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Autore: kanejvibes    05/09/2013    9 recensioni
"Non la inviterai ad uscire", dissi io.
"Oh, sì, invece", rispose Harry, sorridendo.
"No, non lo farai", insistetti, guardandolo male.
"E perché mai?", chiese.
"Perché non è il tuo tipo", la sparai lì.
"E' sexy, bionda e sexy. Certo che è il mio tipo!".
Sbuffai.
"Per fortuna tu non eri uno di quei ragazzi che pensa solo al sesso, eh!", sbottai, scuotendo la testa.
Harry sorrise.
"Vorresti approfittarne?", chiese, lanciandomi un'occhiata maliziosa.
Feci una smorfia.
"Per favore. Vuoi che ti vomiti nell'auto?".
Lui ridacchiò.
"Sei vergine, eh? Lo sospettavo. Forse è per questo che sei così acida. Un po' di sesso ti farebbe bene".
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Joan Perkinson è una ragazza normale con una vita normale: ma una vita normale si può sempre sconvolgere.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'You and I'
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 Le vuoi o no, le patatine?


Harry era tornato a casa da almeno un'ora.
L'avevo sentito e l'avevo anche visto sgattaiolare in camera sua.
Nemmeno un bacio o un salutino veloce veloce: niente di niente.
Mi stava palesemente evitando.
Bussai alla sua camera e non mi rispose nessuno, così, sbuffando, entrai comunque.
Era sdraiato sul suo letto ad ascoltare la musica con le cuffiette.
Incrociai le braccia e aspettai che si accorgesse della mia presenza.
"Oh, Jo!", esclamò, leggermente imbarazzato, togliendosi le cuffie.
"Oh, Harry", ribattei, cercando di imitare la sua voce.
"Vuoi spiegarmi che stai facendo?", borbottai, sedendomi sul letto accanto a lui.
"Niente...", disse, alzando le spalle.
Alzai un sopracciglio e lui sospirò, prendendomi per mano.
"E' per ieri sera? Per quello che ho detto?", chiesi, mentre mi stringeva fra le sue braccia.
Appoggiò la testa sulla mia spalla e poi mi baciò sulla guancia.
"No".
"Harry? Ok, lo so, ho esagerato. Dimenticatene, fai come se non fosse mai successo", dissi, voltandomi verso di lui, che aveva uno sguardo indecifrabile.
"Perché?", chiese, senza cambiare espressione.
"Perché non voglio che il nostro rapporto si rovini per due stupide parole!", esclamai, intrecciando le mie dita con le sue.
Ci giocò per un po', poi mi prese il viso fra le mani.
"Non sono stupide. Sono importanti", sussurrò, serio.
"Lo so, ma...tu non hai detto niente e io sto impazzendo".
Harry mi sorrise e mi lasciò un veloce bacio a stampo, poi continuò con una scia di baci lungo la guancia.
"Ti dirò una cosa: sono un coglione, perché avrei dovuto dirti che ti amo ancora prima che me lo dicessi tu. Avrei dovuto essere coraggioso, come lo sei stata tu", sussurrò al mio orecchio.
"Ma ti dirò anche un'altra cosa, anzi, te la ripeterò all'infinito: ti amo, ti amo, ti amo, ti amo e...posso continuare ancora per molto, lo sai, vero?", riprese, guardandomi negli occhi.
Sorrisi e mi scoprii a piangere.
"No, no, non fare così", disse, asciugandomi le lacrime con il pollice.
Lo abbracciai forte, facendolo cadere sul letto e lui si mise a ridere.
Rimasi sdraiata sul suo petto a fissare quel ragazzo perfetto, mentre mi accarezzava i capelli.
Se quello era il Paradiso, volevo morire, all'istante.
"E' tardi. Dovresti andare a dormire", commentò dopo un po', lanciando uno sguardo alla sua sveglia sul comodino.
"No, voglio stare un altro po' con te", mi lamentai, facendo il labbruccio.
Sorrise e mi accarezzò la guancia.
"E' ora di andare a nanna, piccoletta", sussurrò, baciandomi sul naso.
Annuii e gli misi un finto broncio.
"Beh, potresti dormire qui", propose, visto che non smettevo di guardarlo male.
Sorrisi, soddisfatta della sua idea, ma poi sbuffai.
"E se mia madre venisse in camera mia e non mi trovasse nel mio letto?".
"Giusto, non ci avevo pensato...ma potrebbe essere l'ora di fare una chiamata alla tua sorellina", riprese, sorridendomi.
Annuii e mi alzai dal letto.
"Sei un genio! La chiamo subito!", esclamai, andando in camera mia.


Dopo aver telefonato a mia sorella e aver lasciato aperta- come lei aveva richiesto -la finestra della mia stanza, tornai in camera di Harry.
Avevo indossato una camicia da notte di pizzo bianco molto corta.
"Ho rubato delle patatine dalla dispen-", si interruppe quando mi vide e rimase a fissarmi.
Oddio.
"Dove hai lasciato il pigiamino rosa?", riprese, cercando di rimediare alla sua reazione.
"Lo preferivi?", chiesi, ridacchiando, mentre mi sedevo sul letto.
Lui mi rivolse un sorrisetto divertito e aprì il suo armadio.
Ne tirò fuori una camicia bianca e si tolse la maglietta.
Rimasi piacevolmente colpita dal suo corpo e mi scoprii a mordermi il labbro inferiore.
Smisi subito quando si voltò verso di me, anche se avrei continuato volentieri, data la meraviglia che mi ritrovavo davanti.
Venne verso di me e mi lanciò la camicia: la afferrai, confusa.
"Adoro quella camicia da notte, ma voglio che ti metta quella".
Corrugai ancora di più la fronte, se possibile.
Sorrise.
"Voglio che tu abbia qualcosa di mio addosso", spiegò, fermandosi davanti a me.
Ok, il mio cervello non elaborava più un bel niente.
Ed ero tipo: agli ordini, signore.
Feci per togliermi la camicia da notte, ma lui mi fermò.
"Posso?", chiese, sfiorando i lembi del vestito e così anche le mie cosce.
Oddio, sì, fai quello che ti pare, pensai.
Schiusi leggermente la bocca per dire qualcosa, ma non ne uscì fuori un bel niente.
"Lo prendo per un 'sì'", sussurrò.
Perché continuava a sussurrare in quel modo?
La sua voce mi stava facendo impazzire.
Tutto mi stava facendo impazzire.
Mugolai appena quando le dita di Harry sfiorarono di nuovo la mia pelle. Poi, più in fretta di quanto avessi sperato, rimasi in intimo.
Inizialmente nemmeno me ne ero resa conto, da quanto ero presa dagli occhi verdi e profondi di Harry, che erano fissi nei miei, e quando me ne accorsi, arrossii come non mai e cercai di coprirmi con le braccia.
"Ehi, va tutto bene. Sei bellissima", sussurrò di nuovo lui, accarezzandomi i fianchi.
Non ero tanto sicura di esserlo, ma le sue parole riuscirono a calmarmi, almeno un po'.
Lo osservai prendere la sua camicia e sbottonarla.
Poi tornò a guardarmi e me la mise, agganciando lentamente bottone per bottone.
Vedendomi totalmente immobile, mi schioccò un bacio sulle labbra.
"Tutto ok?", chiese, scrutandomi attentamente.
Annuii e cercai di tornare in me.
Lui mi sorrise e afferrò la mia camicia da notte, dal letto.
"Questa era davvero carina, ma volevo una scusa per vederti in intimo", disse, ridacchiando.
Lo guardai male.
"Ah, sì? Pervertito!", esclamai, alzandomi per strappargli di mano la camicia da notte.
Ridacchiò di nuovo e gli misi le braccia intorno al collo.
"Adesso dovrà pagare", sussurrai, soffiandogli sulle labbra.
Alzò un sopracciglio.
"Non ne sarei tanto sicura se fossi in te", commentò, afferrandomi per i fianchi e buttandomi sul letto.
Iniziò a farmi il solletico, di nuovo.
"No! No!", urlai, ridendo.
Mi tappò velocemente la bocca e si voltò verso la porta.
"Ma sei pazza? Rischi che mia madre venga a vedere che succede!", sussurrò, preoccupato, liberandomi la bocca.
Sorrisi e osservai i suoi lineamenti, sfiorando il suo viso con un dito.
"Sei perfetto...", sussurrai.
Di tutta risposta, mi baciò.
Poi si sdraiò accanto a me e voltò la testa per guardarmi.
"Allora, le vuoi o no, le patatine?", chiese, tirando fuori il pacchetto.

 


Finalmente Jo è feliceeeeeeeee, povera ragazza, sempre triste se no. Harry le ha detto che la ama e stanno bene insieme, almeno per ora.
 Che ne pensate del capitolo? A me piace. Abbastanza.
Ringrazio chi segue la mia storia, siete davvero fantastici.
Sì, lo so che sono ripetitiva, ma non smetterò mai di ringraziarvi.
Tanto love,
Vale. :)

P.S. Oggi esce 'this is us', chi va a vederlo?
 


 

Ci stava anche una gif di Harry haskjgf
 




 E guardate che ho trovato hassgkasjfgfh, la perfezione:
 
  
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