Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Chexemille    07/09/2013    2 recensioni
La vita della giovane Bridgit cambia improvvisamente quando il giorno del suo 16° compleanno comincia a fare strani sogni.
Ogni sera è sempre lo stesso, tanto che inizia a convincersi che più che un sogni siano vere e proprie visioni.
Una voce continua a ripeterle di stare in guardia mentre due occhi rossi la osservano minacciosi nell'oscurità.
Incomincia per lei la ricerca della sua vera identità scoprendo così di appartenere ad un mondo diverso a quello in cui è stata allevata.
Sarà costretta a scappare continuamente per mettersi in salvo e durante la sua fuga incontrerà nuovi e validi alleati.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


TRANSIZIONE

POV PETER
 
Era da tanto che non lo facevo, speravo di non aver perso il mio tocco magico.
Non che le sorti dell’uomo mi toccassero di persona, ma in un certo senso avevo verso di lui
un debito di riconoscenza per ciò che avevano fatto per Val e Kyra.                   
Fortunatamente sistemare qualche vertebra non era il compito più difficile che avessi affrontato finora.                                                  
Bastarono pochi secondi per rimediare e poi l’uomo desiderava fortemente vivere.
Ma guarirlo non fu l’unica cosa che feci, giacché c’ero pensai bene di dare un’occhiatina ai ricordi dell’uomo.
Kyra gli aveva riferito di non conoscere nulla del suo passato, eppure le persone che l’avevano allevata
dovevano aver notato per forza qualcosa fuori dal comune in lei? Mi dissi scrutando nella mente dell’uomo.
Scoprì che si chiamava Paul. Ora almeno poteva smettere di pensare a lui come all’uomo, pensai.
Inoltre scoprii che non erano gli umani sprovveduti che credevamo.
Avevano capito quasi subito chi fosse Kyra, per quanto la faccenda potesse apparire inconcepibile.
Proprio per questo avevano fatto tutto quello che gli era parso indispensabile per proteggerla.
Non sapendo a chi rivolgersi siccome erano convinti che lei fosse ormai sola, l’avevano tenuta nascosta a tutti,
isolata dal mondo, prigioniera del suo oscuro segreto. Appena terminai, sollevai Paul da terra e mi avviai verso l’ingresso.
Restai qualche minuto in attesa, la porta era spalancata, ma io non potevo entrare.
Kyra mi invitò ad entrare eppure non riuscire a varcare quella stramaledetta soglia.
C’era un solo motivo per quello che capitava. La trasformazione stava iniziando finalmente. 
Feci un colpetto di tosse per attirare l’attenzione di Kyra e Vale appena si voltarono verso di me gli dissi:
-Se tu Kyra gentilmente potessi chiedere a tua madre di invitarmi ad entrare te ne sarei grato.
Comincia ad essere
pesante-  aggiunsi facendo un cenno della testa verso Paul.  

-Entra pure- mi disse Kyra ancora allo oscuro di quanto stava avvenendo dentro di lei.

-Mi dispiace ma il tuo invito non è più valido, ho bisogno che sia
Virginia ad invitarmi-
 dissi guardando Val in modo eloquente.

-Mamma per favore di a Peter di entrare- chiese lei alla madre.
La donna guardò prima la figlia, poi Val  e infine puntò lo sguardo su di me che tenevo in braccio il marito.
Vidi il suo sguardo farsi più attento, come se all’improvviso avesse colto una verità finora nascosta.
Abbassò il capo sconsolata pregandomi di entrare.                       
Allora capii che lei sapeva cosa eravamo io e Val.                     
Probabilmente aspettava da quindici anni quel momento.                          
Il giorno in cui qualcuno si fosse presentato alla loro porta per riprendersi Kyra.
Forse non avevano solo cercato di proteggerla, realizzai  in un istante, volevano anche tenerla nascosta da noi.
Temevano di perdere quella che ormai consideravano loro figlia.                          
Entrai e adagiai Paul sul divano del salone, poi accostandomi a Val gli sussurrai all’orecchio che dovevamo parlare.

-Che c’è?- mi chiese allarmato dai miei modi riservati.

-Non qui- suggerii portandolo in un’altra stanza.                                  
Abbassai la maniglia della prima porta che vidi, era uno studio notai dando una veloce occhiata in giro.
Non ero molto interessato al posto, anzi non vedevo l’ora di andarmene da lì.

-Qui va bene?- chiese fissandomi accigliato-

-È Perfetto! Loro lo sanno- riferii senza troppi giri di parole.  

-Che cosa?-  domandò Val che non si era ancora accorto di nulla.
Non so se dipendesse dall’emozione di aver ritrovato la sorellina  
persa quindici anni prima o perché era in ansia per quanto stava avvenendo.

-Sanno chi siamo, sanno chi è Kyra e credo che la madre abbia capito
perché siamo qui stasera-
 gli confidai a bassa voce, volendo evitare che orecchie indiscrete ascoltassero la nostra conversazione.

-E allora? Meglio così, almeno capiranno perché deve venire con noi.
Sono la sua famiglia, il solo che può aiutarla quando la trasformazione comincerà -
dichiarò Val
con una risolutezza che non gli avevo mai visto fino a quel momento.
Kyra era la sua sorellina, l’unica vera famiglia che gli rimanesse e Val non avrebbe più
permesso a nessuno di tenerli lontani.  Di questo io era assolutamente certo, ci avrei scommesso i miei splendidi canini.

-A proposito di trasformazione… temo sia già in corso.
Forse prima eri un po’ scosso e non lo hai notato,
ma il suo invito non…-
gli stavo raccontando prima che mi interrompesse.

-È vero non ci avevo fatto caso.
Ma allora dobbiamo portarla subito via, prima che faccia qualcosa
per cui si odierà per tutta la vita-
disse tornando in salone.

-Dobbiamo andare!- annunciò prendendo Kyra per un braccio     
- non resta più molto tempo-  aggiunse preoccupato che succedesse il peggio.

-Lei non viene da nessuna parte con voi!- Dichiarò Virginia impugnando il fucile del marito.
Chissà quando lo aveva recuperato mi chiesi fissando la canna puntata alla mia testa.

-Non può impedirmi di portarla via, lei mi appartiene- rispose Val facendosi attento.
Non voleva ripetere la scena di pochi minuti prima, però neppure desiderava prendersi una pallottola,
potevo leggerglielo chiaramente in viso. Se anche noi vampiri non fossimo capaci di leggere i pensieri,
conoscevo troppo bene il mio amico per sbagliarmi.
Difatti la sua espressione gridava a chiare lettere: “col cavolo che mi faccio sparare!”

-Si che posso, lei non è un oggetto.
È mia figlia… e tu non la porterai via-
garantì la donna decisa a difendere i suoi diritti di madre.

-Tu sei una povera pazza, neppure immagini a cosa andresti incontro.
Abbassa quel fucile, lasciaci andare e nessuno si farà male-
promise Val spingendo Kyra verso l’uscio.

-Ti ho detto di lasciarla!- ripetè la donna togliendo la sicura del fucile.

-No mamma…ti prego non sparare- intervenne Kyra divisa tra il fratello e coloro che aveva sempre creduto i suoi veri genitori.

-Kyra ascoltami-  cominciò a dire Val prendendola per le spalle    
-non puoi più rimanere qui, non solo perché ti stanno cercando,
ma perché tra poco la trasformazione sarà ultimata e avrai bisogno di nutrirti-
 rivelò fissandola intensamente.                    
Kyra colse al volo il senso delle sue parole, provò ad obbiettare che si sbagliava, lei si sentiva quella di sempre.

-Oh ma insomma ragazzina, smettila di fare l’ostinata e ascolta chi ne sa più di te- le dissi stufo di quelle inutili chiacchiere.
 
-Nessuno ha chiesto la tua opinione!- mi rispose acida.

-Ascoltami attentamente ragazzina, rischio il collo schierandomi dalla vostra parte,
per cui il minimo che puoi fare e dare retta a noi grandi-
le gridai stufo del suo atteggiamento di superiorità. 
Lei mi guardò a bocca aperta, stupita dal mio tono furioso, subito dopo si voltò verso il fratello cercando conferma delle mie parole.

-Mostrale cosa ci succede quando terminiamo la transizione, poi vedremo se avrà ancora voglia di rimanere- dissi a Val.                               
Virginia intanto ascoltava il nostro scambio di battute indecisa sul da farsi.
Qualche attimo dopo anche Paul si riprese, domandando cosa stesse succedendo lì dentro.
Kyra gli corse incontro rassicurandolo che andava tutto bene. Non sembrava trovare le parole giuste a spiegargli l’accaduto.
Fu la moglie a dirgli tutto quello che avevano scoperto.

-Non potete portarcela via- supplicò l’uomo –Bridgit è la nostra bambina. Vi prego.

-Dobbiamo! Per il suo bene e per il vostro, sareste a rischio se lei rimanesse-  confessò Val dispiaciuto
per il dolore che stava dando a quelle brave persone. Li avevano salvato prendendosi cura di Kyra come se fosse figlia loro.
Di questo l’amico sarebbe sempre stato grato ai due, ma non avrebbe rinunciato a lei per nulla al mondo.

-Non ci credo, lei non è pericolosa…- provò a ribattere Paul.

-Non ancora, ma presto lo diventerà!- assicurò Val. Non potevano neppure immaginare
di cosa sarebbe stata capace la loro bambina senza nessuno in grado di controllarla al suo fianco.
All’improvviso Kyra lanciò un urlo straziante accasciandosi a terra. Il padre provò ad avvicinarsi quando lei,
sollevo la testa mostrando il volto in piena trasformazione. Gli occhi erano iniettati di sangue, le pupille dilatate,
e i canini erano diventati tanto lunghi da uscire dalla sua bocca. 
Paul si allontanò da lei spaventato.                                                                                                          
Val e io accorremmo immediatamente, pronti a bloccarla qualora fosse stato necessario.
Non ci aspettavamo certo una reazione così violenta. 
Kyra ci scaraventò vicino al muro con la stessa facilità con cui un orso si sarebbe scrollato di dosso un gattino.

-Dobbiamo portarla via!- gridò Val temendo per la vita dei due umani.

-Troppo tardi amico, a questo punto possiamo solo provare a limitare i danni-  dissi sapendo che la tragedia era quasi certa.
Quello era il momento più delicato per la vita di un vampiro.
Se non riusciva ad ultimare la transizione Kyra sarebbe morta. In caso contrario sarebbero stati Paul e Virginia a morire.

-Deve pur esserci un altro modo?- disse Val cercando di pensare a una soluzione che tenesse in vita tutti.

-Io però non la conosco!- risposi  richiamandolo alla cruda realtà. Spettava a lui scegliere.

-Mi dispiace, non avrei voluto che finisse così!- dichiarò Val afferrando la donna  e trascinandola verso la sorella.

-Cosa vuoi da me?- chiese Virginia spaventata.

-Kyra ha bisogno di bere sangue altrimenti morirà!-  rivelò lui dispiaciuto per la fine che stava per fare.

-Aspetta non è necessario che uccida nessuno!-  supplicò la donna.

-E invece si- risposi io trattenendo Paul per le spalle 
-non dovevate essere voi, però forse era destino, già una volta le avete salvato la vita,
avete la possibilità di rifarlo- 
chissà se quindici anni prima l’avrebbero salvata
sapendo quello che gli aspettava, mi chiesi notando l’ironia della situazione.


*ANGOLO AUTICI*
 
Salvee,
scusate l'enorme ritardo ma non abbiamo avuto tempo :/
Vi è piaciuto il capitolo?
Secondo voi Virginia e Paul moriranno?
Secondo voi troveranno un modo per salvarli?
Vorremo sapere la vostra opinione :D
RECENSITE
Un bacio

EL e DONNA

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Chexemille