Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ehiimbo    02/09/2013    3 recensioni
Sarà stato il Martini, non lo so, ma qualcosa mi diede il coraggio di non tirarmi indietro. Si avvicinò a me, piano, e mi diede un bacio mentre la mia mano libera andava a sistemarsi dietro il suo collo.
— —
Vorrei chiarire che non in tutti i capitoli ci sono scene di violenza, solo in due o tre parti.
Vi lascio e per chi vorrà leggerla, buona lettura.
Marty
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

^^^Prima di iniziare a leggere volevo ringraziarti per aver letto la mia ff. Siamo già alla trentesima parte, pei pampini! *Balla la konga* ma le sorprese non mancheranno. Parola di Martina!

 

 

 

L'unica cosa perfetta che abbiamo.
'I will never forget you'

TRENTESIMA PARTE:

«Allora, dove andiamo a festeggiare?»

chiese Niall. Guardai Katy, ricordandomi di quello che avevo detto a mio fratello.

«In realtà dovrei andare da mio fratello»

«Beh, se vuoi può venire anche lui..»

intervenne Liam.

«Il fatto è che.. è in ospedale..»

Liam si avvicinò subito a me. Notai anche che Harry si contrasse.

«Che gli è successo? Sta bene?»

Liam, sempre così dolce e protettivo. Non hai idea di quanto mi dispiace per quello che farò..

«Si, sta bene ma.. l'ho lasciato per venire qui e gli ho detto che finito il concerto sarei tornata da lui»

«Ti accompagno»

Liam cominciò a cercare le chiavi.

«Non ce n'è bisogno, chiamo Lily e mi faccio venire a prendere»

già stavo cercando il suo numero in rubrica. Cliccai sulla cornetta e poi vidi Katy che salutava Zayn.

«Kat!»

mi venne incontro.

«Che stai facendo? Tu rimani qui con loro, sarà l'ultima volta che lo vedi non»

mi interruppe.

«Marty, ti ricordi che ti ho detto prima, vero?»

dall'altra parte del telefono, rispose Lily. La sentii ridere.

Indicai il telefono con il dito della mano libera, per far segno a Katy che Lily stava rispondendo, quindi, risposi a Lily.

«Come sta Edo?»

«Benissimo. E il concerto, com'era?»

«Divertente..»

sorrisi leggermente guardando i ragazzi uno per uno mentre Lily parlava.

«Allora vai a festeggiare con loro, anche perchè non fanno entrare piu nessuno a quest'ora e.. e tuo fratello sta bene, ora pensa a te stessa.»

anche se in qualche modo sarei riuscita ad entrare in ospedale, feci finta di niente e la ringraziai.

«Ok. Ciao. Digli che..»

mi fermai.

«Ci vediamo domani»

conclusi per poi riattaccare.

«Allora, spiaggia?»

proposi sorridendo a Katy che tornò da Zayn abbracciandolo.

 

«Fantastico! È deserta!»

disse Lou, bevendo dalla bottiglia d'acqua che si era portato con se.

«Liam.. dovrei parlarti..»

gli dissi facendogli lasciare la presa che aveva attorno alle mia spalle.

Annuì e ci allontanammo dagli altri.

Cominciammo a camminare lungo la riva mentre trovavo le parole giuste per spiegargli. Anche per farmi perdonare da lui e da me stessa.

«Liam..»

«Aspetta.»

mi prese le mani e mi girò verso di se.

«E' tutto il giorno che ci penso e..»

il mio respiro cominciava ad essere affannato.

«Marty, vieni via con me»

mi sembrava la scena di un film.

«Cosa?»

«Vieni con me in Inghilterra»

per rivivere queste settimane all'infinito?

Non credo proprio di volere la mente così incasinata per altre settimane.

«Liam non-»

«Ci prendiamo un'appartamento e ti iscriverai li per l'ultimo anno e-»

«Liam!»

non mi faceva parlare.

«E' l'ultimo anno, non posso andarmene proprio ora.. ho 17 anni, Liam.

Devo ancora andare al College e la mia famiglia a bisogno di me..»

«E' un no?»

«E' affrettato.»

abbassò lo sguardo e ripresi a parlare.

«Prima o poi sarebbe finita comunque. Dovevamo saperlo»

stavo per ricominciare a piangere, di nuovo.

Alzò la sua testa e mi guardò, poi prese la mia e la portò contro il suo petto, lasciando che lo abbracciassi.

«C'è qualcosaltro sotto, vero?»

mi staccai.

«Che vuoi dire?»

«Martina, non sei una di quelle ragazze che rinunciano quando tengono a una persona. Ti conosco abbastanza.. Che succede?»

rimasi in silenzio e mi guardai intorno.

«Un motivo può essere tua madre o tuo fratello e fin qui posso crederti, ma.. c'è qualcosa che devi dirmi?»

girai la testa verso i ragazzi sdraiati sulla sabbia, a guardare il cielo, poi trovai Harry seduto, che torturava la cover del suo cellulare e ci guardava.

«Ti amo»

gli presi le mani e lo guardai dritto negli occhi.

«Ma..»

continuò lui.

Scossi il capo e approfittai della presa che avevo delle sue mani per poitrarlo dagli altri. Mi sedetti di fronte a Harry e Liam si sedette imparte a me. Ci guardavamo. Io e Harry, io e Liam, Harry e Liam. Solo sguardi e silenzio tombale.

 

«Mamma!»

le saltai – figuratamente - in braccio.

«Che hai combinato?»

chiese lei stupita. In effetti non avevo mai fatto così con lei.

«Niente!»

dissi staccandomi.

«In effetti la casa non è incendiata.. dov'è tuo fratello?»

guardai Katy che nel frattempo aveva salutato sua madre.

«Ecco..»

e ci ritrovammo all'ospedale, una madre che cominciò a avere scatti di lementi, di preoccupazione, di 'Lo ammazzo quello stupido!' e poi ricominciava tutto daccapo.

«Mamma?»

Edo era sorpreso di vederla, non ricordava che sarebbe tornata oggi evidentemente. Lily arrivò da dietro con il caffè in mano.

«Scappa finchè sei in tempo»

le sussurrai mentre cercava di passare per la porta.

«Avrei dovuto adottare un cane, magari riusciva a non farsi uccidere.. anche se l'avrei fatto io forse, non mi piacciono i cani.»

e gli scatti insensati ricominciavano di nuovo. Ovviamente non avrebbe mai toccato un cane. Odia uccidere anche le mosche – beh, quello è perchè le fa schifo, ma ho dato l'idea -.

«Mamma, sto bene!»

«Ti è andata di culo!»

«MAMMA!»

la richiamammo entrambi. Un po' come faceva sempre lei con noi.

«Forse dovremmo ritornare a quella S.P.A.»

scherzò la madre di Katy.

«Ottima idea, il problema è staccarla dal lettino ora»

le dissi mentre mia madre controllava ogni centimetro di pelle di Edo.

«I medici hanno detto che tra due giorni potrà tornare a casa. Stia tranquilla»

intervenne Lily, riuchendo a calmarla un poco.

«Che è successo?»

Lily le spiegò mentre Katy mi diede un pizzicotto sul braccio. I miei sono i più dolorosi, ma nemmeno lei scherza.

«Ahi!»

e massaggiai la parte interessata.

«I ragazzi partono tra meno di un'ora..»

mi avvicinai a mia madre.

«Mamma noi dobbiamo andare a-»

«Sisi, e poi che è successo?»

sbuffai mentre la madre di Katy, a cui aveva chiesto di accompagnarci, le disse:

«Ora non posso andare fino all'aereoporto. Andate in bicicletta»

«Ma arriveremo domani sera, se ci va bene»

le feci segno di andare. Avevo una mezza idea di che fare.

Corremmo fino a casa mia dove aprii il garage e una vecchia vespa bianca – si, beh, ''bianca'' – aspettava in un angolo.

«Non la so guidare ma-»

«Io si»

sorrise Katy.

«E da quando?»

le chiesi mentre prendevo le chiavi da una scatolina di legno e indossavo un casco, dando a lei l'altro.

«C'è sempre una prima volta»

poi si sedette e cominciò a cercare qualcosa.

«Katy»

dissi spaventata.

«Tranquilla..ce la faccio..»

feci ruotare gli occhi. Non sapeva come accenderla. Si comincia bene.

«Kat»

la richiamai, allungando le chiavi davanti a lei.

«Oh, giusto..»

le afferrò riuscendo poi ad accenderla anche grazie a una levetta vicino alla ruota posteriore.

Mi sedetti dietro di lei dopo che fu uscita e chiusi il garage.

Partimmo subito, andando anche un po' storte ma se la cavava.

 

«Sidney.... Milano.. Londra.. Uh, trovato!»

indicai il tabellone e cercai.

«Gate 7»

disse Katy mentre ci mettemmo a correre con i caschi in mano e la chiave in tasca.

Ci aiutammo anche con la folla, più persone c'erano ammucchiate in un posto, più probabilità c'erano che fossero loro.

«Katy?»

lei si girò vedendo Zayn che veniva spinto nella galleria da una guardia del corpo.

«Zayn!»

e gli corse incontro, cercando di scavalcare la mandria di ragazze accalcate li. Sentii la tasca vibrare, tirai fuori il telefono e controllai il messaggio. 'Liam'.

'Sapevo che c'era sotto qualcosa. Harry mi ha detto quello che prova per te e credo che anche tu provi lo stesso.'

Smisi di leggere il messaggio che una voce mi chiamò.

«Marty!»

mi voltai con le lacrime agli occhi mentre Harry, scortato da due bodyguard, andava verso la galleria.

Mi fece segno di andare con lui e fece in modo che anche Katy riuscisse a passare.

Non appena fummo abbastanza lontani, Katy raggiunse Zayn e Harry mi abbracciò.

«Ti amo»

mi disse.

«Harry, Io-»

bloccò anche il mio respiro, appoggiando le sue labbra sulle mie. Mi prese per i fianchi mentre mi portavo indietro staccando piano le labbra.

Ripresi a parlare.

«Amo Liam. Ma tu in qualche modo sei riuscito ad entrare nel mio cuore senza troppi sforzi. Ma non ti amo, o almeno non più»

gli diedi un bacio sulla guancia sentendo per l'ultima volta il profumo sul suo collo.

Non l'avevo convinto, gli si leggeva negli occhi, ma andò verso l'aereo senza aggiungere niente.

Appena sentii urlare le ragazze dalla galleria, vidi arrivare Niall e Louis, e per finire Liam che chiudeva il gruppo.

Gli corsi incontro e aggrottò le sopracciglia quando lo abbracciai.

Quando mi staccai, presi a parlare.

«Ti ho amato, davvero..»

«Ma..»

piccola pausa.

«Ma ora non più.»

Cercai di non guardarlo, non ci credeva forse, ma doveva. Era l'unico modo.

«Liam dobbiamo partire»

lo informò Niall, urlando a squarciagola.

Mi prese per le guance e mi baciò. Non mi mossi, lo lasciai fare.

Lasciò la presa avvicinando la sua bocca al mio orecchio.

«Non ti dimenticherò mai»

sussurrò, per poi andarsene mentre i miei occhi si chiudevano lasciando che una lacrima scendesse lungo il mio viso.

 

In un modo o nell'altro, tutte le storie finiscono allo stesso modo.

Si ama. Si perde. Si soffre.

Per non fare soffrire nessuno, in questo caso, era necessario mentire su quello che provavo.

Se avessi scelto Harry, Liam sarebbe stato male.

Se avessi scelto Liam, Harry avrebbe continuato a soffrire.

E in entrambi i casi avrei rovinato un'amicizia e la vita, la carriera di altri ragazzi adorabili.

E in entrambi i casi, mi sarebbe mancato chi non avevo scelto.

Perchè tenevo ad entrambi. Ci tenevo tantissimo.

Volevo fosse tutto perfetto. Io ho cercato la perfezione. Ho cercato di scegliere uno dei due e all'inizio mi sembrava la cosa più semplice e più comoda. Ma poi ho pensato meglio, e ho capito che in poco tempo sarebbe crollato tutto. Di nuovo.

Ho detto addio ad entrambi perchè scegliere sarebbe stato impossibile, appunto, e avrebbe fatto star male tutti e tre per tantissimo tempo. Allora ho scelto di rinunciare.

Rinunciare a chi amavo di più per rendere le cose più veloci e meno dolorose. O almeno, che non sarebbero state eterne. Questo vuoto nello stomaco, tra qualche tempo scomparirà, si riducerà, almeno.

Odio ciò che ho fatto, anche se giusto. Ma sopratutto odio dire addio.

Perchè mi fa pensare al fatto che dopotutto, gli addii sono l'unica cosa perfetta che abbiamo.

 

--Magnema

 

 

 

 

 

Talk Martina, talk

Ancora non ci credo di aver scritto Trenta parti!

Ma è anche merito vostro, perchè vedevo che la seguivate e tutte le belle recensioni

( Che sono aumentate e io sono qui tipo: *^* )

 

Grazie mille, davvero.

 

Come finale ho voluto essere poetica.

Poi, adorando Shakespeare come potevo non evitare il romanticismo?

Non so se riuscirete a capire ciò che volevo trasmettervi, ma ci ho provato.

 

Grazie infinite, per tutto.

 

E poi chissà, magari ci incontreremo in una seconda stagione.

MAI DIRE MAI.

 

E come fosse un rito, ogni volta che finisco una storia a capitoli, devo lasciarvi con una frase del mio William ( anzi, due ):

 

'Astenetevi da giudicare, perché siamo tutti peccatori.'
'Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.'
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ehiimbo