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Autore: x_oursecret    01/09/2013    0 recensioni
- E di noi, cosa mi dici? - Mi chiese tornando serio.
- Noi…noi siamo la cosa più importante della mia vita. - Dissi sinceramente tutto d’un tratto.
- Io avevo paura di cimentarmi in una nuova storia, ma non so perché sentivo il bisogno di averti vicina. -
- Adesso mi hai vicina, sempre. - Gli strinsi la mano e lo rassicurai.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi risvegliai di prima mattina a causa di una fitta alla ferita. Notai che Niall era seduto su una sedia accanto a me con le braccia conserte sul mio lettino e dormiva beato con la testa su di esse. Alzai gli occhi verso la sacca e vidi che il liquido al suo interno era quasi finito ma mi armai di pazienza e restai lì, immobile con l’ago conficcato in una vena. Girai la testa facendola roteare per metà sul cuscino e sorrisi leggermente quando vidi May semistesa su Zayn che riposava con la testa poggiata al bracciolo del divanetto. Controllai il telefono, il grande orologio digitale segnava le 08.30. Fissavo lo schermo del mio telefono pensando al nulla ma sobbalzai quando la porta si aprì lentamente, così voltai lo sguardo verso di essa e notai Louis, Harry e Liam che entravano pian piano in punta di piedi.
-Zitto Harry, non fare rumore.- farfugliava Louis. Io risi silenziosamente e mi ritrovai i loro occhi su di me. Harry si scaraventò su di me stringendomi in un abbraccio fortissimo e accarezzandomi leggermente i capelli.
-Ehi piccola.- mi disse con una voce triste.
– Come va stamattina?- quasi stesse per piangere.
-Eh, meglio. Brucia ma è sopportabile.- dissi sciogliendo l’abbraccio e sorridendogli. Louis si avvicinò a me con un mezzo sorriso e mi diede un bacio in fronte. Mi sedetti pian piano cercando di non svegliare il biondino e mi poggiai a lui che mi reggeva con tutta la sua forza. Liam invece mi fece poggiare il capo sul suo petto e solo lì piansi. Tanto. Mi strinse ancora di più mentre gli altri due sembravano stessero per piangere anche loro.
-Ho avuto paura ragazzi, tanta.-
-Immagino.- disse il riccio abbassando la testa.
-L’importante è che lo hanno preso e non ti ha…insomma.- disse Louis stringendomi la spalla con la sua mano. Mi calmai quando vidi Niall muoversi e cercare la mia mano. Asciugai le lacrime e mi nascondevo per non fargli notare i miei occhi gonfi del pianto.
-Buongiorno!- disse con voce assonnata. Risposero tutti, tranne io. Presi un respiro.
-Amore?.- continuò passando la sua mano sulla mia schiena. Mi girai e gli sorrisi.
-Se vieni qui ti do il buongiorno!- dissi . Liam si spostò e lasciò spazio a Niall che mi prese i fianchi e posò le sue labbra sulle mie, gli misi le mani sul viso e lo baciai. Si staccò e mi guardò negli occhi.
-Hai pianto.-
-Cosa? No.-
-Ludovica.- disse con tono arrabbiato.
-Sì.- non parlò. Mi appoggiai al suo petto cingendo la sua vite con le mie braccia e sentivo il suo dito che sfiorava la mia pelle. Gli altri intanto erano andati a svegliare l’altra coppietta. Raggiunsero tutti il mio letto mentre Zayn piagnucolava per la sua schiena che era a pezzi. Entrò l’infermiera che mi aveva cucito il taglio, controllò la sacca e tolse tutto.
-Può andare signorina. Deve ritornare tra 15 giorni per i punti.- mi disse sorridendomi. Finalmente. Tutti tirarono un sospiro di sollievo e Niall si rianimò. Scesi con i piedi a terra poggiandomi alla possente spalla del mio ragazzo e camminai pian piano, presi la borsa e mi incamminai per gli incasinatissimi corridoi di quell’ospedale. Uscimmo, inalai l’aria mattutina e mi sedetti in auto al fianco della rossa. Arrivammo a casa nostra, non vedevo l’ora di stare lì. Casa mi era mancata così tanto che appena mi fermai fuori la porta inarcai un leggero sorriso, mi sentivo in pace. Davanti ai nostri occhi c’era Sophie che dormiva sul divano e El stesa per terra stretta tra il tavolino e il divano con le braccia incrociate al petto. Sicuramente i ragazzi erano passati qui non appena Liam gli aveva dato la notizia. Risi leggermente stringendo la mano di Niall. May si avvicinò alla riccia sottraendole il cuscino dalla nuca facendola sobbalzare, si stropicciò gli occhi e li posò su di me con una mossa si alzò di scatto e mi corse incontro stringendomi tra le sue minute braccia,ricambiai.
-Come va?- mi disse accarezzandomi il volto.
-Il peggio è passato..- dissi sciogliendo l’abbraccio e calando il capo. In un minisecondo mi vennero in mente tutte quelle scene ma furono immediatamente interrotte dalla mano del biondo che si posò leggera come una piuma sulla mia spalla. – solo un po’ di bruciore, ma sopportabile.- continuai facendomi forza. Dopo poco ci raggiunse anche El che mi schioccò un bacio tra i capelli. Salii di sopra dopo essermi scusata con gli altri spiegando che ero abbastanza stanca e avevo bisogno di riposo, ma Niall notò che non era così ma mi lascio andare anche se a malincuore. Faticai a salire le scale ma riuscii a raggiungere la mia camera, chiusi la porta e mi stesi sul letto posizionando tutto il corpo sul lato poggiando la testa sulle mani incrociate. Chiusi gli occhi. Non lo avrei mai fatto. Scese prima una lenta e salata goccia che mi rigò l’intero viso, a quella ne seguirono molte altre che mi bloccarono il respiro. Solo il pensiero che la mano di uno sconosciuto potesse toccare la mia carne mi fece rabbrividire, sentivo ancora la punta del coltellino nel mio ventre e il dolore che provai quando sferrò il colpo. Nelle mie orecchie rimbombava ancora quella sua voce doppia e forte e la sua puzza di alcool che faceva vomitare. Riaprii gli occhi e ricordai il volto di Niall quella sera, pallido con gli occhi sbarrati e la rabbia che gli cresceva dentro. I suoi muscoli si indurirono di colpo mentre scrollava via da me il tizio. Sentii un braccio stringermi la vita e un corpo caldo posizionarsi dietro di me,spalancai gli occhi e sobbalzai.
-Ehi, calma.- quella voce placò la mia agitazione. Mi girai lentamente facendo scivolare le fragili dita di Niall lungo tutto il mio ventre. Nonostante i miei occhi offuscati dalle lacrime il suo colore azzurro arrivava a me limpido e chiaro, era stupefacente. Asciugò le mie lacrime passando il suo pollice sulla mia pelle e mi sorrise. Non fiatò, non aprì bocca ma semplicemente sorrise. Capì che un sorriso era meglio di mille parole, capì che a me bastava averlo vicino per sentirmi più sicura.
-Promettimi una cosa.- disse poggiando la sua testa sulla mia che era sprofondata nel suo collo.
-Cosa?- gli chiesi fissando un punto fisso.
-Che ritornerai la Ludo di prima.- quasi il suo cuore non gli si fermò.
-Sono sempre io, un po’ più debole ma sono sempre io.-
-La Ludo di prima non era debole. Non piangeva mai, non amava stare da sola ed aveva un sorriso che faceva invidia al mondo. Voglio quella Ludo che non si chiudeva in una stanza da sola! Fallo per me.- Gli strinsi un braccio intorno la sua schiena, sorrisi e alzai il capo per guardarlo negli occhi.
-Promesso.-
  
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