Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Miss Isabelle Davenant    13/03/2008    1 recensioni
Dopo tutto quello che le aveva fatto, dopo tutto quello che le aveva detto perché non poteva fare a meno di provare gratitudine nei confronti di quell’uomo disonesto..... Forse perché tra le sue braccia si sentiva sicura,lontana da qualsiasi pericolo, o forse perché l’improvvisa vicinanza le confondeva le idee ma non doveva essergli grata,no, lei lo odiava, lo odiava con tutta se stessa ne era certa, eppure….. Miss Isabelle Davenant, una giovane nobile combina guai ha certamente un modo tutto suo di vedere le cose, la sua vita cambierà radicalmente quando per destino o per casualità incontrerà il brillante Jack Sparrow,riuscirà con il suo fare fuori dal comune e le trovate originali a far perdere la pazienza al leggendario capitano ?... -MI pareva di averti lasciata da tutt’altra parte- il capitano con il solito fare baldanzoso la costrinse a voltarsi -Il luogo era infestato da organismi vegetali pericolosi- ma che arrogante distogliere lo sguardo offesa era il minimo che potesse fare -Alghe assassine mi è stato riferito, una piaga non è vero?! Mi duole dirtelo cara ma sembra che fortunatamente attacchino sole le donne che portano il nome di Isabelle- perché nessuno le credeva, che ottusi, un giorno si sarebbero accorti di quanto erano vere le sue parole, per il momento era meglio cambiare discorso Una fan fiction che alterna momenti di puro romanticismo a divertenti,drammatici ad avventurosi BUONA LETTURA
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota dell’autore: grazie davvero per le recensioni, hihihi per me è davvero importante ricevere giudizi e consigli……sono pronta ad ascoltarli per migliorare…………..sono contenta che vi piaccia…..ci speravo tanto……vediamo si questo è il continuo di POTC3……cotinuare da dove ci aveva lasciato il film…..mi sembrava la scelta più sicura…..Isabelle come vedrete man mano, nonostante la belezza non è una ragazza perfetta anzi fondamentalmente è un disastro, bisogna comprenderla lei era abituata a vivere nella pigrizia e nel lusso quindi diciamo che non è abituata ad arrangiarsi.

Purtroppo il suo passato non è dei migliori, ma comunque sia non ha vissuto male nella villa dei Davenant , il terribile Justin, per non dire di peggio, non voleva assolutamente sposarla, però confidando nell’ingenuità di una fanciulla che non conosceva il mondo sperava di raggirarla con la scusa del matrimonio, davvero infame.

Per quanto riguarda le descrizioni e le riflessioni……………………..me ne rendo conto, non mi sono impegnata più di tanto…waaaaaaaaa..ormai il primo capitolo l’avevo scritto e inserire qua e la pensieri voleva dire stravolgerlo spero di riuscire a rimediare questa mia mancanza nei prossimi capitoli hihihi

GRAZIE ANCORA…………..

 

 

CAPITOLO SECONDO

UNA NUOVA VITA

 

Non doveva essere poi così difficile bastava solo avere molta, molta pazienza; isabelle cercava di sciogliere il nodo senza farsi notare dai due uomini che dovevano sorvegliarla.
Le braccia erano bloccate sotto una massa non indifferente di corde ma le permettevano comunque di fare piccoli movimenti con le mani.
Ancora poco, c’era quasi, sentiva esaltata quel groviglio ruvido cedere sotto la sua determinazione
-ah!....perfetto- sussurrò, era stata davvero brava quasi quanto una scioglitrice di nodi professionista e ora le serviva solo un diversivo per completare il suo ingegnoso piano
-SIGNORI…………..SIGNORI, una nave ci viene addosso, ODDIO è enorme!- ma che razza di grido spaventato doveva essere quello, si, se ne rendeva conto non era mai stata una brava attrice, più che altro non ne aveva mai avuto l’occasione, ma confidava nel suo impegno.
- ATTENZIONE …..- concentrò tutta la disperazione che poteva nello sguardo inchiodato verso l’orizzonte e funzionò,le due guardie voltandosi preoccupate cominciarono a cercare un veliero invisibile
-Ma cosa ?, signorina qui non c’è nessuna nav…- uno dei due si rivolse offeso ad una corda afflosciata sul ponte.
-MA…ma …..ma…ma…dov’è?-
- ho come l’impressione che sia sparita- azzardò l’altro – mai sentito parlare di smaterializzazione improvvisa, potrebbe essere una strega in realtà- con occhio esperto cominciò a perlustrare la zona del misfatto
-Taci, ci è sfuggita……………….CAPITANO!……..CAPITANO!-no era una cosa del tutto impossibile, una donna li aveva fregati.
Isabelle stava per avere una crisi di nervi mentre tentava istericamente di far scendere in mare una scialuppa, perché diavolo i pirati dovevano complicarsi la vita con tutti quei cordami a suo avviso una misera cordicella era più che sufficiente per sostenere il peso di una piccola imbarcazione
-accidenti, accidenti,accidenti - non aveva molto tempo, il suo tentativo di fuga stava per fallire miseramente
-Isabelle giusto?- con un tuffo al cuore si bloccò, beccata
-sei davvero gentile a controllare il corretto funzionamento delle mie scialuppe- Jack la osservava divertito dall’alto della sua nave
-hehehe……allora se permettete io continuerei nel mio nobile intento- la giovane tornò a trafficare con le corde
-gioia, non per infierire ma se continui così non riuscirai mai a toccare l’acqua e anche nel fortunato caso in cui tu ci riesca e io ne dubito fortemente, non faresti molta strada dal momento che sei sprovvista di remi-
-Come?.......io…..la scialuppa …..i remi?- dava per scontato la presenza dei remi così non aveva controllato, non che avesse seriamente intenzione di usarli, per qualche strano motivo si era illusa che le scialuppe funzionassero da sole.
-Hai intenzione di passare li tutto il viaggio e in tal caso non avrei nulla in contrario o preferisci che ti mostri il nuovo alloggio ? - che disastro, alzò lo sguardo vergognandosi terribilmente
-se non vi spiace opterei per il nuovo alloggio- si sollevò ,pronta per essere issata a bordo, ma dal capitano non giunse nessun aiuto, dannazione doveva pure arrampicarsi da sola.
-Certo che mi dispiace- sogghignò mentre la guardava fare movimenti del tutto inutili nel tentativo di raggiungere il ponte.
Isabelle non vantava un passato da arrampicatrice provetta e il legno umido di certo non l’aiutava,nonostante la determinazione, non poteva resistere a lungo avvinghiata al parapetto.
le mani scivolavano e l'acqua diventava di attimo in attimo più minacciosa,presto sarebbe caduta in mare se lo sentiva, terrorizzata dal suo infelice stato scrutò disperata il capitano -Un…..un aiuto?- tutto sommato le andò bene, un istante dopo la sua richiesta due forti braccia la salvarono dal mare.
Jack se la mise allegramente in spalla, non era quello il genere di aiuto che si aspettava
-METTETEMI GIU’ VILE MALEDUCATO, E’ INAUDITO SO’ CAMMINARE DA SOLA-Profondamente offesa la fanciulla si dimenava scalciando e tirando pugni mentre Jack la portava verso una vecchia porta, non si era mai sentita tanto debole in vita sua, odiava quell’uomo insensibile lo odiava con tutta se stessa.
Raggiunta la meta Jack decise di rimetterla a terra, ma nemmeno il ponte ,nuovamente sotto i suoi piedi, riuscì a farla rinsavire dalla profonda indignazione che l'aveva colpita e per tutta risposta continuò ad insultarlo e colpirlo almeno fino a quando un forte odore di rum muffa e alghe arrivò alle sue narici
ma cosa diavolo....
-Ecco miss Isabelle, qua sotto c’è la stanza, sono certo che sarà di tuo gradimento- la giovane si sporse titubante oltre la porta per osservare il posto che le era stato assegnato ma riusciva a vedere solo buio , buio e buio
-dopo di lei…. Capitano- nonostante lo sforzo usato per apparire sicura di se la voce usciva comunque strozzata
-prima le donne- sembrava che neanche il capitano morisse dalla voglia di andare la sotto
-insisto- questa volta puntò i piedi decisa a non continuare la visita se non al seguito di Jack
La situazione stava decisamente precipitando e bisognava porre rimedio così senza indugio il capitano le afferrò il braccio per poi accompagnarla personalmente verso una cella incrostata.

-se ignori la muffa non è poi così male gioia- Jack scrutò divertito il visino offeso dalla giovane

-…………io ti avrei fatta dormire con me nella cabina ma tu non vuoi collaborare….- un rumore metallico e Isabelle si ritrovò chiusa nella vecchia gabbia

-preferisco la muffa capitano- piena di rabbia decise di lasciarsi cadere sulla branda malandata che aveva a disposizione,non era mai stata in un posto tanto squallido e la cosa non le piaceva affatto

-Ironicamente parlando……meglio così figliola-l'uomo senza troppi complimenti si portò verso l'uscita. Fosse stato per lei l'avrebbe volentieri lasciato andare, non sopportava quelle conversazioni inutili, ma per sua sfortuna un brontolio sommesso proveniente dal suo stamaco le ricordò qualcosa di molto, molto importante

-Signor....Jack…Sparrow..- improvvisamente consapevole della propria debolezza decise di chiamarlo disperata, non pensava che i morsi della fame potessero essere tanto dolorosi,ora che ci faceva caso non sapeva neanche quanto tempo fosse passato dall’ultima volta che aveva mangiato decentemente

-Signor Capitan Jack Sparrow –il capitano la corresse gesticolando offeso ma si fermò comunque pronto per ascoltarla

-hem…- era difficile ammettere una debolezza del genere ma d’altro canto aveva un assoluto bisogno di energie…non poteva fare altro… – non so per quanto tempo sia rimasta in mare…………ma………ma……….ma……. –

-…suvvia Isabelle datti una mossa- perché il capitano doveva essere così insensibile insomma quello era un discorso delicato, lo guardò implorante per qualche istante

-purtroppo ho sete…e….. sono affamata- tirò un sospiro di sollievo, ora il peggio poteva considerarsi passato

-mi sembra giusto- jack sorrise divertito dalla difficoltà con la quale la giovane aveva formulato il bisogno,doveva assecondarla più che altro per evitare lamenti fastidiosi e inutili

Rapidamente sparì dalla sua visuale per poi tornare poco dopo con una brocca e una sorta di pagnotta rafferma

-Non abituarti gioia la prossima volta dovrai guadagnarteli- passò i viveri attraverso le sbarre e la giovane, dimenticando per un istante le buone maniere, li afferrò famelica

Ma che diavolo aveva contro le donne, neanche si conoscevano e già pretendeva di detestarla, Isabelle guardò con disappunto la coperta logora e umida sulla quale si era nuovamente seduta per mangiare,doveva essere completamente folle,senza alcun dubbio,d’altro canto che importanza poteva avere tanto lei ricambiava pienamente il suo sentimento

Allegro e soddisfatto il capitano riemerse dalle profondità della stiva traballando pericolosamente, quello stato d’animo non convinse il signor Gibbs, era suo preciso compito bloccare sul nascere qualsiasi cosa avesse in mente e quindi lo chiamò preoccupato
-Jack non penso sia saggio trattarla così, finirà per dare più problemi di quanti non ne abbia già dati-
-bazzecole!-non voleva neanche ascoltarlo
-Ora le è venuto il pallino della fuga, ma credo che se non l’avessi trattata così a questo punto sarebbe tranquilla sul ponte a contare i pesci, dove pensi che possa andare una giovane donna ricercata -
-vuoi farle compagnia Gibbs?.... per colpa di quella dannata Isabelle il rum è ancora lontano,............ mannaggia!-

----------------------------------------------------------------------------------------

Ultimamente le pareva di passare un po’ troppo tempo incatenata, legata, imprigionata se quella doveva essere libertà preferiva di gran lunga la vita nella villa dei Davenant, dove erano finiti gli specchi, le spazzole, i domestici e ancora i domestici, intorno a lei regnava incontrastato solo il sudiciume.
Passò in rassegna per la terza volta la gabbia in cui era stata rinchiusa ; A giudicare dallo stato di corrosione non doveva essere così robusta come sembrava, si trattava solo di trovare il punto giusto e poi….
CRICK
Trovato, fece qualche passo indietro fino a toccare la parete con la schiena e si lanciò con tutto il suo peso contro le sbarre
Il ferro arrugginito cedette facendola cadere in una poltiglia scura
Non voleva neanche sapere cosa fosse quello che aveva appena toccato ,bastava la sensazione di viscido a terrorizzarla
Rimuovere l'accaduto ecco cosa doveva fare,con un po’ di fatica raggiunse la scala e salì in fretta, impaziente di trovare la porta dalla quale era entrata.
E finalmente eccola,piccola e chiusa incombeva su di lei privandola della libertà quindi,per rimediare,allungò una mano nel tentativo di aprirla
Qualcosa però non funzionò come invece avrebbe dovuto, la maniglia era bloccata, decisamente bloccata, forse si trattava di un suo errore ci voleva più violenza; Senza pensarci si accanì con forza contro il pomello malandato
-Oddio- invece di cedere quell’ingrato decise di vendicarsi staccandosi di qualche centimetro con la serratura al seguito
-no no no…..maniglia cara….torna al tuo posto…..non fare così-bastò un ultimo lieve tocco per farla cadere rumorosamente a terra
-dannazione …..che sfortuna- Isabelle era quel che si dice una donna colta e sapeva quindi che una porta si può chiamare porta quando c’è una maniglia che ne permette l’apertura di conseguenza senza maniglia quella non era più una porta e lei non poteva uscire
In quel preciso istante un movimento sospetto alle spalle interruppe i suoi pensieri contorti facendola rabbrividire, pietrificata non osava voltarsi era quasi certa di sapere chi fosse l’artefice del movimento
-APRITE..APRITE….LO SAPEVO CHE PRIMA O POI SAREBBE SUCCESSO …….. APRITE …….LE ALGHE ASSASSINE-
Urlava disperata battendo le mani contro il legno duro nella speranza che qualcuno si accorgesse della sua presenza
Le sue grida avevano infatti attirato l’attenzione di parecchi uomini e tra questi c’era anche il signor Gibbs che preoccupato si ingegnò per liberarla
Non appena socchiuse la porta Isabelle si catapultò fuori ancora ansimante
-miss Isabelle stà bene?- si aspettava di trovarla ferita o comunque ammaccata ma a prima vista sembrava sana
-Io la sotto non ci torno- disse guardando storto la stiva
-Ma cosa è successo?- se Jack Sparrow veniva a sapere che l’aveva liberata per un motivo futile il prossimo a finire rinchiuso era lui
-alghe assassine-era profondamente convinta di quello che aveva appena detto
-Alghe assassine ?...e cosa diavolo sono?- sapeva molto di presa in giro,non esistevano delle alghe assassine
La giovane ignorò la sua domanda, non aveva tempo da perdere in spiegazioni doveva allontanarsi il più velocemente possibile da li
-hem….signore ……..nel caso in cui il capitano dovesse chiedersi per quale motivo la maniglia interna non sia più al suo posto……..-
Fece una pausa per essere certa che Gibbs la stesse ascoltando, ovviamente pendeva dalle sue labbra confuso
-Si è rotta da sola!- senza aspettare la reazione dell’uomo se ne andò tranquillamente verso la prua della nave
-Signorina il capitano non vuole che lei giri ……-vinto dall'amarezza si vide costretto a rinunciare, oramai era fuori dalla sua portata perché nessuno lo ascoltava mai

----------------------------------------------------------------------------------------

Che noia, dopo un po’ che lo osservavi anche il mare diventava monotono, Isabelle appoggiata al parapetto guardava l’orizzonte con una mano sotto il mento
-MI pareva di averti lasciata da tutt’altra parte- il capitano con il solito fare baldanzoso la costrinse a voltarsi
-Il luogo era infestato da organismi vegetali pericolosi- ma che arrogante distogliere lo sguardo offesa era il minimo che potesse fare
-Alghe assassine mi è stato riferito, una piaga non è vero?! Mi duole dirtelo figliola ma sembra che fortunatamente attacchino sole le donne che portano il nome di Isabelle- perché nessuno le credeva, che ottusi, un giorno si sarebbero accorti di quanto erano vere le sue parole, per il momento era meglio cambiare discorso
-Di grazia dove siamo diretti?- fino a qualche istante prima la destinazione era stata l’ultimo dei suoi problemi ma ora che obbiettivamente non aveva più nulla da fare la curiosità aveva cominciato a divorarla.
-Tortuga tesoro!- sorrideva esaltato – non manca molto ormai-
-T…Tortuga, quella Tortuga?- cominciava a sentirsi vagamente preoccupata, aveva letto cose oscene su quel posto
-si…precisamente…quella Tortuga figliola….-la guardò di sottecchi avvicinandosi un poco alla sua persona
-non mi pare un posto raccomandabile-sorpresa si mise a cercare con lo sguardo gli occhi di Jack, magari stava solo bleffando per stuzzicare la sua rabbia
-Se la metti in questi termini non si può neanche considerare quel che si dice raccomandabile viaggiare come unica donna a bordo di un nave pirata- il ragionamento non faceva un piega
-è diverso…….e comunque non ho avuto molta scelta- decisamente non stava bleffando,si andava a Tortuga
-e non l’avrai neanche ora…….ma se permetti vorrei in ogni caso sapere perché hai deciso di vagare per i mari su un pezzo di legno…perdonami gioia ma l’imbarcazione scelta non è delle migliori- era chiaro che voleva scoprire qualcosa in più sulla sua sorte,forse era il caso di informarlo,tanto la situazione non poteva peggiorare,ormai aveva perso anche l'ultimo briciolo di dignità con la storia delle alghe assassine
-Mi hanno accusata di pirateria- suonava strano anche alle sue orecchie, che assurdità
-Senza offesa…..ma non hai come dire l’aspetto di un pirata-il capitano sogghignò osservandola
-L’offesa ci sarebbe nel caso opposto…….io sono una Davenant non un pirata- Davenant, con un nome così altisonante non poteva essere altro che…..
-Una nobile?!- lo sguardo di Jack si rabbuiò- mi chiedo solo quanto ci vorrà prima che il tuo prode fidanzato ci trovi pronto a dare la vita pur di salvarti- sembrava che alludesse a qualcosa successo tempo prima del loro incontro,ma questa era solo una sua supposizione,aveva capito una sola cosa del capitano.....era impossibile capirlo e poi doveva ammettere che lei stessa ultimamente tendeva ad essere alquanto visionaria
-io…………….non sono promessa- anche i suoi pensieri volarono al passato e alla felicità mancata,si immaginò felice in una grande casa con abiti eleganti e al fianco di Justin ma quel sogno ormai lontano venne interrotto provvidenzialmente dal buon Jack Sparrow
-chissà perché ma la cosa non mi stupisce ?!- il capitano aveva improvvisamente deciso di tornare del solito umore e quindi per chiudere in bellezza quell'atto di generosità si mise a contemplarla sarcastico
Isabelle lo fissò per una frazione di secondo,stava decisamente prendendosi troppe libertà, ancora una frecciatina del genere e non avrebbe risposto delle sue azioni
-Per sua informazione ho avuto una miriade di uomini io…….non può nemmeno immaginare quanti-e questa frase da dove le era uscita ? si ,doveva essere così, le sue labbra si erano mosse ma lei non aveva parlato
-buon per te gioia- accidenti allora l’aveva detto sul serio,che vergogna doveva assolutamente ribaltare la situazione
-E io mi chiedo perché lei si dia arie da gran capitano anche se è al comando di una carcassa……-
-questa non è la mia nave!................la mia nave è grande ed è nera…..con le vele nere comprendi?-
La giovane non sapeva se crederci o meno ma seguiva rapita i gesti del capitano – Ah davvero?-
-si…gioia ………completamente nera-
-e dove sarebbe questa nave completamente nera?- Jack si guardò intorno con aria innocente
-tecnicamente………………..l’ho perduta-
-è impossibile perdere una nave – che bugiardo quel Jack Sparrow
- è successo, quindi vuol dire che se una nave dimentica di essere nave diventa perdibile e in quanto tale l’ho perduta –
-Hum-Non era impossibile perdere una nave...il problema era decisamente un altro.... era impossibile mantenere una conversazione decente con quell’uomo così scocciata tornò a dedicarsi al mare
I momenti in cui regnavano pace e tranquillità erano i più pericolosi specialmente se non c’era altro da fare che importunare una bella donna, e tutti sapevano quanto il capitano fosse sensibile alle belle donne ; per non smentirsi neanche quella volta allungò un braccio senza farsi notare per poi cingere la spalla di Isabelle
-NON MI TOCCHI……..non ha alcuna speranza con me- Isabelle si allontanò stizzita di qualche metro
Jack non rispose subito, ma quando si decise a parlare fece sussultare Isabelle
-Dimostramelo-
-Dimostr……..- che cosa aveva in mente…….
-Baciami- gli occhi del capitano indugiarono un po’ troppo sul corpo della giovane mentre un sorriso si allargava sulla sua bocca
-COSA AVETE DETTO??- Isabelle strabuzzò gli occhi confusa
-Baciami! Se è vero quello che hai detto poco fa, con tutti gli uomini che hai avuto, non dovrebbe essere problematico un bacio innocente- dubitava fortemente che quello potesse essere un bacio innocente perché si era lasciata scappare una bugia così triste
-se non vuoi potrei anche dedurre che sei una bugiarda comprendi?- sapeva bene come ottenere quello che voleva e lei non aveva intenzione di dargliela vinta facilmente così mosse alcuni passi decisi verso quel terribile imbroglione;
in pochi attimi si ritrovò davanti, lo sentiva vicino dannatamente vicino sollevò il viso strizzando gli occhi se ne andava della sua parola un sacrificio doveva pure compierlo
Con le labbra a pochi millimetri da quelle del capitano però si bloccò
-Io non devo dimostrarle niente!-
-No?-lo sentiva ridere, irritante ecco una parola che lo descriveva perfettamente
-NO!- aprì gli occhi guardandolo con aria di sfida prima di dargli le spalle
-Lei dice che non ho l’aspetto di un pirata…………..benissimo……vedrà di cosa sono capace!-
e se ne andò a grandi passi lasciandolo solo.

----------------------------------------------------------------------------------------

Barbossa era seduto comodamente nella sua cabina,il cappello piumato abbandonato sulla scrivania , lo sguardo assente,pensava avvilito al piano da lui architettato;
Non era andato come aveva previsto e questo lo irritava terribilmente impedendogli di svolgere i consueti compititi degni di un capitano
Quel Jack Sparrow, che scocciatura, ricordava perfettamente il momento della triste scoperta, l’ira che aveva provato in quell’istante, non poteva lasciare la questione irrisolta l’avrebbe ritrovato, questa era la sua unica certezza.
Si, l’avrebbe ritrovato, ma non per vendetta o rancore, il suo movente era l’ambizione, anche lui desiderava ardentemente quello che Jack cercava e l’unico modo per arrivarci al momento non era più in suo possesso
-maledetto!- i suoi occhi indugiarono sulla cartina che aveva davanti , in particolare sul buco che portava nel mezzo, come diavolo aveva fatto e soprattutto dove era finito poi …….
Ci vollero due tonfi secchi per riportarlo al presente, qualcuno aveva bussato e lui doveva rispondere
-cosa succede?!- era convinto di aver intuito l’identità del disturbatore più che altro sperava che fosse lui, lo aspettava da giorni
La porta si aprì cigolando e un uomo alto quanto magro si fermò sulla soglia fissandolo timido con il suo unico occhio.
-Raghetti..............finalmente-il capitano lo trafisse con uno sguardo carico di aspettativa – che notizie mi porti?-
-Nessuna traccia di Jack Sparrow………capitano……non è passato dal luogo in cui mi avete mandato-
Barbossa era perplesso, non poteva credere che Jack Sparrow avesse rinunciato alla fonte dell’eterna giovinezza, non era nella sua indole
-Impossibile-
-Se fosse passato lo saprei di certo,sono rimasto inchiodato buono, buono sulla scialuppa come mi avete ordinato-
Parte della rotta che jack doveva seguire la conosceva anche lui, era già stato in quei luoghi dannati e il punto d’osservazione in cui aveva mandato Raghetti era infallibile, a meno che……
-A meno che qualcosa non l’abbia ritardato – attorno a questa flebile speranza costruì rapidamente una nuova strategia, era una soluzione che aveva sempre avuto davanti agli occhi, semplice e perfetta
-Se non abbiamo modo di seguirlo possiamo sempre precederlo- quell’idea proprio non gli dispiaceva, la mappa sarebbe presto tornata nelle sue mani, se lo sentiva
Con un gesto elegante si rimise il cappello e uscì dalla cabina con al seguito un Raghetti che non osava proferir parola
-UOMINI….- la voce di Brbossa tuonò profonda catturando l’attenzione della ciurma
-VENTO ALLE VELE……….FACCIAMO ROTTA VERSO NORD…..-
In pochi attimi ,la veloce Perla Nera tornò a volare sul mare, tutto era perfetto, Jack Sparrow non l’avrebbe fatta franca anche quella volta .
L’eco di un’ultima risata crudele e la Perla era già sparita all'orizzonte
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Miss Isabelle Davenant