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Autore: Aflowerinthe Green    03/09/2013    1 recensioni
Cari mamma e papà,
la mia prima settimana a Hogwarts è stata fantastica!
Ho un mucchio di cose da raccontarvi.
Sono un Grifondoro! Alla faccia di James! Anche Rose è finita in Grifondoro! (la sua eredità è al sicuro). Il figlio dei Malfoy, Scorpius è un Serpeverde. In stanza siamo in cinque. I letti sono meravigliosi, ma la cosa migliore è la Sala Grande.
Lo smistamento è stato ancora meglio della vostra descrizione! Il cappello parlante ha recitato una filastrocca lunghissima! E poi che banchetti! Con tutto il rispetto per la tua cucina, mamma! Attendo con ansia la prima partita di Quidditch, voglio vedere James giocare e se fa anche un solo passo falso, giuro che lo prenderò in giro per tutta la vita!
Con affetto,
Albus.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Capitolo 2

Niente di rilevante era successo a Hogwarts durante i primi tre mesi e Dicembre era arrivato, portando con sé quella particolare euforia che solo il Natale sapeva regalare. Dall’alto del suo ufficio, il professor Rebulus, manteneva la pace e la serenità nella scuola. Ricordava Silente, quel preside, con i suoi modi pacifici di fare, la sua intelligenza superiore, la sua tranquillità in qualsiasi situazione.

Gli studenti si preparavano per le vacanze di Natale, Hagrid aveva portato tutto da solo, come di consueto, i dodici alberi. Decorazioni erano sparse dappertutto: candele, ghirlande, luci, armature incantate che intonavano i canti natalizi della tradizione, banchetti ancor più ricchi del solito imbandivano le tavole e ogni male sembrava avere fine , ogni lacrima sembrava asciugata.

Anche in casa Potter ci si preparava a festeggiare il Natale. Un grosso pino in giardino, decorato con milioni e milioni di piccole lucine e di palle di Natale, tutte oro e rosso dominava la scena. Ginny si era preoccupata di tanti piccoli dettagli, come le decorazioni su ogni porta di ogni stanza, dei piccoli fiocchi di neve dorati sparsi qui e lì, le scritte “Buon Natale” e “Tanti Auguri” erano in sala da pranzo e in soggiorno.

Quell’anno la famiglia si riuniva a casa loro: numerosi letti erano stati sistemati per passare le vacanze natalizie lì.

Il primo giorno delle vacanze di Natale era arrivato e Harry, Ginny e Lily andarono alla stazione di King’s Cross ad aspettare l’arrivo di Albus e James.

Superarono la barriera tra i binari nove e dieci e si catapultarono nel binario nove e tre quarti.

- Li hai visti, Harry?

- Probabilmente si materializzeranno qui.

- Tu dici? Ah ecco, sì li vedo.

- Ginny, sei sicura di stare bene?

- Sì Harry. Stai tranquillo. Non è la prima volta, lo sai.

- Harry, Ginny! Ciao Lily!- Hermione gli corse incontro, seguita da Ron e Hugo.

- Cosa non è la prima volta? - chiese Ron

- Oh, niente. - rispose prontamente Ginny.

- E’ strano non passare le vacanze da mamma - Ron si avvicinò a Harry.

- Già.

- Come mai . . .

- Lo scoprirai presto. Ecco il treno che arriva!

Il treno svoltò l’angolo e percorse il suo ultimo tratto, fermandosi davanti a loro. Ne scesero molti ragazzini, dagli undici ai diciassette anni.

Harry e Ron avvistarono George e la moglie e gli fecero cenno di avvicinarsi.

- Ciao ragazzi! Amy hai avvistato Fred e Colin?

- Che cosa racconti George?

- Una filiale in Giappone. GIAPPONE! Il negozio si espande sempre di più! Se solo Fred …

- Manca a tutti, lo sai.

- Ma non pensiamo alle cose tristi! Allora, come farai a farci entrare tutti, Harry?

- Magia. Amo la magia. E amo Ginny per la pazienza con cui nonostante tutto …

- Tutto cosa?

- Intendo lo stress, i figli … - si giustificò Harry.

- Tu non me la racconti giusta. - esclamò Ron sospettoso.

- ALBUS! JAMES! - Harry corse ad abbracciare i figli.

- Grazie per la foto, papà. - gli sussurrò Albus.

- Gran bel biglietto - esclamò forte James

- Gran bella partita!

I ragazzi erano corsi ad abbracciare la mamma.

- ROSE! - Rose correva incontro a Ron, dopo essere andata a salutare la madre.

- La mia figlioletta! Quante volte hai umiliato Scorpius questa settimana?

- Non è l’unica a farlo. - Phineas sbucò fuori dal treno.

- Oh ciao Phineas! Come butta? Albus, c’è Phineas - esclamò Harry.

- Oh, non ci si lamenta. Grazie ancora dell’invito signor Potter.

- Puoi chiamarmi tranquillamente Harry. Oh e questi sono Ron e Fred Weasley.

-D’accordo, Harry. - e strinse la mano a Ron e a Fred.

- Fred! Colin! Max! – esclamò James, George si voltò e vide i figli e il loro amico Max.

Dopo che tutti furono pronti, si smaterializzarono, chi congiuntamente, in casa Potter.

 

***

Stanchissimo dopo la lunga giornata, Albus si distese sul letto e chiuse gli occhi: si addormentò praticamente subito.

Due uomini parlavano in un pub

- Ho sentito parlare di un certo Codaliscia.

- Codaliscia?

- Così lo chiamava lui. Il suo vero nome era Peter Minus.

- Quel Peter Minus?
- Lui.

- Dicono che lo abbia aiutato a risorgere una volta. E’ stato ritrovato morto in casa Malfoy. Dicono che lui lo abbia ucciso. Ma io non ci credo.

- Come sarebbe a dire?

- Potrebbe essersi benissimo strangolato, era praticamente blu e con una mano sul collo stretta. Dicono che Potter abbia assistito alla sua morte, diciannove anni fa.

- Potter? E perché nessuno va a chiedere spiegazioni?

- Stava dalla parte sbagliata, ha tradito i suoi amici, che tra l’altro sono tutti morti. Non era molto apprezzato. E’ stato lui a tradire i Potter, appunto.

- E tu stai indagando su queste persone?

- Voldemort è stato ucciso, ma molti dei suoi servitori sono ancora vivi.  Sto sbirciando nelle vite dei Mangiamorte per scoprire se c’è qualcuno che lo potrebbe ancora far risorgere.

- Tu credi?
- Sì, credo.

- Albus?

- Mmh . . .

- BUON NATALE!

Lily lo aveva completamente svegliato. Gli sembrava di aver dormito solo per qualche minuto. Irritato per non essere riuscito a finire di sentire la conversazione tra i due uomini, ci mise qualche secondo prima di accorgersi dei regali ai piedi del letto.

 

"Sperando che la mia mano riesca a confezionare ancora i pullover per il mio piccolo Al.

Con affetto,

Nonna Molly e Nonno Arthur."

Albus scartò il regalo dei nonni: un pullover con lo stemma di Grifondoro disegnato sopra. Si infilò il regalo, fiero del fatto che lo stemma sulla sua maglia non fosse una serpe.

 

Scartò un sacco di pacchi, perfino James gli aveva fatto un regalo: un piccolo porta chiavi con una scopa sopra.

" Sperando che tu impari a cavalcare almeno questa."

 

Solo dopo di aver aperto ogni singolo dono scese in sala da pranzo, ringraziò tutti dei regali e si accinse a fare colazione.

 

***

 

Con la pancia piena, Albus si stiracchiò sulla sedia e fece uno sbadiglio.

Dal lato opposto del tavolo, Harry e Ginny erano immersi in una conversazione a colpo di sguardi. A un tratto, Harry si schiarì la voce:

- Speriamo che la cena sia stata di vostro gradimento, e adesso, beh, dobbiamo darvi una notizia; Ginny, lasciò a te l'onore . . .

La sala era immersa nel silenzio generale. Dopo un breve respiro, Ginny, tutto d'un fiato disse:

- Sono incinta.

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

Eh eh! Ve l'ho detto che tornavo preeeeeesto! Ok, la frase finale . . . Ginny, ma vuoi continuare a sfornare figli per tutta la santissima eternità? James . . . povero fratellino! Molly . . . al passo con i tempi, eh?

Basta, sto sclerando! Scusate per gli orrori!

Kisses,

Handwrited

  
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