Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: niallers_hugs    03/09/2013    1 recensioni
‘Non puoi stare con lui. Lo sai vero?’
‘So che non posso stare senza di lui’
‘E questo che significa?’
‘Che non ho intenzione di lasciarlo’
‘Dovrai mentirgli’
‘Lo so’
‘Giuls, resta con me’
‘No, Jim’
‘Io sono come te’
‘Non mi importa. Io amo Niall, non te. Farò quello che devo fare per stare con lui’
‘Tu non lo ami. Siete troppo diversi. Non puoi amare lui quando potresti avere me’
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Angel


Mesi dopo...

Niall’s POV

SCAPPA! CORRI E NON TI FERMARE, NEANCHE SE TI CHIAMANO, NEANCHE SE SENTI URLARE O SE QUALCUNO MUORE. TU DEVI CORRERE E NON FERMARTI.

Così mi avevano detto, così sarei sopravvissuto. Ma vivere senza lei sarebbe stato molto peggio che morire. “Lasciala andare” ringhiai contro l’uomo armato che teneva in trappola la mia ragazza. Le sue ali erano state aperte con la forza e lei era legata in corde d’argento che la indebolivano molto. Sentivo il loro potere sui miei muscoli anche a distanza.

“n-no…” sussurrò Giuls “va-attene”.

“Ohh! Due Angeli, questo è il mio giorno fortunato! Tu, che vieni qui di tua spontanea volontà, a morire, perché lo fai?” ghignò il cacciatore, tenendo in mano il coltello d’argento.

Gli uomini si erano evoluti. Tanto. Alcuni di loro si erano convinti della nostra esistenza nonostante le nostre leggi sul divulgare la verità sulla nostra specie fossero molto severe. Alcuni tradivano. Gli uomini volevano ottenere i nostri poteri, ma nessun angelo era abbastanza legato a loro per trasformarli, così avevano deciso di distruggerci, per invidia. Perché non potevano essere come noi.

“Ti ho detto di lasciarla andare, faresti meglio ad ascoltarmi” ripetei, concentrandomi sul coltello.

Questo improvvisamente diventò cenere. L’uomo rimase a bocca aperta, ma subito estrasse un sacchettino pieno di argento puro in polvere.

Non potevo fare molto contro quello, persino i miei poteri si annullavano sull’argento puro, e lo sapevo.

Era una sostanza vera, sincera e primitiva.

Gli Angeli la veneravano, per la sua purezza e la sua forza. Avrei solo sprecato forze nel tentare di comandarlo.

“Ora non sei più tanto spavaldo, vero?” mi schernì il cacciatore.

Usando la velocità sovrumana gli saltai addosso e lo afferrai per la gola. Lui svuotò un po’ della polvere d’argento sul mio braccio. Sentii i muscoli andare a fuoco, poi paralizzarsi. Il cacciatore si divincolò. Con la forza del pensiero sollevai il coltello da terra e lo affondai nella sua gamba, lui lanciò un urlo e io corsi verso Giuls.

Slegai le corde bruciandomi le mani, sopportando quanto potevo il dolore. Le mie ali erano aperte e tese, pronte a difendersi. Quando lei fu libera dall’argento riacquistò forza e mi affiancò mentre correvo incontro all’uomo con la polvere d’argento. Gli tirai un pugno nello stomaco prima che lui potesse capire che mi stavo avvicinando, gli contorsi il braccio che teneva la polvere fino a romperlo. Il sacchettino cadde a terra, ma lui lo afferrò subito con l’altro braccio e lo svuotò completamente nella nostra direzione.

***

“Svegliati!” I miei occhi facevano fatica ad aprirsi. Dov’ero?

“Ti ho detto di svegliarti!” sentii un forte dolore al fianco, aprii gli occhi e vidi la lama di un coltello affondata nella mia carne. Ero nel rifugio del cacciatore, legato alle corde d’argento con la mia ragazza di fianco a me. Urlai di rabbia, cercai di liberarmi ma persi solo forze.

“Buona sera, angioletto” disse ancora il cacciatore. Gli sputai in faccia con tutto l’odio che avevo in corpo. Per tutta risposta lui mi tirò uno schiaffo e affondò di nuovo la lama nel mio petto ottenendo un mio gemito soffocato.

“Tanto lo so che guarisci” rise “…questo però ti farà più male” ghignò, affondando il coltello nella pancia dell’Angelo accanto a me.

Giuls ebbe un sussulto, poi tornò nello stato di semi incoscienza in cui si trovava prima. Urlai di nuovo.
“Smettila!” Lui continuava a tagliare. “BASTA!”

L’ultima parola uscì come un ringhio, sentii il cervello scoppiare e i muscoli di tutto il corpo ribellarsi a quella situazione. Lui non poteva fare del male alla ragazza che amavo.

 

Basta.

 

Un tuono, lampi, un’esplosione.
“Corri!”
“Niall, dove sei?” era lei.
“Sono qui! Sono con te, corri!” le risposi tirandola per la mano.
“Vola”
“Cosa?”
“Dobbiamo volare, saremo più veloci” disse lei col fiato corto.
Non avevo mai volato prima, ma avrei fatto di tutto per scappare da quel luogo. Aprii le ali e pensai di volare. Come comandare alle gambe di correre. Le ali iniziarono a sbattere sempre più veloci e io e Giuls ci alzammo dal suolo.
In pochissimo tempo sfrecciavamo veloci nel cielo, lontano dal cacciatore.

 

***
 

“Come ho fatto? Insomma, ho fatto esplodere l’argento” non capivo come ci fossi riuscito… Non si poteva comandare l’argento puro, tutti lo sapevano.

“La forza di volontà nel tuo cuore e nel tuo corpo era più forte di quella del cacciatore che teneva l’argento. Lui non ne comprendeva il vero potere, sapeva solo che serviva a fermarvi. Tu hai ottenuto l’aiuto dell’argento, sai cosa significa giovane Terreno?” chiese il Guardiano di fronte a me, mentre sul viso di Giuls compariva una “o” al posto del solito sorriso.

“Guidatore di anime” sussurrò.

Shmàkee-yudee” disse il Guardiano, sorridendo.

“Cosa significa?” chiesi, non capendo niente.

“Un Angelo che riesce a guidare l’argento è più forte di tutti gli altri, così si dice che possa guidare anche tutte le anime, ogni essere vivente e non vivente. Credevo fosse una leggenda..” mi spiegò Giuls, sbalordendosi alle sue stesse parole.

“Cioè sono più forte?”

“Non fisicamente. Hai più valori degli altri, sei più determinato e soprattutto hai una Radice, una Tréck-jaa, cioè qualcosa che consideri più importante della tua stessa vita, per cui saresti pronto a batterti e a morire. Non è una cosa banale, ragazzo. Tu hai un cuore molto forte.” rispose il Guardiano, guardandomi con un rispetto che non avevo mai visto nei suoi occhi. Giuls sembrava sul punto di piangere dalla gioia.
Poi un’ombra le passò sul volto. 


Niall:


Giuls:


L'esplosione della casa del cacciatore:



SPAZIO AUTRICE:
I'm backkk c:
Eccovi il quarto capitolo, nel prossimo compaiono gli altri ragazzi :3
Grazie delle recensioni, ditemi cosa ne pensate <3
Alla prossima dolcezze :3

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: niallers_hugs