Camminiamo da un po’ e ancora non siamo arrivati a niente, Zayn sembra esausto almeno quanto me e non so quanto questa cosa potrà andare avanti. Non mangiamo da tanto e ad ogni passo che faccio ho paura di cadere. Credo che siamo arrivati ad un vicolo cieco e il suo orologio è scarico.

“Zayn, dobbiamo uscire dalla cupola”.

“Devo portarti al sicuro, non sei pronta per uscire”.

“Mi serve solo un po’ di riposo, e qualcosa da mangiare, ma poi sono a posto. Ho abituato il mio corpo a resistere con poco”.

“Già, ma ora non puoi più continuare così”.

“Dico sul serio, non c’è da preoccuparsi”.

“Il ciclo ti è passato di nuovo, dimmi la verità”.

Resto un po’ in pensiero, mi vergogno ma “Sì, mi è passato di nuovo”.

“Non è un buon segno e tu lo sai”.

“E tu la sai la strada per tornare? No che non la sai”.

“Invece sì, e ti porterò via di qui, te lo prometto”.

Non voglio dirglielo ma so che non porterà a termine la sua promessa, moriremo prima, o almeno io, morirò, non credo che manchi molto dato lo stato delle cose.

“Battaglia! Guarda! Alza un po’ la testa e guarda!” Zayn è entusiasta, chissà quale altro animale avrà avvistato.

“Wow, acqua che si muove. Non mi tengo più dalla gioia” dico ironica.

“Non capisci, non è ‘acqua che si muove’. Quello è il mare!”.

“Mare?”.

“Non riesco a credere che tra tutti i libri che hai letto non c’è né mai stato uno in cui si narrava del mare”.

“Certo che sì ma… pensavo fosse una leggenda”.

“E invece no, senti che bella brezza che arriva, avviciniamoci”.

“D’accordo ma non troppo eh, lo descrivevano come ‘mangiatore di uomini’ e sinceramente non ci terrei a fare quella fine”.

“E’ vero, meglio non esagerare.. però io andrei un po’ più avanti”.

“Io sto bene qui, ma in caso tu morissi sappi che ti trovavo antipatico”.

“Fantastico, e tu sappi che-” e Zayn cade in acqua, com’era prevedibile, facendomi ridere.

“Sbrigati a far prendere il fuoco o morirai di polmonite”.

“Sono un angelo, non posso morire”.

“Allora diciamo che potresti rovinare le tue bellissime ali invisibili e non potrai volare più a causa del freddo, ti piace messa in questo modo?” scherzo.

Mi guarda strano, mi allontano, andando verso il mare.

“STAI ATTENTA A NON BAGNARTI I VESTITI!” mi urla da lontano.

“NON SONO IDIOTA COME TE!” gli urlo in risposta.

Prendo un po’ d’acqua con le mani, è fredda. Vorrei poterci entrare, imparare a domare le onde, o almeno, muovermi con loro. Andare lontano e lasciarmi trasportare dalle correnti. Senza più paure, senza più limiti. E infine, un giorno, affondare, fino a morire sul fondo dell’immenso oceano.

“Che guardi qua impalata?” e arriva Zayn, a rovinarmi il momento.

“Il mare”.

“Ah beh, giusto. Chi non starebbe a fissare il mare, avendone la possibilità?”.

“Nessuno”.

“Esattamente”.

Scende la notte.

“Hmm, sento qualcosa che brucia… che hai trovato?”.

“Piccoli insetti qui intorno, credo che siano molto saporiti”.

“Se non lo sono c’è sempre la sabbia, no?” chiedo ironica.

“Certo, puoi metterci la sabbia, quella sì che è saporita” risponde Zayn, stando al gioco.

Il fuoco si è spento, fa freddo e Zayn è nel pieno del sonno. Tremo. Sto gelando.

Mi avvicino a lui, sperando che sia più caldo di me ma restando delusa. Mi giro di spalle, le mie contro le sue.

Sento del movimento, lui si sposta, si gira, poi uno strano rumore, un po’ come quando stendi le lenzuola, e poi mi abbandono al sonno, lasciandomi cullare dal calore delle sue ali, stavolta non invisibili.

“Grazie per avermi tenuta in caldo, ieri notte”.

“E’ il minimo che possa fare, per qualcuno come te”.

“Spero non ti abbia fatto male muovendomi nel sonno”.

“Ma certo che no”.

“Ci voleva proprio un giorno di riposo, giusto per riprendere le forze”.

“Hai ragione, ma forse è durato un po’ troppo”.

“Allora nascondiamo le nostre tracce e ripartiamo subito”.

“Guarda lassù! Della frutta!” annuncia Zayn dal nulla.

“Aspetta… c’è qualcosa che non mi convince. Fammi vedere bene” – mi avvicino, superandolo di qualche passo – “a chi arriva prima!” scatto in avanti lanciandomi sull’albero, cercando di afferrare qualche frutto, ma non riuscendoci data l’altezza dei rami.

“Imbrogliona! Aspetta che ti aiuto” dice Zayn cercando stupidamente di prendermi in braccio.

Battaglia è quasi sempre rimasta un mistero, quando piange per la morte di un amico, quando uccide, ma è la sua natura, il suo carattere, e non cambierà mai, questo è sicuro. Non deve essere però convinta di poter dormire sonni felici, dato che ora, là fuori, c’è qualcuno che le dà la caccia, che non si fermerà davanti a nulla per avere il suo sangue. La stessa cosa vale per la tigre, se la troveranno potete star certi che faranno spezzatino anche con lei, è essenziale, povera vecchia bestia. Ma lei non è la prima ad essere stata portata via dalla sua vita, e forse, solo forse, sarà l’ultima. Lei ha una forza incredibile, non per niente è frutto di studi e di evoluzione. In molti sarebbero disposti a morire pur di avere la sua pelle, poter giurare di averla vista. I suoi occhi, velati dalla tristezza di un estraneo, un solo sguardo e puoi lasciarti andare con lei, nell’oscurità ancora più buia della sua ombra. I suoi movimenti, fluidi, che seguono passo per passo quelli dell’altra, respiro con respiro, lottando insieme per la libertà. Ha delle stupende striature nere e bianche lei, la tigre, che le percorrono ogni centimetro della morbida pelliccia, per la quale molte donne si venderebbero. Ognuno di noi è libero di avere segreti, ma questo non ci autorizza a mascherarli con delle bugie, anche se il nostro scopo è tra i più nobili. Come quello di salvare una vita.

Finalmente si riesce di nuovo a vedere il colore dei miei capelli, e spero che non li toglieranno mai più. Zayn diventa ogni giorno più premuroso e la cosa mi puzza un po’. I suoi continui sbalzi d’umore non sono una novità, certo, ma ora più che mai credo che lo stia facendo solo per dovere. Vorrei tanto poter tornare indietro.

“Fermiamoci qui per stanotte” dice Zayn.

“Meglio andare subito a cercare della legna da ardere allora, siamo in pieno inverno”.

“Vado io, tu resta qui e cerca qualcosa da mangiare, non allontanarti e se vedi qualcuno nasconditi”.

“Non devi ripetermelo ogni giorno, so cosa devo fare”.

“A più tardi”.

Non ho trovato nemmeno frutta, credo che per stasera dovremo stare a digiuno.

“Dio, non c’è anima viva” esclamo.

 “E’ qui che ti sbagli” una voce estranea piomba all’improvviso.

E’ il ragazzo dagli occhi chiari, quello dell’altra sera, porta scoperti solo gli occhi, i quali sono molto riconoscibili. Non mi è mai capitato di vederne così.

“Io ti ho già visto, cosa vuoi?”.

“Ci conosciamo? Non ricordo di averti mai incontrata prima, Battaglia”.

“Come sai il mio nome?”.

“Lavoriamo allo stesso scopo, più o meno, io e Zayn, e questo vuol dire che le abbiamo bisogno delle stesse informazioni, o quasi” – fa un occhiolino – “mi dispiace che ti sia capitato quello stronzo come primo incontro, saremmo dovuti arrivare prima noi ma abbiamo avuto qualche intoppo. Beh, basta parlare, passiamo all’azione” senza pensarci troppo tira fuori una evictarioda 944, in tutta la mia vita ne ho vista solo una, questa, e credo che sia valsa la pena aspettare. Prima di ucciderti ti lascia agonizzante per più o meno quarantotto ore, e non c’è modo di fermarne l’effetto. Ho sempre desiderato toccarne una, ma temo che questo non sia il momento.

 “Non credo che mi sparerai, da viva potrei fornirti ciò che vuoi, ma da morta, sono solo un altro essere umano buono da far concime. E poi Zayn non è uno stronzo”.

Laggiù c’è qualcosa che si muove, dev’essere un animale o qualcosa del genere, non riesco a distinguerlo bene, ma ho motivo di pensare che quella sia la tigre.

“Te lo chiedo di nuovo, cosa vuoi?”

“Voglio portarti via, non ti è ancora chiaro?”.

“Perché mai?”.

“Perché lui ti porterà a morire”.

“No, non è vero”.

“Sei libera di non credermi ma puoi ben capire che ora non posso andarmene a mani vuote” spara un colpo, ma fortunatamente (MOLTO fortunatamente) mi manca.

In un attimo mi prende su una spalla e cerca di trascinarmi via mentre Zayn arriva e sconvolto lascia la legna a terra, tenta di avvicinarsi allo sconosciuto ma noto subito che sono arrivate anche altre persone.

“G-397” dice, e mi attaccano un cerotto, spedendomi nel mondo dei sogni. Non prima però, che io abbia visto la tigre avvicinarsi a Zayn, lei forse saprà come ritrovarmi… o molto più probabilmente lo sbranerà. Spero tanto nella prima.

“Dove siamo?”.

“Non ti è concesso saperlo”.

“E tu chi sei?”.

“Nemmeno questo ti è concesso”.

“E cosa mi è concesso?”.

“Possiamo dirti la verità sul tuo essere ‘speciale’, non avrai creduto sul serio alle fandonie che ti ha raccontato Zayn”.

“Perché mai Zayn mi avrebbe raccontato fandonie?”.

 “Perché voleva sfruttarti, per ottenere il controllo sul mondo, e averlo tutto per sé. Noi vogliamo che tu prenda coscienza di quello che ti è successo e, se vuoi, potrai aiutarci a salvare tutti. Ma potremo riuscirci solo se stai dalla nostra parte”.

“Perché voi volete aiutarmi? Qual è il vostro guadagno?”.

“Il nostro ‘guadagno’ è riuscire a tenerti in vita, per studiarti e rendere questo mondo migliore”.

“Non riesco a capire”.

“Se affronterai tutto da sola, morirai”.

Quindi, secondo questo qui, Zayn voleva uccidermi.

“D’accordo, sono dalla vostra parte”

“Allora sarà meglio che inizi a raccontarti, ma prima le presentazioni. Io sono Harry”.

“Piacere”.

E così ho scoperto che non esistono chip nella mia testa, che non ne esistevano nemmeno in quella di Cromo. E che non stavamo custodendo segreti di stato o ‘poteri’. Ma era la nostra testa, il nostro cervello, il vero potere. Loro ci davano la caccia per proteggerci. Ma ci aveva trovati prima Zayn, e se non fosse arrivato Harry lui mi avrebbe portato a consumarmi lentamente. La storia dei genitori adottivi però era tutta vera, e anche quella dell’angelo, ha però evitato di dirmi un dettaglio, ovvero che lui è l’angelo delle anime, povera mia tigre, ora spero con tutto il cuore che almeno sia scappata, non è andata via, riesco a percepirla. In più la morte di Cromo è stata interamente provocata da Zayn, anche se non mi ha detto come, ma mi ha detto il perché e tanto mi basta: Cromo e io eravamo gli ultimi esseri umani, e ora sono sola.

“Scusami, ma un giorno mi ringrazierai” arriva Harry all’improvviso, con un mecancerio in mano, e quella luce rossa è l’ultima cosa che dimenticherò.

Spazio autrice;
Ci ho messo un’eternità ma alla fine ecco il nuovo capitolo! Voglio subito tranquillizzarvi (?), Battaglia non è incinta, il ciclo non l’ha più perché non mangia abbastanza, tutto qui lol. Mi dispiace tantissimo avervi fatto aspettare tanto ma tra il fatto che non avevo internet, che la mia estate è stata tutta concentrata in sei giorni (durante i quali non ho scritto un bel niente) e che ogni cosa che scrivevo mi faceva vomitare, ho tirato fino ad oggi. Ma questi sono affari miei. La parte verso il centro, quella che inizia con ‘Battaglia è quasi sempre rimasta un mistero’, è mr X, com’era intuibile, poi sta a voi capire le parti in cui si parla di lei o della tigre, non voglio rovinarvi le cose (?). E ora Harry le ha cancellato buona parte della sua memoria, ma perché l’avrà fatto? Per eventuali dubbi o anche solo per scambiare due chiacchiere io sono @weareinexile su twitter, non siate timidi lol. Detto questo, al prossimo capitolo :)

NOTE (02/01/2014); dopo aver considerato un paio di cosette ho deciso di lasciar perdere la fanfiction, magari tra qualche anno potrò anche riprenderla ma per ora è finita qui, spero che tutti voi abbiate una bella giornata :)