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Autore: willbefree    06/09/2013    4 recensioni
"D'ora in avanti ti seguirò d'ovunque, star te lo prometto" mi disse.
Quel "ovunque" però mi lasciava libera di viaggiare nel mio piccolo mondo in cui io mi rifugiavo.
Quel mondo che io chiamavo "tunnel bianco", il mio tunnel bianco dove ogni cosa prendeva forma grazie alla mia immaginazione.
Lui non era la mia immaginazione.
Non faceva parte delle mie fantasie.
Lui era vero, più vero che mai.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Un meraviglioso risveglio. 


Un cellulare suonò e vibrò sul comodino cadendo giù per terra svegliandomi da quel meraviglioso sonno.

Aprii gli occhi debolmente.
Sentivo il riccioli di Harry che mi solleticavano il collo e la sua fronte poggiata leggermente più sotto sulla mia schiena nuda.

"Posizione strana" pensai. 

Tentai di scivolare fuori dal letto ma le sue braccia forti mi bloccarono prontamente e un suono simile ad un grugnito uscì dalle labbra di Harry.
Mosse la fronte e lasciò dei baci lungo tutta la mia spina dorsale arrivando al collo.

- Buongiorno dolcezza - mi sussurrò all'orecchio con la voce roca impastata dal sonno.

Inspirò profondamente il profumo dei miei capelli e mi girai verso di lui.

- Buongiorno tesoro - dissi baciandolo dolcemente.
- Dove credevi di andare prima? - mi chiese sbadigliando.

Mi abbracciò portandomi sopra di lui e facendomi stendere sul suo corpo.

- Volevo mettermi almeno l'intimo addosso - risposi dandogli un altro bacio.
- Sei perfetta anche così - sentii un pizzico di malizia nel tono della sua voce che mi fece sorridere.

Le sue dita affusolate accarezzarono la mia schiena nuda provocandomi tanti brividi causati dal contrasto della sua mano calda a contatto della mia pelle fredda posandosi quasi imperecettibilmente sul mio sedere.

Incominciò a darmi ripetuti baci a stampo come a volermi convincere di restare nel letto con lui.

- Sai che è caduto il tuo cellulare dal comodino? - dissi accarezzandogli i ricci scompigliati cambiando discorso.
- Mmmh tu sei meglio di un cellulare - ammise - tu sei comoda - si leccò le labbra - il tuo petto è comodo - si aprì in un sorriso malizioso.
- È inutile che usi certe perifrasi per parlare del mio seno - sussurrai accennando una risata.

Mi alzai dal suo corpo.
Fece una smorfia quasi offesa.
Mi mostrò poi il labbro inferiore accompagnato da degli occhioni teneri.

Sorrisi ripensando al nostro primo incontro, prima che diventasse famoso.

Il nostro primo incontro...

"Mamma devo per forza prenderlo io il pane?" sbuffai al telefono.
"Già che sei di strada prendilo tu no?! Poi lì dove sei ora c'è un panificio buonissimo dove lavora la mia amica Barbara!" sembrò quasi entusiasta.
"Ah Barbara..." sussurrai ricordandomi tutte le volte che quella signora di mezza età era venuta a prendere il thè a casa nostra riempiendo la mia testa di episodi passati, discorsi ma soprattutto di parole.

Assorta nei ricordi che avevo dell'amica di mia madre, non mi accorsi che lei aveva chiuso la chiamata.
Sbuffai.

Entrai nel panificio facendo suonare un campanellino situato appena sopra l'angolo della porta.
Mi girai verso il bancone studiando i diversi tipi di pane, inspirai profondamente l'odore degli sfilatini caldi appena usciti dal forno.

Spostai lo sguardo verso il ragazzo riccioluto dietro al bancone che mi stava fissando sorridente.
Contraccambiai il sorriso gentilmente e sentii le guance andare a fuoco non per il caldo che c'era lì dentro.

"Salve" mi salutò lui imbarazzato.
"C-ciao" balbettai leggermente.

Avrà avuto sedici anni come me o un anno di più.

Mi mordicchiai i labbro inferiore.
"Potrei avere due di quelle" indicai un tipo di pane lungo "baguette" dissi incerta sul nome specifico.

Lui annuì sorridendomi ancora e mostrandomi due dolci fossette ai lati della bocca.

"Le serve altro signorina?" mi chiese cordialmente trattandomi come una porcellana.
"No grazie" arrossii.

Girai lo sguardo verso un muffin al cioccolato decorato perfettamente, con una precisione quasi maniacale.

"Tenta anche te?" mi chiese lui ridendo leggermente ed io annuii sorridendo "l'ho fatto io" mi confessò con una certa soddisfazione personale.
"Complimenti, è bellissimo e sembra buono dall'aspetto" gli dissi sinceramente e lui arrossì ringraziandomi.

Ci furono qualche minuti di silenzio in cui trovai particolarmente interessanti le scarpe che indossavo.

"Lo vuoi?" i suoi occhi si illuminarono mostrando un colore tra il verde e l'azzurro.

Tentennai guardando i soldi che avevo nel portafogli.

"Ohw non si preoccupi dei soldi!" si sbrigò a dire sventolando le mani "lo consideri come un..." lasciò la frase in sospeso.

Mi persi nei suoi occhi bellissimi pendendo dalle sue labbra.

"Regalo" mi disse quasi in un sussurro porgendomi il dolce.

Tentennai ancora ma poi lui mi mostrò il labbro inferiore facendomi degli occhi teneri.
Non potei non accettare e sorrisi mostrando quanto più graditudine verso quel ragazzo.

"Mi faccia sapere se le piace la prossima volta che viene" si raccomandò entusiasto.
"Ehy dammi del tu" lo avvisai "sono Jennifer" gli porsi la mano.
"Harry" rispose stringendola sorridente.


Certe cose non cambieranno mai.

I suoi modo infantili e tremendamente dolci.
I suoi modi sensuali e tremendamente affas
cinanti.

I suoi modi erano la fine del mondo.
Lui era la fine del mondo. 


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Premetto scusandomi del ritardo con cui ho postato.
Allora...che ne pensate?
Un po' piccolo, son d'accordo.
Lasciatemi una recensione per farmi sapere un vostro parere :)

Al prossimo capitolo!


-willbefree

 
   
 
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