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Autore: ValeA    03/09/2013    2 recensioni
«La faccio breve...» Sperava che lui le dicesse che provava qualcosa per lei ma non se ne rendeva conto quanto fosse lontana dalla verità. Si stava sbagliando troppo.
«Tre mesi fa mi sono accorto che mi seguivi ovunque andassi, pensavo che fosse finita prima o poi ma vedendoti ancora qui...» sospirò. «Non lo è. Sono qui per dirti che sono stanco di non poter uscire tranquillamente senza che ci sia tu e ti conviene non farti più vedere perchè a me non piaci e non potrai mai piacermi!» La guardò per circa dieci secondi e poi riprese il suo discorso «Guardami e guardati... Siamo troppo diversi!»
Si era mai vista una storia tra un ragazzo popolare e una ragazza ''sfigata''? Forse sì, nelle trame dei film o dei libri ma quella era la vita reale e non sarebbe mai potuto succedere anche perchè dopo due settimane quel ragazzino dovette trasferirsi con i suoi familiari in America per il loro lavoro.
Lei non lo vide più dopo quella volta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 31

Pov Niall

Basta, non ne potevo più. Era arrivato il momento di darci un taglio alla relazione con Brianne.
Non la sopportavo più da tempo e non ho mai capito perchè mi ostinavo a stare con lei, non provavo nulla. Mi era indifferente.
Non mi interessa se sarei stato da solo per tutta la serata al ballo, almeno non avrei sopportato le sue inutili chiacchiere. Non la stavo neanche più ad ascoltare. E poi non sarei stato del tutto solo, la ragazza di Harry era in America, mi avrebbe fatto compagnia lui. Anche se poi la metà della serata la passeremo sul palco a cantare.
Puntuale come un orologio svizzero, Brianne si presentò alla porta di casa mia. Aveva insistito a venire lei per stare da soli perchè riteneva che ci fosse troppa gente a casa sua per parlare, lei ovviamente aveva frainteso il parlare. 
Io intendevo davvero parlare, questo però lei non lo sapeva o non l'aveva capito.
Gli aprì la porta e non perse tempo per avventarsi alle mie labbra ma io l'allontanai di poco da me. «Dobbiamo parlare.»
Inarcò le sue sopracciglia, era confusa. Come immaginavo, aveva capito tutto il contrario di ciò che intendessi.
«Cosa? Ma amore mio...» le feci segno di tacere e di ascoltarmi.
Via il dente, via il dolore.
«Non può continuare...» era così difficile trovare le parole giuste senza offenderla? Mica le potevo dire che rompiballe come lei non ne avevo mai conosciute e che volevo mollarla perchè ero arrivato al limite per sopportarla ancora. «Cioè, vedi... io...» 
Il suo sbattere ininterrottamente le palpebre mi distraeva facilmente. 
«Io ti sto lasciando.» appena lo dissi, mi sentì sollevato.
Non avevo previsto però che mi arrivasse uno schiaffo in pieno viso, la parte colpita iniziò a bruciare. Non mi sorprenderei se trovassi la sagoma di cinque dita sul mio viso.
«Non puoi lasciarmi.» la guardai allibito.
«Sì che posso.» dissi cambiando stanza e sperando che non mi seguisse.
Speravo male, era dietro di me. «E come farò stasera, non ci pensi a me? Chi mi voterà se si sapesse che sono stata lasciata?» i suoi problemi più grossi erano quelli? Ma con chi ero stato per più di due mesi? E perchè ho preso il coraggio di lasciarla solo adesso?
«Io non posso permettere che vinca quella sfigata della Ellis.» non appena sentì pronunciare quel cognome, divenni subito attento a quella conversazione. «Quella sfigata non se lo merita.» si zittì di colpo come se le si fosse accesa una lampadina.
Si avvicinò a me, iniziai ad allontanarmi.
Io ero andato in cucina per prepararmi un panino, non per parlare con lei.
«Te l'ha chiesto lei di lasciarmi, non è vero?» che andava farneticando? Chi intende per "lei"?
«Ehm scusami... non sto capendo di cosa parli...» e non ci stavo capendo nulla davvero.
«Di Julie.» rispose. «Di quella strega stronza.» senti chi parla!
Scossi la testa, non era stata lei. Io sapevo prendere da solo le mie decisioni e sono sempre più sicuro di star facendo la cosa giusta.
«Ops, ti da fastidio che parlo così di lei?» rise in modo cattivo. «Dimenticavo che ne sei innamorato.» ora capivo perchè nessuno la tollerava per più di qualche secondo.
«Non esageriamo.» la bloccai. «E fossi in te non mi sorprenderei...» detestavo essere sgarbato ma non potevo fare diversamente «è molto intelligente, divertente e bella.» questa conversazione doveva rimanere solo tra me e Brianne. Julie non doveva saperne nulla, io non sono tipo da complimenti, tantomeno verso di lei.
«Anche io sono bella, anche più di lei.» sicuramente le altre due qualità le aveva barattate per avere la bellezza quando Dio le stava distribuendo.
«Va bene, come vuoi...» la conversazione stava durando più del dovuto. «Ora potresti andare, mi devo preparare per stasera...» in realtà non era vero ma almeno se ne sarebbe andata.
«Uh hai ragione, è tardi.» stava per andarsene ma ritornò indietro, mi diede uno schiaffo. «Questo è per avermi lasciata.» e poi se ne andò, questa volta seriamente.
Tirai un sospiro di sollievo. Era di nuovo libero, che bella sensazione!
Avrei festeggiato con un bel panino e una partita alla playstation.

 

Pov Joyce

«Joyce, dobbiamo parlare.» queste sono le famose due parole che nessuno mai vorebbe sentirsi dire, tantomeno dal proprio ragazzo.
Cercai di nascondere la mia ansia con un sorriso, non penso però di starci riuscendo.
«Dimmi.» dissi con una vocina orribile, quella che tiravo fuori quando ero preoccupata.
Eravamo a casa mia, nella mia stanza ed era arrivato da qualche minuto. Non era il solito Liam, era più freddo e distante.
Questo non faceva pensare a nulla di buono.
«Beh, si tratta di noi...» l'avevo capito ma preferì non dire nulla lasciandolo continuare. «lo sai meglio di me che così non può andare avanti, io ti giuro che c'ho provato a non essere geloso ma...» ma non c'era riuscito.
Nonostante tutto apprezzavo il suo sforzo, mi aveva dimostrato che almeno ne aveva l'intenzione. «Non ti preoccupar...» mi interruppe.
«No, vedi...» si bloccò non sapendo come proseguire. «Io... io ti sto lasciando, Joyce.»
Sicuramente la mia mascella stava toccando il pavimento, non riuscivo neanche a spiccicare una parola. Sapevo che non mi doveva di certo dare una bella notizia ma non pensavo che mi volesse lasciare, pensavo fosse qualcosa che si potesse risolvere.
«Dì qualcosa... non stare in silenzio.» e cosa potevo dire? "Grazie per avermi lasciato?!"
Mi sentivo una completa idiota perchè sapevo che le lascrime erano le prossime a fuoriuscire dai miei occhi e io non volevo piangere davanti a lui, non volevo dargli questa soddisfazione.
«Che dovrei dirti?» alzai di qualche ottava il mio tono di voce. 
«Non lo so.» rispose dispiaciuto. 
Mi alzai dal mio letto, afferrai il mio cellulare di fretta e me ne andai diretta verso casa di Julie. 
Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno. E non mi interessa se quella che se ne stava andando di casa era proprio quella che ci viveva.
«Joyce, aspetta...» sbattei la porta senza sentire neanche quello che voleva aggiungere.
Perchè Julie viveva così lontana? Fra quindici minuti potrei essere ancora più arrabbiata e io avevo bisogno di sfogarmi adesso.



***
«Joyce, che ci fai qui? E perché piangi? Non mi dire che non hai ancora comprato nessun vestito. Lo sapevo che dovevo venire a far shopping con te...» non la smetteva più di parlare così l'abbracciai e fu sorpresa dal mio gesto.
Forse aveva capito che non c'era nessun problema con il vestito ma qualcosa di più grave.
Mi fece entrare dentro e mi fece accomodare nell' immenso salotto.
«Che ti è...» non la lasciai continuare che la interruppi con tre semplici ma allo stesso tempo dure parole.
«Liam mi ha lasciata.» aveva appena avuto la mia stessa reazione. Incapace di esprimersi anche lei.
«Dimmi che stai scherzando...» negai con la testa.
«Non ci posso credere. Ma è impazzito?» non lo so, lo sa lui perché l'ha fatto.
Io non penso di avergli dato modo di indurlo a lasciarmi, per suo rispetto avevo anche rifiutato il bacio di Zayn ma lui non sapeva neanche che stavamo arrivando a quel punto. 
Io l'avevo raccontato solo a Julie e so che non gliel' avrebbe mai raccontato.
E penso che Zayn fosse abbastanza intelligente per tenerselo per sé.
«Non vengo al ballo.» mi diede uno schiaffo e io mi lamentai per il dolore.
«Ma sei cretina? Perché mi hai schiaffeggiato?» iniziai a massaggiare la parte del viso indolenzita.
Aveva le mani pesanti la ragazza!
«Perché non lo devi dire neanche per scherzo che non vieni.» non poteva obbligarmi. «Tu ci sarai.» dal tono usato era sicuro che non accettava rifiuti. Non potevo che arrendermi e sperare che la serata passasse veloce.





Note dell'autrice:
Salve :)
Come va? Io bene, purtroppo sono tornata dalla vacanza e voglio ritornarci :'(
Ma passiamo al capitolo, vi piace?
Il prossimo è il capitolo decisivo, tutto dipende da quello. Eh sì, ormai siamo agli sgoccioli anche con questa storia :)
Finalmente! 
L'abbigliamento: http://www.polyvore.com/boyfriend_many_friends_an_unknown/set?id=91708905
Ho scritto una nuova storia, Beautiful Direction in collaborazione con Vale_lightblue, se vi va di passare... siete i benvenuti! :)
La storia è un cross-over tra i ragazzi e... (Basta andarci per scoprirlo ;) ).

 
Un bacione!
Valentina <3

  
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