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Autore: Lux___    03/09/2013    12 recensioni
Non mi sono mai piaciuti i ragazzi.
Non fraintendetemi, non sono dell'altra sponda, solo che ho sempre pensato che il genere maschile fosse ancora troppo sottosvillupato perchè io uscissi con uno di loro, perchè si sa...i ragazzi di questi tempi vogliono solo una cosa, e non è il tuo AMORE!
Dopo pochi anni dalla morte di mia madre, mia sorella aveva deciso di andarsene, stanca delle regole di un padre troppo apprensivo.
Io? Io non mi sono mai opposta a tutto ciò che mi veniva imposto perchè in parte ero d'accordo, è quando però incontri l'amore vero, quello sì che ti mette nei casini proprio come è successo a me.
***
“Io non ho paura di niente” dissi quasi incerta.
“Sì che hai paura….” Mi disse con quella voce roca così fastidiosa, ma dannatamente sexy.
Rabbrividii al suo tocco caldo sopra lo zigomo e si avvicinò al mio collo, poi verso l’orecchio “..ad esempio ora tu hai una paura fottuta che io possa baciarti”.
sentì un brivido salirmi per tutta la schiena.
“…hai paura perché sai che non ti opporresti al bacio” si staccò dal mio orecchio con quel sorriso storto.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                     A Syria, il mio panda cuccioloso che mi ha aiutato xx

Capitolo 10
 
Niall?!” urlai sconcertata, scendendo subito dalle gambe di Zayn.
 
Il biondo mi guardò sorridendo imbarazzato; probabilmente a causa dello stato in cui mi aveva ritrovato.
Fu Zayn a intervenire per primo:
 
“Vi conoscete?” chiese cercando di non far trasparire quel filo di gelosia che notai quando si alzò nervosamente sistemandosi il cappello.
 
“Sì…lavoro nella scuola in cui Katniss prende lezioni” rispose Niall, dal momento che io ancora ero rimasta imbambolata seduta nel divano.
 
Zayn si girò verso di me, come a volermi chiedere la conferma, che diedi semplicemente annuendo.
Harry era rimasto ancora vicino alla porta, con le braccia incrociate e la gamba piegata, appoggiata al muro.
 
“Ma non è giusto, prima Harry…poi Niall” sentii piagnucolare Louis.
 
Per un attimo trasalii alle sue parola, non sapendo a cosa si stesse riferendo.
 
“…non posso presentarti un amico che già lo conosci!” sbatté i piedi lui indispettito.
 
Cacciai fuori un sospiro di sollievo che fece ridere Louis, poi lo imitai mettendo su un sorriso incerto.
 
“Guarda chi si rivede”
 
La voce di Harry mi mise in soggezione, dato che sapevo che con Niall non c’era stato un bel feeling fin dall’inizio, avevo paura che combinasse di nuovo un casino.
 
“Oh, lo stalker” disse lui squadrandolo.
 
“No, ora mi spieghi perché cazzo mi chiami così, idiota!” urlò lui avvicinandosi, così tanto che Louis rimase spiazzato.
 
“Ah ma quindi anche loro si conoscono?” risentii parlare Zayn.
 
“No aspetta Niall c’è un malint..” cercai di fermarlo, appena mi ricordai che ero stato proprio io a dire a Niall che Harry era un ragazzo che mi perseguitava.
 
“No Katniss non c’è bisogno che mi spieghi, ho capito tutto” cercò di tranquillizzarmi il ragazzo.
 
“Ma che co..?” provò a chiedere Harry che fu subito interrotto dal biondo.
 
“Tu prova a toccarla e….”
 
Frena frena frena!” una terza voce si intromise di nuovo.
 
“Se prova a toccarla ci penso io, tu che cazzo c’entri?  Lei è la mia ragazza, sono io che ho il compito di proteggerla” il tono di Zayn spaventò abbastanza Niall da farlo indietreggiare.
 
Nonostante stesse succedendo un casino per colpa di una mia maledetta balla, ero rimasta affascinata dal discorso di Zayn del dovermi proteggere.
Nessuno era mai stato geloso per me, figuriamoci litigare per proteggermi, visto che a nessuno faceva mai caldo né freddo se stessi male o bene.
 
 
“Ma aspetta perché Harry dovrebbe farle del male?” continuò Zayn.
 
“Perché è il suo stalker!” urlò con fare ovvio il biondo dinnanzi a lui.
 
Il suo stalker?!!” chiese strillando Harry che era in mezzo.
 
Non ci fu neanche il tempo di alzarmi che tutti e tre si girarono nella mia direzione, con ognuno un’espressione poco simpatica nei miei confronti.
 
Katniss!” urlarono furibondi all’unisono.
 
La risata di Liam riempì il vuoto di quella stanza, sicuramente divertito dalla situazione perché, lo ammetto, se fossi stata in un’altra posizione mi sarebbe sembrata più una fiction comica.
Cece gli tappò la bocca con la faccia di una concentrata quando è in onda la sua serie televisiva preferita e c’è quel pezzo clou in cui si scopre che  lui l’ha tradita con la sorella di lei, che aspetta un figlio di lui.
 
Okay, pure la mia mente farfugliava cose senza senso.
 
Stranamente però, il mio corpo sembrò essere più determinato; infatti d’impulso scattai in piedi e a grandi passi raggiunsi il trio.
 
“Allora vi posso spiegare..” iniziai gesticolando senza accorgermene.
 
“Ti ringrazio” calzò la voce di Zayn, di lato a me.
 
Cercai e ricercai come formulare una frase in cui
  1. Non offendevo Harry e confessavo la mia paura ogni volta che lo incontravo all’inizio (e tutt’ora).
  2. Dicevo il più cautamente possibile a Niall che gli avevo detto una cazzata
  3. Non dicevo a Zayn che Harry mi torturava e che mi era rivenuto a riprendere e mi aveva accompagnata alla lezione in cui era successo tutto quel trambusto, anche perché poi lui mi avrebbe chiesto come mai mi aveva dato un passaggio e poi avrei dovuto raccontargli della notte in cui avevamo dormito insieme, di quando mi ero vestita troppo osé, oppure di quando avevamo finto di scopare per farlo andare via da quella stanza e.. di quando l’avevo baciato.
 
Bene, nascondere tutto la massa di dettagli del terzo punto era un po’ un’impresa che una difficoltà, ma mi sarei messa solo ne casini se Zayn lo fosse venuto a sapere.
 
“I-io….” Balbettai.
 
Tuu?!” mi incitò Harry.
 
Niall ti ho detto un enorme cazzata: Harry mi aveva semplicemente rotto le palle e allora in quel momento per convincerti a nasconderti con me.. me la sono tirata fuori così, su due piedidissi tutto d’un fiato e poi ripresi, pur vedendo che il ragazzo stava per dire qualcosa.
 
Harry sì ti ho dato dello stalker perché non avevo altri termini veloci da dire a Niall in quel momento e sì, è vero mi sono nascosta da te! Perché? Perchè avevo paura di incontrarti, non mi chiedere il motivo” guardai Harry con aria di sufficienza; in quel momento era l’unico di cui mi importava di meno dare delle spiegazioni.
 
‘Cavolo Katniss, gli hai dato dello stalker, delle spiegazioni sono pur che essenziali!’
 
Lasciai perdere la vocina dentro la mia testa e questa volta, essendo il turno di Zayn, gli presi le mani e mi ci volle qualche momento in più per partire.
 
Zayn, Harry  ha incominciato a tartassarmi da giorni: cioè me lo trovavo da tutte le parti e non ce la facevo più, soprattutto quando Cece mi aveva convinto ad andare alla festa. Sono entrata dalla finestra e dato che mi ero vestita..non del mio stile diciamo, mi vergognavo e dopo ho incontrato Harry, solo che tu stavi per entrare perciò lui mi ha trascinato sul letto e ha fatto finta di essere insomma..impegnato..”
 
“Quindi la ragazza di quella sera…” mi interruppe Zayn, guardando Harry che mi stava lanciando occhiate omicida.
 
“..Sì, era lei” finì lui.
 
Aspettai che Zayn mi guardasse annuendo per farmi continuare.
 
Dicevo..?” 
 
“Della finta scopata con Harry” rispose subito Liam molto diretto.
 
Poi..mi ha accompagnato a casa e ci siamo addormentati sul mio letto..” mi stoppai, consapevole di aver tagliato un pezzo della storia.
 
E la mattina mi sono svegliata tardi perciò mi ha offerto un passaggio in auto che sarebbe stato più veloce per andare a danza”
 
‘Cercai e ricercai come formulare una frase in cui
1)            Non offendevo Harry e confessavo la mia paura ogni volta che lo incontravo all’inizio (e tutt’ora).
2)            Dicevo il più cautamente possibile a Niall che gli avevo detto una cazzata
3)            Non dicevo a Zayn che Harry mi torturava e che mi era rivenuto a riprendere e mi aveva accompagnata alla lezione in cui era successo tutto quel trambusto, anche perché poi lui mi avrebbe chiesto come mai mi aveva dato un passaggio e poi avrei dovuto raccontargli della notte in cui avevamo dormito insieme, di quando mi ero vestita troppo osé, oppure di quando avevamo finto di scopare per farlo andare via da quella stanza e.. di quando l’avevo baciato.’
 
Beh almeno ero riuscita a non dire del bacio, un lato positivo c’era!....
 
Subito dopo che nell’aria la mia voce ebbe smesso di risuonare il silenzio calò in tutta la casa;
l’unico rumore era quello dei denti di Liam che sgranocchiavano le patatine e fu subito ripreso da uno sguardo rimproveratorio di Cece, che sedeva sopra le sue gambe.
 
“Niall..mi dispiace” lo guardai con occhi supplichevoli e speranzosi che non mi sbraitasse contro anche se non lo avrei neppure biasimato!
 
“Tutto okay, tranquilla” mi accarezzò affettuosamente una spalla, ma io gliela tirai avvolgendolo in un abbraccio caloroso.
 
Naturalmente lo presi alla sprovvista e all’inizio sembrò un po’ titubante, ma alla fine anche lui mi cinse la vita con le braccia, con tale forza che sentii i piedi non toccare più il pavimento.
 
Mi sciolsi dalla sua stretta ferrea che non voleva lasciarmi e scoppiai a ridere per questo, contagiando il suo sorriso a trentadue denti, poi mi girai verso il moro con la cresta che sembrava avere un’espressione al quanto seria.
Aveva le braccia incrociate e mi scrutava con degli occhi inespressivi, più scuri del solito, ma  subito dopo avergli chiesto se fosse arrabbiato con me, la risposta mi spiazzò veramente.
 
Mi lasciò un dolce bacio sulle labbra e dopo essersi staccato se le inumidì sorridendo.
Inarcai un sopracciglio, confusa dalla sua reazione.
 
“Non ti sei veramente arrabbiato?” chiesi io tanto per starne certa.
 
Lui scosse più volte la testa e la cosa non poté fare altro che rallegrarmi, facendomi anche sorridere.
Mi avvicinai a lui con fare per baciarlo fino a quando Harry non tossì rumorosamente.
 
Girai la testa verso la sua direzione con espressione al quanto scocciata “che vuoi?!
 
“E a me?” mi chiese “ A me non chiedi se sono arrabbiato?”
 
“mmh..no” risposi provocando una risata generale e finalmente catapultandomi tra le labbra di Zayn che mi avvicinò a sé, facendo scontrare i nostri bacini e tenendomi incollata a lui con le mani sopra l’osso sacro.
 
“Prendetevi una camera..” sentii dire da una voce con tono schifato.
 
Nonostante ciò, nessuno dei due decise di fermarsi e per un decimo di secondo dovetti aprire di pochissimo la bocca per inumidirmi le labbra che si stavano seccando per troppo movimento, ma quella piccola fessurina bastò a Zayn per far entrare la sua lingua, che appunto si insinuò selvaggiamente dentro la mia bocca.
 
Cercai di staccarmi ma le sue dita si erano ficcate nei miei fianchi e più mi muovevo, più il dolore era atroce, così tanto a volte da farmi gemere tra le sue labbra.
 
Penso che quello sia stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita;
non eravamo mai arrivati al punto di approfondire un bacio..così e doveva proprio capitare davanti a tutti, anche Niall. Mi stavo proprio domandando cosa avrebbe potuto pensare di me.
 
Finalmente riuscii a staccarmi da Zayn che, dopo aver visto che avevo ceduto a quel bacio movimentato, aveva fatto l’errore di allentare le presa dandomi la possibilità di ‘scappare’.
 
Incontrai gli sguardi seri di Niall, Louis  e Harry, che erano rimasti nelle stesse postazioni dei precedenti attimi, ovvero in piedi accanto a noi.
Sentii da dietro le spalle delle risatine di Liam e subito dopo il rumore della probabile sberla che aveva ricevuto dalla ragazza accanto.
 
Guardai Zayn con un punto interrogativo immaginario stampato in fronte ma non trovai nessuna risposta in quel suo sguardo fiero.
Semplicemente lo guardai infuriata, dal momento che non avevo voglia di fare una scenata di fronte a tutti, e me ne andai tra il silenzio della stanza, o meglio, dell’intera casa.
Sentivo tutti gli sguardi puntati sulla mia schiena e mi inoltrai in quel lungo corridoio della casa a me sconosciuta e dato che era tale, per trovare il bagno dovetti aprire un po’ di porte a caso.
La terza che aprii non era la stanza che stavo cercando, ma riconoscendo cosa fosse in realtà, entrai lo stesso, socchiudendo la porta dietro le mie spalle.
 
La camera di Zayn era proprio come me l’aspettavo: il caos regnava in ogni dove.
A destra, tra tutti i vestiti messi e smessi, trovai sotterrata la scrivania e sopra quest’ultima scaffali pieni di vecchie foto che ritraevano lui e altre ragazzine, insieme a una giovane donna che presupposi fosse la madre.
Stavo quasi per afferrare una delle tante cornici, quando un rumore da sotto il piumone arancione del letto mi distrasse.
Di scatto mi avvicinai, pronta a sollevare le coperte e trovare qualche strano animale che potesse saltarmi addosso.
Per mia piacevole sorpresa trovai invece una bambina accovacciata con due grandi occhi e lunghe ciglia, che avevano un che di familiare.
Erano molto più chiari di quelli di Zayn, ma appena un sorriso le guarnì il viso paffuto riconobbi lo stesso sorriso del fratello.
 
“Tu devi essere la sorella di Zayn”
 
La vidi annuire sorridendo.
 
“E tu chi sei?”
 
“Sono Katniss, piacere”
 
“Safaa” sorrise lei porgendomi la mano.
 
 
HARRY’S POV

 
Stronza
Dannata, maledetta stronza.
 
 Si era preoccupata sia di Niall che di Zayn e se fossi stato incazzato io non glie ne sarebbe fregato di meno.
Se me lo avesse chiesto le avrei detto che non importava, in fondo mi piaceva questo fatto che avesse una certa paura di incontrarmi. Questo voleva dire che la mettevo in soggezione e se le facevo questo effetto sicuramente non era perché le stavo sul cazzo, come dire.
Però, dopo che di me non si era preoccupata lontanamente, ero incazzato, sì e quando lo sono non ci vedo più.
 
Oltre alla sua risposta del cazzo aveva pure avuto il coraggio di approfondire un bacio, che di casto non aveva nemmeno l’inizio, proprio di fronte ai miei occhi.
 
 Beh la ragazza voleva guerra.
 
Appena si era staccata però notai fulmini e saette provenire dal suo sguardo e capii che non era altro che imbarazzata.
Speravo in qualche ceffone, in un calcio sulle palle o qualche imprecazione, ma la ragazza, muta come un pesce con le braccia lungo ai fianchi di quel vestito –giuro che in quella posizione me la sarei mangiata a morsi da quanto era sexy- se ne andò entrando nel lungo corridoio di casa Malik.
 
Anche quando era definitivamente uscita dalla stanza il silenzio regnava.
Ci vollero cinque minuti prima che Liam riaccese la tv e che tutti incominciassero a parlare di qualcosa su MTV; stavo infatti giusto per sedermi, per non fare l’asociale quando mi sentii prendere per un braccio da Zayn che era rimasto in piedi come me e mi trascinò in cucina.
 
“Sentiamo cosa mi deve dire Mister Malik” dissi ironicamente, pronto a qualche nuova predica.
 
“Non ti conviene scherzare” notai solo allora quanto serio all’improvviso fosse diventato e indietreggiai di poco “Non ho detto niente prima, dopo tutte quelle confessioni di Katniss, perché so che lo hai fatto per il favore che mi dovevi fare, giusto?”
 
Mi persi nelle sue parole; ecco perché non mi era saltato addosso con un forcone ardente!
 
Giusto?!” richiese in mancanza di una mia risposta.
 
“Certo, ma che ti passa in mente amico?” dissi cercando di sdrammatizzare un po’ la situazione, ma la mia pacca sulla sua spalla non sembrò migliorare di molto.
 
“Perciò tu ora te la smetti di importunare Katniss, dato che come abbiamo già detto, quella cosa è conclusa definitivamente” calzò sull’ultima parola “mi era sembrato di essere stato sufficientemente chiaro ieri sera, no?”
 
“Sì, sei stato chiaro, e poi vai tranquillo che io ho una ragazza a cui pensare”
 
“Beh ho visto come ci pensi a Olivia” rispose subito lui “o meglio: come lei pensa a te”
 
 “Che vuoi dire scusa?” lo fermai, dato che se ne stava andando.
 
“L’hanno vista tutti entrare ieri sera nella macchina di Ted McQuinn”
 
Alzai le spalle con fare menefreghista, sicuro che quella punta di rabbia che sentivo non trasparisse, ma mi ero scordato che stavo parlando con il mio migliore amico…
 
“Certo che ti frega coglione, quella era la tua ragazza” rispose infatti lui.
 
“Sai che io e Olly non avevamo un rapporto serio” cercai di minimizzare la cosa perché mi vergognavo di ammettere che comunque mi dava fastidio e di ammettere di essere stato preso per il culo di fronte a Zayn.
 
Lui già si era preso Katniss, cosa voleva da me? Umiliarmi ancora?
 
Alzò gli occhi verso su come per dire che stavo dicendo una cazzata e poi riprese a parlare con una faccia più seria:
 
“Ti conosco meglio del mio pisello, Harry”
 
Fu interrotto da una mia piccola risatina, ma da parte sua non c’era niente di ‘amichevole’ e subito dopo averlo notato mi ricomposi e incrociai le braccia sul petto, così lui continuò.
 
“Ti importa o no di lei, ha ferito il tuo 'orgoglio' da maschio. Io al posto tuo sarei ,comunque sia, su tutte le furie”
 
Abbassai gli occhi, imbarazzato nell’incontrare i suoi.
 
Fa male essere traditi e non tradire, eh?”
 
Immediatamente le mie iridi si rialzarono di scatto, incontrando quegli occhi nocciola.
Sapevo cosa cercava di fare e ci stava riuscendo alla grande: improvvisamente il mio corpo si era iniettato di un’ira inarrestabile.
Strinsi i pugni fino a rendere visibile sulla pelle rosa della mia mano, le nocche bianche e appena Malik vide il risultato di ciò che mi aveva detto si fece spuntare un sorriso storto sulla bocca fina.
 
Uno dei miei pugni ,quasi autonomamente, si avventò contrò lo sportello di una credenza provocando una specie di frastuono che spaventò tutti i presenti nella stanza accanto.
 
Senza neanche dare importanza alla reazione di tutti gli altri e alle loro facce spaventate e confuse, mi diressi a passo pesante e veloce verso la porta, che chiusi con poca grazia;
Lo stesso feci con la portiera della macchina, che feci partire a razzo, diretto verso la casa di Olivia.
 
Non ci vollero che pochi minuti prima che suonassi il campanello di casa Carlton;
controllai solo dopo se ci fosse qualcuno in casa, ma il posto davanti al garage vuoto mi dava la conferma che fosse completamente sola.
 
Mi rigirai e trovai il viso di Olivia completamente struccato con delle palle rosse al posto degli occhi, ma in quel momento ci feci caso solo per pochi secondi perché poi mi ricordai subito del motivo per cui ero venuto da lei.
 
La mia sagoma notevolmente più grande di lei la superò entrando in casa, prima che lei me lo avesse potuto chiedere.
Mi raggiunse in soggiorno con viso allarmato.
 
“Perché sei qui?” chiese flebilmente.
 
La mia risata isterica, quasi da malato mentale la fece trasalire visibilmente, ma mai quando mi avvicinai con un tono che neanche io mi ero mai sentito.
 
Cosa ci faccio qui?!” mi stoppai quando la vidi allontanarsi fino a sbattere contro il muro.
 
“Lo sai benissimo, amore” le sussurrai all’orecchio.
 
Le afferrai un polso con più forza di quanto pensassi e me ne resi conto solo quando la vidi gemere dal dolore.
 
“Un uccellino anzi ,a dire il vero, più di uno , mi ha detto che qualcuno ieri sera se ne è andato con via con un nuovo amico
 
Non mi rendevo conto che in quel momento, con quel tono, sarei potuto passare facilmente per un malato di testa. Con quella voce così bassa che usciva fuori a soffi a causa dei denti stretti.
 
“Ch-che vuoi dire, Harry?” chiese lei sconcertata dallo spavento.
 
Che sei una puttana!”
 
Lo schiaffo mi partì dalla mano quasi naturalmente, ma comunque il buon senso mi aveva almeno impedito di usare tutta la mia forza su quella guancia che ora si copriva con la mano.
 
Per la paura si era abbassata con la schiena a metà, piegando le ginocchia.
La vidi guardarmi più che spaventata e solo allora capii cosa la rabbia mi aveva portato a fare:
avevo picchiato una ragazza, la mia (ex) ragazza.
 
Sì, me ne ero accorto, ma nonostante ciò, non stetti lì ad abbracciarla ,né a chiederle scusa, ma bensì me ne andai via.
Lontano da quella casa
Lontano da lei
Lontano dal mio errore che mi ricordava troppo il mio passato.
 
Quella scena, io fuori di me per la rabbia, la droga, l’alcool.
Poi mia madre, mia sorella….e poi è successo quel che è successo.
 
Ero sicuro che non mi sarei mai perdonato ciò che avevo fatto alla mia famiglia, a lei.
 
Sarei voluto ritornare indietro per cancellare tutto ma non potevo e sapevo che se sarei andato a casa a rimuginare sui miei errori, a bagnare il cuscino di nuove/vecchie lacrime sarebbe servito solo a rifarmi cadere in depressione di nuovo e non volevo, non potevo:  per mia madre.
Perciò risalii in macchina e spinsi l’acceleratore fino a casa Malik, come se nulla fosse successo.
 
KATNISS’ POV

 
Ero rimasta per minuti a farmi raccontare dalla mini-Malik cosa le fosse successo al ginocchio sbucciato, ma più che ascoltarla ero imbambolata davanti al suo viso ,o meglio, quel sorriso che avevo rivisto in quei giorni nel fratello;
 era una cosa impressionante quanto gli somigliasse mentre si concentrava nel spiegarmi ogni singolo dettaglio della caduta in bici.
Gli occhi erano decisamente diversi: quelli di Zayn erano nocciola chiaro e quelli di Safaa erano quasi come i miei, blu.
 
Il rumore di una porta sbattuta, proveniente dal salone, ci fece spaventare entrambe, infatti la bambina smise di parlare perchè troppo impegnata a stare con la bocca aperta per lo spavento.
 
Sperando di non trovare nessuna specie di rissa in corso, dal momento che ero a conoscenza che Zayn e Harry in quei giorni non andavano molto.. d’accordo, presi la bambina per mano e quasi la trascinai senza accorgermi delle sue proteste, verso il soggiorno.
 
Appena Zayn mi vide subito assunse una smorfia quasi dispiaciuta, forse aveva capito che mi ero infastidita per la sua precedente ‘dimostrazione di affetto’ un po’ spinta di fronte a tutti.
Si stava infatti avvicinando ma appena la piccola figura che ancora tenevo per il polso, si fece avanti da dietro le mie spalle, si stoppò in mezzo alla stanza e le sue sopracciglia si corrugarono in un’espressione al quanto arrabbiata.
 
“Che ci fa qui lei?!”
 
Mi ci volle un po’ per capire che si stava riferendo a lei e la cosa mi parve molto strana: cavolo, era sua sorella!
 
“Abbiamo..fatto amicizia.. e poi ho sentito un rumore e mi sono spaventata, così invece di lasciarla sepolta sotto le tue coperte..”
 
Sei entrata in camera mia?!” sbraitò lui contro la piccolina che sobbalzò dallo spavento.
 
“Sì..io…” farfugliò lei a testa bassa, incapace di sostenere lo sguardo duro del fratello dinnanzi a lei.
 
“Ti avevo detto di rinchiuderti nella tua camera quando ci sono i miei amici”
 
E si accorse solo dopo di aver detto quella cosa di fronte a tutti.
 
Tu, cosa?!” intervenni io.
 
Lo sguardo del grande Malik cambiò direzione, ovvero dritto per dritto nei miei occhi.
Lo vidi rilassare i muscoli della faccia ed assumere un’espressione impassibile.
 
“Hai detto a tua sorella di otto…”
 
nove” mi interruppe lei.
 
Nove anni, di rinchiudersi perché venivano dei tuoi amici?”
 
“Fa sempre così” ne approfittò lei dato che aveva, e penso per la prima volta, una difesa dal fratello maggiore.
 
Tu stai zitta!” rincominciò ad urlare lui, inchinandosi di poco alla sua altezza.
 
“E tu non urlare!” risposi al posto suo.
 
Il mio intento di rimetterlo in riga, funzionò, e il ragazzo sembrò addirittura spaventato da quel lato di me che in quei giorni non aveva mai visto.
 
“Safaa ora tu resterai con noi a vedere il film” dichiarai infine io.
 
“Ma è un horror” provò ad obbiettarsi il ragazzo.
 
“Io adoro gli horror” esclamò entusiasta lei.
 
Bene, Allora Liam metti su il DVD” dissi infine io dando un’ultima occhiata soddisfatta  a quello che era il mio ragazzo.
 
Il film iniziò e le luci furono spente;
Liam, Cece, Niall e  Louis erano posizionati uno sulla poltrona e gli altri due sul divano, io e Safaa ci eravamo messe sedute per terra sul tappeto, con la schiena appoggiata al divano.
Tenevo la piccolina stretta a me con un braccio e appoggiai la testa delicatamente sopra la sua, fino a quando non sentii un caldo braccio avvolgermi le spalle e notai la figura di Zayn, seduta accanto a me.
 
Mi rivolse un sorriso alla ‘cane bastonato’ quasi a chiedermi perdono e non penso che si riferisse solo a Safaa, ma anche all’atteggiamento possessivo che aveva avuto prima di fronte a tutti, o meglio, ad una persona specifica.
 
Ricambiai il sorriso e mi baciò a stampo sul naso, togliendo finalmente lo sguardo da me e concentrandosi sul piccolo schermo di fronte a noi.
 
Nonostante il film sia stato un horror, le prime parti erano comiche perciò la stanza si riempì delle nostre risate e io non potei non incantarmi davanti a quei due sorrisi così simili di sorella e fratello.
 
Non so come possa essermi venuto in mente, ma proprio quando stavo guardando Zayn mi incominciai a chiedere perché io stessi con lui.
Cioè Zayn mi piaceva, e tanto!
All’inizio di tutto questo, anche se lo reputavo lo stronzo di turno, non potevo negare che Zayn aveva un’attrazione fisica irresistibile;
quella pelle ambrata, quel sorriso con quella linguetta che stringeva tra i denti bianchissimi, il fisico palestrato e la barbetta da fighetto, lo rendevano di certo un bel ragazzo, definiamolo così per non passare la linea della volgarità.
 
Ma perché io stavo con Zayn?
Ero innamorata di lui?
 
Perché uno per stare con una persona deve essere innamorato, no?
Ma come si capisce quando si è innamorati?
Ci sono delle regole o non so cosa…..dei sintomi?
 
Non avevo smesso di guardarlo in tutto quel tempo, eppure non avevo trovato una risposta.
Mi erano risaltati in mente dei ricordi per rispondere a quel mio dilemma:
quando mi era venuto a salvare dalle strade buie di Londra, oppure quando mi aveva portato a prendere il gelato e aveva preso il cono con i miei due gusti preferiti oppure quando, prima della festa, mi aveva portata (trascinata) a vedere il tramonto tra gli scogli.
 
‘Zayn non era quello stereotipo di ragazzo insensibile e menefreghista’
 
Mi continuavo a ripetere da giorni, ma poi quel sorriso che mi ero stampata nel pensare alla dolcezza del mio ragazzo svanì al ricordo di quella sera:
 
‘Scesi dall’auto e mi diressi verso la porta d’ingresso, ma delle voci provenienti dalla finestra vicino mi distrassero.
Erano Zayn, Louis e Harry, stavano parlando di qualcuno.
“Non sarai geloso?” chiese Malik ridendo.
 
“Di chi? Di lei? Ma l’hai vista?! Guarda te la lascio tutta per te, che schifo Zayn” rispose in tono disgustato il riccio.
 
“Dai poverina!” si intromise Louis parlando a stento tra una risata e l’altra.
 
“Ma che poverina! Mamma mia mi sta venendo su il pollo a immaginarmela in intimo, che puttana che è”’
 
Il sorriso di prima si trasformò in una smorfia di disgusto, ma per fortuna la stanza era troppo scura e i ragazzi troppo concentrati sul film per accorgersi della mia espressione facciale.
 
Harry, Louis e Zayn mi avevano dato della ‘puttana’.
Mi avevano preso in giro e questo non lo accettavo.
Di Harry non mi stupito e .. non me ne fregava nulla, ovvio! Ma Zayn e Louis, cavolo, faceva male.
 
Ero troppo presa dalle trappole sdolcinate di Zayn, per ricordarmi che lo stesso che da giorni baciavo era il ragazzo che mi aveva dato della poco di buono e che mi aveva preso in giro alle spalle.
 
L’amore acceca, lo hai sempre detto tu, Katniss.
 
Una volta che devo dare ragione a quella stupida vocina in testa:
io, Katniss Billington, che fino a pochi giorni fa, ero il paladino dell’anti-amore, ora mi lasciavo ipnotizzare da un bel ragazzo e dai suoi baci, oddio.
 
Durante quell’esame di coscienza mi stavo rendendo sempre più conto delle varie stupidaggini da me fatte, stavo praticamente facendo il download per ritornare alla Katniss di sempre, quella che odiava l’amore e che lo bandiva dalla sua vita.
 
‘Mi ha dato della puttana’
 
70%
 
‘Mi vuole solo usare’
 
90%
 
‘Ha guardato, accarezzato e sicuramente anche baciato così altre milioni di ragazze’
 
 
97%
 
‘Ha il potere di ipnotizzare qualsiasi ragazza con quegli occhi verdi e quei dannati ricci’
 
9..
 
No ma aspetta.
Zayn non ha gli occhi verdi….e nemmeno i capelli ricci!
Ma che stavo dic.. nono non è possibile che stessi parlando di Harry, che poi scusatemi che minchia c’entrava lui in questa situazione?
 
Cioè sì, ci eravamo baciati…
 
Tu lo hai baciato Kat’
 
Eh dettagli!
 
Non era possibile che io parlassi di quello schifoso, pervertito, maniaco, sessista, egoista, maschilista di Styles.
 
Un brivido di attraversò la schiena a tale pensiero.
 
Il download era in sospeso, ma quando il moro alla mia destra, inaspettatamente, intrecciò la mano alla mia il caricamento per riempostare ‘acida Katniss 3.0’ si annullò definitivamente.
 
La tale dolcezza con la quale incominciò a baciare le mie labbra poteva sciogliere anche un cuore di ghiaccio come il mio e infatti inconsciamente la mia mano finì ad accarezzare la sua guancia ruvida dalla barba e mi lasciai trasportare dalla la sua bocca.
 
Quando sentii un suo sorriso sulle mie labbra mi staccai chiedendogli cosa ci fosse di tanto comico da farlo ridere durante un bacio.
 
“è che non ti avevo mai vista così presa da un semplice bacio prima d’ora” ridette ancora lui.
 
Ringraziai Dio che fossimo al buio, perché in quel momento il rossore delle mie guance stava ritornando.
 
Prima che uno dei due potesse dire qualcosa, sentii una piccola mano stringermi il braccio nell’altro lato e mi girai trovando il faccino malizioso di Safaa.
 
“Dillo che mio fratello bacia male, dai” cercò di sussurrarmi invano lei, perché il fratello la sentii a pieno e allungando il collo le chiese scherzosamente di farsi ripetere la domanda.
 
“Dai su, rispondile” mi incitò allora lui.
 
Cercai di smettere di ridere e feci una smorfia a Malik facendogli capire che la mia risposta fosse negativa, ma a quel punto lui mi buttò giù e incominciò a farmi il solletico che continuò a farmi nonostante le mie suppliche sotto di lui.
 
L’atmosfera diventò all’improvviso più cupa quando la porta di casa si aprì di botto, facendo spuntare la sagoma di un alto ragazzo riccioluto, non proprio allegro.
 
Subito mi tolsi da sotto di Zayn;
Strano, non mi ero neanche accorta dell’assenza di Harry.
 
Louis riaccese la luce e Liam stoppò il film.
 
“Scusa amico, pensavamo non venissi..” disse Liam riferendosi al film.
 
“Non mi frega” rispose bruscamente lui e nello stesso modo chiuse la porta.
 
Tutta l’attenzione era su di lui, che si tolse il cappotto e si prese dal frigo una birra stappandola sul tavolo.
 
“No, ma fai pure” dissi io
 
Zayn mi ammonì per farmi stare zitta e non capii perché lo stesse facendo quando lui era il primo a riprendere Harry dal momento che avevano litigato e non so ancora per cosa.
 
 
“Oh, scusa dovevo chiedere permesso al tuo Zaynuccio?” mi fece il verso il ragazzo dalla cucina e subito dopo bevve un sorso attaccandosi direttamente alla bottiglia e pulendosi successivamente la bocca con la manica della maglietta.
 
“Grrr….mamma mia appena ti vedo ho sempre una voglia assurda di spaccarti la faccia” mi alzai in piedi per guardarlo meglio negli occhi.
 
“La cosa è reciproca tranquilla” mi disse in tono tranquillo lui.
 
Il cattivo umore mi ritornò perciò mi ricordai subito che dovevo intanto parlare con Zayn, perché sì che volevo ancora stare con lui, ma la cosa della ‘puttana’ dovevamo chiarirla e subito.
Ma non avevo di certo voglia di fare una scenata di fronte a tutti, così lo presi per il braccio e lo feci alzare trascinandolo con gesti abbastanza bruschi in camera sua e questo senza dire una parola.
 
“Dimmi” si buttò lui sul letto così sorprendentemente tranquillo.
 
“Come sai che devo parlarti?” chiesi sbalordita
 
“Beh, non penso tu mi abbia portato lontano da tutti per scopare quindi..”
 
Rimasi allibita per qualche secondo; certe volte mi sorprendeva con quanta facilità potesse passare da un estremo di dolcezza a un altro di volgarità assurda.
Lui lo notò perciò si rialzò dal letto e mi prese per mano facendosi sedere lì accanto a lui.
 
“Dai, sai che scherzavo” mi accarezzò una guancia.
 
Chiusi gli occhi dal piacere ma in dieci secondi mi rialzai di scatto.
 
“No no, io e te dobbiamo parlare di cose serie perciò non mi incantare con tutte queste cose così…..insomma….capito no?”
 
La faccia confusa di Zayn mi fece intendere la sua risposta negativa, ma andai comunque avanti con il mio discorso:
 
“C’è qualcosa, Zayn, che mi hai detto alle spalle prima che ci mettessimo insieme?”
 
Lo vidi addirittura pensarci su.
 
“..ti ho dato della verginella” arrossì .
 
La rabbia crebb, ma poi chiusi gli occhi e feci un respiro profondo per tornare in me e questo spaventò Zayn che mi guardava storto.
 
No, una cosa…della quale tu e Styles avete parlato una sera…” cercai di farcelo arrivare; volevo farmelo dire direttamente da lui stesso.
 
“Non..niente” disse lui confuso.
 
Presi quella ‘confusione’ per l’ennesima presa per il culo e scoppiai:
 
Cazzo Zayn, vi ho sentito ok?! So quello che avete detto su di me!” non ci avrei mai scommesso ma non so per quale razza di motivo, una lacrima mi rigò il volto.
 
Non mi era mai importato del giudizio della gente, me ne ero sempre fregata altamente e ora per una semplice presa per il culo piangevo?
Forse era perché non mi importava tanto il fatto di essere stata presa in giro, ma proprio perché a me importava delle persone che lo avevano fatto.
 
Zayn era rimasto allibito, a bocca aperta, ma prima che potessi dire altro la porta venne spalancata.
 
Tu! Tu devi sempre interrompere eh?!” urlai io.
 
“Harry, Katniss ci deve parlare” proferì Zayn ancora con il volto al quanto pallido.
 
No! Io con lui non ci parlo, volevo parlare con te, perché ci metti di mezzo lui?” spaventai entrambi.
 
“Beh..nel tuo discorso c’era anche lui”
 
“Mi volete spiegare cosa succede?” chiese Harry confuso.
 
Lei sa” sottolineò Zayn facendogli una specie di segno con le sopracciglia.
 
“Sa cosa?!”
 
“Di quella cosa….tua e mia
 
“Ah quindi adesso, è una cosa vostra?” urlai disperatamente.
 
Nella stanza entrò Louis, sicuramente allarmato dalle urla, e Niall con il mio cellulare in mano che squillava.
 
“Ah già…ero venuto per dirti che ti suonava il telefono” disse Harry.
 
Mi avvicinai a Niall, che mi porse il cellulare e nel vedere dallo screen chi fosse il mio corpo diventò improvvisamente di ghiaccio.




Look at me!

Allora intanto chiedo scusa per il ritardo ma aveva una specie di 'blocco della scrittrice'.
Non che non avessi idee, anzi fors eil contrario ne avevo fin troppe ahahhaha, ma non sapevo
come svillupare la parte centrale del capitolo che volevo mettere, perchè questo non è lo stereotipo del
mio decimo capitolo, ovvero l'ho tagliato a metà visto che se continuavo diventava troppo lungo ed era anche
già abbastanza pesante di suo, infatti vi dico che il prossimo sarà decisamente più leggero e lo posterò addirittura penso primadella scuola
perchè ce l'ho quasi pronto.

Allora in questo capitolo possiamo vedere che all'inizio Katniss è costretta a rivelare un pò di cose
a un pò di persone ahaahah, poverina.
Harry ci dice che nel suo passato c'è stato qualcosa che ha avuto a che fare
con la sorella- argomento di cui abbiamo già riscontrato 'problemi e ancora non si sa bene
cosa sia successo a Gemma o come lui possa c'entrare- e inoltre ci dice che ha avuto un passato di droga e alcool e violenza.
Katniss si decide a parlare con Zayn sulla questione che aveva lasciato in sospeso e non so sesi capisce, ma
Harry e Zayn invece capiscono che lei abbia scoperto quel patto tra loro due ed è per questo che Zayn ne rimane abbastanza sconcertato....chissà come si svolgerà tutto questo casino?

This is my
Twittah

c'è solo un modo per scoprirlo:


RECENSITE!
Prima lo fate e prima avrete il capitolo 11, pieno zeppo di colpi scena mlmlmlmlm.
Fatemi sapere se siete Harriss shippers o Zayniss shippers e perchè.
A 10 recensioni vi pubblico l'11 (10 prt 2):)
 
  
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