E si, devo ammetterlo, l'avventura dell'asilo era finita,
era iniziata la scuola, io non ne vedevo l'ora,
i tempi della scuola iniziarono, non per vantarmi ma ero
bravino, me la cavavo, il primo giorno di scuola,
mi sono seduto accanto ad una bambina che si chiama Miriam,
la ammiravo, la ritenevo una genia, era speciale,
sapeva leggere e scrivere, per me chi lo sapeva fare era un
genio vero e proprio, poi col passare dei mesi,
imparai a leggere anche io ed ero riuscito anche a superare
Miriam, leggevo molto meglio di lei..
Ero felicissimo, avevo problemi con la scrittura, sapevo
scrivere si, ma non avevo una bella calligrafia,
a me ciò non importava tanto perché ero della teoria che col
passare degli anni la mia calligrafia sarebbe migliorata.
Purtroppo c'era la signora che non la pensava come me, infatti
quando scrivevo un po' male la signora se la prendeva molto,
appena non scrivevo bene una lettera la signora, mi faceva c
cancellare tutto il rigo anche se era scritto in modo perfetto.
Tutto questo iniziava stressarmi, fino a quando non ho
raggiunto il livello di non potercela fare più, c'erano giorni
in cui non volevo tornare a casa , poi giorni in cui non riuscivo
a dormire per lo stress, e giorni in cui, desideravo
o che il tempo si fermasse, di addormentarmi, e di non
risvegliarmi mai più, o di avere le ali per volare via,
e l'unica cosa che mi consolava, era la pioggia..
C'erano giorni in cui pensavo di scappare, ma c'era sempre un
problema, quando mi avvicinavo al cancello,
mi dicevo: E dopo dove andrò? Poi se scappavo io, doveva
venire con me mia sorella, che vedevo solo quando ero a
cena..
Noi, in quella casa eravamo quelle tipo di persone che era
come se fosse Natale il giorno in cui ad esempio ci
preparavano un dolce,
basta quello per renderci una giornata migliore, sarebbe
anche bastato un abbraccio, un sorriso, un bacio, dalla
signora,
e tutto sarebbe diventato più bello.
Ma purtroppo c'era buio totale dentro me, io non vivevo più
ero solo una sagoma animata.