Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: BlackRose96    05/09/2013    2 recensioni
Come sarebbe stata Hogwarts se Hermione Granger, discendente di una nobile famiglia purosangue fosse stata smistata a Serpeverde e Draco Malfoy, figlio di babbani, grifondoro, si fosse innamorato di lei?
La storia inizia dal fatale incontro fra i due, al binario 9 e 3/4 e prosegue fino a quando..
Leggete e saprete ;) è la mia prima fanfiction in assoluto, spero vi piaccia :-*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Harry Potter, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 13

Ciao a tuttii! Vi comunico che questa fanfiction sta per concludere :)
Un altro capitolo,  al massimo due e la mia prima fanfiction sarà terminata.
Molto probabilmente ne inizierò a breve un'altra, sempre una Dramione, ma molto diversa da questa. Ancora non ho le idee chiare ma ci sarà sicuramente molta più azione e la trama sarà più complicata :)
Ma sto parlando troppo, vi lascio alla lettura. Bacii <3


Draco entrò nella sua stanza sbattendosi la porta alle spalle.
Il giro sulla scopa e la partita di quidditch non erano serviti a fargli sbollire la rabbia. E, oltre al danno anche la beffa! Quell'idiota di Krum non aveva voluto partecipare al torneo perchè, secondo lui, essendo troppo bravo non avrebbe voluto danneggiare le altre squadre. Pallone gonfiato! Draco avrebbe davvero voluto dargli una lezione.
Fece un bel respiro profondo e dopo essersi calmato si mise sotto la doccia.
-Inutile piangersi addosso, Draco. Quella non si merita di certo che tu stia così a causa sua.Stasera, andrai alla festa organizzata dai Serpeverde nella stanza delle necessità con i tuoi amici, ti prenderai una bella sbronza e ti divertirai.-
Si disse il biondo. C'erano tante ragazze che gli si erano dichiarate, ma lui come uno stupido le aveva sempre rifiutate, perchè aveva in testa solo lei.
Ma da quella sera le cose sarebbero cambiate, pensò. Per cominciare,alla festa avrebbe approfondito la conoscenza di qualcuna di loro.
-Se non di tutte- ghignò fra se. 
Una volta che il suo umore fu migliorato un poco, si accinse a prepararsi, bevendo una generosa quantità di firewhiskey. 
-Se stasera devo esagerare, tanto vale iniziare subito, no?- pensò Draco bevendo l'ennesimo sorso dalla bottiglia.

Ron e Harry non vedendo il loro amico in sala comune, decisero di salire in camera a prepararsi. Il biondo era una furia, non solo al torneo aveva giocato da vero professionista segnando il doppio dei punti che faceva di solito, ma a fine partita era anche scappato, senza ritener necessario dare ai suoi amici una straccio di spiegazione.
Aprirono la porta e lo trovarono lì, intendo a provare una delle sue tante camicie e a sorseggiare firewhiskey.
-Draco, andrà tutto bene..ora allontanati da quella bottiglia" gli fece in tono melodrammatico Harry, divertito da quella scena ma anche seriamente preoccupato per l'amico che di rado aveva visto bere.
Draco gli rivolse un ghigno divertito, e generoso offrì agli amici.
Harry rifiutò, già preoccupato per aver deciso di partecipare a una di quelle feste clandestine, che se scoperte, facevano finire nei guai i partecipanti.
In seri guai. Ron, più solidale, accettò, per non far bere l'amico da solo.
"Cosa si festeggia?" chiese con la gola in fiamme a causa del super- alcolico.
"L'essere single."
"Ma lo sei sempre stato." I due amici lo guardarono come se fosse già ubriaco fradicio. 
"Si ma da oggi mi comporterò come tale."
I due ragazzi lo osservarono a lungo, dopodichè cambiarono argomento.
Sapevano bene che l'amico non era portato alle confidenze, e capivano anche quando era il momento di smetterla con le domande.
I tre amici ripresero a prepararsi,e una volta pronti si recarono alla stanza delle necessità, per dare inizio a una serata che si preannunciava irripetibile.

"Mi chiudi la lampo?" 
Anche Hermione Jane Granger era alle prese con i preparativi.
Per l'occasione aveva scelto un vestito attillato di raso, rigorosamente verde.
Quella poca stoffa lasciava davvero poco spazio alla fantasia, fasciandole e sottolineandole ogni singola curva.
I tacchi, dello stesso colore, la rendevano più alta di 12 cm.
Daphne Greengrass era considerata una delle ragazze più belle della scuola, ma accanto alla riccia, sfigurava come sempre. E quella sera era come sempre. Lei indossava un semplice vestito anni 60 blu, con tacchi dello stesso colore, e chiudendo la lampo all'amica, senza farsi notare la guardò con uno sguardo carico d'invidia.
Non per la sua bellezza, di quella non si lamentava. Ma perchè si era accorta che l'angelo biondo dei grifondoro ogni volta che lei passava, la guardava come un cieco che vede il sole per la prima volta.Aveva occhi solo per lei.
"Come va con Krum?" le chiese di punto in bianco.
"Abbiamo rotto." Fu la breve e concisa risposta della mora, mentre si metteva il rossetto.
"Come mai?" chiese con falsa preoccupazione.
Bhe, preoccupata lo era per davvero. Chissà se ora che è di nuovo libera, Draco ci avrebbe provato con lei.
-Naah!- si disse alla fine. -Dopo come l'ha trattato per anni non lo farebbe mai.-
"C'è un altro che mi interessa." rispose Hermione, decisa a marcare il suo territoio. Sapeva che la Greengrass aveva una patetica cotta per Draco, ed era arrivato il momento di mettere le cose in chiaro: il biondo sarebbe stato suo, e lei doveva starne alla larga.
"Chi??" chiese la bionda tranquilla, sicura che fosse uno dei loro compagni purosangue.
"Draco Malfoy." le disse con un sorriso perfido prima di uscire dalla stanza per incamminarsi verso la stanza delle necessità.
La bionda sbiancò,e, come se fosse incapace di registrare quelle parole, si lasciò cadere seduta sul letto, ammutolita.

Stanza delle necessità.
Un Draco Malfoy  circondato da tre o quattro ragazze, lasciò un' Hermione infuriata sulla soglia.
La ragazza infatti, era entrata ostentando la sua solita espressione di superiorià, espressione che mutò immediatamente quando vide il SUO Draco circondato da oche. La sua rabbia era quasi palpabile, come gli sguardi omicidi che rivolse alle ragazze. Era quasi sul punto di prendere la bacchetta per schiantare le ragazze, così, giusto per insegnar loro a stare al loro posto, quando il suo migliore amico, che aveva assistito alla scena, la affiancò.
"Gelosa Herm?" la prese in giro il ragazzo, che subito se ne pentì, quando l'amica le rivolse uno sguardo di fuoco.
"Và a parlarci" le consigliò, tornando serio.
"Scherzi?! Dopo averlo visto fare il cretino con quelle?!"
"Lui oggi ti ha vista baciare Krum" le ricordò l'amico.
"Si da il caso che sia stato Victor a baciare me! E lui non mi ha neanche lasciato spiegare! Oggi dopo il torneo gli sono corsa dietro, chiamandolo più volte ma lui mi ha ignorata!"
"Ma non vuol dire niente, era ancora arrabbiato. Ora si vede che non lo è più" scherzò il moro, guadagnandosi un'occhiata infuriata dalla sua migliore amica. Poi, spaventato, tornò serio dicendole:
"Senti, se non avessi fatto l'idiota in tutti questi anni ora questo non sarebbe successo. Quindi ora va e cerca di rimediare. Prova a spiegargli nuovamente come sono andate le cose, poi se lui continua a ignorarti lascialo perdere.
Ci sono tanti ragazzi che ti vengono dietro, Herm, e avresti solo l'imbarazzo della scelta." detto questo, Blaise le diede un buffetto sulla guancia e si allontanò, facendo sì che Hermione riflettesse sulle sue parole.
La ragazza, decisa, si incamminò in direzione del biondino.
Quando videro la regina delle serpi arrivare, le ragazze intorno a Draco si dissolsero, lasciando un Draco infuriato per quella "interruzione".
La guardò truce, sibilandole:
"Che cazzo vuoi, Granger?"
Hermione, se possibile, si infuriò più di prima sentendo quelle parole,e soprattutto il tono in cui le aveva dette. Ma decisa a seguire il consiglio di Blaise, cercò di calmarsi e iniziò:
"Senti Draco, quello che hai visto oggi..."
"Non me ne fotte un cazzo" la interruppe Draco voltandosi per allontanarsi da lei.
"No! Ora tu mi ascolti"
"Ascoltare te è tempo perso." la liquidò il biondino.
Hermione, infuriata, lo prese per la giacca, incurante di fare una scenata,
"Senti!"
"No sentimi tu!" Tuonò il biondo interrompendola di nuovo.
"Non te lo ripeterò una seconda volta. Stammi alla larga, cazzo! Ho deciso di far finta che tu non esista, sei invitata a fare altrettanto. Addio." 
Con un gesto non troppo delicato, si liberò dalla presa della serpeverde che lo guardava..ferita.
Si Hermione Granger era ferita. Come poteva, dopo che lei gli aveva confessato non una, ma ben due volte ciò che provava per lui, trattarla in quel modo per uno stupido malinteso.
Ma non gli sarebbe corsa dietro. Lo aveva già fatto troppe volte, e quello ormai sembrava una corsia a senso unico.
Gli voltò le spalle a sua volta e andò alla ricerca di Blaise.

Draco davvero non ne poteva più. Non solo l'aveva ferito. Ma quale ferito, distrutto, devastato, ucciso.. Ma ora voleva anche dargli una cazzo di spiegazione! Lui dava importanza ai fatti, non alle parole.
E i fatti erano che stava baciando un altro, di fronte a tutta Hogwarts, mandando a far fottere tutte le belle parole della sera prima.
E ora, cosa voleva? Era venuta a dirgli che lo amava, ma che non poteva avere una relazione con un mezzosangue? Che aveva riflettuto sulle sue parole,  e che aveva deciso di lasciar perdere, vergognandosi troppo per uscire allo scoperto, e preferiva farsi vedere con un purosangue?
Non poteva permetterle di ferirlo, se possibile, ancora di più.
Prese un bicchiere e lo riempì di firewhiskey. Ripetè il gesto ancora, e ancora, e ancora. Voleva non pensare, prendersi una dannata pausa da quella tortura. E così fece. Nel giro di mezz'ora non capì più niente.

Hermione, grazie ai consigli d'oro di Blaise, riuscì a calmarsi.
Il suo migliore amico riteneva saggio far sbollire la rabbia di entrambi, e riprovare a parlare col biondo dopo qualche giorno. E se non avesse funzionato, scrivergli una lettera. O anche un semplice biglietto. Giusto per metterlo al corrente di ciò che realmente era successo, visto che lui non dava occasione a Hermione di spiegare.
Mentre ancora Hermione rifletteva sulle parole del suo migliore amico, vide Draco Malfoy completamente ubriaco, uscire barcollando dalla stanza delle necessità.
Si guardò in giro. Nessuno sembrava essersi accorto della cosa. Scosse la testa e sbuffò: se un insegnante o Gazza, lo avessero trovato in giro per i corridoi in quelle condizioni, lo avrebbero punito, o peggio, espulso.
Sbuffando nuovamente, corse dietro al biondino.

"Hermioneee!" la salutò allegro il grifondoro quando vide la serpeverde tenerlo per un braccio. Fin troppo, allegro. Pensò Hermione acida. E dalla sua reazione doveva essere DAVVERO ubriaco, visto come invece l'aveva trattata a mala pena un'ora prima.
"Draco, non dobbiamo farci vedere da nessuno." Gli disse lentamente, come se stesse parlando con un bambino. 
"Ora andiamo al tuo dormitorio" gli spiegò.
"Mmhmm e una volta arrivati al dormitorio cosa facciamo?" le chiese malizioso il biondino.
"TU ti metti a dormire. IO, me ne torno alla festa."
"No!" sbottò Draco. "Tu senza di me alla festa non ci torni."
"Me lo vorresti impedire tu?" gli chiese ironica la serpeverde. "Ripeto, tu ti metti a dormire e io torno lì."
"Così puoi baciare Krum quanto ti pare?" la voce di Draco era tagliente, ma c'era anche un'altra nota. -Dolore?- si chiese Hermione.
"Io non ho mai baciato Krum" spiegò la serpeverde cercando di mantenere la calma.
"Bugiarda." le soffiò offeso Draco. "Io vi ho visti."
"Tu hai visto un bacio. Quello che non sai, è che è stato lui a darmelo, dicendo che era un bacio d'addio, dopo che io l'ho informato che non ci saremmo visti più dato che m'interessava un altro."
"E chi è quest'altro?" chiese ingenuo il grifondoro.
"Tu, idiota! Hai già dimenticato il discorso che ti ho fatto l'altra volta?"
Draco rimase in silenzio. Hermione si chiese se al suo risveglio, il mattino dopo, avesse ricordato. Erano appena arrivati davanti il dormitorio dei Grifondoro, e dopo aver ordinato a Draco di dire la parola d'ordine, lo convinse a guidarla verso la sua stanza.
Una volta arrivati lì, Hermione si fece indicare dal biondo quale fosse il suo letto, e dopo averlo fatto sdraiare gli mise addosso una coperta e lo costrinse a bere una pozione anti-sbronza che aveva trovato sul comodino.
Draco piano piano si riprese, e senza far caso alla presenza della ragazza si addormentò. 
Hermione, incantata dall'espressione angelica che il volto di Draco aveva assunto, si concesse di rimanerlo a guardare a dormire per qualche minuto.
Evidentemente non si rese conto di essere lì da ore, invece che minuti, fin quando non fecero il loro ingresso nella stanza Ron e Harry, sorpresi di vedere la serpeverde lì.
"Tu! Cosa ci fai qui?" gli chiese Ron sprezzante.
"Ho riaccompagnato il vostro amichetto al dormitorio, visto che voi, da buoni amici che siete, non vi siete nemmeno resi conto che stava vagando ubriaco per i corridoi!" li attaccò la riccia.
"Come osi! E poi una lurida serpe come te non può aver fatto un gesto gentile, soprattutto nei confronti di Draco."
Il diretto interessato, disturbato dalle voci che sentiva, si svegliò appena in tempo per vedere la sua amata serpeverde uscire dalla sua stanza, non prima di aver sibilato:
"Pensa quello che ti pare, per quello che m'interessa".
Osservò gli amici incredulo, come per chiedere se quello che aveva visto era vero o lo aveva soltanto sognato.
A interpretare il suo sguardo fu Harry, sicuramente più sveglio di Ron, che rispose alla sua domanda muta dicendo:
"Si, la serpe era qui".
Sentendo questo, Draco si alzò di scatto e corse dietro la riccia, lasciando Harry e Ron sconvolti di quel suo gesto.

"Hermione, Hermione aspetta!" le urlò dietro uscendo di corsa dal quadro della signora grassa.
Hermione si girò di scatto, sorpresa di sentire quella voce.
Draco la raggiunse ansimando per quella veloce corsa da post-sbronza.
"E' tutto vero? O l'ho sognato? Le tue parole, quello che hai fatto..?" le chiese con il cuore in gola.
"Se ti riferisci al bacio,si. E' stato lui a farlo dopo che gli avevo detto di essere innamorata di te e di lasciarmi stare. Ed è anche vero che ti ho accompagnato fino al tuo dormitorio."
Draco, totalmente incapace di autocontrollarsi, le prese i fianchi e con uno scatto l'attirò contro il suo petto. Poi, addolcendosi, le passò le mani tra i capelli, giocando con quei boccoli che per anni aveva sognato di accarezzare.
E, con lentezza quasi straziante, le sollevò il mento e inclinando la testa, posò le sue labbra su quelle di lei.

Hermione guardava Draco come in trance. Erano anni che sognava quel gesto così semplice, e ora che stava per succedere si sentiva pietrificata.
Gli occhi incatenati a quelli limpidi di lui. Le mani appoggiate alle sue spalle larghe. Le gambe che tremavano. Il cuore che sembrava volerle uscire dal petto. Quando lui si fece ancora più vicino, e posò le labbra sulle sue, la testa le girava già, incapace di produrre un qualsiasi pensiero coerente che non riguardasse i suoi occhi color ghiaccio o le sue labbra morbide.
Hermione accarezzò le labbra calde di lui con la sua lingua, e presa da un'inspiegabile frenesia si fece strada per trovare la lingua di lui.
Draco l'aiutò nel farlo, e insieme presero ad accarezzare l'uno la lungua dell'altra con la propria,  come a tentare di sfiorarsi l'anima.
Passarono istanti, minuti, o secoli, per loro il tempo non era importante.
L'unica cosa importante ora, era il non lasciare andare l'altro.
Draco le accarezzò dolcemente la guancia, e dopo averle sorriso, senza proferir parola, la prese per la mano e la condusse dove tutto era iniziato.
Quel posto per loro era pieno di brutti ricordi, vecchi e recenti, ed era ora che questa "maledizione" finisse.
Hermione si sorprese a capire che lo stava seguendo senza fargli nessuna domanda. Si rese conto che si fidava di lui.
Arrivarono sulle sponde del Lago Nero, nell'esatto posto in cui avevano parlato la prima volta.
"E' qui che tutto è cominciato" le spiegò. "Ed è qui che voglio che finisca, per far iniziare qualcosa di più grande.
Vuoi tu, Hermione Granger, stare con me? Senza curarti di cosa possano pensare gli altri? Senza dare importanza a quello che ti hanno insegnato i tuoi genitori?  Senza pensare agli insulti che ci siamo rivolti negli ultimi anni?
Dimenticando tutto il mondo, tranne noi?"
Hermione quasi non scoppiò a piangere pe la felicità. Si era comportata da vera strega negli ultimi anni, cosa aveva fatto per meritare una seconda possibilità? Cos'aveva fatto per meritarsi quell'angelo? 
Decise che aveva tutta la vita per scoprirlo, ora l'unica cosa importante era dirgli:
"Si. Si! Voglio stare con te, solo con te, dimenticando tutto il resto.
Ti amo Draco Malfoy."
"E io amo te, Hermione Jane Granger." le sussurrò all'orecchio, abbracciandola forte.






 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: BlackRose96