscì per primo. Dalila lo guardò mettersi con le spalle al muro di fianco alla porta della sua stanza. Dalila uscì dall’ascensore senza distogliere lo sguardo da quello del cantante. Le porte dell’ascensore si chiusero e quella piccola azione sembrò creare un mondo parallelo. Un mondo in cui c’erano solo due persone: Dalila e Zayn.
 
Dalila lo guardò dal basso verso l’alto: scarpe scure, jeans, maglia bianca e giacca di pelle. Gli occhi di lei incontrarono quelli di lui. Un semplice colpo di sopracciglia del pakistano fece perdere il senno alla bionda. Dalila cominciò avvicinarsi verso di lui, sotto lo sguardo attento di Zayn. Gli arrivò davanti e lo prese per mano, sorridendogli debolmente. Zayn strinse la presa e l’avvicinò a se posando la mano libera sul fianco di lei.
 
<< Ehy..>> sussurrò il ragazzo.
 
Dalila rabbrividì, ogni volta che le rivolgeva quel suo “Ehy” dal tono basso e dolce, la mandava in estasi e Zayn, ormai, l’aveva capito.
 
<< Ehy>> rispose lei sorridendo e appoggiandosi a lui.
 
In un primo momento Zayn non seppe che fare ma poi sentì il volto della ragazza incastrarsi perfettamente tra il suo collo e la sua spalla. Zayn si riprese e la strinse a sé. Dalila se ne accorse e si strinse ancora di più al cantante che cominciò ad accarezzarle lentamente la schiena.
 
Zayn la guardò dall’alto e capì che era stanca, infondo avevano passato una giornata ricca di emozioni e sentimenti. 
 
<< E’ora di andare a letto..>> le sussurrò anche se contro la sua voglia. Voleva stare ancora un po’ con lei, non voleva lasciarla da sola in una camera d’albergo.
 
<< Mmm..>> mormorò contraria lei. Non voleva che se ne andasse.
Zayn sorrise soddisfatto, anche lei voleva stare con lui?
 
<< Ancora due minuti… ti prego>> lo supplicò lei.
 
<< Okay, due minuti ma poi a letto..>> le propose Zayn.
 
Dalila annuì e continuò a godersi quell’abbraccio. Finalmente si sentiva completa. Zayn era lì con lei e la giornata era stata una delle migliori in tutta la sua vita. Lo zoo, Palla Di Pelo, il bacio, la pace fatta con Zayn, la Disney, il regalo che Zayn le aveva fatto, insomma era andato tutto per il meglio.
 
Per non parlare della frase che le aveva detto Zayn al campo da calcio.
“Uffa! Io volevo stare qui con te ancora un po’!”.
 
Dalila sorrise leggermente al ricordo, senza farsi vedere dal pakistano e si coccolo a lui.
Zayn  la guardò e sorrise contento. Tutto era andato per il meglio ed ora era lì con lei.
 
Come aveva già accennato a Liam la confusione non gli era passata, era ancora confuso ma in quel momento non gli fregava nulla. l’unica cosa che gli era chiara era che avere quella ragazza tra le braccia lo faceva sentire in pace. Non voleva sapere ne perché ne come mai. Ci sarebbe stato un momento per le domande e, chiaramente, non era quello.
 
All’improvviso la stanchezza si fece sentire e Zayn si accorse che Dalila era arrivata al limite. Non avrebbe retto ancora molto.
 
<< Sei stanca?>> chiese Zayn accarezzandole la nuca con i polpastrelli.
 
Dalila si staccò quel poco che bastava per appoggiare la sua guancia contro quella di Zayn e, portate le braccia all’altezza del collo di lui, l’abbracciò.
 
<< Si..>> rispose lei. Non voleva andarsene ma la stanchezza chiamava. Voleva restare in quel modo ancora un po’ ma non voleva che si addormentasse tra le braccia del pakistano.
 
<< Okay, allora va a dormire>> le rispose Zayn dolcemente e staccandosela da dosso.
 
Le prese il viso tra le mani e con entrambi i pollici le accarezzò delicatamente le guance che, al contatto con la sua pelle, arrossirono un po’.
 
<< Sei a pezzi>> le disse il moro sorridendole << E’ meglio che tu vada a letto o crollerai qui davanti a me>> le sorrise e mise le mani nelle tasche del giubbotto.
 
Dalila lo guardò superarla e non resistette, si voltò di scattò e lo afferrò per il giubbotto.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn voltandosi.
 
<< Aspetta… ti prego>> mormorò Dalila che l’abbracciò stretto. Era così dannatamente difficile lasciarlo andare, faceva male. L’abbraccio durò poco e la bionda si staccò lasciandogli un bacio sulla guancia.
 
<< ‘Notte, Malik>> disse Dalila senza guardarlo in faccia e prendendo la sua mano grande tra le sue piccole.
 
Zayn le strinse i polsi con una mano sola e con l’altra le fece alzare il volto. Le prese il mento e gli fece voltare leggermente il viso verso sinistra. Avvicinò la guancia chiara di lei alle sue labbra e le lasciò un piccolo bacio.
 
<< ‘Notte, piccola>> le sussurrò.
 
La lasciò andare e, guardata un’ultima volta, le diede le spalle e prese le scale. Dalila si voltò verso la porta e l’aprì. Richiuse il pezzo di legno alle sue spalle e si lasciò andare ai sentimenti. Era così… contenta, felice e completa. Qualcosa di umido le sfiorò la guancia e, immediatamente, si sfiorò. Da dove era uscita quella lacrima? Che fossero le famose lacrime di felicità?
 
Il cantante scese le scale ancora annebbiato. Era stato un finale bellissimo. Aveva passato tutta la giornata con la sua biondina e non riusciva a crederci nemmeno lui.
“E pensare che ieri era stato tutto il contrario” pensò il ragazzo uscendo dall’albergo.
 
Appena arrivò alla macchina guardò verso la finestra della ragazza ma non la vide. Che fosse già a letto?
 
Dalila era ancora ferma alla porta e ripensava, anche lei,  alla giornata che era appena trascorsa.
 
Zayn salì in macchina ma prima di mettere in moto si rilassò un attimo. Non poteva guidare in quelle condizioni, non era lucido abbastanza.
 
“Hai considerato l’idea di esserti innamorato?”
Le parole di Ilaria gli tornarono in mente.
 
Zayn sorrise senza darsi una risposta e prese il cellulare. Aprì un nuovo messaggio quando il cellulare gli vibrò tra le mani.
Un nuovo messaggio.
 
 “Grazie mille per la fantastica giornata. E’ stata la migliore in tutta la mia vita! Grazie davvero Zayn. Xxx
p.s. prenditi cura di Simba!

 
Zayn sorrise. Stava per scriverle lui e lei lo aveva anticipato.
 
Sono d’accordo una delle giornate più belle di tutta la mia vita. Tutto grazie a te, blondie … tranquilla mi prenderò cura di Simba come se fossi tu. Nessuno lo toccherà. Adesso va a dormire. Goodnight, my little blonde xxx
 
Dalila lesse il messaggio di risposta e rimase a bocca aperta. Lo rilesse un centinaio di volte poi un rumore la portò alla realtà. Sentì una macchina mettere in moto. Dalila si alzò e si fiondò alla finestra. Vide la macchina di Zayn infilarsi nelle strade oscure di Londra. Quando la macchina sparì dalla sua vista andò a sedersi sul letto e prese di nuovo il cellulare in mano.
 
Aprì l’ultimo messaggio ricevuto e cliccò su “rispondi”.
Le sue dita scivolarono veloci sulla tastiera e in meno di due secondi scrisse e inviò il messaggio.
 
 “…Love U…”
 
Non aspettò molto, nemmeno tre secondi che le arrivò un messaggio. Il cuore della bionda palpitava al massimo. Se non si fosse calmata le sarebbe venuto un infarto. Aprì il messaggio e lo lesse.
 
“ Love u 2”
 
Dalila si lasciò andare sul letto e sorrise felice. Si sentiva così contenta. Si mise sotto le coperte e con il cellulare in mano e rileggendo i due ultimi messaggi  si addormentò.
 
 
 
 
Harry guardò l’ora. Era quasi mezzanotte.
Il suo sguardo si spostò alla ragazza al suo fianco, che teneva la testa appoggiata sulla sua spalla.
 
<< Ehy, che ne dici se ti riaccompagno in albergo? Si sta facendo tardi>> disse Harry piano, sapendo che Ilaria si era rilassata. La ragazza alzò la testa dalla spalla di Harry.
 
<< Va bene – si alzò sulle sue gambe – è stata una giornata lunga ed effettivamente sono un po’ stanca>> sbadigliò.
 
Harry sorrise. Era bella anche con l’espressione assonnata.
 
<< Andiamo, ti porto a dormire>> la prese per mano.
 
Arrivarono alla macchina, vi salirono e durante il viaggio, di circa dieci minuti, nessuno disse niente. Ilaria era molto stanca ed anche la sua mente che per quel giorno aveva lavorato parecchio, andò in stand-by.
 
Giunsero all’albergo ed Harry l’accompagnò al piano della sua camera.
 
<< Ci vediamo domani?>> gli chiese lei.
 
<< Si, vi passiamo a prendere domani mattina, poi decideremo cosa fare>> rispose lui.
 
<< Va bene, allora... – lo guardò – buonanotte>> gli disse dolcemente.
 
<< Buonanotte>> le si avvicinò lentamente e le diede un bacio sulla guancia, ma questa volta un po’ più vicino alle labbra. Al momento del contatto Ilaria chiuse gli occhi, poi li riaprì quando il calore sulla sua pelle era svanito.
Sorrise.
 
Harry sparì dietro le porte dell’ascensore e Ilaria aprì la porta della camera. La richiuse alle sue spalle e si diresse verso il suo letto, sedendosi.
 
In quel momento mille pensieri misti a ricordi di quella giornata le tornarono alla mente, ma lei chiuse gli occhi e li bloccò tutti; non voleva assolutamente pensare a niente.
Poggiò due dita là dove il riccio le aveva lasciato il bacio e subito dopo sentì il suo cellulare vibrare.
 
“Grazie per la giornata meravigliosa, sono stato davvero bene. Per quanto riguarda il ristorante messicano...si, era un invito. Dovrebbero capitare più spesso giornate come questa.
Ci vediamo domani. Buonanotte, Principessa .x”
 
Sorrise, rileggendo di nuovo il messaggio. Un’altra giornata idilliaca con Harry Styles? Stava per forza sognando. Eppure il messaggio che era davanti ai suoi occhi ne era la prova.
E poi, di nuovo quel “Principessa”...ogni volta le faceva effetto come la prima.
Stupendo.
 
Dopo poco vibrò di nuovo il cellulare, un altro messaggio.
 
“P.S.: Non mi allontanerei mai da te, nemmeno se me lo chiedessi tu in persona. ‘Notte, mia Allie .x”
 
Il suo sorriso si allargò maggiormente ed in un attimo era come se si sentisse più leggera, come se tutti i problemi che si era fatta quel giorno fossero improvvisamente scomparsi.
Guardò lo schermo del suo iPhone e rispose al messaggio.
 
“Grazie a te, mi hai fatto vivere esperienze fantastiche. Sono d’accordo, giorni così dovrebbero essere più frequenti, perciò accetto volentieri l’invito.”
 
Si bloccò un istante, poi aggiunse ancora una frase al messaggio.
“P.S.: Lo so che non lo faresti mai... me l’hai detto tu che i Love Birds una volta trovata l’anima gemella rimangono insieme per tutta la vita, no? Prenditi cura dei pappagallini. A domani, mio Noah xx”
 
Premette su “invio” e sorrise contenta.
Si tolse le scarpe e camminò silenziosamente, in modo da non svegliare Dalila che forse già dormiva. Posò il cellulare sul comodino e lasciò andare la borsa per terra, si spogliò lasciando i vestiti dove capitava e si mise il pigiama. Si infilò nel letto con un’espressione beata e si stese in posizione supina fissando il soffitto scuro.
 
Sarà stata la magia della notte, ma si sentiva meglio. Che quella sensazione stava cominciando a sparire?
 
No, doveva essere la presenza di Harry. Così come in passato l’aveva sempre aiutata pur non essendo stato presente fisicamente, così stava facendo anche in quel momento. Le stava vicino, lo sentiva vicino e ciò la faceva stare...bene.
 
Non sapeva esattamente cosa fosse, ma le piaceva da morire.

 
   
 
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