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Autore: Cami_Chan    06/09/2013    0 recensioni
Lei, che deve lavorare per mantenersi una casa. Lui, che ha tutto ma che vorrebbe andarsene. A entrambi però, manca l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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6 mesi dopo..

 

bipp bipp bipp-

La solita sveglia. Ore: 12.00. Stella guaiva, pretendendo di essere portata al parco.... Francesca si buttò giù di peso dal letto.. cCn gli occhi chiusi si vestì, si lavò la faccia e mise il guinzaglio alla cagnolona, dopodichè si limitò a farsi trascinare da lei fino al parchetto sotto casa, dove ogni mattina faceva I suoi bisogni... “povera Stella” pensò, accarezzandole il testone. Da quando aveva perso il lavoro(tempo di crisi, e lei era la più giovane, quindi la prima ad andarsene) e aveva trovato un posto come cameriera al Night, riusciva a portarla fuori solo due volte al giorno, mezzogiorno e sera. Per forza, lavorava dalle 9 di sera alle 6 del giorno dopo... Non riusciva ad alzarsi prima di quell'ora. Odiava quel posto, pieno di ragazzi ubriachi, soprattutto il sabato e il venerdì notte, odiava il fatto di dover indossare sempre shorts e canottiera attillata.. Ma daltronde doveva pur mangiare, in qualche modo.. Stella la distolse dai suoi pensieri, facendole le feste “ domenica ti porto ancora a correre in campagna, promesso” le sussurrò, abbracciandola” adesso andiamo a mangiare la pappa”.

 

Dopo pranzo, Francesca si sedette in terrazzo, sul pavimento, a fumarsi una sigaretta, come al solito... Da dove si trovava a volte vedeva Drenn, il rastaman poco più che ventenne che abitava nella casa di fronte... si salutavano, a volte, come bravi vicini, si raccontavano le solite cose.. ma la maggior parte delle volte ognuno si faceva gli affari suoi. Quel giorno però, drenn, appena la vide, la salutò con entusiasmo.

“ Bella franci! Ascoltami bene. Oggi è il mio compleanno e quindi stasera farò una mega festa qui da me. Si farà casino, quindi immagino che essendo la tua casa attaccata praticamente alla mia non chiuderai occhio.. e bhe mi stavo scervellando per risolvere questo spiacevole inconveniente -poi non dire che non sono un bravo vicino- e mi è arrivata l'idea geniale. Sei invitata anche tu! Il martedì sera non lavori giusto? Perfetto allora no?” tirò il fiato e aspettò la risposta. Francesca fissò il ragazzo... I capelli dread legati a caso in una coda, la faccia rotanda, un sorriso a trentadue denti...Le ricordò il protagonista di un cartone animato giapponese.. Naruto.. “è uguale a Naruto” pensò. “un bambinone che vuole solo divertirsi.. ma quando crescerà.. comunque.. accetto o non accetto accetto o non accetto accetto o non accetto...” “allora? Che ne pensi” “... accetto! Però che vergogna non conoscerò nessuno!” ma il ragazzo era già sparito dietro le tendine della finestra.

 

La musica a palla si sentiva di già anche nella doccia.. ed erano solo le otto di sera.. francesca pensò che era meglio presentarsi sul tardi, nel pieno della festa: così nessuno avrebbe badato troppo a lei, nella confusione. Alle 11 si decise a uscire di casa. Aveva optato per indossare pantaloncini di jeans, una canottiera color cipria semitrasparente e leggera,molto scollata, che però rivelava solo il top attillato e ricamato che aveva indossato sotto di essa, dello stesso colore, con inserti di pizzo e perline. ”molto chic e retrò, sexy ma senza mostrare quasi nulla... eheheh” pensò soddisfatta. Le converse bianche con il plateau sdrammatizzavano il tutto, dandole un'aria molto anni 70... Uno strano accostamento che però le piaceva molto.. eEoi l'aveva letto anche su cosmopolitan. Le converse vanno bene con tutto. Per il trucco, usò un mascara nero, per tingere le sue ciglia bionde, e un po' di rossetto picchiettato sulle labbra, per metterle in risalto. Non era molto esperta in fatto di make up ma.. niente male.

Attraversò il cortile e si trovò davanti alla porta semiaperta della casa di Drenn... ne uscivano dei suoni assordanti. “Che razza di musica” disse tra sè e sè. Entrò. Fu travolta da un orda di ragazzi che ballavano con I bicchieri in mano, si setivano risate ovunque e la musica era più forte che mai. Drenn, in fondo alla sala, la vide entrare e si precipitò da lei. Le mi se un braccio inorno alle spalle e la trascinò fuori dalla pista. Con la coda dell'occhio Francesca vide due ragazze che tiravano di coca su un comodino. I ragazzi fumavano tranquillamente in casa, c'era odore di tabacco e di marjuana. “macciaoooo Franci! Allora cosa ti porto da bere? Vodcaredbull? Birra?” “un vodcaredbull va bene.. grazie..” dovevano quasi urlare per sentirsi . Il ragazzo si allontanò a prendere il drink.. Quando tornò c'erano dei ragazzi con lui.. “Franci ecco tieni.. Questi sono dei ragazzi che dovresti proprio conoscere.. Non guardarmi così.. Allora lui è Alberto, Niccolò e Chris.. Ragazzi questa è Franci la mia vicina di casa” Francesca li squadrò uno per uno. Alberto,aveva sicuramente più di trent'anni. Niccolò sorrideva come un ebete, strafatto... Chris... le ricordava qualcuno.. “Piacere, Francesca..mi offrite una sigaretta?” “ Certo Franci ma andiamo gù che qui c'è troppo casino ok?” aveva risposto Chris “ok!” Abbandonarono gli altri e scesero in cortile. Si sedettero davanti alla porta, con due wiston blue tra le labbra. Francesca buttò giù un sorso di vodca redbull “cazzo! Ma quanto mel'ha caricato? Scommetto che si è dimenticato la redbull.. questa è vodca liscia!” “uh, fa provare.. si effettivamente” Francesca lo osservò un po' meglio, alla luce della luna.. Un bel ragazzo.. Biondo e abbronzato “ mi ricordi qualcuno...” disse piano. Chris ridacchiò “ tel'avevo detto che ci saremmo rivisti” “oddio aspetta... Christian.. Parker??” “ eeeeh già. Mi daresti un'altro sorso di vodca?” “ ma.. non sembri quasi tu! Sei ingrassato?” il ragazzò quasi sputò quello che stava bevendo “COMEE?” Francesca capì di aver fatto una gaffe .“Cioè.. Non hai più le guance scavate.. E gli occhi rossi...E non ti tremano le mani.” “Sono pulito Franci.. Tel'avevo detto che ne avevo bisogno.. Non è stato facile ma.. Basta con la coca. Sono stato bravo?” aggiunse con un sorriso ironico. Francesca scoppiò a ridere, la vodca stava facendo effetto. “Bravissimo direi! Complimenti! Ma come facevi a sapere che ci saremmo rivisti?” “ Sono un indovino.” Francesca si piegava in due dalle risa “ Dai basta.. mi fai morire così.. stai serio” “ok... Devi sapere che Drenn è uno dei miei migliori amici e di conseguenza la sua casa è anche la mia casa, semplicemente. Strano che non ti abbia mai visto prima... Solitamente prima di andare in comunità ero sempre da lui. Mi sarei accorto di te. Voglio dire.. sei una bella ragazza” “ ma io lavoravo eh! Non come te che sei mantenuto.” I pensieri le si confondevano nella mente, ora. “ Aspetta.. cos'è che hai detto?” “che prima di andare in comunità ero sempre qui” “..lo pensi davvero? Cioè anche io ti avrei visto.. e anchio sono sempre qui cioè ci abito! ” Francesca sia alzò in piedi “Vieni dai andiamo in pista yu-huuu” e si fiondò in mezzo al mucchio.. Sentiva cento mani che la sfioravano, prendeva colpi a destra e a manca ma non smetteva di scatenarsi.. Poi sentì una risata famigliare e si trovò stretta da un ragazzo biondo, anch' esso famigliare.. e a quel punto non capiva più niente, ma quando sentì che le sue labbra sfioravano le sue , si abbandonò a quel contatto prima di perdere I sensi.


Spero che anche il secondo capitolo vi sia piaciuto.. fatemi sapere che ne pensate! un abbraccio <3

 

 

  
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