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Autore: kanejvibes    04/09/2013    10 recensioni
"Non la inviterai ad uscire", dissi io.
"Oh, sì, invece", rispose Harry, sorridendo.
"No, non lo farai", insistetti, guardandolo male.
"E perché mai?", chiese.
"Perché non è il tuo tipo", la sparai lì.
"E' sexy, bionda e sexy. Certo che è il mio tipo!".
Sbuffai.
"Per fortuna tu non eri uno di quei ragazzi che pensa solo al sesso, eh!", sbottai, scuotendo la testa.
Harry sorrise.
"Vorresti approfittarne?", chiese, lanciandomi un'occhiata maliziosa.
Feci una smorfia.
"Per favore. Vuoi che ti vomiti nell'auto?".
Lui ridacchiò.
"Sei vergine, eh? Lo sospettavo. Forse è per questo che sei così acida. Un po' di sesso ti farebbe bene".
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Joan Perkinson è una ragazza normale con una vita normale: ma una vita normale si può sempre sconvolgere.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'You and I'
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 Troppo impulsiva

Mia madre abbassò la testa e sospirò, dopo avermi detto esattamente le stesse cose che mi aveva detto mia sorella.
"Come l'hai scoperto?", chiese.
"Me l'ha detto Angie", risposi, fredda.
Mi guardò con gli occhi pieni di lacrime.
"Angie?", sussurrò, corrugando la fronte.
"Sì, Angie. Tua figlia".
Si asciugò le lacrime, che subito vennero sostituite da altre.
"Come hai potuto? Come hai potuto dare via tua figlia?", continuai, scuotendo la testa.
Mia madre fece una smorfia e singhiozzò, poi aprì la bocca per parlare, ma un rumore la fece fermare.
Daniel e Anne entrarono in casa, sorridenti.
Ma quei sorrisi sparirono appena ci videro piangere.
"Che succede?", chiese Daniel, preoccupato.
Io guardai prima mia madre, poi lui.
"Diglielo", ordinai, ostinata.
Lei si irrigidì.
"Diglielo!", ripetei con rabbia.
Mia madre abbassò la testa e si alzò in piedi.
"Jo non è la mia unica figlia...".
"Che cosa? Che significa?", chiese Daniel, corrugando la fronte.
"Che ho una sorella. Una sorella gemella", spiegai io.


"Wo-ooh!", esclamai, facendo una giravolta.
Liam rise, prendendomi per mano e facendomene fare un'altra.
La musica era alta e invitante e mi stavo davvero divertendo. Come prima che la mia vita cambiasse.
"Mi è mancato tutto questo...", sussurrai, circondando il collo di Liam con le braccia.
Annuì.
"Già...anche se prima c'era Sue", disse, facendo una piccola smorfia.
Abbassai la testa. Non volevo che soffrisse così per lei.
"Senti, Lee, non devi per forza scegliere, puoi stare anche con lei...", mormorai, sospirando.
Lui scosse la testa.
"No, lei mi ha chiesto di scegliere, ricordi? E che razza di amica ti chiede di fare una scelta del genere?".
Annuii e gli sorrisi appena, stringendolo di più a me.
"Ehi, Jo, ti ho portando un drink", ci interruppe Harry, guardandoci con attenzione.
Mi distaccai da Liam e afferrai il bicchiere.
"Grazie", dissi, sorridendogli.
Il riccio annuì con la testa, senza staccare gli occhi da Liam.
Era...geloso? Ma dai!
"Prego...adesso che ho fatto da cameriere posso anche andarmene e lasciarvi alle vostre cose, no?", rispose, acido, rivolgendoci un sorrisino e voltandosi.
Roteai gli occhi e lo afferrai per il braccio.
"La smetti di fare il gelosone? Quel ruolo non ti si addice", sbottai, incrociando le braccia, appena si fu voltato verso di me.
"Io? Geloso? Ma quando? Voglio soltanto lasciarvi un po' di intimità...non aspettate altro, giusto?", sputò, guardandomi male.
Mi avvicinai, scuotendo la testa, e sentii che il suo alito puzzava di alcol.
"Sei ubriaco?", chiesi, corrugando la fronte.
"No", disse, freddo, voltandosi di nuovo.
Lo raggiunsi e mi misi davanti a lui.
"La vuoi smettere?", esclamai, mettendogli le mani sul petto.
Me le spostò malamente e riprese a camminare verso l'uscita. Lo seguii.
"Dove stai andando?", gli urlai dietro.
"A casa, ne ho abbastanza".
"Sei ubriaco, non ti lascio guidare", dissi, bloccandolo per la terza volta.
Sbuffò, irritato.
"Vuoi toglierti di mezzo?".
Rimasi un attimo immobile e poi mi fiondai sulle sue labbra, chiudendo con forza gli occhi.
Per un attimo, pensai che non avrebbe ricambiato il bacio, ma poi mise le sue mani sui miei fianchi e mi attirò a sé come faceva sempre.
Sorrisi e mi distaccai.
"Ti amo, Harry Idiota Styles, non ti tradirei mai", dissi, di getto.
Veramente, era un po' che ci pensavo. Ne ero certa, lo amavo.
Non disse niente, mi rivolse soltanto un sorriso sollevato.


"E' un bene che sia geloso, significa che ci tiene", commentò Angie, accavallando le gambe, mentre si serviva una tazza di té.
Nonostante quello che mi aveva detto, non ero riuscita a tenerle il muso per molto e, dato che dovevo assolutamente parlare con qualcuno della sera precedente, l'avevo chiamata e mi aveva dato l'indirizzo del suo hotel.
"Ok, ma ha esagerato...dai, pensava che l'avrei potuto tradire con Liam!", esclamai, scoppiando nervosamente a ridere.
Lei rimase completamente seria e alzò un sopracciglio.
"Non sarebbe poi così strano...a volte due migliori amici possono innamorarsi".
"Ma smettila. Io e Liam siamo come fratelli...non mi sognerei mai di baciarlo o altro...", ribattei, facendo una smorfia.
Lei alzò le spalle.
"E, comunque, c'è un'altra cosa...non volevo che fosse arrabbiato con me e...gli ho detto che lo amo".
Per poco, Angie non si strozzò con il té.
"Sono stata troppo impulsiva, vero?", chiesi, mordicchiandomi il labbro inferiore.
Mia sorella si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Beh...lo ami veramente?".
Annuii, convinta, e lei mi sorrise.
"Allora no. E lui che ti ha risposto?", continuò, curiosa, sedendosi più vicina a me.
Abbassai la testa, iniziando a torturarmi le dita.
"Niente...mi ha sorriso...".
"Cosa? Nemmeno uno squallido 'anche io'?", esclamò lei, sorpresa.
Scossi la testa e mi morsi il labbro.
"Pensi che lui non provi lo stesso per me? Sono stata troppo affrettata? L'ho spaventato?", feci io, preoccupata, guardandola.
"Non lo so...".
"Devi aiutarmi. Tu sei più esperta di me", la pregai, deglutendo a fatica.
"Non è vero, Jo. Ho avuto tanti ragazzi, ma non mi sono mai innamorata. Nessuno mi ha mai detto che mi amava", disse, passandosi la lingua sulle labbra.
La vidi dispiaciuta e le strinsi la mano.
"Oh, io pensavo di sì...".
"No. Comunque, penso che Harry sia innamorato di te. Ho visto come ti guarda. Nessuno mi ha mai guardata in quel modo", sussurrò, sorridendomi.
"Secondo me è soltanto un po' confuso...parlagli".


Quando tornai a casa, trovai Anne in cucina a preparare un dolce.
"Che buon profumo", commentai, sorridendole.
Mi guardò e ricambiò il sorriso.
"Ehi, Jo", sussurrò.
"Ehm...sai dov'è Harry?", chiesi, continuando a sorridere.
"Oh, è andato in palestra", rispose, controllando il dolce nel forno.
Annuii appena.
"Sai quando torna?".
"No, dopo cena con dei suoi amici...ma perché ti interessa tanto?", mi domandò, scrutandomi per bene.
Avvampai, ma cercai di restare calma.
"Oh, così...tanto per chiedere...", risposi, alzando le spalle.
Lei annuì, non del tutto convinta, e io sparii il più in fretta possibile dalla cucina.
Chiedere di Harry a sua madre? Pessima idea.

 

Eccomi di nuovo qui a scocciarvi :D
Non sono molto soddisfatta di questo capitolo, non mi convince, ma spero che a voi sia piaciuto, almeno un pochino.
Prometto che il prossimo sarà migliore.
Grazie di nuovo a tutti.
Vi amo.
Baci,
Vale. :)






Dato che me l'avete chiesto, vi lascio anche una gif di Susan:
(Adoro Sasha Pieterse e mi scuso con lei per averle dato il ruolo di una stronza come Susan, ma è così che la vedo io lol)



 
  
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