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Autore: Phoeben    01/09/2013    3 recensioni
E poi si avvicinò dicendo: "L'hai sentito anche tu, vero?"
"Ehm, Styles sentito cosa?"
"Quel briv… Ooh, Al diavolo tutto!" Mi prese il viso tra le mani e mi diede un veloce bacio a stampo.
Le stesse sensazioni di prima si ripresentarono aumentate all'ennesima potenza.
E poi se ne andò via. Lasciandomi così, con un espressione tra l'ebete e lo scioccato, senza realizzare cosa fosse successo.
"Sweet Dreams" disse prima di svoltare l'angolo con un sorriso malizioso e con il suo perfetto accento inglese.
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Ollie arriva a Londra, piena di aspettative, e con le idee molto chiare sul suo futuro. Ma si sa, quando nella vita si è troppo sicuri di alcune cose, spesso arriva qualcosa che stravolge tutto.. e l'incontro con 5 ragazzi, beh può essere uno di questi qualcosa.. E quando realizzi un sogno, si sa, gli altri vengono di conseguenza.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14.

"Finally, the truth."

 


Attaccai il telefono in faccia a Emma, non era una cosa gentile, ma di sicuro avrebbe capito.
“Davide non ti ha mai tradita.”
“Davide non ti ha mai tradita.”

Fissai Harry negli occhi, come se fissare quel verde smeraldo potesse aiutarmi a capire quelle sei parole, che si muovevano rimbalzando da un lato all’altro della mia testa. Lui ricambiò il mio sguardo, ma stette in silenzio. Ci conoscevamo da poco, ma sapevo che in quel momento aveva capito che era successo qualcosa di cui non avevo voglia di parlare.
Si alzò in piedi e mi prese per mano.
“Sono le 8 del mattino, direi che è stata una lunga nottata, io tornerei a dormire..Io a sinistra tu a destra?”
Le 8 del mattino? Davvero? Oddio.
“Harry dimmi che oggi non è lunedi e che non sono le 8 del mattino.”
“Ehm, se vuoi te lo dico, ma temo che sia proprio Lunedi, e che siano le 8..”
“Oddio Harry, l’Imperial..”
Tenendomi per mano, iniziò a correre, trascinandomi dietro di sé, e portandomi alla sua macchina.
Salimmo di corsa sull’auto, e iniziò a guidare per le vie affollate di Londra; fortunatamente l’università era a pochi isolati da lì, ma le strade brulicavano di macchine, e riuscire a muoversi in quel caos era davvero complicato.
“Non ci credo, sono di nuovo in ritardo.. il rettore mi ucciderà. Oddio, ma come ho fatto a dimenticarlo? STUPIDA OLLIE, STUPIDISSIMA, STUPIDERRIMA.”
Vidi Harry, che sorrideva, guardando la strada.
“Mi trovi divertente, Styles? Si da il caso che sia in ritardo anche per colpa tua!”
“Posso rispondere sinceramente? Sì, ti trovo divertente.. E, scusami.. ma anche tu, come fai a dimenticarlo?”
“Sai, avevo cose un po’ più importanti che mi affollavano la testa..”
Ho davvero detto la parola importanti? Ollie, sempre più stupida.
Mi voltai dall’altro lato, guardando verso il finestrino, per non incrociare lo sguardo di Harry.
“Mi hai appena dato dell’importante?”
Ma cavolo Styles, non potevi far finta di non aver capito bene?
**Ohh, amo come sa metterti in difficoltà. A pensarci bene, forse ci riesce meglio di me.**
Non ti meriti riposta, Vocina.
 
Per fortuna l’Imperial mi salvò dall’imbarazzo di trovare una risposta a quella domanda, e corsi velocemente giù dalla macchina, correndo verso l’entrata affollata. Vidi Hayley sbracciarsi per farsi vedere, oltre la folla di ragazzi che dall’entrata si riversavano per i corridoi.
“Ollie, il rettore era fino a due minuti fa qua con me, ad aspettarti..”
“Si, scusa, è che..”
“Tranquilla, gli ho detto che mi avevi avvertita che eri rimasta imbottigliata nel traffico.. e ha lasciato tutte le direttive a me..e che per stavolta non ti rimanda in Italia. Amami.”
“Io ti amo già, Hay. Sappilo..”
Mi prese a braccetto e mi portò nella prima aula, mi disse che avremmo seguito la mia prima lezione propedeutica, in attesa che nel pomeriggio il rettore mi desse il verdetto finale. Hay Si sedette in una fila abbastanza centrale, accanto ad altre due ragazze.
“Ollie, loro sono Sarah e Chloe..”
“Piacere Ollie..”
Dalla fila davanti si voltarono altri tre ragazzi.. “ E noi siamo Matt, Jeremy e Stephen..”
“Di nuovo piacere, Ollie..”
Non avemmo il tempo di fare conversazione, che entrò il professore in aula, un uomo di una quarantina d’anni, che con il proiettore, iniziò a mostrare immagini di case e costruzioni.
So che per la mia prima lezione avrei dovuto seguire, e cercare di capire, ma la mia mente tornava a quella telefonata, e si ripetevano all’infinito le parole che neanche un’ora prima mi aveva detto Davide.. Che non aveva smesso di amarmi, che ripensava sempre a noi..
Ma mi stavano tutti prendendo in giro?
Io avevo visto Davide baciare quella ragazza, era lui su quella panchina. Come potevano dire che quello non era tradimento?
Mentre la mia testa era presa tra mille pensieri, sentì il telefono vibrare nella mia tasca.
Due messaggi.
“Ti aspetto al solito posto all’uscita. Buon primo giorno,  mia Londinese.
Harry xx”

 
Non nascosi un sorriso, e aprì il secondo.
“So che Em te l’ha detto. Sono fuori dalla tua aula, esci. Dobbiamo parlare. Dodo”
Mi ero dimenticata di quel soprannome; il primo giorno in cui eravamo usciti insieme, la sua vicina di casa lo aveva chiamato Dodo, e lui divenne rosso dalla vergogna. Inutile dire che da quel giorno, per me era diventato Dodo.
Sorrisi anche a quel pensiero. Per quanto mi avesse fatto male, avevo tanti bei ricordi legati a lui, com'era giusto che fosse.
“Non ne voglio parlare. Ti ho visto baciare un’altra. Per me questo è quanto. Per me, quello è tradimento.”
“Ol, per favore. Non è un tentativo per farti tornare da me, ma voglio dirtelo, voglio che tu sappia.”
“Non tornerei da te, comunque. Non capisco perché dirmelo adesso, sei stato in silenzio per mesi..”
“Perché pensavo di averti persa per sempre. E invece il destino ci ha fatti ritrovare. Il destino, lo sai, è sempre stato dalla nostra parte.”
 
**Certo che quel ragazzo sa quali corde toccare.. Il destino, l’unica cosa a cui tu hai sempre creduto, con tutta te stessa.**
“Hay, vado un attimo in bagno, torno subito.”
Uscì da quella classe con un solo pensiero. Io avevo scelto Harry, volevo chiudere una volte per tutte con Davide, per poter avere una relazione o quello che sarebbe stato con Harry.
 
Lo vidi seduto sulle panchine davanti alla mia classe, con le mani poggiate sulle ginocchia.
“Sapevo che saresti venuta..”
“Non ricominciare.. Non mi conosci così bene. Voglio solo lasciarmi definitivamente alle spalle questa storia.”
“Dopo che ti avrò parlato, sarai libera di fare quello che vuoi. Ma ti prego, ascolta in silenzio, e non interrompermi, ti chiedo solo questo.”
Annui poco convinta, e mi sedetti accanto a lui.
 
“Pochi giorni prima di regalarti il viaggio a Londra, ero stato in ufficio da mio padre, perché la sua segretaria mi aveva chiamato dicendomi che non si sentiva bene. Quando entrai, trovai mio padre totalmente abbandonato sul divano del suo studio, con la testa tra le mani, che piangeva disperato.
Non sai cosa voglia dire trovare la tua roccia, il tuo punto di riferimento, in lacrime, totalmente indifeso. Per me è stato scioccante, tanto che mi ricordo ancora quella scena, come se lui fosse qui davanti a noi, in questo istante.
Mi fece vedere delle foto in cui era ritratto lui al ristorante con una giovane donna, con i capelli neri.
Mi disse che mia madre aveva trovato quelle foto, qualcuno gliele aveva mostrate, e che da lì a poco avrebbe chiesto la separazione, e quindi mio padre avrebbe perso tutto.
Lo sai, mia mamma è sempre stata quella ricca della mia famiglia, mio padre era diventato dirigente dell’azienda, perché mia mamma gli aveva “regalato” quell’azienda. Mio padre però non era mai stato un approfittatore, aveva fatto crescere quell’azienda come nessun altro avrebbe saputo fare. Avrebbe perso tutto. Avrebbe perso mia mamma che amava ancora come il primo giorno, e quell’azienda su cui aveva sempre puntato tutte le proprie energie.
Mi raccontò che quella ragazza era una ragazza londinese, che si erano conosciuti durante un convegno di lavoro, e che tra di loro era scattata l’attrazione fisica, ma nulla di più, nessun coinvolgimento sul piano sentimentale. Nulla di nulla. Mi disse che dopo quella sera, aveva deciso di non rivederla più. Credimi, nei suoi occhi si vedeva che era sincero.
Vederlo in quello stato mi distruggeva, avrei voluto far qualcosa per lui, qualsiasi cosa. Sapevo l’amore che provava per mia mamma, e sapevo che era seriamente pentito di quello che era successo.
Mia mamma? Neanche a chiederlo. Una stronza patentata, non so come faccia mio padre ad amarla cosi tanto, in effetti.
E poi mi venne quella malsana idea. Quella che tutti i giorni maledico. Ogni singolo giorno, guardandomi allo specchio, non posso fare altro che ritenermi uno schifo, per aver preso quella decisione. Ma non c’era altra via di scampo, c’ero solo io perché Simone era in Nuova Zelanda per l’anno all’estero, e non potevo aspettare che tornasse.
Sai quante volte ho litigato con mia mamma perché non volevo un matrimonio combinato?
Quante volte avevo rifiutato quelle relazioni di convenienza, quelle che avrebbero fruttato tanto alla mia famiglia, ma nulla a me, che amavo te più di qualunque altra cosa al mondo.
Nelle foto si vedeva solo mio padre a cena con questa ragazza, nessun gesto, solo loro due allo stesso tavolo, ma nonostante ciò, mia mamma non voleva sentire ragioni.
Decidemmo che quella cena sarebbe passata come l’inizio di una trattativa di matrimonio, organizzata da mio padre. Jane era un buon partito, il padre possedeva almeno una decina di aziende qua in Inghilterra…Teoricamente, mio padre avrebbe dovuto a quella cena, stabilire con lei i termini della nostra relazione, o almeno cosi avremmo fatto credere a mia madre.
Per ufficializzare la cosa, per renderla più credibile, sono venuto qua in inghilterra. Jane, in quanto ereditiera miliardaria è tenuta sott’occhio da molti paparazzi e quindi, era certo che un nostro bacio, sarebbe finito in copertina su qualche giornale scandalistico inglese. E questo sarebbe bastato per far ricredere mia mamma, e farla ritornare da mio padre, sperando che tu non avresti mai visto le copertine di quei giornali.
Io, troppo entusiasta di poterti portare a Londra, ti ho dato quel biglietto, e siamo partiti insieme. Ma la situazione ha iniziato a scivolarmi di mano.
Quel giorno, ero andato davanti a Peter Pan, convinto che tu avresti aspettato me per andarci, e lì lei mi disse che i suo padre voleva veramente concludere questo accordo, è che i piani sarebbero saltati, se non ci fossimo messi davvero insieme. Inizialmente rifiutai. Anche solo al pensiero di baciarla, dovevo raccogliere tutte le mie forze, per non pensare a te, figuriamoci averla per casa tutti i giorni, e avere la tua immagine davanti, pensare a come sarebbe stata la mia vita con te, ed invece averla con un’altra.
Pochi minuti dopo mi arrivò una chiamata da mia madre. Avevamo perso tutto. Una serie di azioni e di investimenti sbagliati. L’impero costruito da mia mamma e mio padre.. era crollato tutto, nel giro di pochi minuti. Guardai Jane, era l’unica cosa da fare. Con quel bacio sigillai il nostro accordo. Non sapevo come te l’avrei detto, ma quando ci hai visti, l’ho preso come un segno del destino, non ti ho rincorsa, ti ho lasciata andare. Convinto che fosse un segno del destino, per aiutarmi a lasciarti. Che stupido!
Un mese dopo ci siamo sposati. Per il bene dell’azienda dovevamo fare in fretta, e poi per fortuna, dopo neanche due mesi, lei si è innamorata di un australiano palestrato, collega del padre, e ha chiesto il divorzio, e io sono venuto a Londra, per rifarmi una vita.
Ecco ora sai tutto. Sono stato uno stupido. Lo so. So che adesso mi odierai, ma per favore, dì qualcosa.”


Rimasi un minuto in silenzio, cercando di trovare un ordine per tutte quelle domande, per tutte quelle parole che si affollavano nella mia testa.
“Non so cosa dire. Sono delusa, amareggiata, terribilmente incazzata, ma… sollevata.
Credimi, tuo padre non ti voleva bene se ti ha permesso di buttare tutto questo all’aria, solo per proteggerlo. E tu per parargli il culo, hai buttato la nostra relazione, l’amore della persona che teneva più a te della sua stessa vita. Quella persona che quando si svegliava di colpo di notte controllava se sentiva il respiro della persona accanto a sé. Quella persona che si era messa contro il mondo, pur di stare con te. Quella persona con cui progettavi il futuro. Ma sai perché sono sollevata? Perché quella persona per mesi, interi e lunghissimi mesi, ha pensato di essere fottutamente sbagliata, di non essere riuscita a darti abbastanza. E invece, io non c’entravo. Tu per salvare una relazione malsana, per salvare una persona che aveva sbagliato, hai mandato a quel paese la relazione più bella che potessi avere.”
Mi alzai in piedi, e lo guardai dall’alto, lo vidi prendersi la testa tra le mani. E me ne andai, a passo spedito, mi allontanai da lui.
Iniziai a correre non appena girato l’angolo, con il desiderio di lasciarmelo dietro,  e non vederlo mai più, definitivamente questa volta.
 
O almeno cosi pensavo. 


 
PONY ROSAAAAAAAAAA!

Bellezze mie, eee questa volta il pony rosa è davvero imperdonabile. Vi chiedo davvero scusa, è da un sacco che non aggiorno, è che tra esami e il fatto che non ero sicura del capitolo ho aspettato un sacco a postare. 
(Per la cronaca, non sono ancora convinta di questo colpo di scena..)
Vi ringrazio tutte/i (so che c'è anche qualche maschietto!) per avermi scritto in questi mesi, e non avermi lasciata sola.. e spero che non vi siate dimenticati di questa storia! 
Per questa volta non vi lascio nessuna mega domandona/sondaggione.. vi chiedo solo di dirmi come vi è sembrato questo capitolo.. anche perchè non essendone sicurissima vorrei capire cosa ne pensate, e se sto andando nella direzione giusta! 

Come al solito (so che non avrete voglia di passarci), ma se aveste battuto la testa e iniziate a morire dalla voglia di leggere le altre storie, vi lascio il link :) "Contratto d'amore."
"Linked" (è una nuova short (sarà max 5/6 capitoli) su Harry.. strano! ahah)
e poi ci sono le altre OS :)
Pagina Effffebbbbì ------->  Phoeben EFP
Twitttah------> @BenniiBe_
(OK, scherzavo, con il nuovo editor non riesco a mettervi il link.. mmm, appena capisco come va lo faccio :) )
Vi lascio con un bacione, sperando che non mi abbandoniate, e con la promessa (e questa volta cerco di mantenerla!) di aggiornare presto! 
Ciao bellllllesssseee, 

                                     
                                                                     Phoe. xx   
  
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