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Autore: Liam_hates_spoons69    03/09/2013    1 recensioni
La domanda che tormenta Chelsey da ormai troppo tempo è: "Louis, Zayn o Harry?"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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3. Spiritual dances.



Fatti forza Chelsey, tua madre non può ucciderti per un leggero ritardo di sei ore giusto?
Sbagliato.
Sono davanti alla porta di casa e non ho assolutamente il coraggio di aprirla. Mi tremano le mani e le gambe e in più indosso le Vans di Gemma perchè ho perso le scarpe.
Probabilmente prendersi a frustate sarebbe meno doloroso in confronto alla tortura che mia madre mi riserva.
Fuori fa freddo, è domenica mattina e non c'è un cane in giro. Devo aprire la porta.
Infilo lentamente le chiavi nella serratura e apro la porta. Entro piano in casa, facendo attenzione a non farmi sentire.
Mi levo le bellissime Vans della sorella di Harry e percorro in silenzio il corridoio.
«Chelsey!» urla Jake.
Invoco tutti i Santi, gli spiriti e gli Dei dell'Olimpo affinché uccidano questo decerebrato che alla mia nascita ha detto di essere mio fratello.
Corre verso di me e mi abbraccia. Mi torna il vomito.
«Jake, mi soffochi!» urlo stridula. Sento dei passi veloci che scendono le scale: Andrew.
Quest'ultimo mi salta addosso.
Sembra la parabola del figlio e il prodigo, solo che io sono stata via solo otto ore.
Sento degli altri passi avvicinarsi, questi però sono più leggeri e silenziosi dei precedenti: mamma.
Credo che il mio cuore potrebbe smettere di battere da un momento all'altro.
«Ciao Chelsey» dice mamma. Non riesco a decifrare la sua espressione.
«Ehm...buonasera?» farfuglio. È giorno.
Mia madre mi guarda come si guarda una merda di cane spalmata su un marciapiede.
«Perchè questo ritardo?» chiede. Mi si forma un groppo in gola. Mi volto cercando sostegno in Andrew e in Jake, ma loro si girano subito facendo gli indifferenti.
«Forse il canarino ha bisogno di un po' di carne!» bofonchia Jake.
Punto primo: noi non abbiamo un canarino.
Punto secondo: i canarini non mangiano la carne.
Punto terzo: vaffanculo fratello degenere.
«Ho lasciato la lavastoviglie accesa!» esclama invece Andrew dirigendosi verso camera sua, che è in tutt'altra direzione della cucina, dove si trova la lavastoviglie.
Ma che bastardo.
«Ero a casa di un mio amico...NO! Amica!» urlo correggendomi al volo. Ma non sembro convincere mia madre che mi trafigge con lo sguardo.
«Lo conosco?» domanda freddamente. Sbuffo sapendo che con mia madre è impossibile raccontare bugie.
«Sì, è Pasqualo Ginetti della 3B!» dico menzionando il secchione della classe accanto. È un ragazzo che viene dall'Italia. La prima volta che l'ho visto a momenti cadevo dalle scale accecata dal suo squallore.
Lo sguardo perforante di mia madre è intrattenibile.
«Da chi sei andata VERAMENTE? Non accetto altre bugie, Chelsey» esclama.
Lo sapevo, è impossibile raccontarle bugie. Sospiro.
«H-Harry Styles...» bisbiglio.
Chiudo gli occhi aspettandomi una sfuriata trapana-timpani, ma non arriva. Appena li riapro la vedo con un sorriso furbesco in volto.
Mi scompiglia i capelli con una mano e ride compiaciuta.
«Ma brava la mia piccolina! Stanotte si è data da fare col ragazzo più popolare della scuola! Ho sempre saputo che hai preso da me! Com'è stato?
Ti ha fatto male?» domanda incuriosita. Cosa cazzoculo sta dicendo?
Sto per ribattere ma lei se ne va, canticchiando allegra e dicendo cose del tipo “Buon sangue non mente mai!” oppure “Chelsey sta diventando donna e io sto invecchiando!”.
In realtà mia madre non è molto più vecchia di me. È rimasta incinta di Jake, al liceo con mio padre. Fortunatamente lui non era uno stronzo come tanti, la amava e le è stato accanto nel momento del bisogno.
Anche io vorrei proprio trovare un ragazzo come mio padre.

Louis.
Molto probabilmente quando tornerà, ovviamente
se ritornerà, si ricorderà a malapena di me. Ormai sono già cinque mesi che è sparito dalla mia vita.
A volte ci sentiamo per telefono, ma molto raramente perchè spendiamo una cifra pazzesca per ogni chiamata: lui è all'estero.
Ma io mi chiedo che ci sarà mai in Canada di così speciale. Perchè non è rimasto qui a Londra?
C'è l'università dei suoi sogni.
Scuoto la testa allontanando il ricordo di quegli occhi magnifici e quel viso dolce.
Salgo in camera strusciando i piedi quando mi viene in mente un dubbio.
Summer che fine ha fatto?
Spalanco gli occhi e mi fiondo in camera da letto, prendo il cellulare in mano e compongo il suo numero.

Tu tu tu tu tu tu...segreteria telefo-”
Entro in panico. E se ieri sera era ubriaca fradicia proprio come me? Cosa ne sarà stato di lei?!
Prendo un foglio e incomincio a fare una lista delle probabili drammatiche sorti di Summer.
1) è tornata a casa sana e salva non so grazie a chi o grazie a cosa.
2) probabilmente un Santo ha deciso di aver pietà di lei e l'ha riportata a casa.
3) qualcuno alla festa ha approfittato di lei e adesso ha perso la sua verginità.
4) qualcuno, a cui Summer stava antipatica, ha deciso di ammazzarla.
5) Summer, completamente ubriaca è scappata in Alaska.
6) Summer è stata investita da una macchina mentre tornava a casa.
7) direi di eliminare la 5.
8) sto facendo troppi punti.
Il panico incomincia ad assalirmi. Sto tremando come una spastica. Prendo nuovamente il cellulare e provo a richiamarla.

Tu tu tu tu tu tu....segreteria telefo-”
Lo stomaco mi si attorciglia su me stesso. Provo a chiamarla altre sei volte ma non ricevo nessuna risposta.
Chiamo a casa, stessa storia.
Vi prego Santi, Spiriti e Dei dell'Olimpo, io vi invoco affinché riportiate Summer a casa, sana e salva!
Cosa faccio? Mi viene un'idea: ho sentito dire in giro che i balli spirituali servono ad invocare gli spiriti.
Non ho altra scelta.
Cerco su internet come si fanno i balli spirituali, perchè io non ne ho la minima idea.
Clicco sul primo link, a caso.

'Se sei entrato in questa pagina significa che sei un malato di mente oppure un idiota che ha perso le speranze'.
Wow. Incominciamo bene.
Decido comunque di continuare a leggere.
'
Tu, idiota che ha perso le speranze o malato di mente; prendi del sale, dei cetrioli, dei lembi di stoffa e altre cazzate varie...come ho già detto devi essere solo un perdente se apri questa pagina, quindi non ti assicuro che il piano riesca, anzi ti confermo che fallirà. Ma visto che sei un idiota, sicuramente continuerai a leggere'
Corro in cucina, prendo del sale e dei cetrioli. Poi scendo giù in cantina dove spesso Allannah, la nostra donna delle pulizie che ha un quoziente intellettivo pari a quello di un lama, lascia gli stracci.
Torno in camera con tutto l'occorrente e ovviamente continuo a leggere. Non si sa mai, forse funzionerà. Sarò un'eccezione per gli Spiriti che vedranno quanto sono sfigata.

'Sei hai davvero continuato a leggere, significa che molto probabilmente sei un povero scarto dell'umanità e mi fai davvero compassione. Pregherò per tua madre e tuo padre che hanno partorito un essere così pietoso'
Mi mordo il labbro spiazzata, ma non demordo. Non m'importa di quello che dice un computer.
'Allora, scarto umano, prendi il sale e spargilo a terra formando la forma di una stella...almeno credo. Poi prendi il lembo di stoffa e legatelo intorno alla testa. Incastra i cetrioli tra la stoffa e la fronte. Credo che si faccia così.'
Eseguo subito alla lettera tutto quello che mi è stato chiesto
. Sono pronta.
Il pavimento sembra essere appena stato scarabocchiato da Neil di Art Attack che col sale imbratta tutti i pavimenti, quello che spreca i vestiti che potrebbero servire ai poveracci del Gibuti, per fare merdate.

'Bene. Adesso dovete spegnere la luce e incominciare a ballare alla cazzo intorno al rettangolo che avete disegnato. Ah no, era una stella...stessa cosa. Mentre ballate a caso dovete dire “Spiriti, Dei e minchiate varie, aiutatemi!”. Dopodichè accendete la luce e aspettate che qualche vostro parente venga a farvi il culo per il disastro che avete appena fatto. Come ho già detto, non funzionerà mai.
Se vi state chiedendo perchè ho pubblicato questa pagina la risposta è semplice: pigliare per il culo gli scarti umani. Bene. Con questo vi dico addio e spero di non incrociarvi mai per strada.'

La pagina si chiude all'improvviso. Misteriooosooo. Ok, torniamo normali.
Mi gratto la testa. Sto facendo la cosa giusta o sto sprecando solo sale, come Neil? Probabilmente la seconda opzione è quella giusta, ma ci sorvolo sopra.
Spengo la luce e incomincio a ballare come una scimmia intorno al casino di sale sul pavimento. Mi sento ridicola.
«Spiriti e Santi...no!» esclamo non ricordandomi cosa devo dire.
La porta improvvisamente si apre. Io presa dallo spavento incomincio a tirare calci al sale cercando di nasconderlo da qualche parte. Questo però si sposta tutto di lato facendo il triplo del casino.
Entra in camera mio padre. Accende la luce e mi guarda sconvolto.
«C-Chelsey?» balbetta incredulo. Questa non ci voleva proprio, mio padre è fissato con l'ordine!
«Sai qual è la radice quadrata di 1567?» domando cercando di sviare il discorso.
Lui mi ignora, continua a guardare esterrefatto il pavimento pieno di sale.
Pian piano incomincia a diventare verde, poi bianco e poi rosso. Sta facendo la bandiera italiana.
«Per quale ragione di Dio, hai fatto questo scempio per terra?» domanda con voce roca.
«Una ricerca per la scuola!» esclamo cercando di essere il più convincente possibile, ma la mia voce ha una nota isterica.
«FUORI DI QUI! COME DIAVOLOSANTO TI SEI PERMESSA DI FARE QUESTO COMPLETO DISASTRO?» urla rosso in volto.
Mio padre non ha proprio il senso dell'esclamazione. Diavolosanto non può stare insieme...i diavoli e i santi non stanno bene insieme.
Torno alla realtà quando vedo mio padre strappare con violenza il computer da tutti i fili.
Grido di disperazione. Tutto ma non il mio santo computer!
«Papà ti prego, il computer no! Qualsiasi cosa ma questo no!» mi inginocchio ai suoi piedi fingendo di piangere.
Lui mi ignora e mi scavalca uscendo poi dalla stanza col mio gioiello, il mio piccolo e amato computer.
«Vedi di pulire questa merda! Ah e i cetrioli ti stanno sporcando i capelli!» aggiunge poi aspro.
Sobbalzo. I miei capelli? Prendo con foga i cetrioli e li sbatto contro il muro. Creano una macchia verdastra sulla parete bianca.
Perchè tutte le fottute sfortune vengono a me?!
Sento il cellulare squillare. Mi ci fiondo sopra.
«Pronto? Ti prego dimmi che sei Summer, ti prego, ti prego, ti prego!» esclamo ansiosa.
Sento una risata dall'altra parte della cornetta, ma non è femminile.
«Non so chi sia Summer, mi dispiace!» risponde la voce.
È roca, bassa e piuttosto sensuale.
Una nausea improvvisa mi assale e chiudo la chiamata.
Perchè pene Styles mi ha chiamata? E sopratutto, chi è l'escremento che gli ha dato il mio numero?!
Arrossisco per la figuraccia. Gli sarò sembrata ancora più cogliona di quanto non sono in realtà.
Il cellulare mi squilla di nuovo.
«Senti Styles, mi stai trapanando le ovaie! Non me ne fotte un pene di te e della tua stupida vita, ti ringrazio per stanotte, ma devi dimenticare tutto! Dobbiamo tornare al vecchio rapporto che c'era tra di noi! Io ti odio e tu mi odi. La merda grigia che ti ritrovi al posto del cervello, comprende?» urlo isterica.
Le cose intorno a me mi stanno sfuggendo decisamente di mano.
«Ehm...io non sono Styles...» balbetta una voce familiare.
Tutto il peso che avevo sul cuore e l'attorcigliamento di stomaco svanisce.

Summer!
«Oddio Summer! Non sai neanche quanto ero preoccupata per te! Me ne sono andata dalla festa senza sapere dov'eri, avevo paura che ti fossi ubriacata come me; temevo che qualcuno ti potesse aver rapito o scopata! Ti ho chiamato otto volte ma non rispondevi! Non ci crederai mai, ho persino tentato di invocare gli spiriti con una danza spirituale! Ho rovesciato quattro chili di sale per terra e dei cetrioli mi hanno sporcato i capelli! Non puoi nemmeno immaginarti quanto minchia sono felice di sentire la tua voce!» dico tutto d'un fiato. Infatti appena finisco di parlare mi sdraio sfinita sul letto per riprendere ossigeno.
«Frena frena frena, io stavo solo dormendo!» bisbiglia con tranquillità.
Comecosaquandoperchè?!
A momenti non cado dal letto. Come pene non ho fatto a pensarci prima?!
«E poi cos'è questa storia di Styles? Sbaglio o hai detto “grazie per stanotte ma devi dimenticare tutto”? Mi nascondi qualcosa Bolton?» chiede curiosa.
Maledetta me, il mio cesso che parla e il mio cervellaccio!
«Se un cesso ha 4 merde e un gabinetto ne ha 20, quante sono in totale le merde?» chiedo cercando di cambiare discorso.
«Ah.ah.ah molto divertente...» borbotta.
Sbuffo, sapendo che con Summer questi trucchetti non funzionano.
«Aspetta un attimo, ma un cesso e un gabinetto sono la stessa cosa!» esclama.
«Lo so»
«Oh ma tu guarda se dobbiamo parlare di queste cazzate! Comunque sono 24....ACCIDENTI!» sbraita.
Io ridacchio. È proprio fantastica Summer.
«È inutile che ridi. Ho tutto il tempo disponibile, aspetterò fino a quando non ti deciderai a parlare!»
«Andrew compra 23 pacchetti di preservativi. In ogni pacchetto ce ne sono 17 . Quanti preservativi ha mio fratello adesso, se prima di comprare i pacchetti ne aveva già 80?» domando scervellandomi per tirare fuori un problema del genere in venti secondi.
Non sento nessun suono dall'altra parte della cornetta.
Non ditemi che sta facendo davvero il calcolo, vi prego.
«Perchè tuo fratello dovrebbe avere così tanti preservativi?» mi chiede con aria interessata.

VAS APPENIN' BOYS???

Ed ecco qui il terzo capitolo. Nel capitolo precedente non ho messo nessuno spazio autrice, scusate. çwç
Comunque...siamo al terzo ed ho solo una recensione. Vi fa tanto schifo? Se è così ditemelo che la elimino...non vale la pena di impegnarsi a scrivere se poi tanto nessuno ti caga.
In base ai vostri commenti vedrò se aggiornare o no. Vi ricordo che comunque questo è solo l'inizio, la vera essenza della storia deve ancora arrivare.
Bene, ora la smetto di scassarvi i maroni e me ne vado.
Lucy.


  
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