Dopo qualche giorno si sentiva meglio, forse anche grazie a Itachi che tutti i giorni lo portava davanti a quella scultura.
Tutte le volte gli diceva che in quel modo si sarebbe sentito meglio al più presto.
Rimaneva affascinato da quella statua colossale.
Non sapeva perchè, ma gli incuteva timore.
Un timore che non sapeva spiegare nemmeno a se stesso.
Lasciò perdere e rinunciò a pensare ad una possibile risposta.

Ora riusciva a camminare autonomemente anche se ogni tanto doveva appoggiarsi al muro.
La ragazza dai capelli color zaffiro gli portava tutti i giorni del cibo e lo accudiva come una madre.
Iniziava a piacergli quella ragazza era simpatica anche se un po' costrittiva.
Infatti quando lui tentava di alzarsi lei glielo impediva dicendogli che non stava ancora bene.
Ci fece l'abitudine.
Quel giorno aspettò che arrivasse Itachi ma non lo vide.
Chiese alla ragazza dove fosse ma lei non ne aveva la minima idea.
Questa cosa un po' gli scocciava perchè quel giorno visto che si sentiva meglio avrebbe iniziato il suo allenamento.
Si rigirò svogliatamente nel letto e poi decise di alzarsi tra i mugolii della ragazza che cercava di impedirglielo.
<< no! devi rimanere a letto.....ti prego...non sei ancora guarito e poi dove vuoi andare? >>
Y: ti prego solo questa volta....
La ragazza cedette.
<< va bene solo per questa volta....e solo perchè sono buona. >>
Gli diede una mano ad alzarsi.
Poi lui andò nell'ingresso da solo.
Si sedette sul divanetto in attesa.
Sentì un rumore di acqua provenire dal giardino.
Si alzò e andò lentamente alla porta.
Uscì nel giardino e barcollando seguì il rumore.
Arrivò fino ad una specie di canneto.
Vi girò attorno.
Il rumore era sempre più forte.
Vide un mantello nero piegato per terra con accanto un paio di pantaloni neri, delle scarpe e una maglia a rete anch'essa nera.
Alzò lo sguardo e vide che c'era un piccolo laghetto, o meglio una piccola sorgente termale.
E all'interno c'era.....Itachi intento a rilassarsi con la testa poggiata al bordo.
Il moro se ne accorse e voltatosi verso di lui, sul suo viso si dipinse un sorrisino malizioso.
I: eccoti Yosuke...ti aspettavo.
Y: a-ah...e-ehm...
I: bhè? Che aspetti un invito? Spogliati e entra nell'acqua.....muoviti.
Era una specie di ordine.
Che Yosuke però eseguì senza fiatare.
Poggiò i suoi abiti per terra assieme alle scarpe.
Si immerse nell'acqua con il volto rosso.
Itachi si accorse del suo imbarazzo.
Yosuke si sedette dalla parte opposta del suo maestro.
Itachi per un po' aspettò ma poi gli si avvicinò lentamente.
Y: It-Itachi-s-sensei....c-cosa fate? I: perchè non posso stare accanto al mio allievo?
Una sua mano si mosse indisturbata.
Yosuke si sentì afferrare una mano saldamente.
Itachi lo tirò a se e lo abbracciò.
Y: sensei...m-mi lasci...
I: non si disubbidisce agli ordini del sensei Yosuke....
Disse al suo orecchio.
Yosuke si fece ancora più rosso di prima.
Puntò le sue mani al petto di Itachi cercando di allontanarsi.
L'altro per ripicca lo strinse ancora di più.
Le sue mani gli carezzavano la schiena dolcemente.
Yosuke ebbe un brivido al solo pensare a quello che poteva succedere.
Itachi lo baciò violentemente.
Yosuke si ritirò di scatto.
I: perchè fai così? Che c'è, non ti piaccio più?
Allentò la stretta in modo che il ragazzo potesse almeno respirare.
Y: no! Non è vero sensei...lei...ehm ecco ...lei mi piace...però....n-non so qui....ci possono...vedere t-tutti...
Itachi lo guardò silenzioso.
Yosuke tremava leggermente.
I: Non mi interessa se ci vedono.
Lo stupì.
Y: s-sensei.....
Itachi gli leccò il petto avidamente.
Il ragazzo dai capelli argentati sussultò.
L'Uchiha si abbassò sempre di più mentre gli apriva le gambe distendendolo sul bordo.
Si appropriò del suo sesso succhiandolo intensamente.
Yosuke gridò ma la sua voce venne soffocata da un gemito che uscì dalla sua gola prorompente.
Itachi gli leccò l'interno coscia dando dei piccoli morsetti.
L'altro gli prese la testa cercando di allontanarla ma Itachi un po' sdegnato della sua reazione afferrò l'erezione del ragazzo con una mano saggiando la pelle e la sua durezza.
I: fai tanto il timido e il riservato ma alla fine sei eccitato forse anche più di me....
Lo guardò dal basso.
Yosuke si mise a sedere.
Y: smettila.....non sei divertente.
I: ah no? Secondo me sei così chiuso perchè non ne sei capace....
Aveva un aria di sfida negli occhi.
Yosuke digrignò i denti
Y: vedremo.....
Prese il moro per le spalle e lo sbattè nel vero senso della parola per terra.
Itachi fece un ghigno soddisfatto.
I: adesso si che mi piaci Yosuke.
Il ragazzo prese il sesso dell'Uchiha in bocca leccandolo per intero.
Itachi gettò la testa all'indietro in segno di piacere.
Yosuke si scostò leggermente quando Itachi venne leccando la sua erezione avidamente.
Y: bhè che ne dici?
Disse in tono di superiorità.
I: non male....
Lo mise sotto di se e lo baciò in modo avventato.
Yosuke lo accolse quasi come una parte di se stesso.
Itachi mise un dito nell'apertura del ragazzo dagli occhi gialli.
Yosuke rimase immobile e socchiudendo gli occhi.
Ne aggiunse un altro.
Si abbassò con la testa e lo penetrò superficialmente con la lingua lubrificando l'entrata.
Y: n-no....I-Itachi...s-sensei la smetta la p-prego....
I: la parte più bella deve ancora arrivare.
Si ridistese su Yosuke.
I: sei pronto?
Y: s-si....
Chiuse gli occhi avvinghiandosi alla schiena di Itachi.
L'Uchiha entrò in lui vigorosamente.
Spinse un paio di volte.
Yosuke era immobile e tremava ancora abbracciato a Itachi che lo stringeva forte a se.
I: dai piccolo....in fondo è piacevole non trovi?
Y: si....
Sorrise.
Anche Itachi sorrise ma non il suo solito sorrisino beffardo, uno sincero.
Yosuke lo baciò per imprimere quel momento nella sua mente.
Itachi venne nuovamente e Yosuke lo stesso sul suo stomaco.
Una goccia di sudore bollente percorse il volto di Yosuke e Itachi la leccò via prontamente.
I: non sei per niente male......

Quella sera si ridistese sul letto indolenzito e con la costola rotta che gli pulsava.
Chiuse lentamente gli occhi ma qualcuno lo chiamò sottovoce.
I: Yosuke...svegliati....
Y: Itachi-sensei...mmmnhh.....
I: vienti stanotte dormi con me lei ha detto che va bene.
Yosuke non se lo fece ripetere e si lasciò portare in braccio nella stanza del moro.
In un altro letto della stanza si intravedeva nell'omnra la schiena di un'enorme figura girata di spalle.
I: non lasciarti intimorire quando Kisame dorme niente lo può svegliare...non ci sentirà.
Rise beffardo.
Y: la prego stanotte mi faccia dormire sono stanco....
Lo guardò nel modo più convincente possibile.
I:....va bene Yosuke ma solo stanotte....
Lo fissò malizioso e Yosuke lo ringraziò con un bacio delicato sulle labbra.
Si distesero sul letto e Yosuke si accoccolò sotto Itachi riscaldato dal suo abbraccio.
Itachi gli leccò una guancia sussurrandogli
I: domani ci aspetta un lungo addestramento.