Bussano alla
porta. Il nostro abbraccio si scioglie e Niall va ad aprire la porta.
Louis: Niall
ti volevo dir… Ciao Miriam!
Io: Ciao
Louis!!
Louis: Cosa ci
fate voi due, da soli in questa stanza, con una giornata meravigliosa
come
questa?
Niall: Eravamo
rimasti solo noi in hotel e dato che non avevamo voglia di uscire siamo
rimasti
qui e ci siamo messi a cantare e a suonare. Anche Miriam suona la
chitarra.
Louis:
Davvero?
Niall: E il
pianoforte.
Io: Un
po’ di
pianoforte.
Louis: Wau
Miriam, dovrai farti sentire allora. Comunque ero venuto per dirti che
il
pranzo è pronto. Miriam ti unisci a noi?
Io: No ragazzi
non vi preoccupate andrò da qualche parte.
Niall: Tu da
sola non vai da nessuna parte. O rimani a pranzo con noi o vengo anche
io.
Io: Ma
già sto
creando troppo fastidio, ora anche il pranzo, non vi preoccupate
ragazzi
davvero.
Niall: Ok
allora ti seguo.
Io: Non puoi
venire da solo con me a Milano, le fans ti assalirebbero.
Niall: Lo so,
però da sola non ti lascio andare.
Io: E va bene
rimango.
Louis: Brava.
Forza scendiamo.
Niall fa un
sorriso soddisfatto. Com’è possibile che vinca
sempre lui? D’altronde io pendo
dalle sue labbra perciò qualsiasi cosa lui dica per me
è oro.
Scendiamo con
l’ascensore e arriviamo nella sala da pranzo. È
enorme. I tavoli sono ricoperti
da tovaglie di colore bianco, intonate alle pareti e ad ogni tavolo
c’è un vaso
pieno di rose rosse. Bicchieri di cristallo e circa dieci posate.
C’è un tavolo
riservato per tutti noi. Alla mia destra c’è
Niall, alla mia sinistra Louis, di
fronte c’è Harry e alla sua destra Zayn, alla sua
sinistra Liam. Vicino a Zayn
c’è anche Perrie e la vado a salutare con un
caloroso abbraccio. A capo tavola
c’è Paul e lungo il tavolo alcuni della crew.
Paul: Buon
appetito a tutti!
Da queste
parole, iniziano ad arrivare infinite portate, ognuna diversa
dall’altra, ma io
non le tengo tutte: su venti portate credo di averne mangiate cinque.
Devo mantenermi.
Durante il pranzo ognuno parla con le persone che ha accanto e io sto
in
silenzio, preferisco ascoltare, se mi fanno una domanda rispondo in
modo educato.
Al momento del dolce Niall cerca di far cadere l’attenzione
su di me.
Niall: Paul
allora quando dovrai sentire Miriam? Ha una voce pazzesca e suona il
pianoforte
e la chitarra.
Paul: Davvero?
Ottimo. Domani pomeriggio alle 17.00 nello studio a Londra. Non credo
sappia
dove sia quindi qualcuno la dovrà accompagnare.
Niall:
Tranquillo Paul, bado io a lei.
Io: Grazie
Niall e grazie Paul.
Paul: Grazie
di cosa?
Io: Grazie di
tutto il lavoro che fai per i ragazzi e grazie
dell’opportunità che mi stai
dando. Ne sono davvero onorata.
Paul: Non
c’è
bisogno di ringraziarmi Miriam.
Mi sorride.
Credo diventeremo ottimi amici.
Harry: Allora
Miriam sei fidanzata?
Miriam: No,
sono single.
Harry: Sei mai
stata a Londra.
Miriam: No,
purtroppo non ne ho mai avuto l’occasione.
Harry: No?
Allora domani mattina appena ci svegliamo, si fa un bel giro turistico
e ti
mostriamo le zone più belle e importanti che ci sono.
Zayn: Tu
Harold vuoi fare la guida turistica a Miriam? Sicuramente la porterai
in uno di
quei locali…
Harry: No,
Zayn. È ancora presto.
Niall: Ancora?
Harry: Certo.
E poi quello sarà compito tuo.
Io: Ragazzi?
Harry: Si?
Io: Stasera
avete un concerto, finisce tardi e subito dopo dovete prendere
l’aereo e
partire per Londra. È stressante, soprattutto per voi che lo
fate spesso. Domani
mattina riposatevi, non è necessario che io debba vedere
Londra domani. Avrò sicuramente
altre occasioni per visitarla.
Niall: Miriam
non devi farti problemi, te l’ho già detto che
sono io a badare a te e so cosa
devo fare, tu devi solo darmi la tua disponibilità.
Harry: Esatto.
Io: Va bene.
Grazie mille.
Sorridono. Che
meraviglia i loro sorrisi. Finito questo discorso loro continuano a
parlare di
altro. Louis ogni tanto lancia qualcosa addosso a Liam, lui fa lo
stesso però
sbaglia mira lanciando un po’ di cioccolato addosso a Harry,
lui si vendica e
in un attimo ci troviamo tutti in una battaglia col cibo a cui
partecipa anche
Paul! Chi lo avrebbe mai detto? Ad un certo punto la smettiamo e ognuno
si
dirige nelle proprie camere per lavarsi e vestirsi. Di certo non
possiamo stare
col cibo addosso.
Niall: Miriam
appena hai finito di lavarti e di vestirti vieni da me. Questa
è la chiave
della mia stanza nel caso non ti sentissi va bene?
Io: Ok grazie
mille a dopo.
E con un
saluto con la mano entra nella sua stanza. Io ho la sua chiave in mano
e anche io
mi dirigo nella mia camera e mi faccio subito una bella doccia calda.
Appena
esco dal bagno mi asciugo e mi accorgo che c’è un problema: quali vestiti
metto? Quelli di
oggi sono sporchi di cioccolato, frutta e bevande varie, quelli di ieri
non so
che fine abbiano fatto, credo che Niall li abbia portati in lavanderia.
Accidenti. Sono scalza, con i capelli bagnati che mi scendono lungo le
spalle e
rimango con l’asciuga mano intorno al corpo, prendo le chiavi
e mi dirigo verso
la stanza di Niall nella speranza che mi presti i suoi vestiti. Appena
entro
nella sua camera, chiudo la porta mi giro e lui esce dal bagno.
È tutto bagnato
con solo un’asciuga mano che gli copre la parte del corpo
inferiore. È così
maledettamente attraente.
Io: Niall
scusa se sono entrata qui in queste condizioni, ma
c’è un problema.
Niall: No
tranquilla. Dimmi che succede?
Io: Non ho i
vestiti e pensavo che tu mi potresti prestare una tua maglia e un tuo
pantalone.
Niall: Ma no
aspetta che chiamo Bob e gli dico di andarti a comprare qualcosa.
Io: No, ti
prego Niall. Preferisco indossare i tuoi vestiti se non ti dispiace.
Niall: Per me
non ci sono problemi, però credo ti vadano un po’
larghi.
Io: Non fa
niente.
Niall: Ok,
quello è l’armadio apri e troverai dentro qualche
maglia e dei pantaloni. Nella
parte superiore ci sono anche le felpe, prendine una nel caso tu abbia
freddo.
Io: Va bene.
Mi avvicino
all’armadio e nel frattempo Niall rientra in bagno. Apro
l’armadio e prendo un
pantalone lungo nero, un paio di calzini e una maglia bianca con
scritto “Crazy
Mofos”. Apro la parte superiore e prendo una felpa stile
college, bianca e
nera. Chiudo l’armadio e mi ritrovo Niall dietro di me in
boxer.
Niall: Ti
serve aiuto?
Io: No grazie
va bene così,ho preso questa maglia, questo pantalone, la
felpa e un paio di
calzini.
Niall: Va
bene, ora vai ad asciugarti.
Io: Eseguo.
Grazie mille Niall!
Niall:
Figurati Miriam.
Ci sorridiamo.
Prendo le chiavi esco, mi dirigo verso la mia stanza entro e corro ad
asciugarmi. Ad un certo punto noto una busta sul letto. La apro e
contiene un
completo intimo. Non c’è scritto il destinatario
ma credo di saperlo già. Lo
indosso e mi vesto. Mi guardo allo specchio e ad essere sincera, questi
vestiti
così larghi mi piacciono, mi stanno bene. Hahahhaha ok se
non fosse stato il
mio idolo non avrei mai immaginato di aver fatto una cosa simile.
Appena sono
pronta esco e mi dirigo nella stanza di Niall. Questa volta busso
perché c’è
gente nel corridoio e non mi va che vedano che ho le chiavi della
stanza di
qualcun altro. Mi apre subito ed entro.
Niall: Wau
stai davvero bene con quegli abiti sai?
Io: Ahahah
si,sto davvero bene. Grazie ancora.
Niall: Ma
figurati. Aspetta per concludere…
Si avvicina al
divano e prende il suo cappello e me lo mette.
Niall: Ecco,
adesso sei perfetta.
Io: Ci sai
fare eh!? Grazie.
Niall:
Abbastanza
direi.
Ridiamo. Amo la
sua risata.
Niall: Sono le
cinque. Io devo andare a provare per il concerto di stasera e tu verrai
con me,
a meno che non preferisci rimanere nella tua stanza.
Io: Vengo
volentieri.
Niall: Ok
allora andiamo.
Usciamo dalla
camera e ci avviamo verso l’ Hall dell’hotel. Ci
sono anche gli altri, così
andiamo in un’enorme macchina nera, tutti insieme.
Louis: Miriam
devo farti conoscere Eleanor.
Io: Quando
vuoi, a me farebbe molto piacere.
Louis: Domani
a Londra.
Io: Perfetto.
Mentre loro
parlano di cosa vogliono fare domani, io ascolto in silenzio. Ad un
certo punto
mi ricordo che non ho proprio sentito né mamma né
papà, nemmeno Nicole e
Vittoria. Li chiamerò dopo.