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Autore: you are nineteen    06/09/2013    3 recensioni
ATTENZIONE: LA STORIA NON E' INVENTATA DA ME. E' SOLO LA TRADUZIONE IN ITALIANO DELL'ORIGINALE.
Mallory non si aspettava di trovarsi in una situazione in cui, ogni giorno, si svegliava chiedendosi cosa gli sarebbe successo. E’ possibile per lei iniziare a fidarsi del suo aggressore?
E l'incontro di un nuovo ragazzo potrebbe fargli dimenticare il suo oscuro passato?
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Urlai e corsi fuori, non facendo caso alla pioggia fredda che mi stava bagnando e corsi verso il negozio di alimentari. Camminai oltre il reparto di verdure e andai verso lo scaffale dei giornali. Guardai tutti i giornali e riviste in fretta, notando che quasi tutti parlavano di me ed Harry. Lasciai cadere la rivista che avevo in mano, i miei occhi si spalancarono quando molte persone iniziarono ad indicarmi e sussurrare qualcosa.

Un microfono fu spinto verso la mia faccia e alcuni flash si accesero, mi stavano accecando. “Mallory, perché sei tornata con Harry?” “La Sindrome di Stoccolma ha già fatto effetto su di te?” “Che cosa ti ha fatto?” domande e dichiarazioni dolorose mi sono state dette. Mi spinsi oltre la piccola folla, ignorandoli.

“Deve essere mentalmente instabile per voler stare ancora con lui.” Un piccolo e semplice sussurro entrò nelle mie orecchie. Mi girai di scatto vedendo un adolescente sussurrarlo alle sue amiche.

Quelle parole mi ferirono. “Lasciami stare! E’ la mia vita!” le urlai.

Feci una semi-corsa fuori il supermercato, correndo verso casa. Una familiare Range Rover era parcheggiata nel mio vialetto. Mi misi accanto alla macchina, battendo ripetutamente la mano sul finestrino della macchina di Harry.

Aprì rapidamente il finestrino, sorridendo, con quelle fossette che mi hanno fatta sciogliere. “Ciao” sorrise.

Sentii gli angoli della mia bocca alzarsi leggermente ma mi costrinsi a rimandarli giù. “Hai. Sai… che…” strinsi i denti per non gridare. Quando ci potrebbe essere un lieto fine per noi? Cercai di mantenere la calma, ma… vaffanculo. “Siamo su tutti i giornali del Regno Unito!”

Il suo sorriso scomparve e fu sostituito a un cipiglio. “C-cosa?” balbettò, aprì la portiera ed uscì dalla macchina.

Eravamo ormai fradici, la pioggia cadeva su di noi, stavamo congelando, ma non ci importava. “H-Harry, che cosa dobbiamo fare?” gridai con orrore, già immaginando mia mamma e il resto del Regno Unito. “Tutti sono contro il nostro rapporto… mia mamma, i miei amici, tutti!”

“Non lo so.”

Prese le mie spalle, cercando di confortarmi. Non potevo lasciare che il dolore fresco che iniziava a tagliare di nuovo il mio cuore tornasse. Non c’era modo che noi potessimo stare insieme. Non potevo lasciarmi cadere per lui, ma l’avevo già fatto. Sono caduta duramente. Le lacrime scendevano giù dalla mia faccia, mescolandosi con l’acqua fredda che sbatteva su di me. Potevo lasciare Harry arrivare al mio cuore. Dovevo fermare il dolore. Dare fine all’agonia. Arrestare il tormento. “Non toccarmi!” gridai, la nostalgia dei nostri primi giorni insieme tremava nella mia mente.

Sentii il panico risalire nel mio cervello, facendomi impazzire. “Stai lontano da me! Hai reso i miei giorni un inferno!” sapevo che non era vero, ma era così vero allo stesso tempo. Senza di lui, niente di tutto questo sarebbe successo. Non avrei mai voluto essere rapita, non avrei avuto il mio primo bacio, e la maggior parte di tutto… non mi sarei mai innamorata.

Il dolore balenò nei suoi occhi verdi brillavano sia per le lacrime che per la pioggia. Ma potevo dire che lui sapeva che qualcosa come questo sarebbe successo. Certo che sarebbe successo. Lui stava tremando adesso.

“T-tu n-non mi hai m-mai amato.” Urlò, nuove lacrime si riversavano sulle sue guance.

“N-no. Non lo farò mai più. Non posso.” I singhiozzi attraversarono il mio corpo. Non volevo fargli del male, ma probabilmente la cosa migliore.

Lui si staccò dalla mio abbraccio quando tremante cercai di abbracciarlo e confortarlo. Borbottò qualcosa e andò verso la sua macchina, allontanandosi velocemente. Rimasi li in stato di shock, cadendo a terra in un mucchio inutile. Piansi per un buon quarto d’ora più o meno, sul freddo e bagnato terreno, tremando per tutto il tempo.

Tremante andai verso il portico. Armeggiai con le mie chiavi, facendole cadere due volte, finalmente aprii la porta con le mani tremanti. Chiusi velocemente la porta dietro di me.

Il mio cellulare squillo improvvisamente, facendomi sobbalzare. Corsi verso esso. Controllai e con disappunto vidi che era mia mamma, non Harry.

Risposi: “Mamma?”

Mi preparai, chiudendo gli occhi e appoggiandomi pesantemente sul muro e affondando a terra. " Ho appena letto il giornale e-" schiacciai subito 'fine' sul mio cellulare, non in grado di tollerare la sua ramanzina in questo momento .

Andai in cucina, aprii violentemente il frigo e presi una birra. Scendeva lungo la mia gola e portava via il dolore. Finii altre due bottiglie, prima di cadere in un mucchio, tremando e completamente giù di morale.

Mi svegliai di soprassalto, a causa del incubo che stavo facendo. Gemetti, la mia testa pulsava a causa di tutto l’alcol che avevo bevuto prima. Guardai l’orologio della cucina, erano le quattro e un quarto.

Aprii l’armadietto dei medicinali e mandai giù alcune Tylonels e un bicchiere d’acqua, inciampando in qualcosa che era a terra nella mia stanza e cadendo sul letto. Non riuscii a dormire a causa della sbornia e del dolore alla testa. Guardai distrattamente in giro per la mia stanza per cercare di fare qualcosa a quest’ora della mattina.

I miei occhi si spostarono sul ipod che era sul pavimento in legno, completamente dimenticato. Sospirai e lo raccolsi, accendendo e sentendo della vecchia musica. Avevo completamente ignorato la musica in quegli anni che Harry è stato in carcere, quindi molte delle canzoni erano vecchie, ma mi hanno fornito un po’ di conforto. Stavo canticchiando leggermente la canzone, prendendomi nelle parole, quando una triste storia d’amore venne su, facendomi irrigidire.
Stavo per spegnerlo ma qualcosa mi fermò. Forze era la semplice, ma emozionante sintonia che fece cadere delle lacrime dai miei occhi. O il testo. Chiusi gli occhi, e singhiozzai silenziosamente con la faccia immersa nel cuscino, cercando conforto in esso.

Le tue dita sulla mia pelle
Le palme ondeggiano nel vento
Immagini

Mi hai cantato delle ninna nanne spagnole
La più dolce tristezza dei tuo occhi
Trucco intelligente

Non voglio più vederti infelice
Ho pensato che volessi lo stesso per me

Addio, mio quasi amante
Addio, mio sogno senza speranza
Sto cercando di non pensarti
Non puoi semplicemente lasciarmi stare?
Così a lungo, mio sfortunato romanticismo
La mia schiena è rivolta verso di te
Dovevo capire che mi avresti fatto male al cuore
I quasi amanti lo fanno sempre

Abbiamo camminato lungo una strada affollata
Hai preso la mia mano e ballato con me
Immagini

E quando te ne sei andato hai baciato le mie labbra
Mi hai detto che non avresti mai dimenticato quelle immagini, no

Non voglio più vederti infelice
Pensavo tu volessi lo stesso per me

Addio, mio quasi amante
Addio, mio sogno senza speranza
Sto cercando di non pensarti
Non puoi semplicemente lasciarmi stare?
Così a lungo, mio sfortunato romanticismo
La mia schiena è rivolta verso di te
Dovevo capire che mi avresti fatto male al cuore
I quasi amanti lo fanno sempre

Non riesco ad andare a mare
Non riesco a guidare per le strade di notte
Non riesco a svegliarmi la mattina
Senza di te nella mia mente
Quindi te ne sei andato ed io sono ossessionato
E scommetto che tu stai più che bene
Era così facile
Camminare dentro e fuori la mia testa?

Addio, mio quasi amante
Addio, mio sogno senza speranza
Sto cercando di non pensarti
Non puoi semplicemente lasciarmi stare?
Così a lungo, mio sfortunato romanticismo
La mia schiena è rivolta verso di te
Dovevo capire che mi avresti fatto male al cuore
I quasi amanti lo fanno sempre

Il testo è stato cantato dolcemente, pieno di passione. Era così ironico come la situazione della mia attuale vita si assomigliasse così tanto ad una canzone. Ma non riesco a gestire la cosa; le mie emozioni correvano veloci, le mie tempie pulsavano, e per di più singhiozzavo come un bambino. Impulsivamente, gettai l’ipod contro il muro, facendo rumore. Sì, sono abbastanza sicura di star impazzendo.

Ho sentito che i miei pensieri si riempivano di nuovo di Harry. Ho immaginato la sua voce roca che mi canticchiava dolcemente qualcosa cercando di farmi dormire, potevo già sentire le mie palpebre cedere. Una nuova ondata di dolore mi tagliò e cercai di spingere lontano quei pensieri.

Accesi il cellulare per vedere se c’era qualche messaggio o qualche chiamata da Harry, ma trovai solo diversi messaggi e chiamate da parte di mia madre. Sospirai e lessi alcuni di 122 messaggio lasciati da mia madre. Accidenti, quella donna è fastidiosa!

-MALLORY!

-LO SAPEVI CHE SEI SU TUTTI I NOTIZIARI?

-COME PUOI AMARLO?

-COSA TI HA FATTO?

-TI HA RAPITO, PER L’AMOR DI DIO!

-TI PROIBISCO DI VEDERLO DI NUOVO!

-MI IMPORTA DI TE!

-RISPONDI

-NON STO SCHERZANDO, RISPONDI SUBITO, MALLORY

-STO LETTERALMENTE PER VENIRE DA TE E AMMAZZARTI!!

-RISPONDI!

Sospirai e ignorai i messaggi. Non avevo dubbi che mia mamma avrebbe fatto irruzione in casa mia, così saltai subito in piedi un pò troppo veloce e sussultai quando le mie tempie pulsanti urlavano in agonia. Afferrai lentamente una grande borsa e cominciai a riempirla di abbiti, accessori e trucchi.

Stavo per uscire da questo inferno. Anche se per un paio di giorni. Ma dovevo sfuggire ai continui ricordi che chiamavano il dolore della perdita del mio amore, e mia madre.

 
***
 
Scusate il ritardo, ma solo oggi ho avuto il tempo di tradurre.
Lo so il capitolo è molto triste e purtroppo per voi non ho letto i seguenti quindi non so dirvi se si incontreranno di nuovo. Adesso scappo, buonanotte.
Scusate se ci sono errori ma non l’ho riletto. Xx
Ps. Ho iniziato a scrivere i primi capitoli della mia storia.
  
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