amare per me sei tu
I due rimasero stretti l’uno nell’altro.
Il calore dei corpi era un’emozione unica, insolita.
Rimasero così fino a quando nuvole nere coprirono le stelle. Tutto fu buio.
Le tenebre della notte abbracciarono il villaggio con posata eleganza.
Una goccia cadde dal cielo. Poi un’altra, un’altra e un’altra ancora…
In poco tempo una tempesta bagnò i ragazzi. I loro sguardi immobili parevano conferire luce a tutta quell’oscurità. Le mani intrecciate, avvinghiate strette, le loro fronti si toccavano, i capelli di lei sfioravano le guance del ragazzo, mentre la pioggia aveva cancellato la timidezza, la notte abolito le paure.
Solo il rumore dell’acqua, che svelta scendeva, delicata, leggera rendeva l’atmosfera incomparabile.
Ed ecco che un altro bacio questa volta più aggraziato, soffice, soave. Poi si ripresero le mani, le strinsero con leggera morbidezza.
Quell’attimo infinito, dolce, atteso. Come si sarebbero lasciati? In che modo? Era tutto troppo perfetto.
Eppure doveva succedere.
Si staccarono, si guardarono…
- ti voglio bene… - le sussurrò Naruto…
Lei non rispose, sorrise. Lui capì e questo bastava.
Insieme camminarono fino a raggiungere casa Hyuga.
- domani ti va di fare un giro insieme? –
- certo… ora vado notte Naruto… -
- notte… -
Lui rimase così… a fissarla, con occhi pieni d’amore. Lei consapevole, fece come tutte le donne usano fare, giocò di astuzia. Chiuse la porta senza degnarlo di uno sguardo. Doveva farsi desiderare…
Le luci dei lampioni, gli odori della festa, le voci echeggiavano nell’aria come un eco. Il profumo della pioggia gli rievocava i momenti passati con lei, d’un tratto non si sentì più tanto bambino…
D’un tratto emozioni nuove, sensazioni, pensieri, invasero la mente di Naruto. Credeva che solo il combattere, il difendere il paese, realizzare i propri sogni… fosse davvero importante, invece ora, si sentiva rinato in un nuovo essere. Un essere che ama e che desidera il suo amore…
Ed ecco che pensava a lei, ed ecco che rivedeva il suo volto, ed ecco che ne rigustava il sapore…
Era una fissa, era un’attesa troppo pesante…
Ed ecco che
non si riconosceva, ma non si accorgeva che questo è amore, che questo è amare…
L'amore è la più saggia delle follie, un amarezza capace di soffocare, una dolcezza capace di guarire. William Shakespeare
ringrazio
coloro che recensiscono e che mi aggiungono tra i peferiti. capitolo
corto, dedicato all'amore e la gioia di amare. la novità che
esso porta dentro di noi quando ancora non lo conosciamo. per finire
una citazione di Shakespeare.