Crossover
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Autore: miciuzumachi    04/09/2013    1 recensioni
In una cittadina vicino a Buenos Aires, le persone sono obbligate a rimanere in una situazione di eterna giovinezza da circa 200 anni e non possono ne morire (in qualsiasi modo immaginabile) ne procreare. Solo una ragazza può farlo, una ragazza dai capelli ricci color del fuoco e gli occhi verdi come le foglie d'arancio. Lei, unica speranza della città, riuscirà ad estinguere la maledizione e a riportare la tranquillità nei cuori delle persone, potendogli finalmente permettere anche solo di morire?
(Se vi sono errori grammaticali, per favore, fatemelo sapere tramite commento! Io non mi offenderò! XD)
(Crossover molto blando con Bleach e Yu-Gi-Oh!)
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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The Flame Dancer

Benvenuti nel terzo capitolo di The Flame Dancer. Qui presenterò altri personaggi, in particolare 2… che sono molto importanti per la storia. Oggi siamo in compagnia dell’India, delle sue meravigliose sonorità, dei suoi colori caldi e vivaci. Accendete la radio e ballate con me. Muovete quei culetti ragazze, muovete quei bacini, uomini! XD

Spero vi piaccia, buona lettura! BD

Baci, Micchan!

Capitolo 3 – Oh my stray Heart! By by feeling!

Ormai era ormai passata una settimana buona da quando Kah aveva deciso di ospitare quel micione azzurro smemorato, ma nonostante la convivenza non fosse concretamente facile, iniziava a divertirsi a prenderlo in giro e, soprattutto, ad avere un uomo a spezzare quella quotidianità in casa. Quel giorno non aveva sicuramente lezione e, se non fosse stato per “l’idiota” e un appuntamento importante, sarebbe rimasta davanti alla tv per tutto il giorno o a studiare mineralogia.

Quello, però, non era un giorno qualunque: infatti uno dei suoi più grandi amici sarebbe passato per un thè, portando tanti pasticcini alla cannella e pezzi di latte condensato aromatizzato come dono, che lei avrebbe poi mangiato con avidità. Tale amico, che ovviamente era sempre accompagnato da Magda, si chiamava Puna Jalāyā. La sua famiglia si era trasferita in Argentina circa 215 anni fa dall’India, quando lui aveva circa cinque anni. Da allora era cresciuto giocando, studiando e chiacchierando con la sua amica; ma Kah sembrava abbastanza certa che alla fine quei due si sarebbero sposati, perché stavano troppo bene insieme!

-Che bellooooooooooo! Stanno arrivandoooooooooooo! Uuuuuh… la torta è venuta stupenda! SENTI CHE PROFUMINOOOOOOO!- cinguettò felice la nostra eroina, fiera del risultato: in effetti, la torta ai mirtilli aveva proprio un bell’aspetto! La ragazza si prodigò per apparecchiare la tavola con i pasticcini, i biscotti, le tartine… e nel mezzo la sua ultima creazione culinaria. Si andò a preparare al piano di sopra, mettendosi il suo vestito preferito (verde smeraldo a tubino) e i tacchi, mise il lucida labbra rosso corallo, un po’ di fard, ombretto nero e porpora per creare un contrasto con il verde smeraldo del vestito e mise uno o due spruzzi di profumo ai fiori d’arancio e kiwi più qualche ninnolo, giusto quel poco che bastava per essere casual.

Andò verso le scale per scendere, passando vicino alla stanza dell’azzurro, che non appena sentì i tacchi passare si affacciò sul corridoio aprendo di poco la porta. Un’ondata di profumo travolse l’olfatto di Grimmjow, che era davvero straordinario, e lo costrinse a uscire come se fosse attratto da un gomitolo di lana. Decise di seguirla fino all’inizio delle scale, poi si fermò dietro un angolo, da cui poteva vedere il piano inferiore.

–Maledetto profumo… ogni volta che lo mette, mi confonde i sensi!-. si disse, più come monito a cercare di resistere che per altro. Con sua sorpresa si ritrovò a fissarla e a pensare che gli piacessero le sue gambe, snelle, lisce e alte, e che quel culetto ci stava proprio bene in coordinato! Si diede dell’idiota e pensò che forse fosse per il profumo che aveva addosso, che aveva una strana nota al kiwi (i felini sono attratti dall’odore di cetrioli e kiwi). Si appoggiò al muro, guardandola mentre scendeva agilmente e mentre quei capelli svolazzavano felici come le fiamme di un incendio.

“Questa mi ucciderà, uno di questi giorni… devo sbrigarmi a recuperare la memoria!” pensò, cercando di non farsi vedere dal piano inferiore e ricacciando indietro quell’idea assurda che aveva in testa di una Kah con sguardo alla Psyco e coltellaccio in mano, inoltre rabbrividì vistosamente. In quel momento suonarono al campanello e lei aprì la porta con tanta passione. Vi fu una folata di vento, che attraversò la stanza alquanto grande, e fece arrivare, per la seconda volta, un saggio di quel profumo al povero ospite, che dovette rintanarsi in camera per calmarsi. Il suo più grande problema era però la curiosità… quindi tornò alla sua postazione per vedere chi era che veniva a far visita. Vide quindi un ragazzo alto, vestito con colori aranciati molto sgargianti, dalla pelle scura e con il turbante in testa e poi una ragazza di colore con i capelli corti e vestita di giallo e color avorio.

“Ma chi cazzo sono quelli? Sono vestiti come se fossero fiori! Bleah, che schifo!” pensò, guardando quegli abbinamenti che per lui erano decisamente molto arditi. Come se non bastasse, l’uomo dalla pelle scura sembrava uno sciocco per il sorriso che aveva in faccia, e gli dava già la voglia di spaccargli la faccia. La ragazza, invece, vicina a lui suggeriva uno strano senso di pericolo.

-Sei vestito con i tuoi soliti colori, eh, Puna?- chiese con divertimento Kah. L’interpellato aprì braccia e gambe, con una faccia comicissima. La padrona di casa già rideva, ancor prima di sentire la battuta, che sicuramente era in arrivo. Grimmjow si sorprese nel sentirsi geloso, la conosceva appena, eppure era già molto attratto da quella micetta dispettosa.

-Beh, devo pur sembrare un fiore, no? I miei hanno un negozio di fiori da circa 200 anni! Anche se probabilmente assomiglio più a una zucca, adesso! Si mi sento certamente zuccoso! Ahahahahahahahahah!- e mentre le ragazze ridevano ancora di più e di gusto, il ragazzo si ridiede un contegno, aggiustandosi un attimo la cintura rosso corallo che manteneva i suoi vestiti tradizionali in posizione.

–Questa casa è enorme, ogni volta che entro ho paura di perdermi!- disse lusingando la padrona di casa, che rise divertita. Continuarono a parlottare per un po’, ridendo e scherzando. L’indiano tirò fuori degli strani dolcetti rettangolari di un giallo ocra intenso, con una sfoglia sottilissima d’argento ed un fiore di ostia sopra. Poi la ballerina ne prese uno in mano, addentandolo avidamente e gustandolo come se fosse una rarità. Sembrava avere, per il gatto azzurro, la faccia di un little pony!

-Prego… dalla solita parte!- esclamò piena di gioia la rossa. Quando non furono più visibili, l’azzurro decise di rintanarsi nella sua camera. Fu proprio in quel momento che si sentì tirare una manica della camicia. Si girò, vedendo una Kah sorridente che lo guardava con un qualcosa di strano, come se lui fosse speciale. Non capì, e pensò che uno come lui non poteva non fare paura ad una donna, anche se non sapeva perché pensava ciò di se stesso.

-Che vuoi scema?- soffiò, con una certa acidità. Lei sembrò non farci molto caso alla sua domanda all’acido per batterie e sorridendo ancora di più lo afferrò per il braccio e lo trascinò di sotto. Nello stesso tempo che scendevano, guardò anche abbastanza insistentemente le cosce snelle e toniche che trasparivano dal vestito. “Non guardare, non guardare, non guardare…” pensava il povero mal capitato.

–Ehi aspetta! IO NON VOGLIO VENIRE DI SOTTO!- la ragazza rise di gusto, mentre lui si chiese come facesse a correre e saltare con i tacchi con quell’agilità. Giunsero quindi nella sala da pranzo, dove il povero malcapitato si ritrovò davanti ad un tavolo imbandito di dolci. “Ed ora? Io odio i dolci!” si disse, mentalmente. Smise subito di pensare non appena percepì gli sguardi dei due ospiti arrivati poco prima.

-Abbiamo anche un nuovo ospite, oggi! Non so ancora come si chiami, ma vi posso dire che è divertente!- andò a prendere una sedia in più e la mise davanti al tavolo, dopo di che lo tirò per farlo avvicinare di più, anche se lui sembrava piuttosto riluttante. “Chissà se gli piace la compagnia che ho scelto per farlo ambientare a Lobos? Certo, Magda sarà un problema per un po’… ma a Puna sembra piacere! E se… invece non gli piacessero i dolci? AAAAAAAAAAAH! Smettila di pensare storto, Kah!” rifletté intanto la padrona di casa.

-E lui chi è?- chiese Magda, sbigottita soprattutto dalla bellezza dell’uomo che aveva davanti. Gli girò intorno molte volte, per cercare di carpirne gli eventuali segreti, poi lo fissò negli occhi, come per scrutarlo nel profondo della sua anima… ma ne rimase congelata, per via dello sguardo infastidito che le stava riservando. O almeno per lei era gelido, per lui invece era un normalissimo sguardo interrogativo.

–Mizzica, che gelido che sei! Kah, buttalo pure fuori!-. La sua amica sbuffò e si lamentò, segno che non voleva certo lasciarlo ad un’altra. –Mai una volta che ascolti i miei consigli! Comunque, seriamente, chi è questo tizio con la passione per i puffi?- chiese, nuovamente osservandolo e questa volta anche squadrandolo dalla testa… al bacino! Ed appena arrivò lì, fece un suono che secondo lei doveva ricordare quello di una pistola.

Grimmjow, con spontaneità folle e sconsiderata, rispose –Se ti dico che non me lo ricordo, che dici?-. Magda, lo guardò come se fosse diventato pazzo e stesse saltando per la stanza rincorrendo un gomitolo, per poi tornare a guardargli in mezzo alle gambe. Rialzò un attimo gli occhi osservandolo nelle pupille direttamente. Inutile dire che lui si sentì abbastanza sotto accusa.

–E’ inutile che mi guardi in quel modo, ho fatto una brutta caduta, sai? E smettila di guardarmi il pacco!- sbraitò l’arrancar verso la ragazza, che era poi tornata a guardare molto più in basso con sguardo da pervertita. Nel frattempo, il povero Puna guardava perplesso la scena; poi però si mise a ridere perché il gatto non voleva che la sua amica lo guardasse lì in quel modo. Poi notò la strana colorazione dei capelli.

-Scusa, ma chi ti ha sbagliato la tinta? Oppure sei albino e la tinta non ha colorato un accidenti?- chiese l’indiano, curioso. L’espada, di tutta risposta, si irrigidì e si girò fissandolo quasi malignamente. Peccato che il suo interlocutore non sapesse affatto perché lo guardava in quel modo. Ancora più incuriosito, soprattutto dalla sua maschera e dal buco in pancia, il moro si avvicinò ancora di più, infilando addirittura una mano nel buco.

–To’, qualcuno gli ha sparato contro con un bazooka, ihihih!- ridacchiò, divertito, il giovane uomo, iniziando a fargli il solletico sulle pareti del buco. Il povero Arrancar cade a terra dalle risate, mentre l’altro continuava a solleticarlo dicendo ogni tanto >>Piripiri<<. Kah nel frattempo faceva foto a random, sbellicandosi anche dalle risate, e Magda mangiava barfi in continuazione, ridendo. Purtroppo per loro, il divertimento finì quando un Grimmjow decisamente stanco e sudato si rialzò gridando un >>basta<< colossale.

-SI PUÒ SAPERE PERCHÉ MI AVETE PRESO PER UN’ATTRAZIONE CIRCENSE, EH?- sbraitò il mal capitato. Poi la rossa gli porse un piattino di dolci, sorridendogli furbamente e con fare sexy. Lui lo prese in mano ed annusò il contenuto, poi prese la forchettina che c’era dentro rimuginando “Beh, proviamo. In fondo… quel che non uccide fortifica!”. Assaggiò quindi la torta ai mirtilli che la ragazza aveva tolto dal forno circa tre quarti d’ora prima che era contenuta nel piattino,.

-Allora, ti piace, nuovo arrivato alquanto stressante?- chiese lei, scherzando. L’azzurro, mentre mangiava la torta, ridusse ad una fessura gli occhi come a guardarla storta. Lei ridacchiò, e pensò “Sembra un gatto che difende il suo pesciolino da un altro gatto!”. La ballerina vide l’uomo cambiare espressione, come se si stesse concentrando, mentre assaggiava la torta.

-Però… è buono! Non me lo aspettavo!- affermò stranamente sorpreso. Kah si sbudellò di gusto, nel frattempo che lui assaporava quel pezzo di dolce, finendolo in poco tempo. L’ospite quindi si mise a meditare a proposito di prendere un altro pezzo di dolce, senza accorgersi che era già finita a causa di Punaḥ! Quando se ne accorse si incavolò non poco, risultando più comico di prima.

-Ehi, tu! Come hai osato finirti quella torta? Parla!- l’indiano lo esaminò divertito, e si mise a sogghignare, come se fosse un’attrazione turistica osé. L’indiano iniziò a ridere divertito. Il suo “aguzzino” iniziò ad innervosirsi, riflettendo sul fatto che fosse pazzo o demente come una colonia di organismi primitivi.

-Ma dai… era solo una torta! Era squisita certo, ma sempre una torta. Aspetta… vuoi vedere che anche tu sei dolce dolce come una torta? Come una girella alla cannella, una caramella toffee, come la bambolina voodoo in Man Vs. Food! Dolce come la marmellata di lamponi! - La chioma color cielo si rizzò d’improvviso, segnalando un certo ribrezzo per le parole dette dal ragazzo straniero e se non fosse giunta la rossa con un’altra torta, gli avrebbe spaccato probabilmente la faccia per evitare che dicesse altro.

-Ragazzi, smettetela di litigare! Ne ho appena portata una, e nel frigo ce ne sono due! Quindi nessuno rimarrà senza! – l’azzurro si fermò e lasciò libero l’uomo “zucca”, per poi dirigersi verso il tavolo e prendere un’altra grossa fetta di torta. La pseudo festicciola continuò per un paio di ore, poi, non appena finirono i dolci ed il thè, i due ospiti se ne andarono.

La ballerina li salutò calorosamente, abbracciandoli forte, l’azzurro alzò solo la mano per un saluto veloce e soprattutto per niente affettuoso. Una volta usciti dalla porta, mentre camminavano per raggiungere l’auto di Puna, Magda notò lo sguardo preoccupato dell’amico, come se volesse tornare indietro per aiutare la sua amica rossa. Sembrava che non avesse digerito la presenza di un estraneo nella casa di una delle sue migliori amiche.

-Cos’hai? Sembri preoccupato, amico!- chiese la bella e statuaria mora. Lui si girò appena, fissandola per un momento, per poi tornare a guardare in avanti in silenzio. Per la ragazza fu strano vederlo così, ricordando benissimo che in genere era sempre pronto alle battute e allo scherzo, e lo seguì senza dire una parola fino alla vettura, per poi aprire la portiera.

-Non mi fido di quel tipo! Sembra troppo aggressivo!- sentenziò Puna improvvisamente, mentre apriva la portiera del lato del guidatore, cogliendo alla sprovvista l’amica, che lo guardava alquanto stranita. Una volta che Magda si riprese, cerco di dire qualcosa per sdrammatizzare, ma l’indiano la fermò immediatamente, alzando leggermente la mano.

–Ho avuto l’impressione che fosse pericoloso, ma ho fatto comunque finta di niente, per non allarmare Kah! In fondo si è impegnata tantissimo per organizzare questo pomeriggio per bene! Poi lei mi sembrava molto felice, e non ho voluto infierire!- aggiunse poi, con sguardo preoccupato. L’argentina dalla pelle scura quasi quanto il caffè lesse nella sua espressione una certa angoscia e, mentre si allacciava la cintura di sicurezza, gli accarezzò dolcemente la mano, che lui aveva messo sul cambio delle marcie.

-Tranquillo! Kah non è una sprovveduta! Se cercherà di farle del male, lei risponderà sicuramente… e vivo da li non ci uscirà, di questo puoi esserne certo!- lui sorrise rassicurato a queste parole, rispondendo con un si appena accennato e mettendo in moto la sua Ford fiesta arancio degli anni novanta. Mentre uscivano dalla proprietà della rossa, Grimmjow li osservava dalla finestra del soggiorno, cercando di capire cosa si stessero dicendo.

Angolo della pazziaaaaaaaaaaaaa

FINALMENTEEEEEEEEEEEEEEE! Ho finito! Spero che questo capitolo vi piaccia e che commenterete! Fatemi sapere di eventuali errori grammaticali, così li correggo!

Grimmjow: Io che mangio dolci? IO MANGIO DOLCI?! MA SEI PAZZA, SEI FOLLE! A TE T’HANNO RAPITA GLI ALLIENI E HANNO FATTO QUALCOSA DI SERIO AL TUO CERVELLO! IO MANGIO ANIME!

Io: Non rompere, ok? Vedi che ho dovuto trovare il tempo di scrivere questo capitolo! U.u

Grimmjow: MA LA COSA PEGGIORE È CHE IO SBANDO PER QUELLA CILIEGIA TROPPO CRESCIUTA DELLA PROTAGONISTA!  è.é

Kah: E che ciliegia, Ombre! Una ciliegia anche piccante, se vuole!

Grimmjow: Non parlavo di questo! E tu lo sai! DX

Puna: Ma che bella presentazione che mi hai fatto! O.O Grazie mille! Dai Grimmiao, stai tranquillo, altrimenti ti si arruffa troppo il pelo! BD

Grimmjow: Ah si… il pelo! *ci mette un po’ per capire la battuta* COME TI PERMETTI A PRENDERMI IN GIRO, EH? DB

Magda: Ma cavolo, come siete rumorosi, voi uomini! Finitela! U.u

Kah: Ha ragione Magda, finiscila! U.u

Grimmjow: Sono finito in un covo di pazzi! DX Era meglio farsi maciullare dagli shinigami! DB

Io: ESAGERATO! Che poi mica ti sarebbe dispiaciuto! U_u

Grimmjow: ZITTAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! DX

Io: Adesso basta! NON SOPPORTO LE PERSONE CHE MI URLANO IN FACCIA! *prende Grimmjow e lo butta fuori a calci facendolo volare* E Non tornare mai più! @__@

Puna/Kah/Magda: Wow, che volo!

E dopo questo stressante finale, non mi resta che chiedervi di continuare a leggere questa storia! U.u Grazie, a presto! XD

   
 
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