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Autore: miriamverzellino    31/08/2013    1 recensioni
Questa è una storia che parla del sogno di una ragazza che diventa realtà, non solo per quanto riguarda i suoi idoli, ma anche in riferimento alla sua carriera personale. La protagonista non crede in se stessa ma pian piano riuscirà a valorizzarsi grazie all'aiuto delle persone che la amano. Ha un motto particolare che la rappresenta: tutto è possibile se ci credi davvero.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Bussano alla porta. Il nostro abbraccio si scioglie e Niall va ad aprire la porta.

Louis: Niall ti volevo dir… Ciao Miriam!

Io: Ciao Louis!!

Louis: Cosa ci fate voi due, da soli in questa stanza, con una giornata meravigliosa come questa?

Niall: Eravamo rimasti solo noi in hotel e dato che non avevamo voglia di uscire siamo rimasti qui e ci siamo messi a cantare e a suonare. Anche Miriam suona la chitarra.

Louis: Davvero?

Niall: E il pianoforte.

Io: Un po’ di pianoforte.

Louis: Wau Miriam, dovrai farti sentire allora. Comunque ero venuto per dirti che il pranzo è pronto. Miriam ti unisci a noi?

Io: No ragazzi non vi preoccupate andrò da qualche parte.

Niall: Tu da sola non vai da nessuna parte. O rimani a pranzo con noi o vengo anche io.

Io: Ma già sto creando troppo fastidio, ora anche il pranzo, non vi preoccupate ragazzi davvero.

Niall: Ok allora ti seguo.

Io: Non puoi venire da solo con me a Milano, le fans ti assalirebbero.

Niall: Lo so, però da sola non ti lascio andare.

Io: E va bene rimango.

Louis: Brava. Forza scendiamo.

Niall fa un sorriso soddisfatto. Com’è possibile che vinca sempre lui? D’altronde io pendo dalle sue labbra perciò qualsiasi cosa lui dica per me è oro.

Scendiamo con l’ascensore e arriviamo nella sala da pranzo. È enorme. I tavoli sono ricoperti da tovaglie di colore bianco, intonate alle pareti e ad ogni tavolo c’è un vaso pieno di rose rosse. Bicchieri di cristallo e circa dieci posate. C’è un tavolo riservato per tutti noi. Alla mia destra c’è Niall, alla mia sinistra Louis, di fronte c’è Harry e alla sua destra Zayn, alla sua sinistra Liam. Vicino a Zayn c’è anche Perrie e la vado a salutare con un caloroso abbraccio. A capo tavola c’è Paul e lungo il tavolo alcuni della crew.

Paul: Buon appetito a tutti!

Da queste parole, iniziano ad arrivare infinite portate, ognuna diversa dall’altra, ma io non le tengo tutte: su venti portate credo di averne mangiate cinque. Devo mantenermi. Durante il pranzo ognuno parla con le persone che ha accanto e io sto in silenzio, preferisco ascoltare, se mi fanno una domanda rispondo in modo educato. Al momento del dolce Niall cerca di far cadere l’attenzione su di me.

Niall: Paul allora quando dovrai sentire Miriam? Ha una voce pazzesca e suona il pianoforte e la chitarra.

Paul: Davvero? Ottimo. Domani pomeriggio alle 17.00 nello studio a Londra. Non credo sappia dove sia quindi qualcuno la dovrà accompagnare.

Niall: Tranquillo Paul, bado io a lei.

Io: Grazie Niall e grazie Paul.

Paul: Grazie di cosa?

Io: Grazie di tutto il lavoro che fai per i ragazzi e grazie dell’opportunità che mi stai dando. Ne sono davvero onorata.

Paul: Non c’è bisogno di ringraziarmi Miriam.

Mi sorride. Credo diventeremo ottimi amici.

Harry: Allora Miriam sei fidanzata?

Miriam: No, sono single.

Harry: Sei mai stata a Londra.

Miriam: No, purtroppo non ne ho mai avuto l’occasione.

Harry: No? Allora domani mattina appena ci svegliamo, si fa un bel giro turistico e ti mostriamo le zone più belle e importanti che ci sono.

Zayn: Tu Harold vuoi fare la guida turistica a Miriam? Sicuramente la porterai in uno di quei locali…

Harry: No, Zayn. È ancora presto.

Niall: Ancora?

Harry: Certo. E poi quello sarà compito tuo.

Io: Ragazzi?

Harry: Si?

Io: Stasera avete un concerto, finisce tardi e subito dopo dovete prendere l’aereo e partire per Londra. È stressante, soprattutto per voi che lo fate spesso. Domani mattina riposatevi, non è necessario che io debba vedere Londra domani. Avrò sicuramente altre occasioni per visitarla.

Niall: Miriam non devi farti problemi, te l’ho già detto che sono io a badare a te e so cosa devo fare, tu devi solo darmi la tua disponibilità.

Harry: Esatto.

Io: Va bene. Grazie mille.

Sorridono. Che meraviglia i loro sorrisi. Finito questo discorso loro continuano a parlare di altro. Louis ogni tanto lancia qualcosa addosso a Liam, lui fa lo stesso però sbaglia mira lanciando un po’ di cioccolato addosso a Harry, lui si vendica e in un attimo ci troviamo tutti in una battaglia col cibo a cui partecipa anche Paul! Chi lo avrebbe mai detto? Ad un certo punto la smettiamo e ognuno si dirige nelle proprie camere per lavarsi e vestirsi. Di certo non possiamo stare col cibo addosso.

Niall: Miriam appena hai finito di lavarti e di vestirti vieni da me. Questa è la chiave della mia stanza nel caso non ti sentissi va bene?

Io: Ok grazie mille a dopo.

E con un saluto con la mano entra nella sua stanza. Io ho la sua chiave in mano e anche io mi dirigo nella mia camera e mi faccio subito una bella doccia calda. Appena esco dal bagno mi asciugo e mi accorgo che c’è  un problema: quali vestiti metto? Quelli di oggi sono sporchi di cioccolato, frutta e bevande varie, quelli di ieri non so che fine abbiano fatto, credo che Niall li abbia portati in lavanderia. Accidenti. Sono scalza, con i capelli bagnati che mi scendono lungo le spalle e rimango con l’asciuga mano intorno al corpo, prendo le chiavi e mi dirigo verso la stanza di Niall nella speranza che mi presti i suoi vestiti. Appena entro nella sua camera, chiudo la porta mi giro e lui esce dal bagno. È tutto bagnato con solo un’asciuga mano che gli copre la parte del corpo inferiore. È così maledettamente attraente.

Io: Niall scusa se sono entrata qui in queste condizioni, ma c’è un problema.

Niall: No tranquilla. Dimmi che succede?

Io: Non ho i vestiti e pensavo che tu mi potresti prestare una tua maglia e un tuo pantalone.

Niall: Ma no aspetta che chiamo Bob e gli dico di andarti a comprare qualcosa.

Io: No, ti prego Niall. Preferisco indossare i tuoi vestiti se non ti dispiace.

Niall: Per me non ci sono problemi, però credo ti vadano un po’ larghi.

Io: Non fa niente.

Niall: Ok, quello è l’armadio apri e troverai dentro qualche maglia e dei pantaloni. Nella parte superiore ci sono anche le felpe, prendine una nel caso tu abbia freddo.

Io: Va bene.

Mi avvicino all’armadio e nel frattempo Niall rientra in bagno. Apro l’armadio e prendo un pantalone lungo nero, un paio di calzini e una maglia bianca con scritto “Crazy Mofos”. Apro la parte superiore e prendo una felpa stile college, bianca e nera. Chiudo l’armadio e mi ritrovo Niall dietro di me in boxer.

Niall: Ti serve aiuto?

Io: No grazie va bene così,ho preso questa maglia, questo pantalone, la felpa e un paio di calzini.

Niall: Va bene, ora vai ad asciugarti.

Io: Eseguo. Grazie mille Niall!

Niall: Figurati Miriam.

Ci sorridiamo. Prendo le chiavi esco, mi dirigo verso la mia stanza entro e corro ad asciugarmi. Ad un certo punto noto una busta sul letto. La apro e contiene un completo intimo. Non c’è scritto il destinatario ma credo di saperlo già. Lo indosso e mi vesto. Mi guardo allo specchio e ad essere sincera, questi vestiti così larghi mi piacciono, mi stanno bene. Hahahhaha ok se non fosse stato il mio idolo non avrei mai immaginato di aver fatto una cosa simile. Appena sono pronta esco e mi dirigo nella stanza di Niall. Questa volta busso perché c’è gente nel corridoio e non mi va che vedano che ho le chiavi della stanza di qualcun altro. Mi apre subito ed entro.

Niall: Wau stai davvero bene con quegli abiti sai?

Io: Ahahah si,sto davvero bene. Grazie ancora.

Niall: Ma figurati. Aspetta per concludere…

Si avvicina al divano e prende il suo cappello e me lo mette.

Niall: Ecco, adesso sei perfetta.

Io: Ci sai fare eh!? Grazie.

Niall: Abbastanza direi.

Ridiamo. Amo la sua risata.

Niall: Sono le cinque. Io devo andare a provare per il concerto di stasera e tu verrai con me, a meno che non preferisci rimanere nella tua stanza.

Io: Vengo volentieri.

Niall: Ok allora andiamo.

Usciamo dalla camera e ci avviamo verso l’ Hall dell’hotel. Ci sono anche gli altri, così andiamo in un’enorme macchina nera, tutti insieme.

Louis: Miriam devo farti conoscere Eleanor.

Io: Quando vuoi, a me farebbe molto piacere.

Louis: Domani a Londra.

Io: Perfetto.

Mentre loro parlano di cosa vogliono fare domani, io ascolto in silenzio. Ad un certo punto mi ricordo che non ho proprio sentito né mamma né papà, nemmeno Nicole e Vittoria. Li chiamerò dopo.

  
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