Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: smilewithmelou    02/09/2013    3 recensioni
“Ricordami perché non siamo andati al corso pre-parto.”
Harry aprì la bocca cercando di formulare una qualche frase di senso compiuto, ma il suo boccheggiare fece innervosire ancor di più Louis, steso sul lettino della sala d’ospedale in cui l’avevano ricoverato una volta giunto in quella maledetta struttura.
“Harry!”
All’urlo di Louis, Harry saltò sul posto e cercando di rimanere tranquillo, almeno lui, si affrettò a rispondere a quello che era il suo futuro marito.
“Perché sei venuto con me in America per il tour.”
“Vedi, è sempre colpa tua! Cazzo!”
Louis strinse gli occhi e respirò profondamente un paio di volte per cercare di calmare il dolore e di non urlare.
Harry incassò il colpo e dopo aver roteato gli occhi si strinse nelle spalle.
“Grazie. Grazie tante, eh.”
*
Larry Stylinson | MPreg!Louis
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Mpreg
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


I’ve been waiting all night for you.





 
Image and video hosting by TinyPic  
 

 
                  
 
 
 


“Lou, sta calmo. Andrà tutto bene.”

Nonostante i vari tentativi del suo fidanzato, Louis non aveva la minima idea di calmarsi. Aveva delle fottute contrazioni da più di tre ore e nessuno sembrava importarsene più di tanto.
Era la prima volta, sia per lui che per Harry naturalmente, e nessuno dei due sapeva cosa fare o come comportarsi in un contesto del genere.
Non avevano nemmeno seguito il corso pre-parto.
 
“Ricordami perché non siamo andati al corso pre-parto.”

Harry aprì la bocca cercando di formulare una qualche frase di senso compiuto, ma il suo boccheggiare fece innervosire ancor di più Louis, steso sul lettino della sala d’ospedale in cui l’avevano ricoverato una volta giunto in quella maledetta struttura.

“Harry!”
All’urlo di Louis, Harry saltò sul posto e cercando di rimanere tranquillo, almeno lui, si affrettò a rispondere a quello che era il suo futuro marito.
“Perché sei venuto con me in America per il tour.”

“Vedi, è sempre colpa tua! Cazzo!”
Louis strinse gli occhi e respirò profondamente un paio di volte per cercare di calmare il dolore e di non urlare.
Harry incassò il colpo e dopo aver roteato gli occhi si strinse nelle spalle.
“Grazie. Grazie tante, eh.”

Un altro gemito di dolore di Louis, però, lo riportò alla realtà.
In quel preciso momento entrò nella sala un’infermiera seguita dal dottore che aveva seguito Louis durante la gravidanza.

“Ragazzi, siamo pronti. Facciamo nascere questa bambina, su!”
 
 
 




Il continuo ticchettare della scarpa di Harry sul pavimento stava irritando tutti.
Quando i dottori avevano preparato Louis per il parto, Harry era dovuto uscire ed aveva subito chiamato i genitori, suoi e del suo fidanzato, e poi i loro amici.
Tutti erano arrivati nel giro di mezz’ora e nonostante tutto quel tempo passato ad aspettare non era ancora uscito nessuno da quella maledetta porta a portare qualche notizia.

Quando Harry aveva lasciato la stanza aveva visto negli occhi di Louis la paura.
Lo capiva, certo, anche lui era spaventato a morte. Sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa e lui non avrebbe potuto far nulla. Si sentiva piuttosto inutile.
Anche non poter stare accanto alla propria ragione di vita nel momento più importante della loro esistenza stava portando Harry all’esaurimento nervoso.
 

Tutti i presenti, accomodati malamente sulle sedie di plastica blu, avevano avuto più volte l’intenzione di bloccargli quella gamba, ma poi lo guardavano in viso, vedevano la sua preoccupazione, e cambiavano idea.
Solo quando, dopo più di un’ora, Harry si prese il volto fra le mani, Anne, sua madre, gli si avvicinò e gli poggiò dolcemente una mano sul ginocchio.

“Andrà tutto bene, Harry. Louis è forte, sta tranquillo.”
Harry alzò il viso e scosse la testa, mentre qualche lacrima stava iniziando a rendere ancora più lucidi quegli splendenti occhi verdi.
“Sono nervoso e preoccupato. Non ce la faccio più. Voglio solo vederli.”
Anne annuì ma prima che potesse dire qualcos’altro, la porta della sala operatoria si aprì lasciando passare la figura di un’infermiera.
Sul suo viso era dipinto un magnifico sorriso.
Quando Harry la vide, saltò in piedi, preso dall’ansia.

“Congratulazioni signore. È una bellissima bambina.”

I ragazzi e i parenti dei novelli genitori si rilassarono immediatamente e tutti sospirarono di sollievo.
Lo stesso fece Harry, prima di scoppiare in un risolino di gioia.
L’infermiera sorrise e poi esortò Harry ad entrare nella stanza.
Il ragazzo certo non se lo fece ripetere due volte e dopo aver gettato un’occhiata a tutti i presenti corse nella stanza dove avrebbe trovato il suo tutto.
 
 






“Non è bellissima Haz?”

Harry annuì incapace di parlare.
Gli occhi non erano riusciti a trattenere le lacrime quando aveva visto il suo futuro marito con in braccio un fagottino rosa. Era scoppiato a piangere e Louis aveva riso e poi, una volta che Harry era arrivato accanto al lettino, l’aveva tirato verso di se per il colletto della maglia e l’aveva baciato forte forte.
 
“Non ci credo ancora Lou.”
Louis sorrise passando la bambina al compagno che con massima attenzione e delicatezza la prese in braccio.
“Nemmeno io. Eppure è qui, con noi. Ormai siamo una famiglia.”
Harry annuì e abbassò lo sguardo sulla bambina. Aveva pochi capelli scuri, come i suoi, ma gli occhi erano azzurrissimi, come quelli di Louis.

Il momento intimo venne interrotto da un’infermiera, la stessa che aveva avvertito Harry della nascita della bambina, che si avvicinò a loro con una cartellina in mano.

“Scusatemi ma devo farvi alcune domande. La più importante è: come si chiama questa bellissima bimba? Anche il cognome se non vi spiace.”

Louis ed Harry si guardarono per qualche istante, poi Louis annuì sorridendo e il ragazzo riccio portò lo sguardo sulla meraviglia che aveva tra le braccia.
Poi rispose.

Bonnie Styles.”
 
 
 
 




Dopo un paio d’ore, quando ormai avevano salutato tutti quelli che erano andati all’ospedale per l’occasione e quando ormai la bambina dormiva nella sua culletta, Louis ed Harry si permisero baci e sorrisi che non si erano scambiati per tutta la giornata, per colpa dell’ansia e della paura generale.
Ora, stesi su quel lettino nel mezzo della notte erano in due.
Harry massaggiava la pancia di Louis, non ancora del tutto tornata alla sua grandezza originaria, con una mano e con l’altra gli accarezzava i capelli, mentre Louis aveva poggiato la testa nell’incavo del collo del compagno.

“Lou?”
“Mhh?”
“Ti amo Lou.”
Louis sorrise.
“Ti amo anch’io, Haz.”
Harry sorrise.

 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: smilewithmelou