Cap III-
Target: Rin-
Ringrazio anticipatamente tutti coloro
che avranno ancora la pazienza di seguirmi e un enorme grazie a chi ha
recensito lo scorso capitolo: bambi88, Hime_chan,
Felicia91, rogineroazzurro, pinkcrystal, Dreaming Ferret, terrastoria, ShAiW, _aya_chan, SASUSAKU 4
EVER, Ilarietta Hatake,
Kira7 e giulychan ( grazie anche a chi l’ha inserita tra i preferiti!
)
Buona
lettura!
Isa
Mi scuso per il ritardo con cui commento le ff che sto seguendo: recensirò appena possibile!
Controllo a destra.
Nessuno.
Controllo a sinistra.
Nessuno.
Via libera!
Il detective Obito inizia la sua delicatissima missione, anche se, effettivamente, la
parte più difficile sarà quella di trovare lei. E di invitarla!...
Tornando al presente, tiro un
respiro profondo e a piccoli passi mi dirigo verso la porta di casa mai. A quest’ora i miei allegri familiari stanno dormendo della
grossa e quindi posso agire-
Oh, oh…
Rumore molto sospetto.
Rumore molto sospetto.
“Obito!”
Ok,
rettifico: la parte più difficile della missione non è trovare Rin, ma riuscire a sopravvivere all’interrogatorio di mia
madre, che vuole sapere cosa voglio fare così presto di sabato mattina, perché
stavo uscendo di nascosto e perché sto indossando un impermeabile giallo.
Non
credo che capirebbe se dicessi una frase del tipo “elementare, Watson” oppure “sono in missione per invitare la mia
compagna di squadra alla festa di sabato prossimo”.
No,
no. Decisamente in questi
trenta secondi – mentre mia madre mi guarda con sospetto- dovrei trovare una
scusa plausibile…
Uhm…
…
…
…
Ok, vi
prego… Ditemi che non l’ho detto. Perché? Perché? Di tutte le scuse che potevo inventare, perché? Cosa potrebbe esserci di più catastrofico di questo? C’è
qualcosa?... Effettivamente sì: che la mia dolce Rin mi veda. E che Kakashi
mi veda. Non oso nemmeno pensare alla conseguenze.
Ho perso la mia dignità: sono vestito da orsetto!
Non
solo indosso un costume da carnevale che mi ritrae in veste da orsetto Sono anche azzurro. Sì, perché la mia brillante scusa è stata quella di dire
che stavo facendo delle prove per un costume, visto che
molto probabilmente la festa di mio cugino si sarebbe tenuta in maschera. E la mia cara mamma, molto preoccupata per la figura che
avrebbe potuto fare il primogenito se fosse andato con quel “ sgualcito e liso
costume da pseudo-detective, che per di più non e’
molto originale” non avrei fatto una buona figura e che fortunatamente aveva un
vecchio costume che usava uno degli zii quando era piccolo. E
che ovviamente avrei potuto metterlo. E per
finire in bellezza ha avuto l’ardire di commentare con “e’ un orsetto proprio
come quello raffigurato nel tuo pigiamino”.
Che madre
crudele.
Per
la depressione –ovviamente dopo che se ne è andata- mi
sono tuffato direttamente nel bel barattolo di cioccolata, nascosto
diligentemente sotto le assi di legno della mia camera e catalogato con “Per
casi eccezionali, da aprire con cautela”. Ma non tutto
il male viene per nuocere, no? Mentre mi ritrovavo in Paradiso dopo
l’assunzione della cosa più buona che c’è- alias cioccolata al latte- ho finalmente ideato un piano geniale.
Non
ci credete?
Ora
vi spiego…
Premettendo
che a Konoha per lo più si conoscono tutti, e tutti
sanno tutto di tutti e che io sono il figlio di una delle più importanti personalità
che operano nel settore “pettegolezzi”, fortunatamente mi sono ricordato di una
signora che era venuta a casa mia qualche mese fa e aveva parlato a mia madre
di “uno splendido negozio dove aveva trovato un regalo decisamente
favoloooso per la nipotina”. La parte più
interessante viene in seguito: indovinate di chi è quel negozio di peluche poco
distante dal centro?
(Quando si dice fortuna… eh, eh )
E’
della madre del mio angelo caduto in terra.
Ed è il
luogo in cui io, Obito Uchiha, mi sto dirigendo per
comprare – guarda caso- un tenerissimo orsacchiotto per mio cugino ( sì, quello
della festa… Troppo grande? Tzè, dettaglio ).
Finalmente
le cose si stanno volgendo nel modo giusto. Ore 9.15 ( non per lamentarmi, ma
sono in piedi da 4 ore, spero che il mio charme non ne risenta ): inizia la
vera missione. Ancora pochi passi e sono arrivato alla meta: vedo le due
vetrine piene zeppe di pupazzi di ogni tipo, sembrano
tutti soffici… Chissà in camera di Rin quanti ce ne
saranno…
Sbonk!
Ahio! Posso
sapere chi ha avuto l’intelligenza di colpirmi con una maledetta palla? Giuro
che se sono stati quei bulli che abitano non molto distante dal mio quartiere,
pianificherò una vendetta enorme, ah quanto sono cattivo! Per inciso, si tratta
di un gruppo di ragazzi della mia stessa età che passano
il loro tempo combinando marachelle di ogni genere e
si ritrovano abitualmente in un vecchio parco- giochi. Io sono informato
sull’argomento perché… perché un po’ di tempo fa cercavo in ogni modo di farmi
notare da loro, volevo entrare nel loro gruppo, volevo
semplicemente degli amici. Non fraintendetemi, non è che
non mi trovi con altri ragazzi. Ma per una volta,
vorrei farmi degli amici che non mi trattassero con deferenza solo perché sono
un Uchiha, per una volta vorrei essere trattato solo
come Obito. Poi l’Accademia ha cominciato ad occupare le mie giornate e ho
nascosto la mia solitudine dietro la maschera dell’allegro cataclisma
ambulante.
“Come
pensavo: sei proprio un tipo distratto”
Questa
voce.
“Kakashi?”
“Dai
avanti. Ti aiuto ad alzarti”
Cerco
di pulire dalla polvere i miei vestiti e intanto lancio un’occhiata
inquisitoria a Kakashi: cosa ci fa così vicino al
negozio della madre di Rin? Urge indagare.
“Ma che ci fai qua?”- mi guarda di sbieco e intanto noto un
pallone da basket accanto a lui. Dunque è stato lui!
Voleva mettermi ko per impedirmi di entrare nel
negozio, oppure la faccenda è più complessa?
“Io
abito lì”- e mi indica la piccola abitazione attigua
al negozio… Ok, tutte le mie supposizioni sono
crollate, ma si è aggiunta l’amara verità che il mio probabile ( devo accertare
questo fatto ) rivale in amore potrebbe avere l’occasione di frequentare molto
più di me – visto che abito dall’altra parte del paese- Rin.
“Ah.
E sei stato tu a colpirmi?”
“Pensavo
che l’avresti evitata, non ti reputi un grande ninja?”
“Stavo
solo pensando ai fatti miei: potrei batterti in qualunque momento”
“Mi
stai sfidando, per caso?”
“E tu te la senti?”
Ore
12.30.
Ringrazio il cielo di non essere nato ghiacciolo, altrimenti
mi starei sciogliendo sotto il
sole a picco. Purtroppo non ho fatto in tempo a passare per il negozio di
peluche e domani è chiuso. Sono restato tutto il tempo con Kakashi
e la sfida è finita in parità, quindi abbiamo deciso
di continuarla lunedì.
Devo
dire che non è male: mi sento il corpo tutto dolorante, ma per fortuna sono
tornato a casa in tempo per il pranzo- che mi rimetterà in sesto!
“Obito!
Dove sei stato?”
Oh
no, non di nuovo: mia madre è appena sbucata fuori dalla
cucina con il suo inquietante grembiule a fiori, ed attende una mia risposta.
“Da…
un amico”- sono sorpreso dalla mie stesse parole,
insomma… Ho appena definito Kakashi Hakate, colui che dovrei battere, colui che reputo
antipatico, amico. Non so perché… mi è venuto spontaneo, in fondo non è così
male, forse… chi lo sa.
Forse
non è una brutta cosa essere in squadra assieme.
Ahhhhhh! Cosa ci fa il costume da orsetto azzurro piegato sopra il
letto?!
“Mammaaaaa!”
“Sapevo
che ne saresti stato felice: hai notato che ti ho comprato un nuovo paio di orecchie? Sono ancora più morbide delle precedenti!”
…