Entrò di corso al San Mungo, si fermò davanti alla Medimaga che stava a quella che i babbani chiamavano reception e urlò – C’è un ferito, è molto grave e gli serve aiuto urgentemente – Dov’è? – le chiese la Medimaga – L’ho lasciato fuori – rispose con il respiro ancora affannoso – Forza, andiamo – disse guardando gli altri Medimaghi.
Uscirono tutti di corsa e si inginocchiarono di fianco al ferito, il sangue continuava a uscire da un taglio sulla testa e, nonostante Hermione avesse interrotto il fiotto per un paio di minuti, si vedeva che lo stato di Draco stava peggiorando velocemente.
Dopo una manciata di minuti il capo dei Medimaghi si rivolse alla ragazza – Mi dispiace, non c’è più niente da fare, portalo a casa e fagli vivere i suoi ultimi minuti in pace – disse tristemente.
A Hermione vennero gli occhi lucidi e le lacrime cominciarono a uscire copiosamente.
- D’accordo – rispose quando la crisi finì.
Poggiò una mano sul braccio di Draco e si smaterializzò a casa sua, non voleva portarlo al Manor, troppa tristezza e morte c’erano in quella casa.
Grazie ad un Wingardium Leviosa lo appoggiò delicatamente sul letto della stanza che una volta era quella dei suoi genitori e adesso era la stanza degli ospiti.
Prese un panno bagnato e cominciò a tamponargli la ferita alla testa, ricominciò a piangere, non riusciva a sopportare l’idea di perdere qualcun altro, anche se questo era Malfoy.
Continuò a tamponare la ferita e in quel momento Malfoy mosse il braccio – Do… -provò – Dov-ve sono? – ritentò – Calmo, sei a casa mia, ti sto curando, ti ho trovato ferito a Diagon Alley e non potevo lasciarti lì – gli spiegò Hermione ancora con le lacrime agli occhi.
Lui non diede segno di averla sentita e piombò di nuovo in un lungo sonno.
La riccia si alzò e andò a prepararsi qualcosa da mangiare e poi andò a letto.
Draco continuò a dormire per un paio di giorni e poi alternò una dormiveglia in cui era abbastanza cosciente a lunghe ore di sonno.
- Uhm.. i medici del San Mungo avevano detto che sarebbe… sì insomma morto entro un paio d’ore e invece sembra migliorare di giorno in giorno – rifletteva ad alta voce Hermione mentre si preparava per andare a lavorare al Ministero.
Uscì di casa e si smaterializzò nei bagni dai quali sarebbe poi entrata nel Ministero vero e proprio.
Prese l’ascensore e arrivò al suo reparto, era la direttrice del reparto per l’Uso Improprio Della Magia.
La giornata trascorse tranquilla, senza eventi particolari e Hermione pensò spesso a Draco e decise che prima di tornare a casa sarebbe passata in libreria per trovare un libro in cui trovare le ricette per delle pozioni che avrebbero potuto aiutare il suo “ospite”.
Quindi dopo il lavoro si recò al Ghirigoro e comprò un libro intitolato “Pozioni per ogni evenienza”.
Tornò a casa e preparò la pozione per fermare il sangue che da parecchi giorni continuava imperterrito a uscire dalle ferite del biondo.
- Chi l’avrebbe mai detto che un giorno ci saremmo trovati in questa situazione eh furetto? – chiese Hermione al ragazzo con un leggero sorriso, si sentiva meglio adesso che aveva trovato un modo per aiutarlo e gli fece ingerire la pozione, all’istante il sangue smise di uscire e il biondo aprì gli occhi.