Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: Mave    01/09/2013    1 recensioni
Era la terza figlia di Nicola II, ultimo zar di Russia. Bellissima e dolce, quasi angelica, da figlia indesiderata si ritroverà ad essere una donna coraggiosa nei tumulti della Rivoluzione.
Genere: Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quello che mancava in eleganza era stato compensato dalla forza fisica. La forza ereditata da nonno Alessandro, capace di piegare un rublo d'argento con una mano.

Quando Maria era più grande fu capace di sollevare, per scommessa, i suoi tutor da terra.

E quando i bambini imperiali, per gioco, salivano sul tetto di zinco della galleria coperta, scavalcando attraverso la finestra del gabinetto dell'imperatore, era sempre Maria Nikolaevna la prima ad arrampicarsi per poi issare le sorelle e il fratello. E quando era tempo di scendere i ruoli si invertivano: prima Maria aiutava gli altri e poi scivolava lei, da sola, senza nessun aiuto.

Quando Alessio aveva un attacco o era malato tendeva sempre le braccia verso la sorella e supplicava:

"Mashka prendimi!"

E la buona Marie dimenticava l'infantile gelosia, spingeva la sedia a rotelle del fratellino per il palazzo e lo coccolava con premura.

La qualità di Marie era, però, destinata a giocarle un brutto tiro.

Nell'estate del 1912 la famiglia imperiale, al solito, si trasferì nella residenza estiva di Livadija. Lo studio dello zar era al secondo piano del Palazzo Bianco e lo zar era molto geloso della sua privacy tanto da tenere sempre chiusa a chiave quella stanza in sua assenza.

Questo comportamento aveva fomentato le fantasie delle sue figlie sui segreti che quella "stanza oscura" potesse celare.

Accadde che un giorno Nicola lasciò lo studio dimenticandosi di chiudere la porta a chiave: la tentazione per le quattro ragazze fu troppa.

Le ragazze si ritrovarono ad esplorare quella che costituiva una delle centosedici stanze del palazzo restando un po' deluse dal trovare solo ritratti di vecchi antenati alle pareti, la scrivania in acero, un caminetto e un confortevole divano rosso.

"Olya, Tanya..."

La voce impaziente di Alessandra che riecheggiava lontana, mentre declinava i vezzeggiativi delle sue figlie maggiori fece gelare il sangue nelle vene alle ragazze.

"Mashka, Nastya dove vi siete cacciate?"

La voce della zarina si faceva sempre più i forte, insistente e vicina.

Maria spalancò la finestra in fretta.

"Presto aiutatemi ad uscire. Dopo vi tirerò fuori!"

Convinse Olga e Tatiana, in preda al panico. Nessuna di loro voleva prendersi una punizione per aver disubbidito.

La porta che si spalancava fece sussultare le tre ragazze rimaste all'interno mentre Marie tratteneva il fiato, penzoloni fuori dalla finestra, sospesa nell'aria.

"Dov'è vostra sorella?"

Chiese Alessandra guardando Anastasia che teneva il capo chino per trattenere una risata. In quel momento Olga e Tatiana lasciarono la presa.

Un tonfo portò la mamma ad affacciarsi per assistere, con biasimo e orrore, alla deplorevole sfortuna della sua terzogenita che aveva appena fatto un volo di quindici metri.

Gli arbusti e i cespugli avevano attutito l'impatto.

"Santo cielo Marie. Stai bene?"

La preoccupazione di Alessandra era prevalsa sull'ira.

Marie era graffiata e dolorante tuttavia, inaspettatamente, risuonò un fermo

"Si, mamma!"

Accompagnato da un sorriso che si allargava sempre di più quando gli occhi di Marie incontrarono l'espressione greve sul viso di Anastasia.

La buona sorte di Maria non risparmiò alle ragazze un'adeguata punizione per quell'avventura scoperta e finita male e fu vietato loro di andare a fare passeggiate, fuori da palazzo, per diverso tempo.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Mave