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Autore: LarryTranslations    31/08/2013    2 recensioni
Harry deve leggere una poesia davanti alla classe e capita che sia una poesia d'amore e capita anche che Louis sia in mezzo al suo pubblico.
[Larry Stylinson]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Nessuno dei personaggi reali citati mi appartiene, la storia non è in alcun moda intesa per offendere e/o danneggiare tali persone, i caratteri rappresentati non riflettono la realtà, la traduzione non è stata fatta a scopo di lucro.

Questa fanfiction, è una traduzione. Potete trovare l'originale a questo link.
Questo è il permesso dell'autrice.



Because I know no other way.


Harry sale sullo scuola bus, assonnato e di cattivo umore, i capelli un disastro e i vestiti tutti spiegazzati. I suoi occhi scattano immediatamente in mezzo al gruppo di studenti, alla ricerca di quattro capigliature familiari.


Ne nota tre e conclude che quella soffice e color caramello, quella che vorrebbe vedere di più, è probabilmente ancora nella tranquillità del letto del suo proprietario - Louis non è mai stato esattamente conosciuto per la sua puntualità.

Raggiunge i suoi amici e si siede nel posto di fianco a Zayn, dietro a Liam e Niall. Zayn, proprio come lui, non reagisce molto bene al doversi alzare presto, quindi dopo essersi salutati, non parlano più di tanto - sbadigliano molto e borbottano risposte alle domande di Niall e Liam.

La prima lezione del giorno è Chimica e Harry (insieme al resto della classe) grugnisce in protesta, quando la loro insegnante, Mrs Klatchen, annuncia un test a sorpresa per vedere quanto hanno capito della lezione della settimana precedente.

Harry lascia andare ogni speranza di prendere un voto sufficiente, dopo aver letto le prime due domande, così si mette a colorare gli spazi tra le lettere. Quando Niall, che è seduto di fianco a lui, vede quello che sta facendo, alza un pollice nella sua direzione e ride abbastanza forte, tanto da attirarsi uno sguardo da minaccia di morte, da parte di Mrs Klatchen.

Niall fa una faccia seria, si raddrizza sulla sedia e torna a fare strane smorfie nel tentativo di ricordarsi qualche risposta.

Quando finiscono il test, subiscono trenta assolutamente noiosi, minuti di lezione. Dopo il suono della campanella, si lanciano tutti e quattro fuori dalla classe a velocità sorprendente, andando verso i loro armadietti.

"Hey, ragazzi," Louis, che è appoggiato addosso al muro, li accoglie. "Vi siete divertiti a Chimica?"

"Tantissimo," risponde Zayn e sfoga la sua frustrazione sul suo armadietto, aprendolo con tale forza che alcuni studenti di passaggio lo guardano perplessi.

"Abbiamo avuto un test," Harry informa Louis, sorridendogli nonostante il cattivo umore.

"Oh no! E me lo son perso?" esclama Louis con sarcasmo, facendo un'espressione sconcertata.

"Sei un cretino," esclama Harry e gli dà un pugno sulla spalla, senza nemmeno sorprendersi alla sensazione che lo pervade al - lungo meno di un secondo - contatto.

"Ti amo anche io" risponde Louis e Harry quasi soffoca a queste parole (anche se sa perfettamente che sono dette come scherzo). Per fortuna, Louis non si accorge di niente, perché in quel momento si gira verso Liam, per chiedergli qualcosa sugli allenamenti di calcio a cui dovrebbero andare dopo scuola, ma Niall gli offre un sorriso consapevole, uno di quelli che fanno capire ad Harry che deve allenare le sue capacità recitative.

La loro prossima lezione è Storia e non sarebbe nemmeno così noiosa (la rivoluzione industriale è un argomento abbastanza interessante), se non fosse per la voce monotona del professore che, può giurare chiunque, ti fa addormentare più velocemente di un sonnifero. Fortunatamente, Louis è presente ora e avendo avuto un'ora extra di sonno quella mattina, è abbastanza sveglio da tenere anche loro nello stesso stato.

Dopo Storia, c'è Inglese, che è la materia preferita di Harry (e non solo perché Miss Lindon, la loro insegnante d'inglese, è uno dei pochi membri decenti del loro corpo insegnanti), quindi riesce a entrare in classe con un sorriso in volto.

Louis si siede proprio di fianco a lui, nell'angolo destro della stanza e Harry ride quando mette su uno show completo nel tirare fuori il suo libro - fa finta che pesi almeno venti volte tanto, così si sforza e boccheggia in cerca d'aria, mentre lo tira fuori dalla suo zaino e lo appoggia sul banco di fronte a lui. Harry non sa nemmeno perché sta ridendo, non è divertente - ovviamente non può non trovare ogni cosa che fa il ragazzo più grande, divertente e sbalorditiva.

Quando Miss Lindon entra in classe, indossando un vestito estivo a fiori anche se è metà Ottobre, annuncia nella sua voce vivace che oggi leggeranno alcune poesia Latino-Americane.

Dice loro di girare a pagina 94 e quando Harry lo fa, vede che la poesia stampata sulla pagina, è chiamata Non t'amo…*

"Perché scriverci una poesia allora?" sussurra Harry a Louis, che ha appena trovato la pagina ed è riuscito a leggere abbastanza per capire il suo commento.

Ridacchia e gli risponde "Be', immagino che ci fossero troppe poesia chiamate Ti amo, e il tipo voleva solo essere originale."

Harry vuole annuire in accordo e fare una faccia alla mi sembra giusto, ma sente una voce squillante chiamare il suo nome.

"Harry" dice Miss Lindon, "Ti andrebbe di venire qui e leggere il sonetto per noi?"

Harry pensa che dire che preferirebbe di no, non sarebbe proprio una risposta accettabile (anche se la professoressa gli sta sorridendo), così si alza lentamente, prende il suo libro e cammina verso la cattedra. Odia essere al centro dell'attenzione, avere gli occhi di tutti su di lui e sa che la sua voce tremerà, anche prima di iniziare a leggere.

"Non t'amo… di Pablo Neruda" inizia, poi lancia uno sguardo alla classe. Quando vede tutti e quattro i suoi migliori amici che gli sorridono incoraggianti, continua, iniziando con la poesia.

"Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio

o freccia di garofani che propagano il fuoco."

La voce bassa e profonda di Harry, dà alle parole di Neruda un fascino speciale e gli studenti che finora l'avevano guardato, o incoraggianti, perché erano dispiaciuti per lui, o per divertirsi della sua sfortuna, ora prestano attenzione per tutt'altre ragioni.

"T'amo come si amano certe cose oscure,

segretamente, entro l'ombra e l'anima."

Harry alza lo sguardo appena finisce di leggere questi versi. Dirige il suo sguardo direttamente a Louis, il cui sorriso scompare appena cattura gli occhi dell'amico e viene sostituito da un'espressione pensosa che illumina i suoi occhi di domande.

"T'amo come la pianta che non fiorisce e reca

dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;

grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo

il concentrato aroma che ascese dalla terra."

Continua a non spostare gli occhi da Louis, con l'eccezione di qualche veloce occhiata al libro per guardare le parole che deve pronunciare.

Louis lo fissa di rimando e gli altri tre ragazzi del loro piccolo gruppo, stanno ora alternando sguardi tra i due, tutti con lo stesso sguardo consapevole che Niall aveva prima, agli armadietti.

"T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,

t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:

così ti amo perchè non so amare altrimenti"

Gli occhi di Harry si inumidiscono mentre recita, così sembrano ancora più grandi e luminosi del solito, e la sua voce si spezza un po' alla fine di quelle righe. Le pochissime persone che non lo stavano già guardando attentamente, si mettono ad osservare.

Harry sta ancora guardando direttamente negli occhi blu di Louis, come se loro due fossero gli unici nella classe, gli unici in tutto il mondo, e come se non possa esistere nessun'altro a cui direbbe queste parole.

Prende una pausa più lunga del necessario e quando finalmente torna a guardare il libro, lo fa malvolentieri, come se staccare i suoi occhi verdi da quelli blu scuro, gli causi dolore fisico.

"che così, in questo modo in cui non sono e non sei,

così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,

così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno."

Quando finisce, Harry chiude gli occhi per un momento, come se stesse veramente per addormentarsi, e quando li apre, guarda quelli di Louis, spaventato questa volta, come se cercasse la sua approvazione - non tanto per come ha letto la poesia, ma per chi l'ha letta.

Quando vede che l'espressione di Louis è dolce, gli occhi pieni di comprensione, che man mano è aumentata mentre Harry leggeva i versi, e di qualcos'altro, qualcosa che Harry non sa identificare del tutto, ma ha un'idea vaga di cosa potrebbe essere, si rilassa completamente.

La classe sta stranamente in silenzio per un minuto, fino a quando Miss Lindon non si schiarisce forte la voce e sorride.

"Grazie, Harry," dice, "è stato...molto carino."

Harry sposta velocemente lo sguardo verso di lei, come se fosse completamente sorpreso di trovarla di fianco a lui.

"Di cosa pensi che parli questa poesia?" continua la sua voce squillante.

"Amore" dice semplicemente Harry.

La maggior parte degli studenti ride, uno di loro addirittura esclama "Grazie, Mr Ovvio", ma le espressioni dei quattro ragazzi nell'angolo rimangono inalterate.

Anche Miss Lindon non ride, continua a sorridere e guardare Harry, che capisce che è in attesa che lui elabori.

"Credo che l'autore parli di un amore semplice, semplice ma che ti consuma. Non può mostrare apertamente il suo amore, ma poi ancora, non può non mostrarlo, perché è parte di lui, è ciò che lo rende completo. Non sa come o quando ha iniziato ad amare questa persona, perché sembra che la ami da sempre." Harry ora sta evitando completamente di guardare verso l'angolo destro - crede di aver esposto le sue emozioni abbastanza per la giornata, così invece, tiene gli occhi focalizzati sul libro che ha ancora in mano. "Credo," continua " che per l'autore, sarebbe impossibile non amare questa persona - sarebbe come non respirare, perché sembra altrettanto naturale. Altrettanto...giusto."

"Grazie," dice ancora Miss Lindon. "Hai formulato bene," commenta sinceramente. "Puoi tornare al tuo posto ora."

Harry sospira sollevato e lascia che i suoi piedi lo riportino dai suoi amici, può sentire lo sguardo di Louis fisso sul suo fianco ancora prima di girarsi verso di lui.

"Odio l'opera poetica," sussurra Louis, e per un momento Harry pensa di aver interpretato le sue reazioni in modo completamente sbagliato e sente la paura paralizzarlo, prima che il più grande aggiunga "ma quella poesia era fottutamente bella."

Harry sorride e Louis ricambia, poi prende la sua mano sotto il banco e inizia a tracciare righe sulla pelle calda del suo palmo.

Ora, Harry potrebbe sbagliarsi, visto come il tocco di Louis fa battere velocemente il suo cuore e trasforma la sua mente in un disastro confuso, ma è abbastanza sicuro che le linee che sta tracciando siano lettere e che quelle lettere insieme, formino quattro semplici parole: Ti amo anche io.

E questa volta, 
Harry sa che non sono uno scherzo.



* Il titolo italiano effettivo, sarebbe Non t'amo come se fossi rosa di sale, solo che poi non avrebbe avuto senso il commento di Harry, quindi ho deciso di mantenere una traduzione letterale dall'inglese, infatti in questo caso il titolo è proprio I do not love you...



Note:


Buongiorno a tutti! Questa è la prima fanfiction del blog che viene postata anche qui su efp, pian piano trasporteremo anche tutte le altre traduzioni.
Che dire, questa os non è nient'altro che puro fluff e l'ho adorata per questo! Mi è piaciuto tantissimo anche l'uso di questa poesia, che trovo perfetta per i Larry.La traduzione della poesia l'ho presa da  questo sito.

Spero vi piaccia. Se notate errori, sarebbe fantastico se me li faceste notare, o per recensione o per mp.
Alla prossima (:

Ems


   
 
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