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Autore: Small Wolf    04/09/2013    2 recensioni
II secolo, Impero Romano d'occidente. Naruto da figlio di un re diviene un semplice schiavo di Roma. Fra combattimenti, amori proibiti, battaglie e sangue inizia la fine della stabilità dell'impero...
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Naruto è semplicemente sconvolto di fronte alla decisione di suo padre. Il fatto che voglia sacrificarsi per il suo popolo gli rende onore ma non fa che demoralizzare i pochi a cui è concesso, per ora, sapere la verità.
Il biondo si alza dalla sedia e traballante cerca di stare in piedi. Quando suo padre prova ad abbracciarlo il giovane principe respinge la mano con delusione e dolore. 
Minato indietreggia un pò, consapevole che per qualsiasi figlio sia una cosa dolorosa. Legge sul volto contorto di Naruto un terribile sconforto mischiato ancora all'incredulità del momento iniziale. 
I suoi occhi azzurri rimangono fissi sul tappeto dai ghirigori orientali alla ricerca di una risposta dalla ragione. 
In questo momento Naruto stesso si sente totalmente abbandonato e in cuor suo tradito dal suo stesso padre. Capisce che è la scelta migliore per tutti ma intanto si domanda come sia possibile che la vita sia tanto crudele con lui, che il destino gli sia accanito contro in quella maniera. Senza suo padre si sente perso ha paura e soprattutto, egoisticamente, vorrebbe averlo per sè ancora molto tempo. 
-Figliolo...-fa il re mentre ritenta unapproccio nuovamente respinto.
-Lasciatemi stare... ho bisogno di stare solo....-balbetta con la voce tremante per poi allontanarsi dalla figura ombrosa di suo padre, china nella sua debolezza di uomo che è il rovescio della medaglia di un re. Eppure neanche i passi veloci di suo figlio che rieccheggiano in lontananza e i singhiozzi soffocati dello stesso riescono a dissuaderlo dall'idea di regalare la sua vita al popolo. E' una mossa necessaria per garantire più stabilità al regno e un modo per salvare la vita a un ragazzo troppo giovane per abbandonare il mondo.
Minato butta indietro il capo biondo e si mette le mani sul viso, rimanendo in quella posizione alcuni secondi a rincuorarsi che quella è la decisione giusta e meno egoistica.
-Mi dispiace Kushina...

L'arrivo degli eserciti nemici è previsto per il giorno seguente. Le mura sono state rafforzate mentre i rifugi per i feriti sono tutti pronti. Davanti all'immensa e ricca città si estendono da un lato le sterminate spiagge bianche che conducono al mare, azzurro quanto il cielo ma che verso l'orizzonte presenta delle varianti di colore blu, viola e infine bianco luce, dove il cielo e il mare si confondono in un unico cromato.
Mentre sul retro ci sono le grandi pianure dall'erba alta e verde che solletica le ginocchia a camminarci in mezzo e poi i campi marroni di terra odorosa fra le ci zolle iniziano a sbucare timidamente i primi boccioli delle piante. I grandi pini marittimi e gli olmi invece iniziano a riempire i loro rami di foglie, segno che la primavera è ormai alle porte, come la guerra, in uno scontro fra la bellezza della natura e la brutalità dell'uomo.
Quei magnifici paesaggi sono l'emblema di quanto l'essere umano possa essere brutale, di come non abbia alcuna pietà neanche per la magnificenza di ciò che lo circonda e dei suoi simili ancor meno.
Dalle informazioni fornite dagli Uchiha dal mare arriverà un ingente flotta di circa venticinque navi da guerra di cui dieci romane, cinque della tribù di Orochimaru e le rimanenti degli Uchiha.
Una volta arrivati alle spiagge si l'esercito monterà gli accampamenti per poi attaccare il giorno seguente.
Fugaku ha chiaramente raccomandato di non attaccare prima del previsto, sarebbe un suicidio per il regno.
Dalla parte di Minato invece, hanno in mente un piano perfetto per scongiurare la guerra e tutti pregano gli dei affinchè funzioni.
Naruto però non ha alcun sentimento di lotta. Il suo umore è a terra e poco gli importa in questo momento sapere che lui è i futuro re e che come tale deve fare tutto il possibile per evitare la battaglia e sistemare le cose in modo democratico.
Eppure la sua mente è solo affollata dei ricordi dei bei giorni trascorsi quando era un bambino un pò viziato e vivace a cui piaceva creare scompiglio a corte e andare alla laguna vicino al molo per farsi il bagno con i figli dei mercanti nonostante il suo ceto gli imponesse un certo rigore. Ricordi della dolcezza di sua madre che sapeva sempre essere tenera al punto giusto e severa quando serviva e poi delle numerosi insegnamenti del so grande e forte padre che adesso si piegava per qual popolo che adorava donando la vita per la gente che si poteva osservare dall'alto del terrazzo principale.
Durante i giorni precedenti alla guerra ogni raccomandazione dei vari generali e di Killer Bee gli sembrano superflue rispetto al dramma che sta passando. Cerca di farsene una ragione ma proprio non può accettare di non rivedere più suo padre.
La sera prima dell'arrivo delle navi nemiche, quando tutta la corte e il paese dorme un sonno agitato che verrà interrotto alle prime ore dell'alba per l'armamento dei soldati, Hinata si avvicina al loro letto.
Naruto se ne sta a pancia in su con o sguardo perso e gli occhi lucidi senza badare a lei che si aggira per tutta la stanza come un anima in pena. Per tutta la giornata la giovane principessa ha fatto di tutto per farsi notare da quell'uomo sconosciuto che non riesce neppure a ricambiare i suoi baci. Le fa male sapere che non riesca a fare nulla per lui e che per adesso neanche il loro amore riesce a sconfiggere la tristezza che si porta dietro il suo futuro marito. Nonostante tutto lei comprende. Rimane in silenzio accanto a lui sul letto e gli tiene le dita strette fra le sue, non dice nulla anche se le provoca una fitta al cuore vedere che Naruto non nota le sue assenze durante il giorno e il suo parlottare fitto con Sakura e Tsunade di qualcosa a lui sconosciuto.
-Naruto-la voce di lei appare minuta e intimidita eppure è come una scossa per il ragazzo che adesso si volta a guardarla in piedi davanti al letto. Per la prima volta dopo dei giorni interi il Namikaze la vede chiara come la prima volta, con i grandi occhi chiari più timidi del solito e quel semplice sorriso di accondiscendenza che lo ha fatto innamorare. Rivederla con quell' espressione angelica e turbata che da tanto non scorgeva sul suo viso, oltre le volte in cui rimaneva troppo tempo sola a fissare il mare nostalgicamente, lo riporta con la mente nella sua camera, ontano dai ricordi che gli fanno tanto male.
-Hinata...-sussurra debolmente mentre lei gli si siede accanto sul materasso imbottito di paglia e stoffe pregiate.
Naruto si tira a sedere per guardarla bene negli occhi, per trasmetterle delle scuse e farle capire quanto gli faccia male la situazione.
-Hinata mi dis...
Lei gli mette le dita sulle labbra e sorride lievemente con le guance lievemente più rosate.
-Non devi dirmi nulla, Naruto. Il tuo comportamento è comprensibile però... s-se hai un problema... non tenertelo dentro... parlamene...
Lui abbassa il capo sulle loro mani vicine e sospira.
-E che non voglio darti preoccupazioni...
Hinata fa finta di credere a quella giustificazione a dispetto del fatto che in realtà lui non le abbia parlato probabilmente perchè era troppo perso nella sua tristezza.
Le mani della moretta si posano sotto al viso e glielo sollevano verso di lei per guardarsi bene negli occhi. 
-Naruto... tu devi essere orgoglioso di tuo padre non triste... devi pensare che è un grande uomo e che è grazie a lui se adesso tu sei la persona che amo di più al mondo... devi sempre essere felice di quello che hai avuto e di quello-si interrompe per prendergli una mano e posarla su suo ventre lievemente gonfio ma ben nascosto sotto le lunghe tuniche  che non stringe più alla vita e che cascano fino ai sandali di cuoio-di quello che avrai...
Naruto sbarra gli occhi per poi passare lo sguardo dal viso pieno di gioia della sua amata e quella stoffa che lo divide dal ventre dentro cui c'è l'unione perfetta del loro amore, l'emblema della loro felicità e il proseguo della loro vita insieme. Gli trema la mano mentre scorre sulla pelle leggermente più tirata della pancia della sua Hinata per poi scoppiare in una piccola risata nervosa di felicità, di una felicità che non ha mai conosciuto tanto forte e impetuosa da togliergli perfino la parola.
Rimane solo fermo finchè i loro sguardi incatenati si appannano da delle lacrime copiose che nessuno dei due riesce a trattenere. In un balzo Naruto la abbraccia e la stringe a lui mentre cascano sui cuscini e singhiozzano vicini.
-Ahahahahah!!!! Hinata!!! non... non ci credo... è tutto... tutto vero?!-domanda sorridendo con le guance sepolte dalle lacrime e il viso del suo amore a pochi centimetri dal suo, gioioso quanto il suo.
Hinata annuisce e lo bacia mentre le dita le si stringono fra i capelli biondi del suo amore.
-E' stata Sakura a dirmelo...è diventata un ottimo medico...
-Amore, amore mio!!! tesoro! Questa notizia è la più bella di tutta la mia vita... la più bell...-non riesce a terminare la frase che gli occhi gli si chiudono e la testa casca fra le braccia di Hinata da prima preoccupata ma poi nuovamente felice quando Sakura, convocata di corsa, conferma che dovrebbe essere per l'emozione del momento.

COMMENTO AUTRICE:
Ciao a tutti grazie per aver letto!!! Spero che questa notizia abbia smorzato un pò la paura della guerra e anche che vi abbia fatto nascere un sorriso :) Grazie a tutti ancora!!
Small Wolf
  
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