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Autore: Chanel7    31/08/2013    10 recensioni
Le lasciò in bacio tra i capelli sorridendo.
“Sarà un gran bel film; la storia d’amore tra Louis William Tomlinson famoso cantante della boy band One Direction e Georgia Elisabeth Lewis duchessa di Endmon, piccolo paesino dell’Inghilterra settentrionale. Vinceremo sicuramente un oscar!” disse con aria sognante.
La moglie rise per l’apparente ingenuità del marito.
“Chiamerò domani stesso i produttori!”.
Sbuffando Georgia si mise a cavalcioni su di lui.
“Ne hai ancora per molto?”. Come stregato da quegli occhi azzurri scosse la testa.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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È la prima volta che metto il banner in una storia! E questo è fantastico!

Chapter seven.
 
 Alla mia Rob! a cui voglio un mondo di bene!
Grazie per il bellissimo banner! ;) ♥
                  


La vita è frenetica e spesso e volentieri l’unica cose che desideriamo è un cosiddetto ‘attimo di pace’; bene io c’ero riuscita.
Ero nella pace più assoluta: non sentivo nulla, non capivo nulla di ciò che mi succedeva intorno l’unica cosa che sapevo era che volevo restare lì per sempre senza pensieri o problemi. Questo senso di stabilità svanì all’improvviso nel preciso instante in cui aprii gli occhi. Mi trovai davanti un uomo baffuto con degli occhiali enormi alla mia sinistra e alla mia destra c’era Louis, gli sorrisi cercando di alzarmi. I suoni e la vista erano ancora leggermente ovattati poi pian piano divennero più distinti.
“Cosa è successo?” chiesi al ragazzo alla mia destra. Questo accigliò lo sguardo “È successo che sei una stupida. Andare sulla spiaggia con una simile tempesta e con onde del genere!” urlò.
Le sue parole mi riportarono alla mente i fatti successi, ero furiosa con Louis e per questo ero scappata dalla stanza. Improvvisamente mi pentii del sorriso che gli avevo rivolto qualche secondo prima, e mi voltai verso l’uomo al mio lato. “E tu chi sei?” quello mi guardo stranito per poi alzarsi e sedersi dietro ad un enorme scrivania.
Solo ora iniziai a guardare la stanza in cui ero. Io ero distesa su un lettino, sul pavimento c’era dell’acqua probabilmente a causa mia che ero completamente zuppa, un separé blu era a lato: ero decisamente in uno studio medico.
“È inutile che ci provi, non parla la nostra lingua. Devang, il proprietario dell’albergo, mi ha consigliato di venire qui. Ora credo sia meglio andare.”
Poggiò la mano sotto la mia spalla per cercare di aiutarmi ma io mi scostai guardandolo male e alzandomi da sola.
Un leggero capogiro mi colse appena in piedi “Sto bene” dissi glaciale avviandomi alla porta. Il dottore ci guardò con i suoi occhietti piccoli e ci rivolse un cenno di saluto con la testa. Pioveva ancora e riuscimmo ad arrivare alla stanza solo grazie alle tettoie delle case. Non rivolsi la parola a Louis, mi limitai a raccattare le mie cose e ad andarmene in bagno.
Io ero confusa a causa delle situazione con i miei genitori e come se non bastasse ora ci si metteva anche questa storia. Non ero sicura di provare dei veri sentimenti nei suoi confronti, non che avessi molti termini di paragone. Avevo avuto una storia stabile durata circa un anno e mezzo ma era successo quando avevo diciotto anni e in quel periodo era tutto completamente diverso. Sospirando uscii dal bagno asciutta e vestita.
Lo trovai seduto sul davanzale della finestra dove io ero solita sedermi. “Ho una buona notizia“ mi disse con voce entusiasta, non risposi aspettando che continuasse.
“Ho chiamato Harry e mi ha detto di aver parlato con Robert uno dei nostri manager spiegandogli la mia situazione e beh a quanto pare un jet verrà a prenderci all’aeroporto di Koh Samui domani alle dieci. Torneremo a casa!” feci un lungo respiro: sarei tornata a casa dove avrei dovuto affrontare tutto. I miei genitori, Archibald, la mia vita. “Non sei contenta?”
“Certo che lo sono.”
“Dovresti almeno ringraziarmi” ed ecco che il momento gentile era terminato, stava diventando di nuovo scorbutico!
“Quante volte dovrei ringraziarti? E poi se proprio non vuoi che venga con te posso prendere l’aereo normale fra due giorni” dissi sicura.
“Ah sì? E chi te lo pagherebbe?”   Aveva ragione.
“Non lo so. So solo che non mi va di essere trattata così da te”
“Così come?”
“Come se non mi volessi intorno” dissi sedendomi sul bordo del letto.
“Non è così” sussurrò quasi.
“E allora perché sembra che tu ce l’abbia con me?”
 “Io non ce l’ho con te” rispose alzandosi “È questa situazione che mi rende nervoso e tu sei l’unica persona con cui potrei prendermela” annuì alle sue parole.
“Ma questo non ti dà il diritto di..“
“Georgia ho capito, ok? Mi dispiace! Non preoccuparti domani tutto sarà finito, ognuno ritornerà alla sua vita e dimenticheremo questa esperienza traumatica.” urlò agitando le braccia.
A quelle urla mi feci piccola piccola portando le ginocchia al petto e fissandomi le dita dei piedi. Ero a disagio. Lo sentii sbuffare e sedersi accanto a me “Scusa non avrei dovuto alzare così tanto la voce e non avrei dovuto prendermela con te. Il fatto è che ho saputo che Janet sarà all’aeroporto ad aspettarmi e non sono dell’umore adatto per vederla”
“Perché?” ero interessata al rapporto con la sua ragazza.
“Io..non lo so. Ma spesso può diventare irritante, appiccicosa e inoltre ho un pensiero che mi perseguita da un po’. È come se stesse per me per la popolarità, i soldi.” 
“Cosa te lo fa pensare?” 
“Vuole partecipare a tutti gli eventi pubblici o televisivi, vuole andare a fare shopping nei posti più in dove possono esserci più paparazzi. Sai cose così”
“Oh..penso che le persone famose debbano fare i conti con cose del genere” un sorriso amaro si fece spazio sulle sue labbra
“E come faccio a capire che qualcuno vuole davvero stare con me?”
“Mettila alla prova. Proponigli di andare in qualche luogo dove..che so dove è difficile essere visti.”
“Forse” mormorò tenendo lo sguardo basso.
”Ehi non sai se è davvero così e anche se fosse puoi sempre lasciarla e trovartene un’altra. Non ti mancano le ammiratrici.” dissi ridendo appena e poggiandogli una mano sulla spalla. A quel contatto Louis spostò lo sguardo sul mio viso, occhi negli occhi, verde nell’azzurro. Potei ben notare come i suoi si spostarono più volte sulle mie labbra, io feci lo stesso. Inconsciamente ci avvicinammo, talmente tanto da poter sentire il suo respiro finchè superai quei pochi centimetri che ci separavano e lo baciai. Non era la prima volta che accadeva. Louis portò le mani sul mio viso e mi accarezzò dolcemente continuando il bacio.
Ci spostammo più su ritrovandoci al centro del letto.
L’intensità del bacio era aumentata, l’unica cosa che riuscivo a pensare era quanto desideravo che quel momento non finisse più. Per lui doveva essere lo stesso, almeno speravo. Dal mio viso le sue mani scesero sulle mie gambe nude scoperte dal vestitino a pois che portavo. Sussultai a quel contatto e lo strinsi ancora di più a me stringendo la sua t-shirt tra le mani.
Nell’istante in cui mi ritrovai ad alzare le braccia per togliermi il vestito capii cosa stava davvero accadendo. Quel movimento ci fece separare per qualche secondo, avevo paura che se l’avessi baciato di nuovo si sarebbe tirato indietro e lì sì che mi sarei sentita umiliata. Ero in biancheria intima in un letto con un ragazzo fidanzato.
A interrompere i miei pensieri furono le labbra di Louis che mi stavano portando di nuovo in paradiso.
Le sue mani, il suo corpo, le sue braccia che si tendevano, la sua eccitazione, tutto di lui mi faceva impazzire.
Ricordo ancora ogni dettaglio di quel giorno, non fu la mia prima volta, ma da allora il mio mondo cambiò perché capii di provare qualcosa per Louis Tomlinson, capii che non c’era niente di più bello al mondo che sentire le sue mani sui miei fianchi, le sue labbra sui miei seni e i suoi occhi sul mio corpo.
 

“Credo che tu abbia dato abbastanza dettagli, amore” borbottò Louis arrossendo leggermente.
Georgia sorrise “Scusa mi sono lasciata andare dalla storia” e gli lasciò un dolce bacio sulla guancia.
“A questo punto continui lei” disse Moore sghignazzando.
Louis prese un profondo respiro e cominciò.

 


Sono sempre stato il tipo a cui piace coccolare, venerare e vezzeggiare la propria ragazza soprattutto dopo aver fatto l’amore, ma in quel momento l’unica cosa che feci fu fuggire. Mi alzai svogliatamente dal letto, indossai velocemente i boxer e mi chiusi in bagno. Sbuffai passandomi una mano fra i capelli e mi imbattei nel mio riflesso nello specchio.
Che razza di uomo ero? Ho sempre biasimato i traditori e ora ero uno di loro. Il problema più grande era che mi era piaciuto e anche troppo. Il giorno dopo sarei tornato a casa e la mia ragazza mi stava aspettando.
Sarei riuscito a guardarla negli occhi? Avevo seri dubbi, non riuscivo neanche a guardare me stesso nello specchio senza provare disgusto. Non so quanto tempo rimasi lì dentro, ma un bel po’ considerando che quando uscì trovai Georgia completamente vestita seduta a gambe incrociate sul letto che si torturava le unghie e piangeva.
Alzò lo sguardo quando entrai nella stanza “ehi” e mi avvicinai sedendomi sul bordo del letto. “Senti io credo che..”
“Per favore non dirlo. So che sei fidanzato nonostante i dubbi che tu hai su di lei, è st-stato un momento di debolezza. Inoltre io non sto assolutamente piangendo per te, sono solo stanca di tutta questa situazione e in questo momento vorrei soltanto tornare a casa” il suo discorso veniva interrotto da qualche singhiozzo di tanto in tanto.
Mi avvicinai e l’abbracciai cercando di confortarla. Continuava a bagnarmi il petto con le sue lacrime ma no la lasciai andare finchè fu lei a smetterla di piangere sopraffatta dal sonno.
La adagiai fra le lenzuola e mi addormentai insieme a lei.
Il giorno dopo fu Georgia a svegliarmi “Sono le nove e fra un’ora dovrebbe arrivare il jet”.
Non parlammo di quello che era successo il giorno prima e non parlammo del fatto che stavamo per lasciarci probabilmente per sempre. Prima di dirigerci all’aeroporto Georgia insistette per andare a salutare Leonard, io non ne ero molto contento: non mi piaceva affatto quel tipo. Dopo quel saluto, che per me durò fin troppo, andammo a salutare anche Devang e suo cugino promettendo di tornare lì un giorno.
“Sbrighiamoci, il jet dovrebbe arrivare a momenti”.
Incalzai il passo seguito dalla ragazza, l’hostess dell’aeroporto ci diede le istruzioni per raggiungere il luogo dove sarebbe atterrato.
 

Il jet ritardò di quindici minuti il che mi fece temere seriamente che non sarebbe più venuto.
“Non sei contenta di tornare a casa? So che la situazione lì non è delle migliori, ma almeno vedrai tua sorella!” dissi facendo riferimento alla sua faccia imbronciata.
“Certo che sono contenta.” Si limitò a rispondere, e in quel momento iniziai a temere che il suo malumore fosse causa mia.
Il jet arrivò con un rumore assordante, fu buttata giù la scala per farci salire ed ero pronto a farlo se non fosse uscito qualcuno da lì. Harry Styles con un cappellino di paglia e una camicia bianca aperta sul petto che lasciava intravedere i tatuaggi stava scendendo dal jet col suo solito sorriso smagliante. “Louis!” urlò quasi. “Che ci fai tu qui?”
“Mi mancavi! E mi annoiavo ad aspettarti a Los Angeles, quindi..” lo abbracciai davvero contento che avesse fatto tutta quella strada per me. Quando ci staccammo guardò verso la ragazza alla mia destra che teneva lo sguardo altrove.
“E tu devi essere Georgia! Io sono Harry, ma immagino tu sappia chi sono” e le fece l’occhiolino ammiccante come sempre. Quella annuì stringendogli la mano.
“Spero che Louis si sia comportato bene anche se sono io quello che sa prendersi..diciamo ‘cura’ di una ragazza al meglio” sempre il solito sfacciato. Scossi la testa attendendo la sua reazione che non tardò ad arrivare.
“Oh non preoccuparti, se l’è saputa cavare!” disse sforzando un sorriso.
“Si può salire sul jet?” gli chiese ansiosa. “mh certo..il tempo che l’autista lo prepari e poi partiamo” ripose colto alla sprovvista. A quelle parole Georgia si fiondò letteralmente sulle scale sparendo dalla mia vista.
“Ma che le hai fatto?”
“Io?! Niente. È a lei che girano oggi” e distolsi lo sguardo dal suo.
“Louis Tomlinson che diavolo hai fatto?” sbuffai spostando lo sguardo su di lui
“È stato un errore. Un terribile errore, Harry. Ho sbagliato, lo so e..”
“Ci sei andato a letto?” annuì abbassando lo sguardo. all’improvviso una forte pacca sulla spalla mi fece sussultare
“E bravo il mio Lou! Non ti biasimo, neanche io avrei resistito.  È una bella ragazza. Quindi ora lascerai Janice?”
“Cosa?! No!” Harry sbuffò rumorosamente.
“Non capisco cosa ci trovi in quella, Georgia l’ho vista per pochi secondi ma mi ispira più simpatia. Saliamo va, idiota” e con un cenno mi invitò a salire sul jet. Georgia era già seduta, aveva scelto il posto accanto al finestrino.
“Pochi minuti e partiamo dolcezza” la informò Harry sedendosi di fronte a lei.
“E così sei una specie di reale insomma? Una duchessa?”
  “Sì, mio padre è il duca di Endmon”
“Bel paese! Ci sono stato da bambino” quella si limitò ad annuire, poi spostò lo sguardo fuori dal finestrino. Dopo il decollo Harry tentò di nuovo di avviare una conversazione.
“Dov’è che andrai dopo che siamo atterrati a Heathrow?”
“Non lo so, ma mia sorella è lì” rispose annoiata.
“Hai una sorella? Louis non me l’avevi detto” mi rimproverò rivolgendomi uno sguardo severo.
Io mi limitai a fare spallucce. “È single?” ammiccò avvicinandosi a lei. Quest’ultima lo guardò torva,
“Non deve interessarti perché  non sei per niente il suo tipo”
“Io sono il tipo di tutte” rispose fiero.
“Invece no. Sei troppo schietto, sicuro di te e anche narcisista. Ora se non ti dispiace vorrei godermi il viaggio. Non ce l’ho con te Styles è solo che non mi va di fare conversazione.”
Detto questo appoggiò la testa al finestrino. 





I'm back! Sono tornata ieri dalle vacanze e ora sto pubblicando! A voi come sono andate le vacanze? c:
Io sono troppo emozionata perchè la settimana prossima This Is Us sarà in Italiaa! :D
Spero che il capitolo vi piaccia! Ho cercato di farlo più lungo a causa di alcune lamentele sulla lunghezza..! xD
Sto scrivendo una nuova storiaa! Sono pazza, lo so. Ma mi è venuta l'idea e ho iniziato a scrivere; magari dopo pubblico il primo capitolo! :)
Grazie mille a chi ha messo la storia fra le seguite/preferite/ricordate! e un grazie speciale a chi ha recensito! ♥
Il banner è stato fatto dalla mia amica Roberta! È uno dei primi banner che fa e io lo adoro! Anche lei scrive qui su efp, questo è il link delle sua storia  3o giorni per farla innamorare ! Ve la consiglio! :))
Vi lascio il mio Twitter!  :) 
E il link della mia pagina sui One Direction Moments~ :D
Alla prossima! ;D


Vi lascio una gif Larry dato che erano entrambi nel capitolo! :D 
Che amori! ☺


 
   
 
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