Il suono irritante di quell’aggeggio che riecheggia nel mio salotto avvolto nel silenzio  mi fa sobbalzare, speravo di non dover mai ricorrere a uno di questi cosi, speravo di andare all’ospedale come tutte le donne di questo mondo con una espressione serena sul viso. Invece mi ritrovo qui seduta su questo divano terrorizzata da quello che potrei scoprire. Ho un ritardo di 2 settimane e la cosa comincia a spaventarmi. Con quel poco di coraggio che mi rimane prendo con la mia mano tremante l’aggeggio sul tavolino e vorrei sprofondare dopo aver letto cosa c’è scritto: in cinta! No non è possibile no, perché a me? Perché a noi? E adesso cosa faccio, ho solo 22 anni! Devo dirlo a qualcuno e la persona in questione è mia madre, solo lei può aiutarmi. Comincio ad urlare il suo nome a squarciagola tra le lacrime, no non può essere, non posso essere in cinta, adesso mi sveglio e scopro che è un incubo. No che non è un incubo, è tutto maledettamente vero e non posso farci niente, perchè? all’improvviso mia madre si affaccia dalla porta della sua camera
- Cosa succede figliola?- mi chiede preoccupata- perché stai piangendo?
- Mamma ti prego aiutami!- dico piangendo
- Cosa c’è tesoro non hai mai pianto così tanto in vita tua!- le porgo quell’aggeggio infernale e quando lo guarda rimane sconcertata- vieni dentro amore mio-
Sto per seguirla dentro la sua camera quando arriva Rey anche lui preoccupato
- Cosa succede maestra? Perché Sana sta piangendo?
- Rey scusaci ma dobbiamo parlare, dopo ti spiegheremo tutto- così mi fa entrare in camera sua ed entrambe ci sediamo sul suo letto vicine. Lei mi prende per mano
- È di Akito vero? Il bambino è di Akito- mi chiede mamma. Ma è più un affermazione che una domanda. Annuisco piano. È questo che mi fa star male e mi dà il tormento. Se fosse stato del mio fidanzato, Naozumi, non sarebbe stato un grosso problema. Ok sarei diventata mamma molto giovane ma voglio dire, i soldi non ci mancano e noi gli avremmo dato tutto l’amore possibile. Ma il bambino è di Akito e questo non lo posso cambiare.
- Cosa vuoi fare adesso tesoro?- mi chiede mamma dolcemente
- Akito non lo saprà- dico io, di una cosa ho la certezza, lui non saprà niente.- nessuno saprà niente mamma, io lo dirò a Naozumi e se accetterà questo bambino tutto andrà bene, inoltre mi ritirerò dalle scene il prima possibile così la notizia della mia gravidanza non trapelerà mai
- Mi sembra giusto che tu voglia essere sincera con Naozumi e che non voglia che la tua gravidanza finisca sulle pagine delle riviste ma non ti sembra sbagliato non dire nulla ad Akito?
- Mamma la nostra storia non ha futuro, lui sta bene con Fuka e io non voglio rovinare il loro rapporto, l’ho già fatto una volta andando a letto con lui non voglio farlo una seconda- dico convinta
- E nel caso Naozumi non accettasse di crescere questo bambino?- solo il pensiero mi fa perdere un battito al cuore, in quel caso sarei sola, completamente sola. Andrei avanti comunque però
- Me ne andrò lontano, molto lontano. In qualsiasi caso. Nessuno dovrà sapere niente, scomparirò senza lasciare traccia.- ci ho pensato appena ho visto quella scritta e ho intenzione di farlo.
- Molto bene, io ti appoggerò qualunque decisione prenderai e ti starò vicina qualunque cosa accada- dice mia madre abbracciandomi
- Grazie mamma, non so cosa farei senza di te. Sei l’unica persona di cui mi possa fidare ciecamente. Grazie.- dico ricambiando l’abbraccio
- Adesso dobbiamo dire tutto a Rey però
Così ci avviamo verso il salotto dove troviamo Rey che guarda la tv. Appena ci vede la spegne e ci dedica tutta la sua attenzione. Così gli diciamo tutto e si altera tantissimo quando viene a sapere della mia gravidanza, se la prende con Akito e comincia a sclerare in una maniera esagerata. Ma la colpa non è solo di Akito ma anche mia. Lui sta con Fuka da una vita e io in questo ultimo anno mi sono messa in mezzo ed è successo il guaio. Ci siamo riavvicinati nonostante ci fossimo lasciati anni addietro e ogni volta che ci incontravamo finivamo per fare l’amore. Così per mesi e mesi. Poi Fuka ci scoprì ma seppe perdonare Akito che le promise che non avrebbe più avuto a che fare con me ma invece abbiamo continuato a vederci di nascosto e adesso mi trovo in questo guaio. Dopo averlo calmato gli illustro il mio piano nel caso Naozumi non voglia rimanermi accanto. Cosa tra l’altro molto probabile.
- Ma Sana tu ami il mondo dello spettacolo, non vorresti… abortire? Così non ci sareb…- comincia Rey ma io lo interrompo subito urlando
- Cosa?! Ma sei impazzito? Non ucciderò mai mio figlio, nè lo abbandonerò come mia madre ha fatto con me!
- D’accordo d’accordo se è quello che preferisci vi aiuterò
- Grazie Rey- gli dico sorridendo. Si devo sorridere, un bambino è una cosa meravigliosa, un dono del cielo e insieme saremmo felici. Ora devo solo parlare con Naozumi, come reagirà? In fondo è sempre stata una persona calma tranquilla e ragionevole, perchè dovrebbe alterarsi adesso

Ore dopo

- Sana io spero che tu stia scherzando!!!- ok ritiro tutto quello che ho pensato qualche ora fa, Naozumi sta sclerando, e anche parecchio. Ma in fondo che mi aspettavo? è ovvio che sia furibondo. Io l'ho deluso troppe volte- mi dispiace Sana, forse ti avrei perdonato anche l'ennesimo tradimento ma un figlio da Akito proprio no Sana. Mi dispiace ma non riuscirei mai a crescere un bambino che non sia mio nonostante la madre sia la donna che ho sempre amato tutta la vita
- lo capisco Naozumi, non posso chiederti una cosa del genere, comunque sappi che ti ho sempre voluto bene e non dimenticherò mai tutto il sostegno che mi hai sempre dato- gli dico abbassando il capo
- il volere bene è diverso dall'amare Sana, e tu non mi hai mai amato come hai amato lui, o forse non lo hai mai fatto!- rimango in silenzio umiliata. L'ho sempre fatto soffrire e di questo mi pento. Ma mi sono sempre aggrappata all'idea che potessi superare il mio amore per Akito e amare lui, perchè mi sembrava la cosa migliore ma è sempre stato tutto inutile- Il tuo silenzio è più che suffciente... ora che farai?
- Naozumi non devi dire niente a nessuno ti prego, nè alla stampa nè ai miei amici nè... a lui! ti prego!- gli chiedo disperata con le lacrime agli occhi, mi sento persa ormai. Non c'è nemmeno più Naozumi con me sono sola, ma in fondo me lo aspettavo. Insomma come avrebbe mai potuto rimanermi accanto in questa situazione?
- hey Sana dai non piangere, stai tranquilla non lo dirò a nessuno. Abbi cura di te e di questo bambino, ma sei sicura di non volerlo dire ad Akito?- mi chiede abbracciandomi
- si... io me ne andrò lontano, nessuno sentirà più parlare della famosa e giovane attrice Sana Kurata. davvero mi giuri di non dire niente a nessuno e soprattutto alla stampa?- gli chiedo ancora con le lacrime
- te lo giuro, non ti farei mai una cosa del genere. Sii felice Sana!
- grazie per essermi stato accanto sempre e comunque. Sei il mio migliore amico!
Quando esco da casa di Naozumi sento come un senso di vuoto dentro. ora sono sola, completamente sola con questo bambino/a. Mi trasferirò in America ho deciso, ormai lui è il mio futuro, la mia vecchia vita non mi appartiene più. Akito non farà più parte della mia vita... non ne farà più parte. al solo pensiero scoppio a piangere, oh Akito. Mi sei sempre stato accanto fin dalle elementari ed ero abituata ad averti vicino in qualunque situazione. Tu c'eri sempre e solo questo mi era di conforto. ma ora tu... Akito, Aya, Tsu, Hisae e tutti quanti vi voglio un bene dell'anima, ma io adesso sono un altra persona. Per me non esistete più purtroppo, ora per me esiste solo il figlio che sta crescendo nel mio ventre e nient'altro!

Ciao ragazzi, sono tornata di nuovo, questa volta con una storia a capitoli, contenti? Stavolta è tutta invenzione, non ho preso ispirazione dall'anime come al solito. So che può sembrarvi una storia scontata all'inizio ma vi assicuro che non è così, seguitemi ancora e lo scoprirete. Sono molto soddisfatta di questa idea e spero che recensirete in tanti. A presto, Vale!