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Autore: VAVYVALEVAVY    07/09/2013    0 recensioni
Questa storia parla di due ragazze e del loro amore incondizionato, una è Veronica, una ragazza timida, e l'altra e Roxy la più popolare della storia, sò che molte di voi non la leggeranno ma ne vale la pena sopratutto a coloro che sono romantiche..e amano le storie a lieto fine :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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Capitolo 1

Lo so è un modo un po’ stupido per cominciare, ma per farmi conoscere bene da voi penso che questo sia il modo migliore.
Ciao, il mio nome e Veronica, compio 18 anni tra due mesi, rimango piccola, con i capelli biondi a caschetto, e gl’occhi verde scuro, un viso piccolo, chiaro ma con le guance color porpora perché sono particolarmente timida. Io e i miei genitori, ci siamo dovuti trasferire 6 giorni fa, dall’Italia alla Germania, per il lavoro di mio papà, per fortuna che il tedesco lo conosco, perché mia mamma e di origini tedesche e lì infatti ho i miei nonni materni, e per il momento siamo a vivere da loro. Sinceramente non mi e dispiaciuto per niente traslocare, in Italia avevo pochissime amiche, perché io sono diversa dalle altre ragazze, io sono lesbica. Sin dall’inizio appena mi presento, specifico questo particolare, perché e la mia natura e non voglio nasconderla, ed è per questo che appena qualcuno, mi conosceva e specificavo le mie preferenze sessuali, subito trovavano una scusa per squagliarsela, e poi se mi rivedevano facevamo finta di non conoscermi, e la cosa mi feriva in una maniera impossibile. 
Ormai siamo 6 giorni in Germani dai miei adorati nonni, domani, io come del resto tutti gli studenti, inizierò la scuola, per fortuna mi sono già fatta 2 amiche, che mi hanno accettata per quella che sono. Me le a fatte conoscere mia nonna in modo da non iniziare la scuola da sola, e la cosa mi rende tremendamente felice, Posey e Stacia. Loro sono due sorelle gemelle, ma nonostante questo sono parecchio diverse ma bellissime.

Ero seduta in terra davanti al camino acceso, mentre seduta in una poltrona c’era la mia adorata nonna. Infatti in casa c’eravamo solo noi due perché mia mamma, mio papà e mio nonno erano usciti per vedere una casa «Allora cara sei pronta per domani?» chiese mia nonna guardandomi con quel dolce sorriso, «si nonna credo di essere pronta, comunque grazie per avermi fatto conoscere Posey e Stacia cono davvero dolci» le dissi sorridendole teneramente, «ah approposito tesoro mi hanno detto che verranno domani mattina, così andrete a scuola insieme» disse sorridendomi «perfetto allora, forse e il caso che vada a dormire, notte nonna» dissi scoccandole un bacetto nella guancie raggrinzita dalle rughe, «notte cara, e dormi bene, ricordati che qua non siamo in Italia, uscirai  da scuola alle 16 e mezza, e mangerai nella mensa, quindi dormi e preparati a 8 ore di scuola» si raccomandò mia nonna dolce «si nonna tranquilla» le gridai dalle scale. Entrai nella stanza degl’ospiti che mi ospitava, e che momentaneamente era diventata la mia stanza.
Mi infilai a letto ma non mi addormentai prima delle 2, ero troppo nervosa.

La mattina dopo, mi alzai, molto presto e entrai nel bagno per farmi una doccia calda, e optai per un’ abbigliamento semplice, una camicetta nera, che esaltava sopra la mia pelle diafana, con sopra un gillette bianco, e un paio di Jeans blu, e un cappotto color cappuccino; la cosa mi parve strana perché in Italia a settembre si andava in giro ancora a Jeans corti, e invece qua si era già previsti di sciarpe e cappotti.
Alla fine quando uscì di casa trovai fuori le mie amiche e ci incamminammo verso la scuola, e rimasi seriamente shoccata, non solo era una scuola gigantesca ma era anche piena di gente,  ed eravamo arrivate giusto in tempo per sentire la campanella. A parte Educazione Fisica, avevo tutte le lezioni con Posey e Stacia, ma in momenti diversi, una materia con una e una materia con l’altra, solo a disegno, eravamo tutte e 3 assieme. Ma adesso avevamo matematica, ed ero con Posey.
Appena entrate la professoressa mi presentò alla classe «bene ragazzi questa è Veronica Cross, e inizierà quest’anno con noi» disse la prof di matematica facendomi un tenero sorriso, per poi mandarmi all’ultimo banco da Posey «è veramente una prof simpatica» dissi a Posey sorridendole, «si infatti e l’unica che sta simpatica a tutti, le altre sono acidissime» disse ridendo e io la seguì, «bene adesso velocemente ti darò qualche dritta e qualche istruzione che potrebbe esserti utile» disse facendomi l’occhiolino «bene li vedi quei ragazzoni li davanti? Stalli lontana, so che sono bellissimi, ma sono dei totali deficienti sono nella squadra di football e con questo credo di aver detto tutto» disse ridendo, e io tutta rossa le dissi timidamente «ti sei scordata che io non guardo i ragazzi..» iniziai ma non riuscì a finire la frase, perché in quel momento si sentì bussare alla porta che si aprì, ed entrarono 3 ragazze erano entrambe splendide, una era alta, con gl’occhi color azzurro ghiaccio, ma una carnagione abbastanza scura, con un vestito nero forse troppo corto per l’ambito scolastico, con un’espressione arrogante, l’altra invece, era più piccola, bianchissima con i capelli neri e gl’occhi verdi, e addosso una tutina verde acqua, l’ultima invece era qualcosa di meraviglioso e stupendo, e mentre la fissavo feci finta di non notare, una dolorosa contrazione in mezzo alle gambe.
Era di un’altezza media, prosperosa, con delle curve parecchio accentuate, morbidi ricci color nocciola fin sotto al sedere, e occhioni neri. Indossava un paio di Jeans grigi,  e una camicetta bianca a maniche corte che metteva in risalto i suoi occhioni da cerbiatta. Potei notare, dei meravigliosi tatuaggi sulle sue braccia, e notai un’altro tatuaggio a forma di stella nell’orecchio, identico a quello di Rihanna. «queste sono le ragazze più popolari della scuola» disse Posey accanto a me, riscuotendomi dai miei pensieri poco casti su quella meraviglia che stava ancora nella soglia della porta «ma bene ragazze, un’altra volta in ritardo complimenti» le sgridò la professoressa «eh dai prof, che ci presentiamo prima o dopo non e che cambi molto, sempre pallose sono le sue lezioni» disse quella con gl’occhi color ghiaccio.
Vidi che la prof stava per scoppiare, ma si mise in mezzo la mia cerbiatta. Aspettate un secondo l’avevo appena definita la mia cerbiatta? «Prof la scusi per il linguaggio e ci scusi, per il ritardo» disse con una voce calda, e dolcissima, ma che aveva un tono di autorità, la professoressa la fissò e dopo un lungo sospiro, sorrise e disse «ok va bene Roxy, vi perdono, forza ora sedetevi e cominciamo la lezione».

***Ciao  baby,so che questa non piacerà a tutti ma vi assicuro che e parecchio carina, spero che la leggiate e racensiate vi amoooo <3 <3*** 

 
   
 
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