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Autore: muchlovekidra    31/08/2013    1 recensioni
"Samantha è una ragazza molto semplice, una ragazza che non segue la massa, la moda o le altre ragazze, è una ragazza che ascolta solo se stessa, una delle poche.
una ragazza tranquilla, solitaria e molto intelligente, una 16enne fuori dal comune.
'fuori dal comune' perchè ormai la società di oggi è rovinata, ragazze e ragazzi uguali da tutte le parti, stessi vestiti, stesse abitudini e stessa mentalità.
Madre : Natalie Smith e padre : Rob Benson, separati da quando Samantha aveva 6 anni, causa? tradimento, da parte del padre, una cosa che Samantha non ha potuto perdonare visto che vedeva la madre starci male ogni giorno, da allora abita con la madre e vede il padre nel tempo libero, quando ne ha voglia, se ne ha.
Samantha è una ragazza bellissima, anche se lei lo nega per il semplice fatto che porta gli occhiali da vista, ha dei capelli color carota e dei bellissimi occhi celesti, di una profondità pazzesca, lentiggini sul viso e sulle braccia, che lei odia pienamente, e un corpo magro, normale.
Odia la gente vanitosa, quella che prende in giro e che si crede superiore, pur sapendo di non esserlo, la gente che si crede chissà chi, senza essere nessuno."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«chapterthree — the trip»


 

i giorni passavano in fretta tra scuola, studio, pensieri sulla gita e altre cose noiose.
la gita si sarebbe fatta il 23 marzo, cioè domani, e tutti noi eravamo eccitati, compresa me che di solito sono calma quando si parla di questi avvenimenti.

23 marzo, lunedì 5:00am.
mi svegliai anche senza sveglia, l'ansia si era impossessata di me dalla notte scorsa e non sono riuscita a dormire un secondo.
avevo un ora precisa per prepararmi, poi alle 6 e mezza del mattino dovevo essere alla fermata dell'autobus, davanti alla scuola.
mi fiondai in bagno, mi lavai faccia e denti e poi mi feci una coda alta, non avevo intenzione di viaggiare con i capelli sciolti, che mi vanno davanti alla faccia.
poi ritornai in camera a vestirmi (http://weheartit.com/entry/74259287/search?page=5&query=outfit CON GLI ANFIBI).
scesi di sotto per fare colazione, mamma era andata al lavoro mezz'ora fà, questa settimana ha veramente molto lavoro visto che va dalle 4 e mezza del mattino fino alle 3 del pomeriggio e poi un'altra ora la sera, quindi è distrutta.
finì di fare colazione e diedi uno squillo a Louis, sarebbe venuto con me e l'avrei dovuto avvisare quando ero pronta, e lo feci.
dopo soli 5 minuti si presentò davanti alla porta, l'avevo lasciata aperta, lo salutai con un bacio sulla guancia e poi presi la valigia.
per strada parlammo di come sarebbe stato passare due settimane a Londra, ci ero andata 2 volte ma per poco tempo e stare due settimane là sarà magnifico.
eravamo giunti in anticipo ma non eravamo gli unici, c'erano circa 30 ragazzi che aspettavano, mancavano 30 minuti quindi ci sedemmo anche noi su una delle panchine che c'erano là.

-dai ragazzi, entrate- ci alzammo tutti in piedi, era finalmente arrivata la preside ed era giunto il momento di entrare a bordo.
mi sedetti vicino a Louis con dietro Styles e Payne e dietro ancora Malik e Alex, un altro nostro compagno di classe.
-Louis se vuoi stare con i tuoi amici puoi starci, non devi stare per forza vicino a me- mi faceva un po pena, tutti i suoi 'amichetti' stavano dietro mentre lui si era seduto vicino a me, e non volevo che lo faceva per pena, non ne avevo bisogno di compassione.
-sai che sei la mia migliore amica e mi fa piacere stare vicino a te, poi sono dietro di noi, non mi ci vuole molto nel girarmi e parlarci- il suo mini discorso mi fece sentire decisamente meglio, mi faceva piacere il fatto che voleva stare vicino a me.
per arrivare a Londra ci volevano 2 ore circa, una cosa accettabile, avrei dormito tutte quelle due ore visto che non ho dormito sta notte.
così lasciai Lou parlare con i suoi amichetti e io mi addormentai, o almeno ci provai, parlavano così forte che mi ci volevano dei tappi per le orecchie.

-ehi Sam svegliati- stavo dormendo così bene e non mi avrebbe svegliato la voce di Louis.
-Saaaam, svegliati- mi girai dall'altra parte e continuai a dormire.
-BENSON, SVEGLIATI- ok, l'urlo di Harry ce l'aveva fatta.
-abbassa il tono Styles-
-sei tu quella che non si sveglia- 
-siamo arrivati?-
-sì, per questo ti abbiamo svegliato- disse Louis che si alzò per scendere, mi stesi un po e poi scesi anche io.
appena scesa ci trovammo davanti un hotel, a 3 stelle, abbastanza decente, presimo le valigie e entrammo dentro, dove ci aspettavano circa 5 persone, quelli della reception.
iniziarono a parlare ma sinceramente non capì molto, poi però si mise la professoressa Johnson davanti e allora iniziai ad ascoltare.
-ragazzi, è giunto il momento di assegnare le stanze, maschi con maschi e femmine con femmine-
a queste parole ci fu un grande 'no' da tutti gli alunni, tranne me, a me andava più che bene.
-allora.. Elvis Smith con Joe Anderson- gli hanno messi proprio bene, due secchioni antipatici.
-Harry Edward Styles con Liam James Payne- non avevo mai saputo i secondi nomi di Liam e di Harry.
continuò così fino a quando non giunse a me, che ero una delle ultime, come sempre.
-Samantha Helen Benson con Ashley Momsen- Ashley? sinceramente non ci avevo mai parlato, non l'avevo mai notata e credo nemmeno lei a me, ma è sicuramente meglio che capitare con quell'oca di Nicole.
-ultima cosa, la piscina è libera per voi solo 5 ore al giorno, ma credo che vi basti, ora tutti in stanza- subito dopo passò con dei fogli di carta con su scritto il numero delle stanze, l'hotel era immenso e io ero nella stanza '243'.
siccome gli ascensori erano già tutti occupati mi feci circa 100 scale prima di arrivare nella stanza che mi era stata assegnata.
aprì la porta e Ashley era già dentro, quando si girò notai la sua bellezza, era davvero bellissima, bionda con occhi azzurri..uno schianto, non so come ho fatto a non notarla prima.
quando mi vide si avvicinò a me con un bellissimo sorriso.
-piacere, Ashley- posai la valigia per terra e alungai anche io la mano, in cerca della sua.
-piacere mio, Samantha, ma puoi chiamarmi Sam- 
-quale letto vuoi? sotto o sopra?- disse lei fissando i letti,
-per me è lo stesso, vedo che hai già messo la valigia sopra quindi lasciala là- ricambiai il suo sorriso e poi andai anche io a posare la mia di valigia.
andai a 'scoprire' il luogo che avrei occupato per 2 settimane, andai nel bagno, era carino e aveva dei asciugamani veramente soffici e poi ritornai in stanza visto che non c'era altro da vedere.
-sai mica dove si trovano le stanze dei maschi?- lei che prima si trovava alla finestra ora stava davanti a me, aspettando una risposta.
-no, mi dispiace- 
-vabbè, li vedremo in piscina- mi fermai un attimo,
-li?- nessuno mi ha mai cagata, a parte Louis.
-sì, non vuoi venire?- il suo sorriso non era ancora scomparso, una cosa positiva almeno.
-certo..- non amavo molto andare in piscina, non amavo il mio copro, mi vedevo grassa ma tutti mi dicevano il contrario, il punto è che da quando sono nata che mi faccio paranoie su paranoie.

-sei pronta?- Ashley mi stava aspettando, io ero ancora in bagno a disperarmi, non amo il mio corpo, non so se si è capito.
-sì, penso di sì- mi guardai un'ultima volta e poi spalancai la porta.
-sei bellissima- era la prima che me lo diceva qualcuno e n'ero veramente contenta.
-anche tu lo sei, davvero- ero sincera, dalla prima volta che l'ho vista ho pensato che fosse bellissima, e ho scoperta che non è solo bella ma ha anche un bel carrattere.
(http://weheartit.com/entry/73548926/search?page=6&query=spring+breakers).
m'infilai un vestitino da spiaggia e poi uscimmo fuori, com'era strano stare senza occhiali.
-vedi qualcuno che conosci?- stavo cercando Louis ma l'unico che trovavo era Styles.
-no, tu?- mentii, non avevo intenzione di rovinarmi anche questa giornata.
-ora sì, vieni- mi prese il braccio e mi trascinò in un secondo.
-ciao Harry- gli saltò addosso,
-Ashley!- Harry ricambiò l'abbraccio mentre io rimasi lì impalata, Ashley conosceva Harry? non gli ho mai visti parlare in classe e sinceramente nemmeno a ricreazione.
dopo che i due finirono di abbracciarsi, Harry si girò verso di me e mi fissò da testa ai piedi, io ero del tutto imbarazzata, dirà qualcosa di brutto come sempre.
-come sei bella oggi Benson- non mi aveva mai fatto un complimento e nemmeno io a lui, quindi era una situazione nuova e molto strana.
-g-razie, sai dov'è Louis?- cercai di cambiare argomento, ero ancora imbarazzata e forse si vedeva.
-non ne ho la pallida idea, prima era vicino a me-
-se vuoi puoi rimanere con noi, noi andiamo a farci un bagno, vuoi venire?-
siccome non avevo voglia di andare a cercare Louis decisi di rimanere con loro, anche se la presenza di Harry non era tanto gradevole.
andammo a mettere le borse sui lettini e giunse il momento peggiore, levare il vestito e rimanere in costume.
Ashley se lo levò tranquillamente e lo sguardo di Styles era posato sul suo fondoschiena, alla fine cosa ci si poteva aspettare da lui?
era giunto il mio momento, aspettavano solo me, e Harry che mi fissava non era proprio d'aiuto.
non volevo farli aspettare troppo così presi coraggio e levai il vestito per poi girarmi verso di loro, Harry, beh Harry guardava quello che guardano tutti i maschi.
-possiamo andare?- Harry ritornò alla realtà così potemmo finalmente andare in piscina.
mi sedetti sul bordo mentre gli altri due si erano già tuffati, mi ero completamente dimenticata che odio l'acqua e non so nuotare.
-ehi Benson! che aspetti?- Harry era appena salito in superficie,
-niente, io non entro- 
-perchè non entri?-
non gli risposi, non volevo darli un altro motivo per prendermi in giro.
-non dirmi che..non sai nuotare?- dopo averlo detto scoppiò a ridere, da quando non saper nuotare è diventato 'anormale'?
-riesci mai a farti i fatti tuoi?- il suo comportamento mi dava sui nervi, ogni cosa che facevo, per lui era un divertimento o un motivo per sputtanarmi.
dopo nemmeno 2 secondi non lo vidi più, mi girai attorno ma era sparito, non che mi dispiaceva, ma il fatto di ritrovarmi da sola senza conoscere nessuno mi dava una sensazione strana, quasi paura.
nemmeno il tempo di alzarmi dal bordo della piscina che mi trovai in acqua, qualcuno mi aveva spinto e ho già in mente chi.
la paura dentro di me cresceva ogni secondo, non ho la minima idea di come si nuota così mi agitai, ma niente, andavo sempre più a fondo.
diventai debole, non riuscivo a muovermi e per un secondo pensai che sarei morta da un momento all'altro.
se sarei vissuta, giuro che avrei ammazzato Styles.

AUTRICE : VIKY 31.08.2013

(non chiedetemi perchè l'ho scritto, me l'hanno detto mia zia e mio zio lol).
 
 
  
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