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Autore: _SMRZ_    02/09/2013    0 recensioni
Ciao gente :) Questa storia parla dell'ultimo anno ad Hogwarts dei Malandrini, di Lily e di tanta altra bella gente! Ovviamente vi chiederete: perché dovrei leggerla? Be, chiaramente perché è fantastica! Quindi leggetela tutti e commentate! ;) (Bene possibilmente)
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Lily
-Ei Lily perché quel muso?
-Stupido Potter… Caposcuola dei miei stivali… se non fosse per Azkaban… stragi a non finire…-
-Emm… Lily?- tentò nuovamente Alice visibilmente preoccupata.
-Eh?-
-Niente tesoro ritorna ai tuoi pensieri di morte e sofferenza- rinunciò scuotendo la testa.
In quel momento però si aprì la porta ed entrarono due figure femminili, le mie altre due migliori amiche, che mi distrassero dai miei pensieri funesti su Potter e Co.
Emmeline chiuse dolcemente la porta e venne a sedersi vicino a me mentre Mary si gettò nel posto vicino ad Alice con la stessa eleganza di una balena spiaggiata.
Le mie amiche erano proprio uno spettacolo curioso:
Alice Prewett era una purosangue, capelli biondi, faccia tonda e piena, con due grandissimi occhi marroni, sembrava un’adorabile bambina, ma in realtà era solo un tranello… era terrificante quando si arrabbiava e visto che aveva un vero orgoglio da Gryffindor la cosa non era poi così rara.
Mary McDonald era mora, magra e più alta di una testa rispetto ad Alice, che era invece una specie di folletto zuccheroso, era forte e coraggiosa, giocava a Quidditch e amava uhmm… “particolarmente” la compagnia maschile. Non che la biasimassi, almeno lei si divertiva!
Emeline Vance era invece l’incarnazione della perfezione: bionda, con la pelle di porcellana, labbra color ciliegia, occhi azzurri, alta slanciata e bhe… perfetta! Aveva un’aria molto regale, l’avrei vista bene nelle vesti di una principessa d’altri tempi, mentre osservava dall’alto due cavalieri battersi per conquistare il suo cuore. A dispetto delle apparenze era molto timida, e aveva ricevuto la classica educazione vecchio stampo dei purosangue, era la coscienza del gruppo quando Mary decideva che era l’ora di mettere fine all’insulsa esistenza di qui dannati Slytherin o io non riuscivo a reprimere i miei istinti omicidi verso Potter.
-Ciao ragazze- dissero in coro Emeline e Mary
-Come state? Ei Lils che diamine ci fai ancora qui? Non dovresti andare a controllare i corridoi?-
-Per le mutande di Merlino- balzai in piedi risvegliata dalle parole di Mary  -è vero! Ci vediamo dopo- gridai per poi avviarmi a passo di marcia verso la cabina dei prefetti.
Porca pluffa… ero il peggior Caposcuola di sempre! A no dimenticavo Potter! Presa dai miei pensieri non mi accorsi che qualcuno mi stava arrivando addosso, così mi ritrovai a terra sopra qualcosa che sembrava fatto di marmo.
-Oh Merlino scusami, non ti avevo vis… Potter!- mi alzai immediatamente tutta rossa e scarmigliata.
-Ei Evans se volevi saltarmi addosso potevi almeno avvisarmi, mi sarei preparato- ghignò scuotendosi la divisa.
-Ti avverto non ti conviene gettare benzina sul fuoco…-
-Che?? Comunque rilassati, stavo venendo a cercarti per controllare insieme il treno, sai a quanto pare faremo tuuuuuuutte le ronde assieme quest’anno- disse gongolando.
Mi venne la nausea al solo pensiero di quella prospettiva, porca pluffa sarei dovuta arrivare prima, forse avrei potuto evitare questa tortura.
Fissai la scintillante spilla sul suo petto con disgusto, quasi sperando che si dissolvesse, ma a quanto pare non avevo ancora imparato a far esplodere le cose con la forza del pensiero, altrimenti mi sarei certamente concentrata sulla testa di Potter.
-Evans, capisco che il mio fisico scolpito possa lasciarti un po’ interdetta, ma dobbiamo sbrigarci- disse riportandomi alla realtà.
Egocentrico buffone, non era poi neanche così bello, ma forse io non ero obbiettiva. Dopotutto, era abbastanza proporzionato, molto alto e asciutto anche se piuttosto muscoloso grazie ai costanti allenamenti di Quidditch, portava gli occhiali ma questo non rovinavano il suo viso, anzi gli cadevano elegantemente sul naso, i suoi capelli erano di un lucente nero pece e sembrava che i suoi ciuffi andassero d’accordo quanto Gryffindor e Slytherin visto che ognuno puntava in una direzione diversa dall’altra. D’accordo era passabile che non fosse del tutto da buttare, ma questo non giustificava che avesse addirittura un fan club!
Oh basta pensare a Potter dovevamo sbrigarci…
***
Bene, mancava solo uno scomparto e poi… oh Morgana! Alzai gli occhi al cielo interrogandomi sul perché Merlino mi stesse punendo in questo modo. Dietro quest’ultima porta stava il resto della combriccola di Potter.
-Evans- mi gelò Black.
Sirius Black era senza dubbio uno dei ragazzi più belli di Hogwarst, alto, atletico, con i capelli corvini e gli occhi di ghiaccio, così diversi da quelli del suo compare che sembravano cioccolato fuso. Se era possibile era ancora più infantile di lui, anzi sembrava che facessero costantemente a gara a chi fosse più idota.
-Black- risposi io con lo stesso modo sprezzante.
-Ciao Lily-
Sorrisi, Remus Lupin era il mio migliore amico dal sesto anno, ed era anche l’unico con cui valesse la pena perdere del tempo fra quell’accozzaglia di rompi pluffe che si facevano chiamare Malandrini. Inizialmente mi ero chiesta come avevano fatto a diventare amici, poi mi resi conto che invece lui era diabolico come tutti loro, solo che lui non faceva del male a nessuno e non era per niente irritante. Remus era magrolino, pallido e con l’aria un po’ malaticcia, ma non era affatto brutto, anzi era piuttosto carino, biondo e con gli occhi color miele, mi infondeva sempre molta calma. Naturalmente lui non sospettava che io sapessi il perché della sua costante aria da morto vivente, avevo capito al terzo anno che lui era un lupo mannaro, e non mi dava minimamente fastidio, l’unica cosa fastidiosa era che lui si odiava per questo, tendeva a svalutarsi e a chiudersi in se stesso.
-Ei là Remus- gli volevo davvero bene.
-E certo lui lo saluta tutta sorridente- bofonchiò Potter.
Io lo ignorai e mi soffermai sull’ultimo di quel diabolico gruppetto. Peter Minus abbasso subito la testa sotto il peso del mio sguardo, era diversissimo dai suoi amici, grassoccio e con i piccoli occhietti acquosi, senza dubbio il Gryffindor più insolito di tutta  Hogwarst.
-Bene Potter, abbiamo finito, resta qui con i tuoi amici, io torno dalle mie-
E uscii prima che Potter potesse sillabare qualcosa. Raggiunsi lo scompartimento dove sapevo essere le mie amiche. Mi lascia alle spalle tutti i pensieri e mi divertii fino alla fine del viaggio.      
 
Remus
Lily si era appena richiusa la porta alle spalle mentre  James cercava ancora di sillabare qualcosa.
-Ma.. Io.. Lily…-
-Morgana Prongs non ci vuole molto a dire “aspetta non te ne andare”, sono cinque semplici parole e dopo tutto penso che siano anche troppe per la Evans-
Sirius era sempre abbastanza chiaro su quello che pensava, e certo non era una mistero che odiasse la Evans. E poi non avrebbe mai potuto capire James in questa situazione, le ragazze lo pedinavano per sperare di trovarlo da solo così da potergli strappare un appuntamento. Non che a James non capitasse, ma lui non aveva occhi che per la Evans, e non lo biasimavo per questo, Lily era davvero meravigliosa, era alta e formosa, con dei lunghi capelli rossi che le ricadevano come una cascata solleticandole la schiena, il viso era pieno di lentiggini, il naso minuto e la bocca rosata, ma il particolare più stupefacente erano i suoi occhi, verdi come due gemme preziose. Però la parte più spettacolare di lei non era il suo aspetto esteriore, quanto quello che aveva dentro. Da vera Gryffindor non si dava mai per vinta e quando era arrabbiata era più gelida di un iceberg, strega brillante e ottima pozionista, aveva una carattere piuttosto lunatico ma riusciva ad urlare veramente solo contro Sirius  e James, con tutti gli altri era dolce, scherzosa e anche abbastanza ironica, non si mostrava mai triste, era troppo orgogliosa, non che fosse troppo emotiva altrimenti, ma non si faceva mai mancare un sorriso sulle labbra, a parte con James e Sirius ovviamente, Merlino loro due sembravano la sua kryptonite! Ancora no riuscivo a capire il perché avesse  voluto avermi come amico…
-Moony!- esclamò ad un tratto James girandosi verso di me con una luce folle negli occhi. Oh oh…
-Senti Moony che ne diresti di darmi qualche capello? Solo uno o due?- si stava pericolosamente avvicinando…
-E cosa vorresti farci con i miei capelli esatte mete?- Chiesi cercando di guadagnare tempo mentre cercavo la bacchetta nel mantello.
-Ma per fare una pozione pollisucco è ovvio!- disse lui come se fosse chiaro. Io guardai Sirius preoccupato.
-E di grazia cosa ci faresti con le sembianze di Moony, Prongs? Insomma se volessi essere più bello dovresti chiedere a me di darti dei vapelli, e se volessi diventare più intelligente, beh la pozione pollisucco non potrebbe fare molto, ma potremmo lavoraci su-
-Ei- ribattei io irritato.
James guardo indignato Sirius -Guarda che io sono più bello di te cane pulcioso! E poi voglio l’aspetto di Remus solo per poter parlare civilmente con la Evans!-
Ahhh -è partito di nuovo- commentai rassicurato, ormai erano diventate rutine le assurde richieste di James per far colpo su Lily, trasformatemi nella piovra gigante, fatemi levitare sul soffitto della sala grande per poterla spiare (piano che fra l’altro era finito con un James Potter schiantato a terra e una Lily che diceva di averlo “solo aiutato a scendere” senza dimenticarsi però di attutire il terreno), una volta aveva anche detto di voler trasfigurare il suo naso in quello di Snape, convinto che così alla Evans sarebbe andato più a genio, poi si era detto che lui era perfetto così e mi aveva guardato inorridendo quando gli avevo detto di trasfigurarsi i capelli in quelli di Snape, giusto i suoi capelli erano intoccabili.
-Comunque sono più bello io, renna parlante- ribadì Sirius, ma James era già tornato nel suo piccolo mondo felice in cui la Evans lo amava e tutti erano felici e contenti.
Io sprofondai ancora di più sul divanetto, e con un sorriso tra lo sconfortato e il felice pensai che quest’anno sarebbe stato davvero lungo.  


Salve gente :) sono ancora io, la mentecatta che gioca ad autori per caso, se leggete questa nota vuol dire che per qualche ragione avete deciso di leggere questa stupidissima storia, e se assurdamente vi fosse piaciuta (in quel caso potreste trovarvi sotto l'incantesimo confundus attenzioneeeeee) vi pregherei di lasciarmi una recensione, anche piccola piccola, mi farebbe davvero piacere.
Baci, la vostra improbabile autrice :D    
  
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